“Trump fascista, invoca Hitler”, l’attacco di Harris. Lui replica: “Ha mente distorta”
La vicepresidente: "Trump è sempre più instabile e senza freni"
"E' profondamente preoccupante e incredibilmente pericoloso che Donald Trump invochi Adolf Hitler, l'uomo responsabile della morte di 6 milioni di ebrei e di centinaia di migliaia di americani". Kamala Harris attacca a testa bassa Donald Trump. La vicepresidente cavalca le rivelazioni del generale John Kelly, che è stato capo dello staff della Casa Bianca di Trump, e che ha definito l'ex presidente un fascista nonché estimatore, per certi versi, di Hitler.
"Trump è sempre più instabile e senza freni e, in un secondo mandato, non ci saranno persone come John Kelly che faranno una barriera contro le sue propensioni ed azioni - continua la democratica - quindi quello che Trump vuole lo sappiamo, vuole il potere assoluto. La domanda in 13 giorni sarà: cosa vuole il popolo americano?".
L'offensiva dem passa anche per le parole di Karine Jean-Pierre, portavoce della Casa Bianca, che risponde alle domande nel briefing quotidiano. Trump corrisponde alla definizione di fascista? "Sì", replica Jean-Pierre. "Avete sentito più volte questo presidente (Joe Biden, ndr) parlare di minacce per la democrazione. Avete sentito l'ex presidente (Trump ndr) dire che sarà un dittatore nel primo giorno del suo mandato. E' lui, non siamo noi. E' lui e non lo diciamo solo noi, la Casa Bianca. Lo avete sentito da ex funzionari che hanno lavorato con l'ex presidente. Quindi, siamo d'accordo con quella definizione? Sì, lo siamo", l'articolata risposta. Quindi, anche Biden pensa che Trump sia un fascista? "Sì. Lo ha detto lui stesso, l'ex presidente ha detto che sarà un dittatore nel primo giorno del suo mandato. Non possiamo far finta di niente".
La replica di Trump
Trump ha risposto sulla sua piattaforma Truth Social, scrivendo: "Sta intensificando sempre di più la sua retorica, arrivando a chiamarmi Adolf Hitler e qualsiasi altra cosa le passi per la mente distorta".
Trump si è riferito ad Harris chiamandola "compagna Kamala Harris" - riferendosi a quelle che lui definisce politiche di estrema sinistra - e l'ha descritta come una "minaccia per la democrazia".
Esteri
Nordcorea, continua la guerra dei palloncini: rifiuti sulla...
Spazzatura e volantini contro presidente e first lady nel nuovo 'attacco' a Seul
Ancora palloncini con rifiuti e volantini di propaganda, lanciati dalla Corea del Nord in direzione della Corea del Sud. E il 'carico' di un palloncino finisce nel complesso presidenziale a Seul con messaggi critici nei confronti del presidente Yoon Suk Yeol e della first lady Kim Keon Hee. A raccontarlo è l'agenzia sudcoreana Yonhap nel mezzo di crescenti tensioni.
"Alle prime ore di stamani un palloncino nordcoreano pieno di spazzatura è esploso in aria, spargendo rifiuti intorno al complesso presidenziale", hanno confermato dal servizio di sicurezza della presidenza, precisando che il materiale non rappresentava una minaccia per la sicurezza e che la situazione è costantemente monitorata in coordinamento con i vertici militari.
Già a luglio un palloncino 'nordcoreano' era finito nel complesso presidenziale, ma - scrive la Yonhap - è la prima volta che dalla Corea del Nord vengono lanciati volantini con critiche esplicitamente rivolte al presidente sudcoreano e alla consorte. Negli ultimi mesi la Corea del Sud ha denunciato il lancio di migliaia di palloncini dal Nord di Kim Jong Un.
Esteri
Ucraina, Kiev licenzia capo della forza armata dei droni:...
A riferirlo i media ucraini. Roman Hladkyi era stato nominato ad agosto, alla guida delle Usf arriva Oleksii Halabuda
Ad appena due mesi dalla nomina, Kiev ha rimosso dall'incarico Roman Hladkyi, il controverso capo di Stato Maggiore ucraino delle 'Unmanned Systems Forces' (Usf), dedicate a sviluppo e impiego di sistemi senza pilota. A riferirlo la Ukrainska Pravda aggiungendo che il successore è il colonnello Oleksii Halabuda, ex comandante della 28esima Brigata meccanizzata delle Forze Armate ucraine.
Hladkyi, ricostruisce il 'Kyiv Independent', era stato scelto per l'incarico dopo essere stato licenziato dalla posizione di Capo di Stato Maggiore della Marina a seguito di uno scandalo di sei anni fa.
"A seguito di un'inchiesta condotta dal Servizio di sicurezza dell'Ucraina è stato stabilito che è insostenibile il proseguimento di Roman Hladkyi come capo di Stato Maggiore delle Forze dei sistemi senza pilota", hanno riferito dal ministero della Difesa alla Ukrainska Pravda, parlando di una decisione che risale a dieci giorni fa e che "è stata presa dopo tutte le necessarie procedure e controlli approfonditi con l'obiettivo di rafforzare l'efficacia dell'unità".
Truppe Nordcorea in Russia
Seul torna intanto a parlare delle truppe nordcoreane dispiegate in Russia. "Sono considerati semplici mercenari, carne da cannone", ha detto il ministro sudcoreano della Difesa, Kim Yong-hyun, che accusa il leader nordcoreano Kim Jong Un di "aver venduto il suo esercito per una guerra di aggressione illegale". "Quando vengono dispiegate truppe all'estero, solitamente mantengono la catena di comando del loro Paese e conducono con orgoglio attività con la loro divisa e la loro bandiera", ha detto il ministro durante un'audizione in Parlamento. Ma, ha affermato ancora, le truppe nordcoreane "si camuffano sotto la divisa russa e operano sotto comando militare russo senza alcuna autorità operativa".
Il dispiegamento è stato definito "una provocazione che minaccia la sicurezza globale", dal presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol. "Condanniamo - ha detto Yoon come riporta l'agenzia sudcoreana Yonhap - le provocazioni da parte della Corea del Nord e la cooperazione militare illegale con la Russia",
Le dichiarazioni arrivano dopo i colloqui a Seul del presidente sudcoreano con il polacco Andrzej Duda. I due Paesi, ha affermato Yoon, "convengono sul fatto che il dispiegamento di truppe della Corea del Nord in Russia costituisce una violazione della Carta delle Nazioni Unite e delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza, una provocazione che minaccia la sicurezza globale".
Esteri
Israele, violenti raid sul Libano: bombardati i sobborghi...
Tre soldati uccisi in raid nel sud
Continuano gi attacchi di Israele in Libano. Secondo l'agenzia di stampa statale libanese, i raid contro la periferia sud di Beirut sono stati i "più violenti" a colpire la zona dall'inizio della guerra, con 17 attacchi aerei lanciati nel giro di poche ore.
E oggi tre soldati libanesi, tra i quali un ufficiale, sono rimasti uccisi dopo essere stati colpiti durante un'operazione per il trasferimento di feriti alla periferia della località di Yater, nel distretto di Bint Jbeil, nel sud del Paese dei Cedri. Lo rendono noto le Forze Armate libanesi
Le forze israeliane stanno continuando i raid via terra sugli obiettivi di Hezbollah nel Libano meridionale, ha affermato l'Idf in una dichiarazione, spiegando di aver colpito più di 160 obiettivi dei terroristi, tra cui lanciatori e infrastrutture, e di aver ucciso 20 militanti nell'ultimo giorno.
Secondo quanto riportato dai media statali libanesi, negli ultimi giorni Israele ha lanciato una serie di attacchi contro la città costiera meridionale di Tiro e la regione circostante, compresa la zona di Yater.