Giovani, GenerationShip 2024: sposarsi e avere figli non è priorità per più di 1 giovane su 2
Ѐ quanto rileva la ricerca GenerationShip 2024, a cura di Kkienn Connecting People and Companies per il Gruppo Unipol, giunta alla terza edizione
Gen z e millennials: sposarsi e avere figli non è una priorità per più di 1 giovane su 2, per l’84% dei ragazzi il focus è su carriera e denaro. Ѐ quanto rileva la ricerca GenerationShip 2024, a cura di Kkienn Connecting People and Companies per il Gruppo Unipol, giunta alla terza edizione. Il 2024 ha visto un miglioramento nella vita lavorativa e personale dei giovani italiani, ma anche un crescente distacco dalle istituzioni politiche e sociali. Mentre aumenta la fiducia nel proprio futuro individuale, persiste l'incertezza riguardo al contesto globale e alle dinamiche macroeconomiche.
Lo studio offre un quadro dettagliato delle principali trasformazioni che hanno coinvolto i ragazzi italiani nel corso del 2024. Le priorità sono sempre più orientate verso la realizzazione economica e professionale, con un calo dell'interesse verso la formazione di una famiglia, tendenza che si è rafforzata negli ultimi anni. Più lavoro, meno famiglia Nel 2024, le nuove generazioni hanno dichiarato di essere ugualmente o più interessate rispetto al passato a fare carriera (84%) e al benessere economico (84%), mentre sposarsi o convivere e avere dei figli è considerato poco o per nulla importante per oltre il 50% della Gen Z e Millennials. Questi obiettivi, pur rimanendo rilevanti, non sono più visti come tappe obbligatorie.
La famiglia viene formata solo se le condizioni economiche lo permettono. Inoltre, la scelta di non avere figli non è più considerato un tabù. Le donne stanno guidando questo cambiamento con una visione più radicale: rispetto all’anno scorso è in aumento del 42% la percentuale di ragazze tra i 16 e i 35 anni, che hanno tra gli obiettivi più importanti quello di conseguire un titolo di studio. Per gli uomini il valore cresce solo del 17%. Le donne attribuiscono anche maggiore importanza alla stabilità lavorativa (+40% contro +11% degli uomini) e alla carriera (+39% contro il +15%).
Sono anche meno interessate rispetto all’anno scorso a sposarsi (-55% vs -38% uomini) o ad avere figli (-58% vs -41% uomini). Lavoro Il mercato del lavoro ha mostrato segnali di miglioramento, con un aumento dell'occupazione giovanile. La soddisfazione generale per il proprio impiego è leggermente aumentata, con un voto medio di 6,71 rispetto al 6,63 del 2023. Tuttavia, molti ragazzi continuano a cercare alternative più sicure e remunerative e il fenomeno della Great Resignation è ancora rilevante.
La propensione a emigrare sebbene in calo - dal 2022 al 2024 è diminuita dal 58% al 45% - rimane ancora una scelta per coloro che non vedono altre opportunità in Italia. Istruzione in crisi L’istruzione italiana ottiene da Gen Z e Millennials un voto medio di 6,3. I più giovani sono sempre più insoddisfatti della loro formazione (dal 42% nel 2022 al 47% nel 2024).
Tra i principali difetti: un eccessivo focus sulla teoria e poca esperienza pratica (47%), insegnanti di scarsa qualità (44%) e mancanza di collegamento diretto con il mondo del lavoro (43%). Nell’ultimo anno sono aumentate tutte le criticità rilevate. Tra le principali cause di insoddisfazione ci sono i programmi che non valorizzano le differenze individuali (+6 punti) e la qualità dell’istruzione troppo variabile da regione a regione (+4 punti). Nonostante vengano riconosciuti alcuni pregi come la capacità di fornire un’ottima preparazione generale (25%), emerge la necessità di una riforma profonda del sistema educativo per rispondere alle esigenze delle nuove generazioni.
I ragazzi tra i 16 e i 35 anni descrivono una società sessualmente libera nella quale si hanno più relazioni occasionali (72%, + 7% rispetto al 2023), molte donne hanno adottato un comportamento sessuale più libero (70%), si parla più apertamente di sessualità (69%) ed è accettata una gamma più ampia di preferenze (67%) e diverse forme di relazioni (66%). I rapporti sentimentali o sessuali nati sui social sono in aumento per tutte le generazioni tranne per la Gen Z, dove il dato è in calo (34% nel 2023 contro 31% nel 2024).
L’uso delle app di incontri è diminuito tra i giovani (da 34% a 30%), ma è aumentato tra gli adulti di età compresa tra i 36 e i 74 anni (da 15% a 21%). Il 68% dei ragazzi di Gen Z e Millennials, inoltre, dichiara di sentirsi sotto pressione per i modelli estetici irraggiungibili promossi dai social media, che alimentano insicurezze e ansie legate all’immagine corporea.
L'interesse dei giovani per la politica resta basso (43%), con una sfiducia crescente verso le istituzioni e la democrazia: il 69% non ha fiducia nella politica italiana. In un contesto di crisi internazionale, l'idea di un’Europa unita ha guadagnato terreno come simbolo di cooperazione e futuro, ma solo una minoranza riconosce l'Europa come parte della propria identità (il 54% si sente europeo, ma solo il 18% in modo convinto).
Cronaca
Pril lancia le nuove Pril 5in1 Excellence Cap, le capsule...
Con un evento esclusivo pensato per offrire una piattaforma esperienziale per scoprire da vicino il cuore dell’innovazione di Pril, il brand di Henkel leader nel settore dei detergenti per lavastoviglie ha presentato a Milano le nuove capsule per lavastoviglie Pril Excellence 5in1 Caps. Madrina dell’evento la conduttrice tv e testimonial Pril Benedetta Parodi.
Cronaca
Omicidio Cecchettin, Turetta per la prima volta in aula...
Per la prima volta a quasi un anno dall'omicidio della 22enne, il giovane si farà interrogare: "Nessuna bugia ma una confessione piena"
Uno accanto all'altro. Per la prima volta, a quasi un anno dall’omicidio di Giulia Cecchettin, l’ex fidanzato Filippo Turetta incrocerà (salvo sorprese) lo sguardo di Gino, il padre della 22enne di Vigonovo (Padova) uccisa con 75 coltellate l'11 novembre scorso. Domani, venerdì 25 ottobre, nell’aula della corte d’Assise di Venezia, risponderà a tutte le domande. Nessuna bugia, promette, ma una confessione piena - come quella resa subito dopo l’arresto davanti al pm Andrea Petroni - "anche per onorare la memoria di Giulia". Per la prima volta il giovane, scappato in Germania dopo l’omicidio, arrestato e poi trasferito nel carcere di Verona, mostrerà il suo volto.
Lo studente di Ingegneria biomedica ribadirà quanto accaduto: la serata trascorsa insieme in un centro commerciale a Marghera, poi il tentativo di convincere Giulia a tornare insieme e la rabbia che sale quando capisce di averla persa. Affonda il coltello per la prima volta nel parcheggio di Vigonovo, a 150 metri da casa Cecchettin, poi la finisce nella zona industriale di Fossò. "Mi ricordo che era rivolta all'insù, verso di me. Si proteggeva con le braccia dove la stavo colpendo. L'ultima coltellata che le ho dato era sull'occhio. Giulia era come se non ci fosse più. L'ho caricata sui sedili posteriori e siamo partiti. Avevo i vestiti abbastanza sporchi del suo sangue" ammette. Un viaggio che per la ventiduenne finisce vicino al lago di Barcis, in provincia di Pordenone, mentre Turetta riuscirà a raggiungere la Germania prima di arrendersi. "Cercavo notizie che mi facessero stare abbastanza male da avere il coraggio per suicidarmi, ma ho letto che i miei genitori speravano di trovarmi ancora vivo e ciò ha avuto l'effetto opposto. Mi sono rassegnato a non suicidarmi più e a essere arrestato".
La procura gli contesta l'omicidio volontario aggravato da premeditazione, crudeltà e legame affettivo, e i reati di sequestro di persona, occultamento di cadavere e porto d’armi. Filippo Turetta spiava la vittima con un'applicazione sul suo cellulare e avrebbe studiato il femminicidio dall'inizio di novembre, quindi avrebbe comprato il nastro adesivo per impedirle di urlare, studiato come legarle mani e piedi, preparato vestiti, soldi e provviste per scappare, studiato mappe per nascondere il corpo e agevolare la fuga. Una premeditazione che il ventiduenne - capace di ricattare emotivamente la vittima - respinge, ma che poco cambia nel quadro di un delitto per il quale rischia l'ergastolo.
Cronaca
Nuova enciclica di Papa Francesco
"Vedendo come si susseguono nuove guerre, con la complicità, la tolleranza o l’indifferenza di altri Paesi, o con mere lotte di potere intorno a interessi di parte, viene da pensare che la società mondiale stia perdendo il cuore". Il Papa, in un momento drammatico per il mondo, scosso da guerre e violenze di ogni genere, ha pubblicato la sua quarta enciclica 'Dilexit nos', presentata in Vaticano, sull'amore umano e divino del Cuore di Gesù Cristo nella quale propone il messaggio dell'amore divino che viene a salvare.