Tifosi della Lazio bloccati in Olanda: polizia non permette di lasciare hotel
Questa sera è in programma la partita di Europa League Twente-Lazio
Disavventura in Olanda per i tifosi della Lazio. Arrivati a Enschede per la partita di questa sera contro il Twente , valida per la terza giornata di Europa League, centinaia di tifosi biancocelesti, nella serata di ieri, sono stati costretti a rimanere nei propri alberghi. Secondo molte testimonianze diventate virali sui social infatti, la polizia olandese ha presidiato le strutture che stanno ospitando gli italiani con volanti e camionette, senza permettergli di uscire nemmeno per un giro in città.
La misura restrittiva è stata operata senza un motivo apparente o una spiegazione, e in maniere indiscriminata. Sono stati bloccati singoli tifosi così come famiglie intere con bambini al seguito. In ogni caso non si sono registrati disordini.
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Napoli, Conte: “Faremo il massimo fino alla fine....
Il tecnico azzurro ha parlato in conferenza per presentare il match con il Lecce
Il Napoli, nella nona giornata di Serie A, sarà impegnato in casa contro il Lecce: "Cercherò di mettere in campo la miglior formazione possibile, la formazione che penso sia quella giusta anche perché c'è una partita da disputare per continuare a fare risultato e questo è alla base di tutto Poi ho ancora domani per prendere le decisioni finali e stilare l'undici iniziale". Parola di Antonio Conte, tecnico del Napoli, vittorioso nell'ultimo turno contro l'Empoli intervenuto in conferenza stampa per presentare il match contro i salentini.
"Lecce rappresenta le mie origini, dove tutto è iniziato e sono cresciuto. Lì ho fatto la trafila nel settore giovanile, l'esordio in A e poi il salto alla Juventus. Sarà sempre nel mio cuore. Poi c'è la partita e il Lecce sarà un avversario", ha continuato, "quello che chiedo sempre è di onorare la maglia, fare il massimo fino a fine stagione. Io non vado oltre e non voglio che la stampa o i media vadano oltre".
Una battuta anche su Kvaratskhelia, in trattativa per il rinnovo del contratto: "su questo famoso rinnovo è da un bel po’ che se ne parla. Sicuramente c’è una discussione tra il club e l’entourage del giocatore. Per entrare nei dettagli c’è il club, il direttore sportivo, parlano loro. Quello che posso dire, che chiedo, a Khvicha è che continui a fare quello che sta facendo. Lui è un professionista serio, esemplare. Deve essere concentrato su questa stagione. Mi auguro in futuro che le cose possano essere sistemate, che si possa trovare un accordo. Però so anche che nel calcio tutto può succedere. Ci deve essere un accordo che soddisfi entrambi le parti".
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Sinner: “Olimpiadi erano un obiettivo. Caso doping?...
Il tennista azzurro: "Sono dove ho sempre sognato: diventare il numero uno"
Un 2024 da incorniciare quello di Jannik Sinner, che tornerà in campo lunedì prossimo a Parigi-Bercy. Il tennista azzurro, dopo aver vinto anche il ricchissimo torneo esibizione di Riad, vuole chiudere l'anno con la ciliegina sulla torta, le Finals di Torino: "Tutti giocano bene a tennis, il problema sono sempre i piccoli dettagli. Sono riuscito a capire tante cose in questa stagione e ho vinto tante partite con la forza mentale", ha detto Sinner in un'intervista concessa a SkySport.
Il caso doping
Jannik ha parlato anche del caso doping, in attesa della decisione definitiva del Tas dopo il ricorso presentato dalla Wada: "Ero in una situazione molto difficile e delicata prima dello US Open, per i mesi precedenti, dove ho fatto fatica a comprendere quello che stava succedendo. Però a un certo punto mi sono detto: 'No Jannik, alla fine è tutto abbastanza irrilevante, perché questo sport ti può dare soddisfazioni e ti può buttare giù anche moralmente, però alla fine io sto bene'. Prima di giocare a New York era difficile innanzitutto perché non mi potevo aprire con tante persone. Era un periodo molto complicato perché non sapevo come dovevo comportarmi io, di persona, non sapevo cosa sarebbe uscito, non sapevo cosa sarebbe successo con il team. Solo che dopo un po' di settimane mi sono svegliato un mattino e ho detto: 'Ma alla fine io non ho fatto niente di sbagliato, non sapevo niente, e quindi per me era già passata, poi quello che decide il giudice, quello che può uscire o non può uscire alla fine io non lo posso più controllare'".
Le Olimpiadi e il futuro
"Come persona non sono mai cambiato, il successo non mi ha cambiato e non ha cambiato come tratto le persone davanti a me, quelle che incontro. Quello che cambia è che ho un po' meno tempo libero. Perché io sono una persona che dedica tutto il suo tempo al lavoro. Quindi dipende da me. Se domani voglio andare a casa posso anche andarci, ma non voglio perché la mia carriera è iniziata quando a 13 anni e mezzo sono andato via di casa. Ora ho 23 anni e sono arrivato al punto che ho sempre sognato: diventare il numero uno", ha raccontato Sinner.
"È proprio ora che bisogna continuare a lavorare e migliorare, perché ci sono tutti i giocatori che ti vogliono inseguire. Giocherò altri 15 anni, speriamo che il fisico tenga. Si pensa che 15 anni siano lunghi, ma non è così perché oggi dicevo tra me e me: 'Quest'anno è passato veramente veloce'. Stiamo cercando di fare tutte le scelte per continuare a giocare il più a lungo possibile, ma non posso nemmeno buttare via il tempo perché è un equilibrio costante tra miglioramento, lavoro, voglia di vincere, avere intorno le persone che vuoi e che ti possono aiutare". Una battuta anche sulle Olimpiadi di Parigi, saltate a causa di una tonsillite: "Gli Slam sono e saranno sempre i tornei più prestigiosi per me. Ho avuto un momento difficile: non giocare le Olimpiadi che per me erano un obiettivo fondamentale. Ora c'è la Coppa Davis. In futuro sarà difficile fare meglio di quest'anno, ma vediamo cosa succede".
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Pallavolo, Velasco resta ct Italia: “Ho ancora...
Ad annunciarlo è stato lo stesso tecnico in occasione del 'Premio Mecenate dello Sport - Varaldo Di Pietro'
Julio Velasco resta allenatore della Nazionale femminile di pallavolo. Ad annunciarlo è stato lo stesso ct che ha guidato le azzurre all'oro olimpico di Parigi, in occasione del 'Premio Mecenate dello Sport - Varaldo Di Pietro'. "Dopo le Olimpiadi ho riflettuto sul mio futuro. Per il bene del movimento femminile bisogna riflettere se tutti noi abbiamo ancora fame. Io ho capito di avere ancora la fame necessaria per continuare a guidare la nazionale", ha affermato il tecnico che aggiunge: "Sento ancora gli occhi di tigre, arriverò a Los Angeles 2028. Siamo d'accordo con il presidente Manfredi, ne stiamo già parlando".
Velasco spiega che "allenare le donne è molto più semplice perché mantengono alto il livello di applicazione e concentrazione, anche negli esercizi più noiosi. Per gli uomini è più complicato". "Le donne però non riescono a scrollarsi di dosso l'errore, non vogliono mai sbagliare. Io cerco di incentivare l'errore per permettere loro di crescere. Bisogna comprendere il valore dell'errore e dare meno importanza ai piccoli conflitti che si possono creare in spogliatoio".
Il tecnico confida poi che "da tempo ho fatto pace con la finale persa nel '96". "Quando si vince qualcosa in Italia sembra che da quel momento si debba vincere sempre. La più grande ingiustizia è stata non aver festeggiato quell'argento del '96. Dopo quella partita non abbiamo pianto né trovato scuse, io sono molto orgoglioso di quella squadra, di quella medaglia e soprattutto nel modo in cui abbiamo perso".
I dubbi dopo Parigi 2024
Dopo lo storico oro alle Olimpiadi di Parigi 2024, Velasco aveva fatto presagire un suo "arrivederci". "Quando vinci a questa età può essere il buon momento per fare altro sempre dentro la federazione, vediamo", aveva detto il 72enne tecnico, che con il trionfo a cinque cerchi ha conquistato tutto quello che si può vincere. "Nella pallavolo ora non mi manca niente. E nella vita? Vorrei rinascere di nuovo", aveva aggiunto.
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