Connect with us

Published

on

Turetta, il memoriale su Giulia: “Meravigliosa, inimmaginabile dolore sua famiglia”

In ottanta pagine annotate a mano la verità dell'imputato

Filippo Turetta in aula

"Lei era (scrivere con verbi al passato è tanto triste e angosciante) meravigliosa, speciale veramente e mille altre cose belle con un futuro tutto da vivere e questo non è più possibile per colpa mia ormai". È uno dei passaggi del 'memoriale' che Filippo Turetta ha consegnato nelle mani della corte d'Assise di Venezia che dovrà giudicarlo per l'omicidio dell'ex fidanzata Giulia Cecchettin. Il 22enne oggi in aula è stato interrogato per ore.

"Non posso farle vivere la quotidianità, il presente e il futuro che le appartenevano completamente e che io le ho portato via così crudelmente e non è giusto", scrive Turetta.

"Spesso quando mi risveglio mi viene da dire 'chissà cosa starà facendo adesso Giulia e come sta', poi ci penso un attimo e penso che queste domande non hanno significato e che tutto questo è veramente terribile" mette nero su bianco con una calligrafia incerta (LEGGI). "Non posso neanche immaginare e rendermi pienamente conto del dolore e della sofferenza che prova la sua famiglia, suo padre, sua sorella e suo fratello e i suoi familiari vivendo questa nuova triste e angosciante realtà. Un profondo vuoto che non si potrà e io non potrò mai colmare" aggiunge.

"Mi dispiace. Mi dispiace infinitamente per tutto quello le ho fatto. (…) Non sarebbe mai dovuto succedere ed è inaccettabile. Non so bene cosa dire perché mi sembra assurdo e rimando senza parole e qualsiasi cosa che io possa dire mi sembra sbagliata" scrive Turetta che parla di un "senso di colpa" per aver ucciso la ventiduenne. Pensandoci adesso mi accorgo veramente di quanto io sia stato brutilente egentrico e privo di empatia nei suoi confronti".

In circa 80 pagine, suddivise in tre memorie e alcune integrazioni, l'imputato ripercorre la storia con Giulia Cecchettin e il delitto dell'11 novembre del 2023. L'aggressione nel parcheggio di Vigonovo, le coltellate mortali nella zona industriale di Fossò, poi la lunga fuga in auto e la resa.

Tra i tanti dettagli c'è anche il cambio d'abito dopo aver sferrato 75 coltellate. Mi faceva senso tenermi addosso quei vestiti che mi ricordavano quello che avevo fatto e non avrei mai voluto li vedesse nessuno quando mi avrebbero trovato perché erano sporchi di sangue, non so neanche io come fosse possibile, e vederli era difficile". E conclude: "Sembra assurdo, ma nonostante sai ingiusto volevo provare a non pensare e dimenticare cosa le avevo fatto".

Questo articolo è stato originariamente pubblicato dall’agenzia Adnkronos. Sbircia la Notizia Magazine non è responsabile per i contenuti, le dichiarazioni o le opinioni espresse nell’articolo. Per qualsiasi richiesta o chiarimento, si prega di contattare direttamente Adnkronos.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Cronaca

SuperEnalotto, numeri combinazione vincente oggi 25 ottobre

Published

on

Centrati due '5'

Schedine del SuperEnalotto (Fotogramma)

Nessun '6' né '5+1' nell'estrazione del Superenalotto di oggi. Centrati due '5' che vincono 62.871,34 euro ciascuno. Il jackpot per la prossima estrazione è di 23.000.000 di euro.

Quanto costa una schedina

La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.

La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.

Quali sono i punteggi vincenti

Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:

- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;

- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;

- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;

- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;

- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.

Come verificare le vincite

E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.

La combinazione vincente di oggi

Questa la combinazione vincente di oggi, venerdì 25 ottobre, del SuperEnalotto: 5, 11, 39, 41, 62, 80. Jolly: 78. SuperStar: 33.

Questo articolo è stato originariamente pubblicato dall’agenzia Adnkronos. Sbircia la Notizia Magazine non è responsabile per i contenuti, le dichiarazioni o le opinioni espresse nell’articolo. Per qualsiasi richiesta o chiarimento, si prega di contattare direttamente Adnkronos.
Continue Reading

Cronaca

Napoli, De Giovanni: “Per ragazzi a rischio camorra...

Published

on

Lo afferma lo scrittore intervistato da 'La Ragione'

Napoli, De Giovanni:

Insegnanti, assistenti sociali, psicologi ben pagati e con poteri diretti per provare ad arginare alla base il fenomeno della criminalità minorile. Maurizio De Giovanni, una delle penne più famose e apprezzate d’Italia, fa parte del Comitato anticamorra per la legalità di Napoli (tra i componenti ci sono tra gli altri, Paolo Siani, Sandro Ruotolo). E' ancora attonito per le circostanze che hanno portato all’omicidio del 15enne Emanuele Tufano - incensurato da famiglia di incensurati – che si è verificato un paio di giorni fa nel cuore del centro storico di Napoli, durante una rissa a colpi di pistola tra bande di adolescenti. Duecento metri di proiettili che alle 3 di notte hanno colpito auto, negozi. Se necessario, afferma lo scrittore intervistato da 'La Ragione', si potrebbe puntare sulla "revoca della patria potestà. Servono poteri diretti e nessuno sconto".

"Poteva esserci chiunque per strada, uno come me che tornava dalla presentazione serale di un libro, oppure chi non riusciva a prender sonno ed era in giro per fare due passi. Siamo di fronte a una situazione da cui non vi è riparo, che riguarda tutti: istituzioni, scuola, genitori, ordine pubblico. E sarebbe un approccio errato localizzare il problema, che non è solo di Napoli o del Mezzogiorno", spiega lo scrittore a La Ragione, aggiungendo che "si tratta di bambini, ragazzi di cui si serve la criminalità organizzata perché poi non sono perseguibili, ragazzi che inoltre davanti agli occhi hanno continui riferimenti alla violenza. Sento in queste ore giustamente di potenziamento della videosorveglianza e della presenza delle forze dell’ordine, condivido in pieno, ma è la cura del sintomo, non del problema alla radice”.

Secondo De Giovanni, il primo argine deve essere collocato altrove. “Si deve puntare su assistenti sociali, psicologi, maestri, maestri di strada. Devono essere ben pagati e dotati di un potere diretto. Faccio un esempio: l’assistente contatta la mamma di un ragazzo che ha abbandonato la scuola e si sente dire che lei non può nulla? Poi lo stesso assistente si fa carico della segnalazione ad una struttura della Repubblica che procede alla revoca della patria potestà. Servono poteri diretti e nessuno sconto”.

Lo scrittore napoletano inoltre invita anche alla revisione dei criteri sulla dispersione scolastica, che nel territorio napoletano è segnalata in lieve calo nell’ultimo anno. “Se un ragazzo non va a scuola per 15 giorni e poi si ripresenta, per poi assentarsi di nuovo a lungo, non risulta tra i 'dispersi' ma certo non frequenta la scuola. Quindi, vorrei sapere della continuità scolastica dei ragazzi, è un fattore dirimente, vorrei ci fosse maggiore attenzione e trasparenza sulla rilevazione dei dati”. Dalla morte del 15enne napoletano e dagli ultimi episodi di cronaca nera riguardante i minori emerge l’accesso sempre più ricorrente alle armi: “E’ diventata una consuetudine per i ragazzi, non solo quelli da aree problematiche, portare in giro il coltello. Sul facile ricorso alle pistole, non saprei neppure da dove cominciare, neppure in Rete, per procurarmi un’arma, ma c’è in giro una quantità di armi che fa riflettere. E’ una questione molto grave”.

Questo articolo è stato originariamente pubblicato dall’agenzia Adnkronos. Sbircia la Notizia Magazine non è responsabile per i contenuti, le dichiarazioni o le opinioni espresse nell’articolo. Per qualsiasi richiesta o chiarimento, si prega di contattare direttamente Adnkronos.
Continue Reading

Cronaca

Neonati salvati da culla per la vita: storia di Mario,...

Published

on

Il sistema, attivo in più strutture, è una delle opzioni sicure per le donne che decidono di non tenere un bimbo

Culla per la vita (Fotogramma)

C'è un cono d'ombra, al riparo dall'occhio indiscreto delle telecamere, superato un ingresso più appartato per raggiungere l'ospedale Mangiagalli-Policlinico di Milano. E' qui, in un angolo buio dove la luce illumina solo una piccola saracinesca, che si trova la 'culla per la vita' in funzione dal 2007 nella clinica della maternità più frequentata della metropoli. Questa culla ha accolto 3 bimbi in 17 anni. Di strutture simili ce ne sono diverse, sparse in Lombardia. Strutture che i media spesso descrivono come una versione moderna delle 'ruote degli esposti', ma i sanitari tengono a precisare: sono "molto di più", un sistema hi-tech che mette il bebè abbandonato subito al sicuro. E' una delle strade che una donna può seguire se decide di non tenere con sé il bambino che ha portato in grembo. Un'alternativa al parto in anonimato in ospedale, caso come quello della neo-mamma che in provincia di Bari è stata oggetto di critiche da parte di un'infermiera ora sottoposta a procedimento disciplinare da parte del suo Ordine.

Da anni gli esperti del settore, come anche diverse associazioni, sono impegnati nella missione di informare le madri su queste due opzioni sicure per poter operare le proprie scelte. "Il luogo più idoneo", per affidare questi bambini, "è l'ospedale", è il messaggio che viene ribadito, insieme all'importanza di proteggere le donne, e rispettarne le decisioni. Sono opzioni che aiutano a prevenire storie di abbandoni più tragici - al freddo, nei cassonetti o in altri contesti non sicuri - che espongono a rischio di morte i neonati. 'Sliding doors' che fanno la differenza nel destino dei piccoli. Come funziona la culla per la vita? E' un ambiente protetto e riscaldato, strutturato in modo da avvisare immediatamente il personale sanitario: una volta che il bimbo viene accolto al suo interno, passati circa 40 secondi che danno al genitore il tempo di allontanarsi, un allarme discreto avvisa gli operatori, che possono prendersi cura di lui entro pochissimi minuti.

La seconda opportunità

La seconda vita di Mario, Giovanni, Azzurra, Enea, Noemi è cominciata da qui. Alla Mangiagalli di Milano il primo è stato Mario. La mamma che sceglie di lasciare un bimbo nella culla per la vita deve solo schiacciare un pulsante. La privacy è totale. La saracinesca si alza e c'è un'incubatrice dove riporre il neonato, al caldo. La temperatura è di 37 gradi. In quel giorno di inizio luglio 2012, il piccolo adagiato nell'incubatrice era leggerissimo. Nato prematuro (i medici stimavano alla 35esima settimana), pesava appena 1,7 chili e aveva un'età apparente di 6-7 giorni. Vicino al bebè era stato lasciato un biberon con del latte materno e un paio di tutine. Piccoli segni di attenzione, presenti in molte di queste storie. L'allarme per Mario è scattato alle 18.26. Lo sentono in portineria, nella neonatologia e nella direzione sanitaria. All'interno del sistema c'è anche una telecamera a circuito chiuso, fissa sul bambino, che permette di monitorare l''ospite' fino all'arrivo di un medico e un infermiere.

Il personale sposta il bebè in un'altra incubatrice (trasportabile e anche questa di ultima generazione) che si trova immediatamente accanto. In uno zainetto c'è tutto quello che serve per il primo soccorso del neonato. Prestate le cure del caso, il piccolo è pronto per il trasporto in reparto. Il nome per Mario lo hanno scelto gli specialisti che si sono presi cura di lui. I medici hanno pensato fosse nato in casa, perché non sembrava avere segni di punture nel piedino (la modalità con cui si fanno i controlli di routine ai neonati appena venuti al mondo in ospedale). "Mario perché - aveva annunciato il primario di allora - oggi (era il 6 luglio, ndr.) si festeggia Santa Maria Goretti e si chiamerebbe anche come due protagonisti di questi giorni, il calciatore Balotelli e Monti", a quei tempi premier.

Giovanni aveva invece già 2 mesi quando è stato lasciato nella culla per la vita del Policlinico l'1 febbraio 2016. La sua data di nascita, un giorno di novembre, era nota perché insieme al bambino c'era un cartellino che riportava questa informazione e dati sui vaccini a cui era stato sottoposto. Il piccolo era ben accudito, hanno raccontato i medici: pulito e ben vestito, pesava 5,8 kg. Capelli scuri, pelle olivastra, non sembrava di origini italiane. E' stato ribattezzato Giovanni dai medici, "un nome speciale per un bimbo che merita tante attenzioni". Quello stesso anno, a distanza di pochi mesi, succederà di nuovo, ma ad Abbiategrasso. Una neonata viene lasciata nella tarda serata del 13 aprile, prima della mezzanotte, nella culla per la vita del Cav (Centro di aiuto alla vita) Abbiategrasso/Magenta. La piccola, di un paio di giorni, viene trasferita all'ospedale Giuseppe Fornaroli di Magenta. Nome scelto dai medici: Azzurra, perché i primi ad accorrere e a occuparsi di lei - carnagione chiara, 2,1 kg di peso - sono stati i volontari della Croce Azzurra, con cui è collegata la culla per la vita inaugurata nel 2009. Era la prima volta che sentivano suonare quell'allarme nel centro alle porte di Milano.

Anche nel 2023 di allarmi ne suoneranno diversi: uno proprio nel giorno di Pasqua (era il 9 aprile) quando, di nuovo nella culla per la vita della Mangiagalli, viene riposto Enea. Sono le 11.40 circa, la saracinesca si alza per accogliere questo bimbo di pochi giorni, di circa 2,6 kg, in buona salute. Capelli scuri, ben curato, avvolto in una copertina, e accompagnato da una lettera della mamma. Non passa neanche un mese e a Bergamo, il 3 maggio, il protocollo scatta per una bambina. Lo scampanellio lo sentono nella sede locale della Croce Rossa a cui è collegata la culla per la vita. La telecamera riprende una neonata. Gli operatori si attivano, poi l'allarme suona ancora. Nella culla viene lasciata questa volta una lettera della mamma. La piccola pesa 2,9 chili, sta bene, l'operatrice che per prima se n'è presa cura la chiamerà Noemi (che significa gioia in ebraico). Appena 5 giorni prima, a una cinquantina di chilometri di distanza, per un'altra neonata il destino era stato ben diverso. Era il 28 aprile e a Milano un uomo lanciava l'allarme: in un cassonetto per la raccolta di indumenti usati in zona Città Studi il corpo senza vita di una piccola, nata probabilmente solo da poche ore.

Questo articolo è stato originariamente pubblicato dall’agenzia Adnkronos. Sbircia la Notizia Magazine non è responsabile per i contenuti, le dichiarazioni o le opinioni espresse nell’articolo. Per qualsiasi richiesta o chiarimento, si prega di contattare direttamente Adnkronos.
Continue Reading

Ultime notizie

Ultima ora38 minuti ago

“La madre surrogata ha bevuto alcol, abbiamo...

Una coppia decide di interrompere la gravidanza per 'violazione contrattuale' Una coppia non riesce ad avere figli, si rivolge ad...

Cronaca2 ore ago

SuperEnalotto, numeri combinazione vincente oggi 25 ottobre

Centrati due '5' Nessun '6' né '5+1' nell'estrazione del Superenalotto di oggi. Centrati due '5' che vincono 62.871,34 euro ciascuno....

Spettacolo2 ore ago

Festa Cinema Roma, Igor Righetti: “Vi presento il...

Il giornalista e conduttore racconta nel docufilm 'Alberto Sordi Secret' la vita privata dell'attore Per tutti uno dei più grandi...

Spettacolo2 ore ago

Festa Cinema Roma, James Franco torna al cinema:...

Alla regia Claudio Giovannesi, che racconta le conseguenze della guerra attraverso la relazione padre-figlio "'Hey Joe' è la mia rinascita,...

Spettacolo3 ore ago

Festa Cinema Roma, arrivano i ‘Supereroi’ di...

Il regista abruzzese presenta 'Supereroi' con Edoardo Pesce e Barbara Chichiarelli "I supereroi sono le persone normali che affrontano tutti...

Spettacolo3 ore ago

Tananai conquista le classifiche con Calmocobra: un viaggio...

Oggi vogliamo parlarvi di Calmocobra, il nuovo album di Tananai, un disco che sta conquistando le classifiche e i nostri...

Salute e Benessere4 ore ago

Alimenti: perché amiamo i carboidrati? Una ‘love...

Perché amiamo i carboidrati? La domanda ha ancora più valore oggi, giorno in cui si celebra in tutto il mondo...

Esteri4 ore ago

Cina, capo Camcom Italia-India: “Anche dopo patto sul...

Shenoy: "Per la Cina, il confine con l'India è il suo tallone d'Achille nell'Indo-Pacifico" "La Cina non ha in realtà...

Ultima ora4 ore ago

Costringeva la moglie a uscire senza vestiti e stare nella...

Da oltre un anno la donna subiva umiliazioni continue Picchiata, costretta a mettersi a quattro zampe nella cuccia del cane...

Demografica4 ore ago

Chatbot che parlano con le voci di Giulia Cecchettin e di...

Le voci e lo stile comunicativo di Giulia Cecchettin e di Filippo Turetta replicate in una chat. Dopo il suicidio...

Spettacolo5 ore ago

Da Elodie ad Arisa gli endorsement politici delle star...

Ma servono davvero? Il politologo Ilvo Diamanti all'Adnkronos: "Non spostano voti, rafforzano la convinzione di chi è già convinto" Si...

Lavoro5 ore ago

Assilea, Mescieri: “Leasing scelta strategica del...

Concluso il Salone del leasing Si è concluso ieri a Milano, presso il Magna Pars Event Space di via Tortona...

Politica5 ore ago

M5S, Conte: “Con Grillo questione marginale, suo...

Il leader 5 Stelle: "'Non si è mai visto un 'parricidio' compiuto con la risoluzione di un rapporto contrattuale" "In...

Politica5 ore ago

Elezioni Liguria, Meloni: “Ottimista per lunedì,...

La presidente del Consiglio a Genova: "Osceno usare salute Bucci per attaccarlo". Tajani: "Chi vuole costruire è più forte di...

Economia5 ore ago

Concordato preventivo biennale, patto fiscale alla prova...

Il concordato preventivo biennale non sarà immutabile. Chi aderirà al patto con il Fisco dovrà confrontarsi con le cause di...

Cultura6 ore ago

Mostre, al via ‘I grandi collettori...

L'esposizione in programma da oggi al 29 novembre Un evento espositivo per raccontare in maniera documentale una infrastruttura storica della...

Sport6 ore ago

Ciclismo, arriva il Grand Tour della Magna Grecia, prima...

Protocollo d'intesa Fondazione Magna Grecia e Lega professionisti La Fondazione Magna Grecia e la Lega del Ciclismo Professionistico hanno siglato...

Cronaca6 ore ago

Napoli, De Giovanni: “Per ragazzi a rischio camorra...

Lo afferma lo scrittore intervistato da 'La Ragione' Insegnanti, assistenti sociali, psicologi ben pagati e con poteri diretti per provare...

Cronaca6 ore ago

Neonati salvati da culla per la vita: storia di Mario,...

Il sistema, attivo in più strutture, è una delle opzioni sicure per le donne che decidono di non tenere un...

Tecnologia6 ore ago

Call of Duty: Black Ops 6, l’attesa è finita

Un'avvincente campagna, un multiplayer esplosivo e il ritorno della modalità Zombi a round Call of Duty: Black Ops 6 è...