Vitiligine, arriva il primo farmaco: crema rimborsabile da Ssn
Secondo gli studi in corso in Usa la terapia topica ruxolitinib può essere associata a fototerapia per ridurre i tempi di pigmentazione
Arriva il primo farmaco per la vitiligine, rimborsabile dal Servizio sanitario nazionale. Oltre 300mila italiani fanno i conti con la vitiligine, patologia cronica autoimmune: molto visibile, a causa delle caratteristiche macchie bianche, ma poco conosciuta e spesso ridotta a un semplice problema di natura estetica. In realtà, la vitiligine va oltre la pelle e ha un forte impatto dal punto di vista sociale, psicologico ed emotivo: si associa infatti ad altre malattie sistemiche, ad ansia e depressione, isolamento, stress, stigma e spese per l'acquisto di prodotti dalla scarsa efficacia, in attesa di terapie realmente risolutive.
"Per questi pazienti finalmente abbiamo il primo farmaco dedicato alla vitiligine. Si tratta di una terapia topica approvata da Fda, Ema, Aifa e ora anche rimborsabile dal nostro Servizio sanitario nazionale. Si tratta del primo e unico trattamento specifico per la vitiligine non segmentale con interessamento del viso in adulti e adolescenti a partire dai 12 anni di età", dice all'Adnkronos Salute Andrea Paro Vidolin, responsabile Centro Fotodermatologia dell'Ospedale Israelitico di Roma, "uno dei Centri prescrittori della terapia riconosciti in Italia".
Come funziona il farmaco
"Ruxolitinib, un inibitore della Janus chinasi, è il primo e unico farmaco che agisce sul meccanismo alla base della malattia, consentendo la repigmentazione della pelle - spiega Paro Vidolin - che però non può essere prescritto dal singolo dermatologo, ma dagli appositi centri prescrittori individuati da ciascuna Regione". La crema potrà essere prescritta "ai pazienti a partire dai 12 anni di età con una vitiligine del volto stabile, e va applicata 2 volte al giorno per un periodo di 6-12 mesi. Si tratta di una rivoluzione". sottolinea lo specialista. Studi preliminari "in corso negli Stati Uniti indicano che l'associazione di ruxolitinib con la fototerapia può migliorare l'efficacia del farmaco e abbreviare i tempi di pigmentazione con un notevole vantaggio per i pazienti", conclude.
Cronaca
In Cassazione il premio ‘De Sanctis diritti umani’,...
I diritti umani non come principi astratti ma vera cartina tornasole per le democrazie, chiamate oggi più che mai a vigilare in difesa della libertà e della dignità della persona. Questo il leit motiv emerso alla terza edizione del Premio De Sanctis per i Diritti Umani che si è svolta questo pomeriggio in Corte di Cassazione. I riconoscimenti sono andati a Philippe Sands, alla memoria di Mariagrazia Cutuli, Alessandra Kustermann e Suor Simona Biondin “per le prestigiose carriere nell’ambito, rispettivamente, della letteratura, del giornalismo e delle Associazioni, sempre tese all’affermazione e alla difesa dei diritti universali e inalienabili dell’Uomo”.
La cerimonia si è svolta alla presenza della prima presidente della Suprema Corte, Margherita Cassano, del presidente emerito, Pietro Curzio, del presidente della Fondazione De Sanctis, Francesco De Sanctis, del presidente del Premio De Sanctis, Gianni Letta. Presenti nell’aula magna il ministro della Giustizia Carlo Nordio, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il ministro per le riforme istituzionali e la semplificazione normativa, Maria Elisabetta Alberti Casellati.
“È una iniziativa che per noi riveste un carattere di particolare importanza - ha detto la prima presidente Cassano - perché con la presenza di candidature così autorevoli lega un filo rosso fra tre concetti guida che sono alla base dell’attività della Corte: il rapporto tra legge, giurisdizione ed effettività nella tutela dei diritti fondamentali della persona”. “Non basta, affinché uno Stato viva, che abbia principi nobili nella sua carta fondante - ha sottolineato- ma occorre che questi principi e valori camminino quotidianamente sulla gambe di uomini e donne di buona volontà”.
“Questo premio assume un valore profondo, celebrando uomini e donne straordinarie che con coraggio e dedizione si oppongono alle ingiustizie, difendendo il diritto alla libertà, all’uguaglianza e alla dignità per tutti. In queste figure riconosciamo la speranza di un futuro più giusto”, ha detto Francesco De Sanctis, presidente della Fondazione.
Alla cerimonia erano presenti anche Gianni Letta, presidente del premio De Sanctis, e il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca. “Credo che sia opportuno ricordare Francesco De Sanctis - ha affermato De Luca - se non altro perché questo ci consente di ricordare che c’è stato un tempo in Italia nel quale il sentimento di Patria e unità nazionale era profondo, che motivava giovani intellettuali e di tutto il Passe a sacrificare persino la propria vita per raggiungere l’unità nazionale. In un momento nel quale il tema dell’unità nazionale si è ridotto, questa è la mia opinione, a un problema quasi contabile tra nord e sud”.
Cronaca
Vaccini, Landazabal (Gsk Italia): “Prevenzione...
L'Ad su studio Altems: "Con coperture vaccinali previste Pil potrebbe crescere di otre 10 mld"
"L'Italia è un Paese longevo, secondo forse solo alla Spagna in Europa. Con una popolazione che invecchia sempre più diventa fondamentale individuare strumenti di prevenzione per proteggere i soggetti fragili e anziani". Lo ha detto all'Adnkronos Salute Fabio Landazabal, presidente e Ad di Gsk Italia, in occasione della sua partecipazione al congresso della Società italiana di igiene medicina preventiva e sanità pubblica (Siti) che si è svolto a Palermo.
L'Italia invecchia e sono sempre più gli anziani: basti pensare che secondo gli ultimi dati Istat gli over 65 rappresentano in Italia oltre il 20% di tutta la popolazione. "Ci sono sempre più anziani in Italia, ma allo stesso tempo non sono considerati una risorsa e spesso non sono attenzionati come si dovrebbe dal nostro sistema sanitario - sottolinea Landazabal - Però fare prevenzione per la popolazione anziana, per i soggetti fragili e i malati cronici, in realtà ha una sua utilità anche dal punto di vista della sostenibilità del sistema sanitario e dal punto di vista farmaco-economico. L'Alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari, "Altems, ha condotto un'indagine per valutare quale sarebbe il risparmio di spesa raggiungendo le coperture vaccinali proposte. I risultati sono stati sorprendenti: sapevamo che i vaccini sono il migliore investimento in sanità, ma mai avremmo pensato che, raggiungendo le coperture vaccinali previste nell'adulto e nell'adolescente, il Pil potrebbe aumentare di 10 miliardi di euro”.
Lo studio di Altems conferma quindi che la vaccinazione produce non solo benefici sociali, ma anche economici per la crescita dell'economia del Paese. Ed è per questo che è importante investire sulla salute degli anziani, soprattutto sul fronte della prevenzione grazie ai vaccini.
"Abbiamo una lunga tradizione di ricerca scientifica e di produzione dei vaccini: dall'influenza allo pneumococco, dal nuovo vaccino per la protezione dal virus sinciziale fino a quello contro l'Herpes zoster, anche detto fuoco di Sant'Antonio - ricorda Landazabal - Quest'ultimo è un vaccino di altissima efficacia, ha un elevato profilo di sicurezza e offre una prolungata copertura per oltre 12 anni. Con la somministrazione di due dosi è quasi possibile dimenticare una malattia spesso molto pericolosa e debilitante".
E se il vaccino contro l'Herpes zoster è già disponibile perché fa parte del Piano nazionale, per quanto riguarda il vaccino contro il virus respiratorio sinciziale (Rsv) è necessario che venga integrato nel calendario, così che possa essere disponibile per tutti i soggetti a rischio e gli anziani. "Il virus respiratorio sinciziale è una delle cause più importanti di polmonite e di complicazioni in pazienti fragili o con Bpco. Anche questo è un vaccino altamente efficace, è già disponibile a livello privato, speriamo che sia presto disponibile a livello nazionale. La campagna vaccinale è appena partita in Italia - conclude l'Ad di Gsk - e speriamo che anche grazie a informazioni come questa ci sia una visione migliore".
Cronaca
Come vestirsi ad Halloween? “Occhio ai trucchi dark e...
"In agguato dermatiti e reazioni allergiche", avverte la dermatologa Francesca Farnetani. Ecco quali prodotti scegliere, per chi sono 'off limits' e come rimuovere il make-up
Halloween si avvicina e i fan - anche italiani - della notte più paurosa dell'anno sono pronti con i travestimenti da sfoggiare il 31 ottobre. Ma le facce da vampiro, mostro o strega potrebbero costare più del prezzo dei trucchi necessari per realizzare i propri personaggi 'dark'. E a farne le spese potrebbe essere la pelle, con dermatiti o reazioni allergiche, in caso di particolari sensibilità. Come evitare brutte sorprese? Lo spiega all'Adnkronos Salute Francesca Farnetani, professoressa di dermatologia dell'Università di Modena e Reggio Emilia.
"L'uso dei cosmetici per la ricorrenza di Halloween - osserva - prevede spesso colori scuri in zone altamente allergiche del volto dei bambini. E infatti la zona perioculare", quindi intorno agli occhi, "e peribuccale", intorno alla bocca, "sono tra le zone più sensibili e più allergiche. Proprio per questo è giusto usare innanzitutto prodotti cosmetici acquistati" in punti vendita sicuri e specifici, "come le profumerie, ma anche prodotti più da banco, però che siano a norma, quindi che non abbiano tutta quella lista di allergeni vietati nei cosmetici".
"Sono ovviamente maggiori le accortezze che vanno usate nei bambini in cui è nota la presenza di un'allergia al nickel e a profumi mix, che è riscontrata a volte nei bambini atopici", con un'ipersensibilità particolare, "o comunque nei bambini con dermatiti - avverte l'esperta - Essendo queste sostanze inevitabilmente presenti nei cosmetici (cosmetici a norma, regolari), nei casi in cui è nota l'allergia al nickel o a profumi mix non vanno proprio usati. Li si potrà sostituire con maschere, con visiere, ma il trucco cosmetico non va usato". Le 'spie rosse' da tenere in considerazione? "Laddove per esempio si è visto gli anni precedenti, o contestualmente appena si inizia a truccare il bambino, che c'è subito un prurito, un'intolleranza, è bene fermarsi. A volte è solo la pelle sensibile, senza arrivare fino all'allergia, che può avere un discomfort verso questi prodotti e causare comunque dermatiti. Cosa fare in questi casi? Rimuovere immediatamente il trucco e lavare con acqua abbondante, e ovviamente non riapplicare il cosmetico. Se il tipo di prodotto dà fastidio, entro 30 minuti si avrà da parte dei bambini la segnalazione del problema e a quel punto occorre intervenire tempestivamente".
Se invece non viene riportata nessuna intolleranza, "allora ci si può truccare in libertà. Una raccomandazione molto importante per tutti - rimarca però Farnetani - è quella di rimuovere il make-up non con il sapone di uso comune per le mani o con cui ci si lava abitualmente, ma con struccanti, che saranno ovviamente quelli della mamma, ma vanno bene lo stesso. Non è importante usare dei prodotti appositi per bambini. Vanno bene le soluzioni micellari, ottime e poco fastidiose, oppure altri tipi di struccanti in uso. L'importante è struccare bene e, dopo aver passato il prodotto, sciacquare con abbondante acqua".
Ma, precisa la dermatologa, le insidie non si nascondono solo nei trucchi per il viso e per colorare la pelle. "E' giusto citare anche alcuni prodotti che spesso in occasione di Halloween vengono usati: sono gli spray per i capelli, quelli che li rendono colorati, con colori un po' scuri come il viola, ad esempio. Va posta attenzione anche a questi. Spesso vengono comprati in negozi non specializzati", come bazar che vendono un po' di tutto, "però va considerato che anche lo spray colorato per capelli, seppur non applicato direttamente in viso, può portare delle grosse reazioni orticarioidi nella cute, che diventano poi fastidiose. Va dunque verificato attentamente che siano sempre prodotti a norma, e che non abbiano gli allergeni oggi vietati. E' davvero importante, perché anche il capello, col cuoio capelluto, è un'area sensibile".
Come prevenire tutti i rischi citati? Fare un 'test' su un pezzetto di pelle prima della festa per verificare che non ci siano reazioni "può essere un'idea - conclude Farnetani - Se non appare nulla in 15-20 minuti, via libera. Se venisse una reazione, è consigliabile applicare una crema cortisonica e poi rivolgersi comunque a uno specialista".