William torna a parlare di Harry, il ricordo con la madre Diana in nuovo documentario
Si ritiene che l'ultima volta che il principe del Galles abbia parlato pubblicamente di suo fratello sia stata sei anni
Il principe William ha menzionato pubblicamente il principe Harry per la prima volta da anni, rievocando un ricordo d'infanzia nel suo prossimo documentario della Itv, che sarà trasmesso il 30 e il 31 ottobre. Il principe di Galles racconta di quando la principessa Diana portò lui e suo fratello a visitare un rifugio per senzatetto più di 30 anni fa. "Mia madre portò Harry e me al The Passage. All'epoca dovevo avere circa 11 anni o forse 10. Non ero mai stato in precedenza in un posto simile ed ero un po' ansioso per cosa aspettarmi. Ma la mamma, come sempre, ci fece sentire rilassati, ridendo e scherzando con tutti".
Si ritiene che l'ultima volta che William abbia parlato pubblicamente di suo fratello sia stata sei anni fa, quando la coppia è stata intervistata al Royal Foundation Forum nel 2018. Nel documentario, William affronta il problema dei senzatetto ispirandosi a Lady Diana, visitando lo stesso ente di beneficenza in cui sua madre portò per la prima volta lui e Harry da bambini. Il principe di Galles ricorda di "aver pensato che fosse molto triste non avere una casa, ma era incredibile quanto fosse felice quell'ambiente. Ricordo di aver avuto delle belle conversazioni, di aver giocato a scacchi e chiacchierato. Fu allora che mi resi conto che ci sono altre persone là fuori che non hanno la tua stessa vita".
Esteri
Gaza, l’ultima proposta sul tavolo: un mese di tregua...
La proposta di accordo di Israele, il ruolo di Usa e mediatori del Qatar, la reazione di Hamas
Un mese di tregua in cambio della liberazione di 11-14 ostaggi. E' quanto prevede l'ultima proposta di accordo posta sul tavolo dei negoziati per arrivare a un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza in cambio del rilascio dei rapiti. Lo scrive il sito di Ynet spiegando che l'ultima proposta è stata presentata ai mediatori del Qatar dal capo del Mossad David Barnea, che lunedì è tornato da Doha in Israele. In particolare, l'accordo prevede il rilascio delle donne e degli anziani ancora trattenuti nella Striscia di Gaza oltre alla scarcerazione di detenuti palestinesi.
Il nuovo round di colloqui si terrà questa settimana in Egitto, ha detto un funzionario israeliano al Times of Israel a condizione di anonimato. La delegazione israeliana, ha spiegato la fonte, sarà guidata dal capo del Mossad David Barnea.
Usa e Qatar in campo
Si intravedono quindi nuovi spiragli per Gaza. Intanto, in missione a Doha, anche il direttore della Cia Bill Burns ha discusso una proposta di cessate il fuoco. Secondo Axios, però, si tratterebbe di uno stop di 28 giorni in cambio del rilascio di otto ostaggi israeliani tenuti da Hamas e di decine di prigionieri palestinesi. La proposta è stata discussa negli incontri che Burns ha avuto domenica con i colleghi di Israele e Qatar. Secondo il sito, nell'ambito dell'accordo, Hamas libererebbe "otto donne di tutte le età o uomini oltre i 50 anni".
Intanto il Qatar lavorerà con l'Amministrazione Biden "fino all'ultimo minuto" con l'obiettivo di arrivare a un accordo, ha affermato il ministero degli Esteri di Doha a una settimana dalle elezioni presidenziali americane. "Non prevediamo alcun risultato negativo delle elezioni sul processo in sé - ha detto il portavoce, Majed al-Ansari, in dichiarazioni rilanciate da al-Jazeera - Crediamo di avere a che fare con le istituzioni e in un Paese come gli Stati Uniti le istituzioni sono impegnate nel trovare una soluzione a questa crisi".
Lo stesso funzionario ha poi annunciato che l'inviato speciale degli Stati Uniti Amos Hochstein sarà in Israele la prossima settimana per portare avanti una fine negoziata degli scontri in Libano. Con questo obiettivo Hochstein incontrerà il premier israeliano Benjamin Netanyahu e altri alti funzionari israeliani.
La reazione di Hamas
Hamas si è intanto detta pronta a discutere "nuove proposte per un accordo di cessate il fuoco" e ha "risposto alla richiesta formulata dai mediatori'' in tal senso. Lo ha dichiarato un alto funzionario di Hamas, Sami Abu Zuhri, citato da al-Jazeera. Hamas, ha affermato, è quindi aperto a discutere un accordo che garantisca la fine della guerra a Gaza e il ritiro completo dell'esercito israeliano dall'enclave palestinese.
"Il gruppo è aperto a qualsiasi proposta che possa porre fine all'aggressione alla Striscia di Gaza", ha aggiunto Abu Zuhri, aggiungendo la disponibilità "a qualsiasi accordo che ponga fine alle sofferenze del popolo palestinese e porti a un cessate il fuoco permanente".
Il leader di Hamas ha quindi accusato "le forze israeliane di aver deliberatamente distrutto le infrastrutture mediche e le risorse della Protezione civile palestinese a Gaza". Allo stesso tempo "Hamas ha invitato i Paesi che hanno normalizzato le relazioni con Israele a interrompere immediatamente le loro relazioni bilaterali".
Esteri
Ucraina, soldati di Kim in Russia: operazione a rischio...
Le truppe nordcoreane non conoscono il russo, difficile interagire al fronte mentre il 'debutto' si avvicina
Una parola su tutte: "Fuoco". Comandi militari in russo da imparare per i soldati nordcoreani. La Russia sta insegnando alle truppe di Kim Jong-un un centinaio di parole del linguaggio militare, hanno raccontato deputati sudcoreani ai giornalisti dopo un briefing dell'intelligence di Seul. Mentre continuano a rincorrersi voci, e timori, per il dispiegamento di circa 10.000 soldati nordcoreani nell'est della Russia, la Cnn ricorda come la Corea del Nord abbia uno degli eserciti più grandi al mondo, con 1,2 milioni di soldati, ma senza esperienza di combattimento.
L'intelligence di Seul, riporta l'agenzia Yonhap, "verifica il possibile dispiegamento al fronte di parte del personale (nordcoreano inviato in Russia), compresi ufficiali con gradi alti", mentre prosegue da oltre due anni quella che per il Cremlino è l'"operazione militare speciale" in Ucraina.
Ma, riferiscono i deputati sudcoreani Lee Seong-kweun e Park Sun-won, i soldati nordcoreani faticano a comunicare e non è chiaro se riusciranno a colmare il gap linguistico. Secondo il Pentagono, sono fino a 10.000 i soldati nordcoreani inviati nell'est della Russia per l'addestramento militare.
Per un ex funzionario del Cremlino, ancora vicino alla cerchia del potere, il dispiegamento nordcoreano nel Kursk è "un atto di vendetta per quella che il Cremlino percepisce come un'escalation" nella regione, teatro dell'incursione di terra delle forze di Kiev avviata lo scorso agosto. "E' più economico e politicamente più semplice" per il Cremlino schierare truppe nordcoreane, ha detto l'ex funzionario citato dal Washington Post. Pyongyang avrebbe inviato sinora soprattutto militari giovani che, sebbene addestrati, non rappresenterebbero l'elite delle forze armate.
Il presidente sudcoreano, Yoon Suk Yeol, denuncia una "minaccia per la sicurezza" e bolla come "illegale" la cooperazione militare tra Pyongyang e Mosca. Con lui ha parlato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, di fronte a un conflitto che "sta diventando internazionale", che si sta "estendendo" oltre Russia e Ucraina.
Intanto Pyongyang rafforza le misure di sicurezza. E non solo per il suo leader. Secondo i deputati, agli ufficiali nordcoreani coinvolti nel 'coordinamento' con la Russia è vietato l'utilizzo di telefoni, mentre ai parenti viene raccontato che sono impegnati in "esercitazioni militari".
Ma, raccontano i deputati, nonostante queste misure le voci sul dispiegamento in Russia si sarebbero rincorse in Corea del Nord con "disordini" in varie zone del Paese tra chi teme di essere 'spedito' in Russia e chi si interroga sul senso della mobilitazione.
Come ha sottolineato Politico, la Russia ha fatto sempre più affidamento sulla Corea del Nord per le forniture di munizioni di artiglieria e missili man mano che il conflitto in Ucraina andava avanti e le scorte russe si riducevano, ma il dispiegamento di truppe nordcoreane fa fare un ulteriore passo in avanti dopo il patto tra Mosca e Pyongyang e solleva timori sul fatto che la Russia possa trasferire il proprio konw how al Paese eremita.
Sul campo la situazione sarebbe quella emersa dalle intercettazioni di canali di trasmissione russi rivelate la scorsa settimana dagli ucraini, con la diffusione di audio con soldati russi che parlano delle truppe nordcoreane: il "battaglione K" e i "fottuti cinesi", dicono. Un interprete e tre ufficiali per 30 soldati nordcoreani, è un'altra informazione che emerge mentre è in visita in Russia Choe Son Hui, ministro degli Esteri della Corea del Nord, alla seconda visita nella Federazione in sei settimane. Il Cremlino si è affrettato a comunicare che Putin non ha in agenda un faccia a faccia con Choe. E a Washington sono attesi colloqui tra i ministri di Esteri e Difesa della Corea del Sud, che per la prima volta valuta l'invio di armi a Kiev, e Stati Uniti. A una settimana dall'Election Day.
Soldati nordcoreani al fronte, ira Ue
Il "continuo sostegno militare" della Corea del Nord "alla guerra di aggressione" della Russia contro l'Ucraina "riceverà una risposta adeguata" da parte dell'Ue, assicura intanto la portavoce per gli Affari Esteri Nabila Massrali, durante il briefing con la stampa a Bruxelles.
L'Unione Europea, prosegue Massrali, si coordinerà con i partner internazionali sulla questione, "anche sulle risposte". Il Comitato Politico di Sicurezza del Consiglio incontrerà una delegazione della Corea del Sud. Ovviamente queste discussioni sono confidenziali e non possiamo rivelarle, ma quello che posso dire è che l'Alto Rappresentante Josep Borrell si recherà a Seul alla fine di questa settimana e presiederà un dialogo strategico con la Repubblica di Corea dell'Ue il 4 novembre", conclude.
Kiev recluta 160mila soldati, Mosca mostra le forze di deterrenza strategica
Intanto in Ucraina saranno reclutati altri 160mila soldati. Ad annunciarlo è stato il segretario del Consiglio di sicurezza ucraino, Oleksandr Lytvynenko in una audizione in Parlamento. Fonti della sicurezza hanno poi precisato all'Afp che il reclutamento avverrà nei prossimi tre mesi.
Il ministero della Difesa russo ha diffuso video delle esercitazioni delle forze di deterrenza strategica, presiedute in video collegamento dal Cremlino da Vladimir Putin. Tre diversi video mostrano il lancio di un missile balistico intercontinentale Yars, dalla base di Plesetsk, e di un missile balistico Sinev, da un sottomarino posizionato nel Mare di Barents. Un terzo video mostra il decollo dei Tu-95s e di un pilota in cabina. Altri video diffusi dal ministero della Difesa mostrano i centri di controllo in cui i militari impartiscono gli ordini di lancio. "La triade nucleare è garante affidabile della sovranità e della sicurezza della Russia", precisa il comunicato del ministero russo in cui si precisa che tutti gli obiettivi prefissati dall'esercitazione sono stati raggiunti.
E' stato pubblicato dal ministero della Difesa anche il video di un Icbm Bulava lanciato da un sottomarino nel mare di Okhotsk. Il Bulava può essere armato da sei a dieci testate nucleari.
Esteri
Kim in pericolo, sicurezza rafforzata per il leader della...
Le valutazioni dell'intelligence di Seul. Si rafforza intanto il legame con la Russia, possibile incontro con Putin
Kim Jong-un in pericolo. Il leader della Corea del Nord, il paese più blindato del pianeta, rischia di subire un attentato: per questo l'apparato di sicurezza che protegge il numero 1 di Pyongyang è stato ulteriormente rafforzato.
Il regno eremita teme un attacco alla vita di Kim, secondo le news che filtrano dall'intelligence sudcoreana: i servizi hanno condiviso la valutazione durante un'audizione in Parlamento, come riporta l'agenzia sudcoreana Yonhap citando i deputati Lee Seong-kweun e Park Sun-won.
Jammer sarebbero tra le 'armi' in campo a tutela del leader nordcoreano, al pari di "sforzi per introdurre apparecchiature per il rilevamento di droni", mentre a giudicare dalle uscite in pubblico ci sarebbe stata una sorta di 'promozione' per la figlia, Kim Ju-ae.
Una volta la 'piccola Kim' sarebbe stata accompagnata proprio da Kim Yo-jong, potente sorella del leader nordcoreano. Quest'ultimo quest'anno è stato protagonista, secondo l'intelligence nordcoreana, di ben 110 attività in pubblico, più del doppio rispetto al 2023.
Pyongyang-Mosca, si rafforza il legame: presto Kim da Putin?
Le informazioni relative ai pericoli per i Kim arrivano in un momento cruciale, in cui la Corea del Nord prende posizione nella guerra che la Russia combatte da quasi 1000 giorni contro l'Ucraina. Migliaia di soldati nordcoreani sbarcano in Russia, con la prospettiva di combattere contro Kiev. Nelle stesse ore, prende forma l'ipotesi relativa ad un viaggio speciale: per suggellare l'alleanza tra Mosca e Pyongyang, il leader nordcoreano potrebbe tornare presto in Russia da Vladimir Putin.
Choe Son-hui, ministra degli Esteri della Corea del Nord, è stata ieri a Vladivostok e oggi è attesa a Mosca, riferiscono i media russi, mentre si rincorrono le notizie sul dispiegamento di truppe nordcoreane in Russia. E, stando alle informazioni dell'agenzia sudcoreana Yonhap, una possibile visita di Kim in Russia potrebbe essere tra i temi in agenda durante la missione di Choe.
Per l'ambasciata russa in Corea del Nord, la visita rientra nel "dialogo strategico" tra i due Paesi. Mentre il presidente sudcoreano, Yoon Suk Yeol considera una "minaccia per la sicurezza" il dispiegamento di truppe nordcoreane in Russia e "illegale" la cooperazione militare tra Pyongyang e Mosca. Il Cremlino precisa però che Putin non ha agenda un incontro con Choe Son-hui.
"E' difficile fare ipotesi dal momento che la Corea del Nord non ha chiarito l'agenda" della visita di Choe, "ma prevediamo un possibile coordinamento su risposte specifiche al dispiegamento di truppe in Russia", ha detto alla Yonhap un funzionario del ministero per l'Unificazione di Seul. E, scrive l'agenzia, molte voci sostengono che la missione di Choe potrebbe includere colloqui con gli interlocutori russi per organizzare una possibile visita di Kim a Mosca per un faccia a faccia con Putin. "Si prevede che le parti parleranno della strategia congiunta di risposta dopo le elezioni presidenziali Usa e pianificheranno l'agenda della visita di Kim in Russia", ha spiegato Hyun Seung-soo, vice direttore del Korea Institute for National Unification.
Kim si è recato in Russia a settembre 2023 e a giugno ha accolto Putin a Pyongyang. Secondo Hyuan, Kim potrebbe essere a Mosca già all'inizio del prossimo anno.
Questo articolo è stato originariamente pubblicato dall’agenzia Adnkronos. Sbircia la Notizia Magazine non è responsabile per i contenuti, le dichiarazioni o le opinioni espresse nell’articolo. Per qualsiasi richiesta o chiarimento, si prega di contattare direttamente Adnkronos.