Camera commercio di Roma: 2 mln per transizione energetica imprese, bando on line da oggi
Fino a un massimo di 10mila euro a impresa con contributi a fondo perduto
Due milioni di euro a disposizione delle micro, piccole e medie imprese di Roma e provincia grazie al bando Voucher Transizione Energetica 2024 della Camera di Commercio di Roma, da oggi on line sul sito istituzionale dell’Istituzione (www.rm.camcom.it). Le risorse messe a disposizione puntano a finanziare, tramite contributi a fondo perduto, interventi volti a migliorare l’efficienza energetica dell’impresa e realizzati (o da realizzare) nella sede aziendale situata nel territorio di Roma e provincia.
Sono ammissibili gli interventi strettamente funzionali e direttamente riconducibili all’efficientamento energetico dell’impresa e relativi a una o più di questi 3 ambiti: 1) Spese per servizi di consulenza (ad esempio audit energetico e diagnosi energetica dei processi, redazione di piani di efficientamento energetico, sistemi di gestione energetica ISO 5001); 2) Spese per servizi di formazione (ad esempio costi per la formazione del personale interno per la creazione di una figura aziendale di esperto gestione energetica o energy manager); 3) Spese per impianti, macchinari e attrezzature (ad esempio acquisto e installazione di collettori solari termici e/o impianti di microcogenerazione, di impianti fotovoltaici per l’autoproduzione di energia con fonti rinnovabili da utilizzare nel sito produttivo oppure di sistemi di domotica per il risparmio energetico e di monitoraggio dei consumi energetici e anche acquisto e installazione di macchinari in sostituzione di quelli in uso nella sede oggetto di intervento ovvero di nuovi impianti, macchinari e attrezzature, che consentano il contenimento dei consumi energetici o che siano finalizzati al risparmio energetico ovvero al recupero di cascami di energia).
Importante: le spese devono essere sostenute a partire dal primo gennaio 2024 e fino al 30 giugno 2025. Le agevolazioni previste dal bando sono concesse sotto forma di voucher che è pari al 70% delle spese ammissibili fino al tetto massimo di 10mila euro a impresa. Per accedere alla misura, l’investimento deve prevedere una spesa minima di 3mila euro (al netto dell’Iva).
“Con il bando Voucher Transizione Energetica - spiega Lorenzo Tagliavanti, Presidente della Camera di Commercio di Roma - stanziamo, ancora una volta, una cifra consistente pari a 2 milioni di euro a disposizione delle imprese del nostro territorio impegnate in processi e azioni che puntano a migliorare la propria efficienza energetica. Di pari passo con la trasformazione digitale, quella energetica rappresenta una sfida irrinunciabile per il nostro sistema produttivo e, specie le imprese più piccole, vanno aiutate in questo percorso che incide anche sulla competitività delle stesse sui mercati nazionali e internazionali. Roma e il Lazio – conclude Tagliavanti - devono puntare a un modello economico virtuoso che va nella direzione dell’efficienza energetica, dell’economia circolare e della sostenibilità e la Camera di Commercio di Roma sta facendo la sua parte”.
Possono presentare domanda le imprese di tutti i settori che rispettino alcuni requisiti base, tra cui: essere micro, piccole o medie imprese con sede legale e/o unità locale iscritta nel Registro imprese della Camera di Commercio di Roma, essere attive e aver dichiarato al Registro Imprese camerale l’attività svolta; essere in regola con il pagamento del diritto annuale (il controllo si estende agli ultimi 5 anni escluso il corrente); non essere in stato di fallimento, liquidazione (anche volontaria), amministrazione controllata o concordato preventivo, aver assolto gli obblighi contributivi previsti dalla normativa vigente e certificati attraverso Durc regolare.
Le domande vanno trasmesse esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale, attraverso lo sportello on line “Contributi alle imprese”, all’interno del sistema Webtelemaco Infocamere – Servizi e‐gov, dalle ore 10 del 28 ottobre alle ore 14 del 21 novembre 2024 (le domande inviate prima e dopo tali termini verranno automaticamente escluse). Il bando integrale, le faq e tutti i documenti necessari per la presentazione della domanda sono pubblicati sul sito della Camera di Commercio di Roma, all’indirizzo www.rm.camcom.it.
Lavoro
Halloween, Udicon: tra costumi e dolcetti ecco consigli per...
I consigli dell'Unione per la difesa dei consumatori
Che piaccia o meno Halloween è ormai entrato nelle nostre tradizioni, soprattutto tra i più piccoli. Lasciare che i vostri figli vadano in giro la sera a bussare alle porte dei vicini può certamente destare qualche preoccupazione ma seguendo pochi accorgimenti sarà possibile vivere la notte più spaventosa dell’anno in totale sicurezza. Ed ecco i consigli redatti da Udicon, Unione per la difesa dei consumatori, per Adnkronos/Labitalia.
Preparazione prima di uscire. Identificabilità: se i bambini non hanno un cellulare, date loro un foglio con i vostri contatti da consegnare a un adulto in caso di necessità; controllo dei dolci: ricordate ai bambini di non mangiare i dolcetti prima di essere tornati a casa, così potrete verificarne la sicurezza; cena anticipata: fate cenare i bambini prima di uscire e date loro qualche caramella, per ridurre la tentazione di mangiare subito i dolci raccolti; Torcia: dotate i bambini di una torcia, utile per vedere e per farsi vedere.
Ma è importante avere anche costumi e accessori sicuri. Materiali certificati: assicuratevi che i costumi siano conformi alle normative di sicurezza europee. I prodotti certificati riportano l'etichetta CE, che garantisce qualità e sicurezza; evitate oggetti appuntiti: evitate accessori come spade o bastoni appuntiti che possono causare lesioni involontarie. Scegliete versioni morbide, arrotondate e sicure, ideali per i più piccoli, come ad esempio gomma piuma, carta riciclata, cartoncino.
E ancora 'Dolcetto o scherzetto' in sicurezza. Presenza di almeno un adulto: è consigliabile che i più piccoli siano sempre accompagnati da un adulto; camminare in gruppo: i bambini dovrebbero sempre muoversi in gruppo, su strade illuminate e possibilmente sui marciapiedi; evitare fiamme e oggetti pirotecnici: tenete lontani i piccoli da candele e decorazioni infiammabili.
Acquisti consapevoli. Attenzione alle truffe online: con l'aumento delle vendite online per acquistare maschere e oggettistica, verificate sempre la sicurezza del sito da cui acquistate. Controllate le recensioni e preferite siti con sistemi di pagamento sicuri; attenzione ai prezzi troppo convenienti: diffidate delle promozioni esageratamente convenienti su costumi o dolci; spesso nascondono prodotti di bassa qualità o poco sicuri per i bambini.
Sicurezza alimentare. Leggete le etichette: per i dolci acquistati, verificate le etichette per accertarvi che siano confezionati in modo sicuro e che non contengano ingredienti allergenici. Controllate anche la data di scadenza dei prodotti; dolci confezionati e affidabili: privilegiate prodotti sigillati e conosciuti, evitando dolci fatti in casa da persone sconosciute. La sicurezza alimentare è fondamentale ed evita tantissimi rischi.
Controllo dei consumatori. Controllate i dolci al ritorno: non è mai superfluo ispezionare tutti i dolcetti raccolti. In caso di confezioni aperte o con segni sospetti, è preferibile scartarli e conferirli nel cestino dei rifiuti. Segnalate prodotti pericolosi: se riscontrate prodotti non sicuri, pericolosi o sospetti, segnalateli ai numeri di tutela del consumatore. Udicon è a disposizione per offrire assistenza e proteggere i diritti dei cittadini.
Ulteriori precauzioni per genitori e adulti. Insegnate il buon senso: Halloween può essere un’occasione per insegnare ai più piccoli il rispetto delle regole e delle persone, sensibilizzandoli su come divertirsi in sicurezza. Insegnate ai bambini a ringraziare sempre chi offre dolci. Mostrare il buon esempio: i bambini osservano e imitano il comportamento degli adulti. Seguire le regole insieme a loro li aiuterà a vivere la festa in sicurezza e a divertirsi responsabilmente. Attenzione alle allergie: Ricordate di informare i bambini e i ragazzi di eventuali allergie, evitando dolci non confezionati che potrebbero contenere ingredienti rischiosi.
Lavoro
Inps, Ghiselli: “Patto con le imprese per un futuro...
"Da questo rapporto che ho impostato proprio per cercare di individuare una progettualità che rilanci l'Istituto che funziona nei prossimi anni emergono le linee strategiche progettuali che ho individuato, cioè in primis se vogliamo arrivare ad un sistema pensionistico sostenibile c'è un'unica vera ricetta strutturale: aumentare la base occupazionale, ingaggiare i giovani". Così Roberto Ghiselli, Presidente del Civ dell'Inps, su ciò che emerge dal Rendiconto sociale dell'Inps per il 2023 presentato a Napoli.
"Anche su questo siamo d'accordo sia con il sindaco di Napoli che con il governatore della regione, di iniziare a parlare coi giovani, ma soprattutto - sottolinea - di andare a creargli la consapevolezza che devono progettare il loro futuro e il loro futuro lo progettano partendo dall'estratto conto previdenziale, tenendoli lontani dal lavoro nero dal lavoro irregolare solo in questa maniera riusciremo ad aumentare i contribuenti e i contributi e ad arrivare ad un sistema pensionistico. Non da ultimo un altro aspetto di cui abbiamo parlato e siamo assolutamente d'accordo, è un nuovo patto col tessuto produttivo perché i futuri contribuenti sono gli attuali lavoratori che vengono ingaggiati dalle imprese, quindi un nuovo patto con le imprese che dica ci siamo, vi aiutiamo nei limiti in cui voi assumete e darete migliori stipendi. Ecco che l'effetto virtuoso sarà più contribuenti e più contributi. Arriveremo così ad un sistema pensionistico sostenibile sempre più coerente anche con le esigenze del momento", conclude Ghiselli.
Lavoro
Manageritalia Lombardia, assemblea celebra 25 anni gruppo...
A supporto del terzo settore
L’assemblea di Manageritalia Lombardia che si è svolta ieri sera, presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano, ha celebrato il 25° anniversario della nascita del “Gruppo Manager per il Sociale”. Nato nel 1999, il gruppo ha supportato e sviluppato oltre 383 progetti specifici con tanti enti del terzo settore milanese grazie ad un volontariato di competenza svolto da oltre 300 manager in attività e in pensione che costituiscono una comunità attiva e coesa volta a mettere al centro del proprio agire l’attenzione verso gli altri. (FOTO)
Aprendo la parte pubblica, Paolo Scarpa, presidente Manageritalia Lombardia, ha detto: “I 25mila manager lombardi associati sono tutti estremamente fieri del Gruppo Manager per il Sociale perché incarna quello spirito di give back e di attenzione alla sostenibilità che ha sempre connotato il nostro ruolo in azienda e nella società, anche quando la sostenibilità era una perfetta sconosciuta. Oggi celebriamo l’impegno delle centinaia di manager che hanno dato e danno vita e sostanza all’attività del gruppo che da tutti gli stakeholder del territorio è ritenuta una risorsa ad alto valore aggiunto e indispensabile”.
Sentito e applaudito anche l’intervento di Giancarla Bonetta, coordinatrice del Gruppo Manager per il Sociale, che emozionata ha detto:” Ringrazio chi oltre 25 anni fa ha avuto l’idea di creare questo fantastico gruppo e tutti quelli che gli hanno dedicato tempo e competenze, e anche i tanti che gli daranno continuità in futuro. In questi anni la crescita del nostro gruppo è stata costante. All’inizio quasi totalmente costituito da manager in pensione, via via ha visto aggiungersi sempre più numerosi manager in attività portatori di tante esperienze e competenze. Tutti accomunati però dalla stessa volontà di mettersi a disposizione del terzo settore e dei tanti progetti a favore del bene comune e di una società in cui i fragili e le persone in difficoltà siano considerate sempre più come risorse e non come un problema”.
Le competenze che i manager mettono volontariamente a disposizione degli enti del terzo settore spaziano da: management e organizzazione, amministrazione e finanza, marketing e comunicazione, ricerca fondi, risorse umane e formazione, information technology, qualità e privacy. Un supporto concreto per migliorare le capacità di gestione dei progetti che contemplano varie aree di fragilità tra cui: bambini, anziani e disabili, integrazione delle mamme straniere, il lavoro per le persone fragili e in difficoltà affinché siano considerate vere risorse e non un problema per la collettività.
La legge di riforma del Terzo Settore ha portato una forte accelerazione delle attività del Gruppo. Infatti, gli obiettivi di sostenibilità e ESG delle aziende richiedono l’impegno dei manager per progettare e programmare iniziative insieme ad Aziende, Finanza, Pubblica Amministrazione, Università. A questo risponde il progetto Profit4NonProfit presentato in occasione della Civil week del 2023.
La serata di celebrazione del 25°anniversario del Gruppo Manager per il Sociale, partecipata da oltre 110 presenti in sala, è culminata nell'intervento 'A vele spietate' di Paolo Iabichino, scrittore pubblicitario, direttore creativo e fondatore Osservatorio Civic Brands. Nel corso del confronto con i manager lombardi intervenuti all’assemblea il presidente Paolo Scarpa ha evidenziato inoltre come nei cda lombardi meno di due consiglieri su 100 siano donne.
Donne nei cda, queste sconosciute: o così almeno dicono i dati che vedono una presenza di poco più del 19,9 % di donne nei Consigli di amministrazione delle imprese lombarde. E’ quanto emerge dall’indagine condotta a Manageritalia su dati Modefinance, società del gruppo TeamSystem, su circa 225mila società di capitali con oltre 1 milione di fatturato.
“Mentre negli ultimi 14 anni si è riscontrata un’avanzata delle Donne Manager, specialmente nel terziario, cresciute del 101%, la loro presenza in posizioni di leadership nei CDA è ancora fragile, limitata e soprattutto non ancora acquisita” spiega Paolo Scarpa, presidente Manageritalia Lombardia che prosegue: “Oggi assistiamo a un paradosso: da un lato le donne sono sempre più ricercate e riconosciute per le loro competenze tecnico operative e manageriali, dall’altro sembra che queste competenze non siano sufficienti per l’accesso a ruoli apicali e di governo. Dobbiamo accelerare – conclude Scarpa – su un’evoluzione culturale ormai necessaria, insieme all’impegno ad abbattere tutti gli ostacoli che possono impedire l’accesso e la carriera delle donne, compresi un’organizzazione del lavoro più equa e politiche di conciliazione più decise. Ma non è solo questo. Non è solo per equità e parità: la presenza della componente femminile nei nostri board è tassativa per la redditività e la sostenibilità delle nostre organizzazioni e del sistema Paese”.
Se il dato generale della Lombardia del 19,9% è di poco sotto la media nazionale (20,2%), quello di dettaglio è in chiaroscuro: sulle 58.659 imprese del territorio Lombardo analizzate, il 64,8% non ha donne nei cda (contro il 66,7% nazionale), il 35,2% ha una forma mista con almeno una donna (33,3% nazionale) e il 9% ha cda di sole donne (10,9% nazionale).
La scarsa presenza femminile nei cda delle imprese lombarde è in antitesi però con la crescita della managerialità in rosa in tutta la regione. In Lombardia assistiamo a una crescita complessiva dei manager che si assesta al 5% rispetto alla media nazionale del +3,8%. Significativa la presenza delle donne dirigenti cresciute del +8,8% nell’ultimo anno e addirittura del + 101% rispetto a 2008, arrivando a toccare circa 13 mila sugli oltre 55mila attivi sul territorio.
Tutte in positivo le province lombarde con Milano +6,3% (1°classificata tra province italiane, seguita da Roma, Torino e Bologna) che si conferma la più numerosa con oltre 44.500 manager in città e vede le donne salire a doppia cifra +11%. Molto bene Lodi +4.1% che affianca alla positiva crescita complessiva anche la medaglia d’oro per la dirigenza femminile, qui le nuove donne dirigenti raggiungono il +20%. Positivi gli andamenti anche nelle altre province +2,5% a Bergamo e Lecco, +2,4% a Como, +2,3% a Cremona e +1,5 % a Pavia.
Uniche realtà che fanno segnare bilanci in negativo sono: Varese -8,4% e Sondrio -4,5%. In entrambe le province la riduzione riguarda indistintamente sia i dirigenti uomini che le donne il che fa dedurre una lieve frenata degli investimenti in capitale umano e competenze forse dovuti a riassetti del tessuto economico e imprenditoriale locale.