Chi è Michela Quattrociocche? Tra cinema, famiglia e nuovi capitoli di vita
Michela Quattrociocche, attrice romana, classe 1988. Molti di voi la ricordano per quel primo grande ruolo, Niki Cavalli, nel film Scusa ma ti chiamo amore, tratto dal libro di Federico Moccia. Era il 2008, eh… sono passati tanti anni. E Michela, in questi anni, ha fatto un bel po’ di strada. Con alti, con bassi. Con decisioni difficili. Con nuove avventure. Insomma, non è mai stata ferma. E oggi è una donna che, oltre a essere mamma, ha un percorso diverso da quello che tanti magari si aspettavano all’inizio. E forse è proprio questo il bello: vedere come la vita possa prendere pieghe diverse.
La carriera che parte presto
Michela comincia presto, già a 12 anni, a fare i primi passi nel mondo dello spettacolo. Frequenta corsi di dizione, portamento, posa per riviste giovanili. E poi arriva il diploma al Collegio Nazareno di Roma nel 2007. Pochi mesi dopo, eccola già lì, accanto a Raoul Bova, a interpretare Niki nel film che le cambierà la vita.
Scusa ma ti chiamo amore è un successo e Michela diventa subito un volto amato. Ma non si ferma qui, no. Nel 2010 torna di nuovo a fare Niki, per il sequel Scusa ma ti voglio sposare. E nel frattempo? Beh, nel 2009 ha fatto anche Natale a Beverly Hills. Uno di quei cinepanettoni, sapete, quelli che tutti conosciamo. Insomma, non si ferma mai. E poi altri film: Una canzone per te e Sharm el Sheikh – Un’estate indimenticabile, tutti e due usciti nel 2010. Michela insomma non si fa mancare nulla.
Non solo film
E non è che Michela si è limitata ai film, no no. Ha partecipato anche a videoclip musicali. Vi ricordate L’applauso del cielo dei Lost? Michela è stata la protagonista del video. E qualche anno dopo, nel 2015 eccola nel videoclip della canzone Perché? di Alex Britti. Michela ha sempre voluto mettersi alla prova in diversi ambiti, esplorare altre forme di espressione. Insomma, non si è mai limitata a fare solo l’attrice di film romantici.
Amori, famiglia e decisioni importanti
E poi c’è la sua vita privata, che è stata anche quella molto sotto i riflettori. Michela, dopo una breve relazione con Matteo Branciamore (quello de I Cesaroni, per intenderci), nel 2008 incontra Alberto Aquilani, calciatore della Roma e del Liverpool e poi allenatore. Una di quelle coppie che tutti guardavano con curiosità: belli, famosi, sembravano la coppia perfetta. Nel 2011 arriva la loro prima figlia, Aurora e l’anno dopo si sposano. E nel 2014 nasce la loro seconda figlia, Diamante.
Con la famiglia in crescita, Michela decide di rallentare un po’ con il lavoro e di seguire più da vicino Alberto, che nel frattempo si sposta da una città all’altra per la carriera calcistica. E per un po’, Michela sembra quasi sparire dalle scene. Poi, nel 2020, l’annuncio che non ti aspetti: lei e Aquilani si separano. La fine di un matrimonio che sembrava perfetto ma Michela è sempre stata molto riservata su questa decisione. “Abbiamo sempre messo la serenità delle figlie prima di ogni cosa”, ha detto. E ciò che colpisce è il rispetto che entrambi hanno mantenuto l’uno per l’altra, senza litigi pubblici o drammi inutili.
Una nuova relazione e nuovi inizi
Alla fine del 2020, Michela inizia una nuova relazione con Giovanni Naldi, un imprenditore di una famosa famiglia di albergatori. E qui la storia è quasi da film: Michela e Giovanni si conoscono nella palestra del Parco dei Principi Grand Hotel & SPA, luogo che lei frequenta spesso. Michela racconta di come Giovanni non fosse affatto come tutti gli altri e anzi, all’inizio pensava di presentarlo a una sua amica single! Poi le cose sono andate diversamente. “È una persona piena di valori, qualcuno di cui mi fido ciecamente”, ha raccontato.
Michela, nonostante tutto, non ha mai smesso di concentrarsi sulle sue figlie, cercando di essere una madre presente, pur continuando con la sua carriera. Certo, il cinema non è più al centro della sua vita come un tempo ma Michela si è reinventata in altre forme: sui social, come imprenditrice e come madre. E durante gli anni in cui è stata con Aquilani, è diventata anche una delle più note WAGS ma senza mai perdere la sua identità.
Nonostante la distanza dal grande schermo, Michela rimane una figura molto seguita. Il suo profilo Instagram conta più di 500 mila follower e qui Michela condivide momenti della sua vita, delle sue figlie, dei viaggi e delle sue giornate. Se volete scoprire di più su di lei, è sicuramente il posto giusto. Michela, pur essendo sempre sotto i riflettori, mostra una parte vera di sé, fatta di quotidianità e normalità, senza troppi filtri.
Motivi della separazione? Michela sceglie la riservatezza
La separazione tra Michela e Alberto… tutti si sono fatti mille domande, mille curiosità. Ma Michela, su questo, è sempre stata molto riservata. Non ha mai voluto dire troppo. In una recente intervista, ha detto solo questo: “Abbiamo sempre messo la serenità delle figlie prima di ogni cosa. Non siamo una di quelle ex coppie che si fa dispetti o ripicche. Devo dire che siamo stati entrambi fortunati”. Insomma, parole mature che mostrano una grande consapevolezza e rispetto reciproco. E diciamocelo, non è così comune vedere questo tipo di atteggiamento nel mondo dello spettacolo.
Che cosa ci aspetta ancora da Michela Quattrociocche? Non è facile dirlo ma una cosa è certa: Michela non ha mai smesso di reinventarsi. Attrice, madre, imprenditrice, ha affrontato ogni sfida con grande determinazione. E anche se oggi la vediamo meno spesso sul grande schermo, il pubblico continua a volerle bene. Forse è proprio questo che rende Michela così speciale: il fatto di essere riuscita a restare se stessa, anche quando la vita l’ha portata su strade diverse da quelle immaginate all’inizio. E chissà quali altri capitoli ci saranno per lei in futuro… qualunque cosa succeda, siamo sicuri che Michela ci sorprenderà ancora, con quella sua semplicità che la rende così straordinaria eppure così normale, come ognuno di noi.
Curiosità
WAGS: significato di Wives And Girlfriends
WAGS: significato di Wives And Girlfriends
Il termine WAGS – acronimo di Wives and Girlfriends – nasce tra i tabloid inglesi come soprannome per le partner di sportivi di spicco. Dalla prima volta in cui è apparso in Inghilterra, il termine ha conquistato il mondo, rimbalzando da un continente all’altro fino a diventare un fenomeno di costume. Le WAGS sono oggi una vera forza di stile e potere mediatico, un misto di eleganza, carisma e fama che attrae l’occhio di milioni di tifosi. Ogni loro comparsa è uno spettacolo: sotto i riflettori del glamour e del gossip, loro sono le regine delle copertine, veri e propri simboli di tendenza e lusso sfrenato che sanno come attirare attenzione con una battuta, un abito o un’apparizione in tribuna.
Origine e significato del termine WAGS
WAGS, ormai simbolo di lusso e mondanità, ha radici molto più semplici. Nacque durante i Mondiali del 2006, quando i quotidiani britannici iniziarono a definire così le fidanzate e mogli dei calciatori della nazionale inglese. Fin qui, sembrerebbe una trovata giornalistica da quattro soldi, eppure il termine è esploso come un fulmine a ciel sereno. Nel giro di poco, WAGS ha iniziato a rappresentare una sorta di tribù glamour: una corte di donne legate da relazioni con sportivi, visibili e influenti, pronte a calcare le scene non solo come appendici di partner celebri, ma come vere e proprie icone. Un fenomeno sociale e culturale, divenuto sinonimo di stile e tendenza, capace di trasformare un’acronimo semplice in un’etichetta che tutti conoscono, indipendentemente dal Paese o dal contesto sportivo.
L’influenza delle wags sulla cultura calcistica
Negli stadi e fuori dal campo, le WAGS sanno come catturare l’attenzione. La loro presenza non passa inosservata: una sola apparizione in tribuna, e gli occhi sono tutti per loro. Questo fenomeno va oltre il glamour: le WAGS sono diventate vere icone di stile, con ogni loro scelta di moda che detta tendenza, da un vestito mozzafiato a un accessorio audace. La loro influenza, tuttavia, non si limita all’apparenza. Possiamo sicuramente affermare che molte di loro hanno saputo guadagnarsi uno spazio autonomo nel mondo dello spettacolo, della moda e perfino nella beneficenza, usando il loro status per influenzare e promuovere cause importanti. In pochi anni, queste donne hanno trasformato una definizione quasi frivola in un simbolo di potere e personalità, capace di dare luce e stile al mondo calcistico.
Le WAGS italiane più belle e iconiche
Tra le WAGS italiane, ci sono icone di fascino che non lasciano indifferenti. Ilary Blasi, regina indiscussa al fianco di Francesco Totti, è stata ben più che una presenza in tribuna: la sua allure mediterranea e il carisma pungente ne fanno una celebrità di casa, sempre al centro della scena. Michela Quattrociocche – sposata con Alberto Aquilani -raffinata e discreta, incarna invece uno stile sobrio, che riflette l’eleganza pacata di un’altra Italia, lontana dal clamore dei riflettori.
In contrasto, Wanda Nara – sposata con Mauro Icardi – porta tutto all’eccesso: un mix esplosivo di provocazione e controllo, l’ideale per lasciare un segno ovunque vada. Altra presenza potente è Olga Plachina, moglie del campione di scherma Aldo Montano, che incarna l’unione tra lo spirito atletico e il glamour. Dalla Russia con passione, atleta dei 400 metri ostacoli, con Aldo forma una coppia magnetica, un mix di forza e stile, con due figli a suggellare questo legame d’acciaio.
Federica Nargi, compagna dell’ex calciatore Alessandro Matri, è un volto molto amato in TV e sui social, conosciuta per la sua bellezza e il suo spirito vivace, sempre capace di portare luce e simpatia nelle sue apparizioni. Da Velina a influencer, Federica ha saputo costruire una carriera di successo, restando sempre legata al mondo dello sport.
Un’altra presenza carismatica è Melissa Satta, ex partner di Kevin-Prince Boateng. Di origine sarda, Melissa ha iniziato come showgirl e modella, ma è diventata ben presto un’icona del piccolo schermo italiano, consolidando la sua fama con programmi televisivi e apparizioni da opinionista sportiva. Anche lei, come molte WAGS, è riuscita a creare una sua identità pubblica indipendente dalla relazione con il celebre calciatore.
Carolina Marcialis, moglie di Antonio Cassano, rappresenta una delle storie più autentiche e particolari. Pallanuotista professionista, Carolina non ha mai smesso di dedicarsi alla sua passione per lo sport, anche mentre sosteneva la carriera di Cassano. Il loro rapporto è noto per la semplicità e la dedizione, caratteristiche che li distinguono nel panorama spesso più mondano delle WAGS.
Queste donne, ciascuna con la propria personalità, arricchiscono la scena italiana e dimostrano come le WAGS possano andare ben oltre il ruolo di “compagne”, incarnando forza, indipendenza e, spesso, una vera passione per lo sport che affiancano.
Curiosità
Chi è Olga Plachina, la donna che ha stregato il cuore di...
Olga Plachina, chi non la conosce ormai? Lei è molto più di una semplice modella o di una moglie di un personaggio noto. Una donna che ha il volto da bambola ma una forza da atleta vera, quella che ti conquista e ti fa venir voglia di sapere sempre di più su di lei. Parliamo di una campionessa, una mamma e anche la dolce metà di Aldo Montano, il celebre schermidore che tutti conosciamo. Ma andiamo per gradi e scopriamo insieme chi è davvero questa donna speciale.
Olga Plachina è nata in Russia, classe 1997 e ha avuto il suo primo incontro con Aldo nel 2014, durante le Olimpiadi invernali di Soči. Lei è una di quelle persone che non passano inosservate: capelli biondi, sguardo magnetico, un mix tra dolcezza e determinazione. Fu proprio grazie a un’amica comune, Katia, che Olga e Aldo si conobbero. Sapete, quel tipo di incontri che ti fanno subito capire che il destino ha preso una decisione per te. Uno scambio di messaggi, una proposta di vacanza insieme e — puff — in poco tempo, l’amore è sbocciato senza freni.
Ma Olga non è solo la moglie del campione olimpico. Prima di tutto, è una sportiva con la “S” maiuscola. Una carriera nelle gare dei 400 metri ostacoli, rappresentando la Russia a livello internazionale, partecipando anche a competizioni importantissime, come le Olimpiadi. Ha corso, ha sudato, ha spinto i propri limiti fino in fondo — e si vede. La determinazione con cui affronta la sua vita sportiva è la stessa che ha messo nel costruire una famiglia. Con una carriera che non si limita solo alla pista: modella, influencer, collaborazioni con grandi brand e un seguito su Instagram che la adora. Olga è tutto questo e molto di più.
La storia d’amore con Aldo Montano è una di quelle storie che sembrano uscire da un film ma che invece è fatta di messaggi veri, di viaggi in Russia, di una cerimonia privata in Siberia con pochi amici intimi e tanto amore. Alla fine, non è così che dovrebbe essere sempre? Due persone che si scelgono, lontane dai riflettori e decidono di mettere su famiglia senza troppe scene ma con tanta emozione. Il frutto di questo amore è arrivato nel 2016, con la nascita della piccola Olympia, chiamata così per omaggiare la passione per lo sport di entrambi. Una scelta simbolica ma anche una promessa: quella di crescere con lo spirito dell’avventura e del movimento.
E poi è arrivato Mario Jr, nato nel marzo del 2021. Due bambini, una femminuccia e un maschietto. È proprio con la nascita di Mario che la famiglia Montano-Plachina si è ampliata, consolidando ancor di più questo legame così speciale. Aldo stesso, con una dichiarazione al settimanale Chi, non aveva nascosto l’entusiasmo per l’arrivo del secondogenito: “La nostra prima figlia Olympia ci aveva già cambiato la vita… ora sarà stravolta”, aveva detto con quella leggerezza di chi sa che ogni novità porterà nuove sfide e tanta gioia.
Dobbiamo ricordare anche quanto Olga sia stata un supporto per Aldo. Chi di noi non si ricorda della sua dichiarazione d’amore in tv? Domenica Live, un momento emozionante in cui Olga ha raccontato di come Aldo avesse volato fino a Mosca per chiederle di sposarlo. Scene da favola ma anche tanta realtà e sacrificio. “Ho cambiato paese e lingua per te”, aveva detto Olga e queste parole dicono tutto sull’amore autentico che li lega.
E Aldo? Lo ricordiamo tutti al Grande Fratello Vip, con Olga sempre al suo fianco a sostenerlo, senza fare rumore ma con una presenza costante. Perché alla fine è questo che fa la differenza, no? Essere lì, nei momenti più belli e in quelli più difficili.
Con l’addio di Aldo Montano alla scherma, segnato dall’Argento per la sciabola maschile a squadre alle Olimpiadi di Tokyo 2020 (disputate nel 2021), è stato messo un punto importante nella sua carriera. Ma anche in questo, Olga è stata al suo fianco. E non è finita: nonostante la chiusura della carriera agonistica di Aldo, non sembra che questi due abbiano intenzione di rallentare.
Quindi, chi è davvero Olga Plachina? Non solo una moglie, non solo una mamma. Una donna forte, una atleta, una modella, un’influencer e soprattutto, una compagna che ha saputo essere accanto ad Aldo Montano non solo nelle vittorie ma anche nelle sfide che la vita ha messo loro davanti. Una figura che combina eleganza e determinazione e che oggi è uno dei volti più amati — sia nello sport, sia nella vita privata.
Ciò che li rende speciali è la loro naturalezza. Sì, hanno successo, sono famosi ma la loro vita è fatta di gesti semplici, amore autentico e una quotidianità che molti di noi possono capire. Una storia che continua, fatta di allenamenti, di famiglia e di nuovi progetti all’orizzonte. E chissà cosa ci riserveranno ancora Olga e Aldo ma di certo, siamo pronti a seguirli.
Attualità
Tradizione messicana del 27 ottobre: il ritorno degli...
C’è questa storia, una di quelle che ti fanno fermare un attimo e pensare. Il 27 ottobre è una data particolare, un po’ magica se vogliamo. Non è che la segni sul calendario, o che tutti ne parlino, ma vale la pena sapere cosa succede in quel giorno. Secondo una vecchia tradizione messicana, gli animali che abbiamo amato e che non ci sono più, tornano. Solo per una notte, ma tornano davvero. Cani, gatti, coniglietti, uccellini… quei piccoli compagni di vita che ci hanno fatto ridere, ci hanno consolato e che, quando se ne sono andati, hanno lasciato un vuoto enorme. Ecco, loro tornano. Giusto per farci un saluto.
Adesso, parliamoci chiaro. La perdita di un animale domestico non è una cosa da poco. Anzi, chi ne ha avuto uno sa quanto fa male. Per qualcuno è come perdere un familiare. E no, non è un’esagerazione. Chi non ci è passato magari non lo capisce, ma per chi ha condiviso anni con un cane, un gatto, o qualunque altro amico peloso, beh, è come perdere un pezzo di sé. Quel vuoto che rimane non lo riempi facilmente. E allora, quando senti di questa leggenda, ti viene quasi da sorridere, anche solo un po’.
Si parla del Ponte dell’Arcobaleno, un posto bellissimo dove, secondo la leggenda, vanno tutti gli animali quando se ne vanno da questo mondo. Lì non c’è più sofferenza, non c’è malattia. Solo prati verdi, colline infinite, aria profumata e tanto gioco. È un’immagine che consola, diciamoci la verità. Pensare che i nostri amici siano lì, felici e sereni, mentre aspettano il giorno in cui ci rivedremo, è qualcosa che ci fa stare meglio.
Ma la parte più bella di tutta questa storia è che, secondo la tradizione messicana, c’è un giorno – il 27 ottobre – in cui tutti gli animali possono tornare per una notte. A casa. Tornano dai loro umani, quelli che li hanno amati tanto e che, sì, continuano a pensare a loro ogni singolo giorno. Questa tradizione viene dagli aztechi, che consideravano il cane una sorta di guida spirituale, anche nell’aldilà. Insomma, il cane era il compagno di viaggio delle anime. Ed è da lì che viene questa credenza che, una volta all’anno, i nostri amici possano tornare tra noi.
E allora cosa si fa per accoglierli? In Messico c’è questa usanza bellissima. Si preparano degli altari, chiamati ofrendas. Sopra ci si mette una foto del nostro animale – quella che magari già teniamo in bella vista, sullo scaffale o sul comodino. Poi c’è una ciotola d’acqua, un piatto con il loro cibo preferito, magari anche un giocattolo. Quello con cui facevano avanti e indietro per la casa, che si portavano ovunque. E poi una candela, accesa per tutta la notte, o anche solo per un po’, giusto per indicare loro la strada. Così, possono trovare di nuovo la via di casa, ritrovare la famiglia che li ha amati.
La cosa bella è che non c’è spazio per la tristezza. No, niente lacrime. È un momento per ricordare, per sorridere. È un modo per sentirli di nuovo vicini, anche solo per qualche ora. Un modo per dire: “Ehi, non ti ho mai dimenticato”. Pensare che, ovunque siano, i nostri animali stanno bene, corrono felici e magari per quella notte tornano qui, con noi. Anche solo per sentirci, per farci sentire che sì, quel legame non si è mai spezzato.
Quindi ecco il punto. Il 27 ottobre, se volete partecipare a questa tradizione, preparate qualcosa per loro. Non serve chissà che. Una foto, un po’ d’acqua, il loro cibo preferito, una candela. È un gesto semplice, ma pieno di significato. Non è solo per loro, ma anche per noi. Per ricordare quei momenti belli, per sentirci di nuovo vicini e per non dimenticare mai quanto ci hanno dato.
E chissà, magari quella notte, quando tutto è tranquillo, sentirete qualcosa. Un rumore, un soffio d’aria che sembra più caldo, o quel silenzio che sembra carico di presenze. Forse sarà solo la nostra immaginazione, o forse no. Ma in fondo, che importa? È il pensiero che conta. L’amore non se ne va mai, resta lì e anche se loro non ci sono più fisicamente, quel legame non muore. E il 27 ottobre è il momento perfetto per ricordarcelo.