Torna Eicma con l’edizione migliore di sempre, parola dell’ad Paolo Magri
Tante le novità all'Esposizione che si terrà a Rho FieraMilano dal 7 al 10 novembre
Con 2100 brand, 770 espositori internazionali e 10 padiglioni torna a Milano, dal 7 al 10 novembre, Eicma. L’81esima edizione dell’Esposizione Internazionale Ciclo Motociclo e Accessori sarà “l’edizione migliore di sempre” dice all'Adnkronos l’amministratore delegato della società e vicepresidente di Ancma Paolo Magri. L'Esposizione vanta una longevità "incredibile" e pochi eguali nel mondo, rappresenta "la storia della mobilità da più di 100 anni". Inaugurato nel 1914 al Kursaal Diana di viale Piave a Milano, la manifestazione si è svolta ogni due anni a partire dal 1950 e fino al 1997, tornando alla cadenza annuale con l'edizione numero 56 (1998). Un evento che negli anni è diventato specchio di un mercato dove la competizione è sempre più agguerrita tra le aziende del Vecchio Continente e Giapponesi che si vedono a fronteggiare la crescita di nuovi brand cinesi. Costruttori che, grazie a tante collaborazioni sul territorio europeo, tecnologie quasi al pari e aiuti da parte dello Stato, sono molto competitivi. “Ci sono – spiega l'ad - tanti marchi che hanno successo, ma il Made in Italy di Ducati, Piaggio, Fantic e Beta ad esempio, e il Made in Europe rappresentano il punto di riferimento nell’alta gamma”. Per i modelli top l’Europa è il mercato di riferimento a livello mondiale; mentre l’Italia, a livello europeo, è “il mercato più importante, sia in termini di produzione che di quote”. Secondo Magri è però meglio non addormentarsi sugli allori anche se il settore gode di tutti gli elementi per far sì che il Made in Italy abbia successo.
Per permettere a più persone possibili di accedere all’evento, la società ha realizzato un piano, in sinergia con Comune di Milano, Atm e Trenord, che prevede 10mila posti auto gratuiti distribuiti su dieci parcheggi di interscambio Atm (come Molino Dorino, Abbiategrasso e Famagosta), una tariffa agevolata per raggiungere dalla Lombardia il quartiere espositivo in treno e l’introduzione di un titolo aggiuntivo d’ingresso valido solo per il pomeriggio. Testimonianza “di una particolare attenzione verso il pubblico” per l'ad. L’accordo siglato con Trenord permetterà di acquistare il biglietto “Trenord for Eicma” a 13 euro che permetterà ad un adulto e ai ragazzi fino a 14 anni di raggiungere la stazione di Rho FieraMilano da tutta la Lombardia e tornare indietro. Il biglietto pomeridiano, dal costo di 14 euro, punta invece a diluire l’afflusso della mattina. “È il prezzo del successo che vogliamo pagare” sottolinea Magri.
Il vicepresidente di Ancma affronta poi il tema della mobilità elettrica e del suo futuro, sottolineando come la differenza con l’endotermico stia nella tipologia di utilizzo. Sostanziale è la differenza tra mobilità urbana ed extraurbana, nel primo caso l’autonomia richiesta è limitata e “l’elettrico ha senso”. Discorso diverso per l’extraurbano dove è “impossibile” pensare all’elettrico per il turismo. È possibile che il futuro degli spostamenti cittadini sia green, ma, a meno di grossi balzi tecnologici nei prossimi anni, questa resta “l’unica possibilità di espansione vista la limitata autonomia”. Magri vede poi positivamente le modifiche al nuovo codice della strada, che arriverà in Senato il prossimo 20 novembre. Tra le modifiche, l’associazione si è battuta per la possibilità delle motociclette di cilindrata di 125cm3 di percorrere le autostrade e le strade extraurbane principali, un adeguamento delle norme di quello che è già lo standard in Europa. La stortura di costringere l’industria delle due ruote a realizzare veicoli di 150cm3 di cilindrata solo per l’Italia è una “stupidaggine” che l'amministratore delegato di Eicma spera venga rimossa presto.
Sport
Totti di nuovo in campo? Per over 40 ritorno...
Il punto all'Adnkronos del medico-fisiatra Andrea Bernetti
La Seria A è pronta al ritorno di Mario Balotelli (34 anni), forse già domani alle 18.30 in Genoa-Fiorentina, e aspetta le nuove mosse dell'ex capitano della Roma Francesco Totti, 48 anni, che in diverse occasioni ha parlato di un suo possibile ritorno in campo. Due campioni che potrebbero arricchire la qualità tecnica del campionato ma che, con una carta d'indentità molto diversa, sono lontani dalla massima serie da parecchio tempo. Due condizioni completamente diverse e non paragonabili, ma che fanno sognare gli appassionati di calcio.
"Non possiamo confrontare un atleta di 34 anni con uno di 48. Infatti, anche dopo un periodo di allenamento intenso e di riatletizzazione, parliamo di condizioni fisico-atletiche completamente differenti già a partire dall'età. Basti pensare all'artrosi da overuse degli arti inferiori tipica dei calciatori, o ancora all'incredibile aumento di incidenza delle lesioni muscolari, in particolare a livello della regione posteriore di gamba, nei calciatori over 40". Lo spiega all'Adnkronos Salute il medico-fisiatra Andrea Bernetti, nuovo segretario generale della Simfer, Società italiana di medicina fisica e riabilitativa.
"In sostanza, un calciatore di 34 anni, sebbene non più giovanissimo, può sperare, dopo un periodo intenso di attività fisica ed approccio globale alla sua persona, che includa anche una grande attenzione agli stili di vita, all'alimentazione e all'approccio psicologico, di tornare a competere a discreto livello - chiarisce Bernetti - Un atleta di 48 anni, invece, presenta delle condizioni strutturali e fisiologiche che realisticamente non permettono il ritorno all'attività fisica professionistica del calcio di Serie A ad alto livello, se si intende con questo il competere costantemente tutte le settimane per spezzoni importanti di gioco. Naturalmente il ruolo di un atleta di questo tipo può comunque avere un valore, sia in termini di esempio alle giovani leve e di modello di crescita, sia in caso di condizioni di gioco in cui sia necessaria un'elevata esperienza e tecnica, ma per pochi minuti di partita. Penso ad esempio ai calci piazzati a fine partita o ancora ai calci di rigore".
"Comunque vada, rivolto ad entrambi un grande in bocca al lupo e spero che il loro sia un modello virtuoso soprattutto per i bambini che si avvicinano al mondo del calcio, in termini di immagine, passione e forza di volontà", conclude.
Cronaca
Halloween, la ‘crociata’ di Famiglia Cristiana:...
Il settimanale dei Paolini: "Piena di mistero, la festa è anche occasione per - furbescamente e sottotraccia - sdoganare alcuni simboli satanici"
"Una festa diabolica, dal fascino incomprensibile". 'Crociata' anti-Halloween del settimanale dei Paolini, Famiglia Cristiana, che mette in guardia da una "festa dal fascino incomprensibile" che neanche ha "radici storiche" nel nostro Paese. In uno speciale, online da oggi, il giornale dei Paolini ricorda che la "solennità di Ognissanti, il primo di novembre, e il ricordo dei nostri defunti il giorno successivo, sono due appuntamenti carichi di significati per la vita dei cristiani. Nel primo caso per fare tesoro del loro modello di vita. "In un'epoca di passioni tristi" , commenta il cardinale Marcello Semeraro, prefetto del dicastero delle Cause dei Santi, "abbiamo bisogno della testimonianza di persone che sanno donarsi senza depressioni e malinconie".
"Ecco perché - sottolinea Famiglia Cristiana - dovrebbero quanto meno avere lo stesso fascino che, incomprensibilmente, ha la festa di Halloween la notte prima, quella del 31 ottobre. Una festa commerciale che non ha radici storiche nel nostro Paese, una moda anglosassone da cui ci siamo fatti rapire. Grandi e piccini, è una vera corsa al travestimento più pauroso. Piena di mistero, la festa è anche occasione per - furbescamente e sottotraccia - sdoganare alcuni simboli satanici". Lo psichiatra consulente dell'Associazione internazionale Esorcisti Valter Cascioli avverte: "Attenzione, Halloween è una festa diabolica. All'indomani, infatti, la cronaca narra di messe nere, riti satanici, violenze e anche stupri".
Salute e Benessere
Da Totti a Balotelli, medico-fisiatra ‘per over 40...
La Seria A è pronta al ritorno di Mario Balotelli (34 anni), forse già domani alle 18.30 in Genoa-Fiorentina, e aspetta le nuove mosse dell'ex capitano della Roma Francesco Totti, 48 anni, che in diverse occasioni ha parlato di un suo possibile ritorno in campo. Due campioni che potrebbero arricchire la qualità tecnica del campionato ma che, con una carta d'indentità molto diversa, sono lontani dalla massima serie da parecchio tempo. Due condizioni completamente diverse e non paragonabili, ma che fanno sognare gli appassionati di calcio. "Non possiamo confrontare un atleta di 34 anni con uno di 48. Infatti, anche dopo un periodo di allenamento intenso e di riatletizzazione, parliamo di condizioni fisico-atletiche completamente differenti già a partire dall'età. Basti pensare all'artrosi da overuse degli arti inferiori tipica dei calciatori, o ancora all'incredibile aumento di incidenza delle lesioni muscolari, in particolare a livello della regione posteriore di gamba, nei calciatori over 40". Lo spiega all'Adnkronos Salute il medico-fisiatra Andrea Bernetti, nuovo segretario generale della Simfer, Società italiana di medicina fisica e riabilitativa.
"In sostanza, un calciatore di 34 anni, sebbene non più giovanissimo, può sperare, dopo un periodo intenso di attività fisica ed approccio globale alla sua persona, che includa anche una grande attenzione agli stili di vita, all'alimentazione e all'approccio psicologico, di tornare a competere a discreto livello - chiarisce Bernetti - Un atleta di 48 anni, invece, presenta delle condizioni strutturali e fisiologiche che realisticamente non permettono il ritorno all'attività fisica professionistica del calcio di Serie A ad alto livello, se si intende con questo il competere costantemente tutte le settimane per spezzoni importanti di gioco. Naturalmente il ruolo di un atleta di questo tipo può comunque avere un valore, sia in termini di esempio alle giovani leve e di modello di crescita, sia in caso di condizioni di gioco in cui sia necessaria un'elevata esperienza e tecnica, ma per pochi minuti di partita. Penso ad esempio ai calci piazzati a fine partita o ancora ai calci di rigore".
"Comunque vada, rivolto ad entrambi un grande in bocca al lupo e spero che il loro sia un modello virtuoso soprattutto per i bambini che si avvicinano al mondo del calcio, in termini di immagine, passione e forza di volontà", conclude.