Ucraina, soldati di Kim in Russia: operazione a rischio flop, ecco perché
Le truppe nordcoreane non conoscono il russo, difficile interagire al fronte mentre il 'debutto' si avvicina
Una parola su tutte: "Fuoco". Comandi militari in russo da imparare per i soldati nordcoreani. La Russia sta insegnando alle truppe di Kim Jong-un un centinaio di parole del linguaggio militare, hanno raccontato deputati sudcoreani ai giornalisti dopo un briefing dell'intelligence di Seul. Mentre continuano a rincorrersi voci, e timori, per il dispiegamento di circa 10.000 soldati nordcoreani nell'est della Russia, la Cnn ricorda come la Corea del Nord abbia uno degli eserciti più grandi al mondo, con 1,2 milioni di soldati, ma senza esperienza di combattimento.
L'intelligence di Seul, riporta l'agenzia Yonhap, "verifica il possibile dispiegamento al fronte di parte del personale (nordcoreano inviato in Russia), compresi ufficiali con gradi alti", mentre prosegue da oltre due anni quella che per il Cremlino è l'"operazione militare speciale" in Ucraina.
Ma, riferiscono i deputati sudcoreani Lee Seong-kweun e Park Sun-won, i soldati nordcoreani faticano a comunicare e non è chiaro se riusciranno a colmare il gap linguistico. Secondo il Pentagono, sono fino a 10.000 i soldati nordcoreani inviati nell'est della Russia per l'addestramento militare.
Per un ex funzionario del Cremlino, ancora vicino alla cerchia del potere, il dispiegamento nordcoreano nel Kursk è "un atto di vendetta per quella che il Cremlino percepisce come un'escalation" nella regione, teatro dell'incursione di terra delle forze di Kiev avviata lo scorso agosto. "E' più economico e politicamente più semplice" per il Cremlino schierare truppe nordcoreane, ha detto l'ex funzionario citato dal Washington Post. Pyongyang avrebbe inviato sinora soprattutto militari giovani che, sebbene addestrati, non rappresenterebbero l'elite delle forze armate.
Il presidente sudcoreano, Yoon Suk Yeol, denuncia una "minaccia per la sicurezza" e bolla come "illegale" la cooperazione militare tra Pyongyang e Mosca. Con lui ha parlato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, di fronte a un conflitto che "sta diventando internazionale", che si sta "estendendo" oltre Russia e Ucraina.
Intanto Pyongyang rafforza le misure di sicurezza. E non solo per il suo leader. Secondo i deputati, agli ufficiali nordcoreani coinvolti nel 'coordinamento' con la Russia è vietato l'utilizzo di telefoni, mentre ai parenti viene raccontato che sono impegnati in "esercitazioni militari".
Ma, raccontano i deputati, nonostante queste misure le voci sul dispiegamento in Russia si sarebbero rincorse in Corea del Nord con "disordini" in varie zone del Paese tra chi teme di essere 'spedito' in Russia e chi si interroga sul senso della mobilitazione.
Come ha sottolineato Politico, la Russia ha fatto sempre più affidamento sulla Corea del Nord per le forniture di munizioni di artiglieria e missili man mano che il conflitto in Ucraina andava avanti e le scorte russe si riducevano, ma il dispiegamento di truppe nordcoreane fa fare un ulteriore passo in avanti dopo il patto tra Mosca e Pyongyang e solleva timori sul fatto che la Russia possa trasferire il proprio konw how al Paese eremita.
Sul campo la situazione sarebbe quella emersa dalle intercettazioni di canali di trasmissione russi rivelate la scorsa settimana dagli ucraini, con la diffusione di audio con soldati russi che parlano delle truppe nordcoreane: il "battaglione K" e i "fottuti cinesi", dicono. Un interprete e tre ufficiali per 30 soldati nordcoreani, è un'altra informazione che emerge mentre è in visita in Russia Choe Son Hui, ministro degli Esteri della Corea del Nord, alla seconda visita nella Federazione in sei settimane. Il Cremlino si è affrettato a comunicare che Putin non ha in agenda un faccia a faccia con Choe. E a Washington sono attesi colloqui tra i ministri di Esteri e Difesa della Corea del Sud, che per la prima volta valuta l'invio di armi a Kiev, e Stati Uniti. A una settimana dall'Election Day.
Soldati nordcoreani al fronte, ira Ue
Il "continuo sostegno militare" della Corea del Nord "alla guerra di aggressione" della Russia contro l'Ucraina "riceverà una risposta adeguata" da parte dell'Ue, assicura intanto la portavoce per gli Affari Esteri Nabila Massrali, durante il briefing con la stampa a Bruxelles.
L'Unione Europea, prosegue Massrali, si coordinerà con i partner internazionali sulla questione, "anche sulle risposte". Il Comitato Politico di Sicurezza del Consiglio incontrerà una delegazione della Corea del Sud. Ovviamente queste discussioni sono confidenziali e non possiamo rivelarle, ma quello che posso dire è che l'Alto Rappresentante Josep Borrell si recherà a Seul alla fine di questa settimana e presiederà un dialogo strategico con la Repubblica di Corea dell'Ue il 4 novembre", conclude.
Kiev recluta 160mila soldati, Mosca mostra le forze di deterrenza strategica
Intanto in Ucraina saranno reclutati altri 160mila soldati. Ad annunciarlo è stato il segretario del Consiglio di sicurezza ucraino, Oleksandr Lytvynenko in una audizione in Parlamento. Fonti della sicurezza hanno poi precisato all'Afp che il reclutamento avverrà nei prossimi tre mesi.
Il ministero della Difesa russo ha diffuso video delle esercitazioni delle forze di deterrenza strategica, presiedute in video collegamento dal Cremlino da Vladimir Putin. Tre diversi video mostrano il lancio di un missile balistico intercontinentale Yars, dalla base di Plesetsk, e di un missile balistico Sinev, da un sottomarino posizionato nel Mare di Barents. Un terzo video mostra il decollo dei Tu-95s e di un pilota in cabina. Altri video diffusi dal ministero della Difesa mostrano i centri di controllo in cui i militari impartiscono gli ordini di lancio. "La triade nucleare è garante affidabile della sovranità e della sicurezza della Russia", precisa il comunicato del ministero russo in cui si precisa che tutti gli obiettivi prefissati dall'esercitazione sono stati raggiunti.
E' stato pubblicato dal ministero della Difesa anche il video di un Icbm Bulava lanciato da un sottomarino nel mare di Okhotsk. Il Bulava può essere armato da sei a dieci testate nucleari.
Esteri
Ucraina, unità avanzate Corea del nord in prima linea:...
Seul: "11.000 soldati nordcoreani in Russia, 3.000 nell'ovest"
Unità avanzate delle forze nordcoreane potrebbero essere state già dispiegate lungo la linea del fronte nella guerra tra Russia e Ucraina. Questa la valutazione della Defense Intelligence Agency (DIA), l'agenzia di intelligence militare della Corea del sud, interpellata in proposito durante un'audizione in parlamento a Seul. "Non ci sono ancora informazioni precise sul fatto che le truppe nordcoreane dispiegate siano in prima linea", hanno spiegato i funzionari dell'agenzia di intelligence, precisando: "È possibile che squadre di ricognizione siano state inviate in prima linea". La mobilitazione delle truppe verso i campi di battaglia, compresa la regione di confine di Kursk, nella Russia occidentale, sembra ad ogni modo essere imminente, secondo le stesse fonti, citate dalla Yonhap.
Secondo quanto riporta l'agenzia sudcoreana Yonhap sulla base di informazioni diffuse dall'ufficio della presidenza di Seul, almeno 11.000 soldati nordcoreani sono stati dispiegati in Russia, circa 3.000 dei quali inviati nella Russia occidentale. E' quanto
Seul: colloqui con Kiev per missione inviato speciale
E all'indomani del colloquio telefonico tra i presidenti Yoon Suk Yeol e Volodymyr Zelenskyy, l'ufficio della presidenza sudcoreana conferma che avvierà in settimana colloqui con l'Ucraina per una visita a Seul di un inviato speciale di Kiev. "Ci vorranno uno o due giorni per gli ucraini per designare un inviato speciale - ha detto ai giornalisti un funzionario della presidenza citato dall'agenzia - e definire un piano per la visita e i colloqui".
Ieri via X Zelensky aveva fatto sapere di aver "concordato" con Yoon di "rafforzare gli scambi a livello di intelligence e competenze, intensificare i contatti a tutti i livelli, soprattutto ai livelli più alti, al fine di sviluppare una strategia d'azione e contromisure per affrontare questa escalation e di coinvolgere i nostri partner comuni nella cooperazione". Per questo, aggiungeva, "ci sarà presto uno scambio di delegazioni" tra Ucraina e Corea del Sud "per coordinare le azioni".
In discussione possibile avvio colloqui con Russia per stop attacchi a siti energia
Ucraina e Russia hanno avviato colloqui preliminati per discutere di una tregua degli attacchi contro le reciproche infrastrutture energetiche, rende noto il Financial Times citando fonti informate. Kiev sta cercando di riavviare i negoziati mediati dal Qatar arrivati, lo scorso agosto, a un passo da un accordo, prima di saltare in seguito all'incursione, da parte delle forze di Kiev, della regione russa di Kursk. "Ci sono colloqui molto preliminari sul possibile riavvio di qualcosa. Sono ora in corso colloqui sulle infrastrutture dell'energia", ha testimoniato un diplomatico informato dei negoziati. Di recente, il Presidente ucraino Volodymir Zelensky aveva spiegato che un accordo sulla protezione dei siti dell'energia avrebbe potuto indicare la volontà di Mosca di impegnarsi in negoziati più estesi.
Esteri
Harris attacca a Trump: “Instabile e consumato dal...
Dal parco a sud della Casa Bianca la candidata dem ha chiamato gli americani a "voltare pagina rispetto ai drammi e ai conflitti, alle paure e alle divisioni. Sarò presidente di tutti"
Kamala Harris ha chiamato gli americani a "voltare pagina rispetto ai drammi e ai conflitti, alle paure e alle divisioni": rivolta ai suoi sostenitori riuniti al The Ellipse, il parco a sud della Casa Bianca, nel cuore di Washington, dove Donald Trump pronunciò il discorso al quale seguì l'assalto a Capitol Hill, il 6 gennaio 2021, Harris ha definito il suo rivale "instabile", "consumato dal rancore".
Trump ha passato l'ultimo decennio a dividere gli americani e instillare in loro la paura, ha accusato Harris, che si è invece impegnata ad "essere il presidente di tutti gli americani, mettere sempre il paese al di sopra del partito e della sua persona", alla ricerca di soluzioni di compromesso e di buon senso, in ascolto di chi ha scelto di non sostenerla. "Tra meno di 90 giorni, o Donald Trump o io saremo nello Studio Ovale", ha affermato. "Se eletto, il primo giorno, Donald Trump entrerebbe in quell'ufficio con una lista di nemici. Una volta eletta, io entrerò con una lista di cose da fare piena di priorità su ciò che farò per il popolo americano". Harris ha descritto il voto come una scelta esistenziale tra le libertà che ha promesso di proteggere e il "caos e la divisione" che, ha assicurato, seguirebbero Trump alla Casa Bianca.
"Donald Trump intende usare l'esercito degli Stati Uniti contro i cittadini americani che semplicemente non sono d'accordo con lui. Persone che lui chiama 'il nemico dall'interno'. Questo non è un candidato alla presidenza che pensa a come migliorare la vostra vita", "è una persona instabile, ossessionata dalla vendetta, consumata dal rancore e alla ricerca di un potere incontrollato". "La nostra democrazia non ci impone di essere d'accordo su tutto", ha proseguito. "Ci piace avere un buon dibattito. E il fatto che qualcuno non sia d'accordo con noi non lo rende 'il nemico interno'. Sono parenti, vicini, compagni di classe, colleghi di lavoro".
A cento giorni dalll'annuncio con cui il presidente Joe Biden ha reso noto di non volersi ricandidare, la Harris ha ancora una volta definito l'opportunità avuta con il suo mandato di vicepresidente di Biden un "onore". Ma - ha tenuto a precisare - "la mia presidenza sarà diversa perché le sfide che dobbiamo affrontare sono diverse". "Quattro anni fa la nostra priorità come nazione era porre fine alla pandemia e salvare l'economia. Ora la nostra sfida più grande è ridurre i costi, che stavano aumentando anche prima della pandemia e che sono ancora troppo alti".
Gaffe di Biden su "spazzatura"
Su Harris pesa però la gaffe di Joe Biden che ha definito i sostenitori di Trump "spazzatura". Le dichiarazioni hanno suscitato una bufera al punit che la Casa Bianca ha diffuso la trascrizione di parole del presidente che fa riferimento alle battute di un comico intervenuto a un comizio di Donald Trump e che ha definito Puerto Rico una "isola galleggiante di spazzatura". "L'unica spazzatura che vedo - ha affermato il presidente secondo la trascrizione - è la demonizzazione dei suoi sostenitori, la sua demonizzazione degli ispanici, è inconcepibile e anti-americana. E' assolutamente contraria a qualsiasi cosa abbiamo fatto, a tutto ciò che siamo stati".
Tutto è iniziato con le parole dei giorni scorsi del comico Tony Hinchcliffe, che ha detto che il territorio americano di Puerto Rico è "un'isola galleggiante di spazzatura", insieme ad altri commenti volgari e razzisti sugli ispanici. E ora per i sostenitori del tycoon, Biden ha detto che "l'unica spazzatura che vedo in giro sono i suoi sostenitori", ma la frase del presidente secondo la trascrizione ufficiale prosegue. E su X è arrivata una precisazione di Biden: "Ho definito la retorica odiosa su Puerto Rico del sostenitore di Trump al suo comizio al Madison Square Garden come spazzatura, l'unica parola che mi viene in mente per descriverla. La sua demonizzazione degli ispanici è inaccettabile. Questo è tutto ciò che intendevo dire. I commenti a quel comizio non riflettono chi siamo come Nazione".
Esteri
Gaza, l’ultima proposta sul tavolo: un mese di tregua...
La proposta di accordo di Israele, il ruolo di Usa e mediatori del Qatar, la reazione di Hamas
Un mese di tregua in cambio della liberazione di 11-14 ostaggi. E' quanto prevede l'ultima proposta di accordo posta sul tavolo dei negoziati per arrivare a un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza in cambio del rilascio dei rapiti. Lo scrive il sito di Ynet spiegando che l'ultima proposta è stata presentata ai mediatori del Qatar dal capo del Mossad David Barnea, che lunedì è tornato da Doha in Israele. In particolare, l'accordo prevede il rilascio delle donne e degli anziani ancora trattenuti nella Striscia di Gaza oltre alla scarcerazione di detenuti palestinesi.
Il nuovo round di colloqui si terrà questa settimana in Egitto, ha detto un funzionario israeliano al Times of Israel a condizione di anonimato. La delegazione israeliana, ha spiegato la fonte, sarà guidata dal capo del Mossad David Barnea.
Usa e Qatar in campo
Si intravedono quindi nuovi spiragli per Gaza. Intanto, in missione a Doha, anche il direttore della Cia Bill Burns ha discusso una proposta di cessate il fuoco. Secondo Axios, però, si tratterebbe di uno stop di 28 giorni in cambio del rilascio di otto ostaggi israeliani tenuti da Hamas e di decine di prigionieri palestinesi. La proposta è stata discussa negli incontri che Burns ha avuto domenica con i colleghi di Israele e Qatar. Secondo il sito, nell'ambito dell'accordo, Hamas libererebbe "otto donne di tutte le età o uomini oltre i 50 anni".
Intanto il Qatar lavorerà con l'Amministrazione Biden "fino all'ultimo minuto" con l'obiettivo di arrivare a un accordo, ha affermato il ministero degli Esteri di Doha a una settimana dalle elezioni presidenziali americane. "Non prevediamo alcun risultato negativo delle elezioni sul processo in sé - ha detto il portavoce, Majed al-Ansari, in dichiarazioni rilanciate da al-Jazeera - Crediamo di avere a che fare con le istituzioni e in un Paese come gli Stati Uniti le istituzioni sono impegnate nel trovare una soluzione a questa crisi".
Lo stesso funzionario ha poi annunciato che l'inviato speciale degli Stati Uniti Amos Hochstein sarà in Israele la prossima settimana per portare avanti una fine negoziata degli scontri in Libano. Con questo obiettivo Hochstein incontrerà il premier israeliano Benjamin Netanyahu e altri alti funzionari israeliani.
La reazione di Hamas
Hamas si è intanto detta pronta a discutere "nuove proposte per un accordo di cessate il fuoco" e ha "risposto alla richiesta formulata dai mediatori'' in tal senso. Lo ha dichiarato un alto funzionario di Hamas, Sami Abu Zuhri, citato da al-Jazeera. Hamas, ha affermato, è quindi aperto a discutere un accordo che garantisca la fine della guerra a Gaza e il ritiro completo dell'esercito israeliano dall'enclave palestinese.
"Il gruppo è aperto a qualsiasi proposta che possa porre fine all'aggressione alla Striscia di Gaza", ha aggiunto Abu Zuhri, aggiungendo la disponibilità "a qualsiasi accordo che ponga fine alle sofferenze del popolo palestinese e porti a un cessate il fuoco permanente".
Il leader di Hamas ha quindi accusato "le forze israeliane di aver deliberatamente distrutto le infrastrutture mediche e le risorse della Protezione civile palestinese a Gaza". Allo stesso tempo "Hamas ha invitato i Paesi che hanno normalizzato le relazioni con Israele a interrompere immediatamente le loro relazioni bilaterali".