I nerazzurri salgono al terzo posto
L'Atalanta batte 2-0 il Monza in un match della decima giornata di Serie A, disputato al Gewiss Stadium di Bergamo. A decidere l'incontro le reti di Samardzic al 70' e Zappacosta all'88'. In classifica orobici terzi con 19 punti, 6 in meno del Napoli capolista e due in meno dell'Inter, mentre i brianzoli restano fermi a quota 8 in 17/a posizione con Venezia e Lecce.
La partita
Poche emozioni nella prima frazione di gioco, qualche tiro ma nessuna vera palla gol. Ci hanno provato da fuori Retegui, Lookman per i padroni di casa e Vignato per gli ospiti ma senza mai davvero impensierire i due portieri. Più vivace la ripresa, al 14' gol annullato ai brianzoli. Vignato parte dalla sinistra del campo, sterza verso il centro e poi crossa in mezzo all'area dove c'è Djuric: l'attaccante biancorosso sfiora di testa con la palla entra in rete sul secondo palo beffando Carnesecchi. Tutto inutile però perché l'arbitro segnala un fallo al centro dello stesso Djuric che ha disturbato l'azione del gol.
Con il passare dei minuti aumenta la pressione della squadra di casa che trova il gol al 25'. Discesa di Zaniolo sulla sinistra, poi cross basso dal fondo che Retegui lavora al centro, spalle alla porta. Proprio di Retegui l'assist per Samardzic a rimorchio: controllo e tiro piazzato da posizione centrale. Al 40' Monza vicinissimo al par.i Punizione dal limite di Kyriakopoulos molto defilata sulla destra: il suo mancino supera la barriera e scheggia il palo! Complice anche una deviazione di Carnesecchi. Al 43' arriva il gol del raddoppio. Zappacosta sterza verso il centro dalla sinistra e calcia col destro, palla angolatissima che sbatte sul palo e finisce in rete.
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Inter in finale Supercoppa, Atalanta battuta 2-0
Doppietta di Dumfries nella prima semifinale
E' l'Inter la prima finalista della Supercoppa Italiana in corso a Riyad. La squadra di Simone Inzaghi ha battuto l'Atalanta per 2-0 nella prima semifinale, grazie alla doppietta di Dumfries nella ripresa al 49' e al 61'. L'Inter approda in finale per la quarta volta consecutiva e ora attende la vincente della sfida di domani tra Milan e Juventus.
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Dani Olmo, addio al Barcellona a zero: calciomercato, i...
Il club blaugrana non è riuscito a iscrivere il giocatore a causa dei propri problemi finanziari
Dani Olmo non è più un calciatore del Barcellona. Il centrocampista spagnolo, arrivato la scorsa estate in blaugrana per 60 milioni dal Lipsia, è ora libero da ogni vincolo contrattuale dopo che la Liga ha respinto la richiesta dei blaugrana di tesserarlo a partire dal 2 gennaio: "La Liga informa che, al 31 dicembre, il Barcellona non ha presentato un’opzione alternativa che, in conformità alla normativa di controllo economico de La Liga, gli consenta di iscrivere alcun giocatore a partire dal prossimo 2 di gennaio" era stato il comunicato della Federazione, che aveva poi provveduto a eliminare i profili dei due calciatori dal suo sito.
A causa dei propri problemi finanziari il Barcellona dovrà quindi rinunciare, a meno di clamorose svolte nelle prossime ore, a uno dei suoi giocatori migliori e a Pau Victor, giovane attaccante del vivaio. Dani Olmo sarà quindi libero di accasarsi altrove a parametro zero, ma quali sono le squadre interessate allo spagnolo?
Dani Olmo, dalla Premier al Psg
Nonostante il giocatore abbia fatto sapere di voler continuare a giocare nel Barcellona, sono molte le squadre interessate a Dani Olmo. Dalla Premier League il Manchester City, in crisi di identità e risultati, è pronto a una piccola rivoluzione a gennaio e avrebbe puntato il talento spagnolo, che si sposerebbe a meraviglia con le idee di Guardiola. Olmo però piace molto anche all'altro club di Manchester, con lo United che tenterà l'assalto per accontentare il nuovo tecnico Ruben Amorim. L'ormai ex Barcellona è sul taccuino anche del Paris Saint-Germain, pronto a usare la carta Luis Enrique per portare il giocatore in Francia.
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Milan, Conceicao: “Avrei voluto più giorni, ma niente...
Il tecnico rossonero ha parlato alla vigilia della sfida di Supercoppa contro la Juventus
Sarà una prima volta speciale per Sergio Conceicao. Domani, venerdì 3 gennaio, il nuovo allenatore del Milan, che ha sostituito l'esonerato Fonseca, esordirà sulla panchina rossonero nella semifinale di Supercoppa italiana contro la Juventus: "Ho trovato una squadra umile, che vuole imparare, che vuole capire cosa vuole l'allenatore che ha ora. E questa è la base per lavorare con qualità. C'è stato poco tempo per lavorare, ma siamo stati incisivi nel dire dove la squadra deve migliorare in vari momenti del gioco per essere competitivi già domani".
Sul debutto contro i bianconeri: "Il timing è quello che è. È chiaro che avrei voluto più giorni per lavorare e più giocatori disponibili, ma quando sono arrivato sapevo già di questa situazione. Quindi non ci sono scuse. Testa alta. Mancano ancora due allenamenti, stiamo preparando la partita per essere incisivi, senza avere troppe informazioni nella testa, per cercare di vincere".
Juventus-Milan sarà anche una partita di incroci, con Conceicao che affronterà suo figlio Francisco: "Non sono per niente emozionato, sono raffreddato e ho un po' di febbre. A casa sono il padre di Francisco, domani sarà un avversario. Lui la pensa allo stesso modo, è stato cresciuto così e lo voglio così. Nessuna emozione, lo voglio battere. È un giocatore di qualità tecnica. Ha anche qualità fisiche. La Juve ha tanti giocatori di qualità, giovani, che lavorano e capiscono cosa vuole Motta. Io non è che voglio incastrare il talento o la qualità, ma dobbiamo essere compatti, aggressivi e lavorare come squadra. Solo così secondo me il calcio funziona".