Confitarma, Zanetti: “Competitività shipping significa competitività intero paese”
"Vogliamo riprendere il percorso di un’Italia ormai cresciuta che ha preso consapevolezza della sua forza ed è chiamata a fare scelte che determineranno il suo futuro"
"Competitività dello shipping significa competitività dell'intero Paese". Ad affermarlo è il presidente di Confitarma Mario Zanetti nel corso dell'Assemblea pubblica intitolata 'La nave nel futuro' che si è svolta ieri a Napoli, in Stazione Marittima e a bordo di Costa Smeralda. Un'intera giornata dedicata alla nave, infrastruttura mobile di trasporto, leader di un mondo industriale che, oltre alle merci i passeggeri e al turismo, abbraccia anche la cantieristica, l’industria delle estrazioni marine, il diporto, le attività di ricerca, la filiera ittica, le attività sportive.
"Confitarma - sottolinea Zanetti - ha tracciato una rotta con dieci obiettivi strategici e indifferibili, contenente le azioni concrete per accrescere il contributo dello shipping alla creazione di valore del Paese: consolidare il Registro Internazionale, condizione necessaria e per di più non sufficiente per garantire la competitività dell’industria marittima italiana; traguardare la semplificazione normativa dell’ordinamento marittimo nazionale, la 'sburocratizzazione' dei processi e la digitalizzazione delle procedure; affermare la consapevolezza che la decarbonizzazione è una priorità globale e così devono esserlo le misure che la perseguono; destinare le entrate generate dal sistema Ets ad un fondo specifico di settore per sostenere finanziariamente la transizione energetica; rivedere i criteri tassonomici per preservare la competitività di tutto il naviglio di interesse nazionale; incrementare significativamente gli stanziamenti del Sea Modal Shift; intervenire sui nostri porti a livello infrastrutturale, regolamentare e finanziario; tutelare sempre nei mari del mondo la salute e la sicurezza dei nostri lavoratori marittimi; semplificare l’accesso alle professioni del mare e valorizzare il ruolo degli Its Academy; digitalizzare i servizi a supporto delle attività del mare, investendo sulle opportunità offerte dall’Intelligenza Artificiale".
L’Assemblea è stata aperta dal messaggio indirizzato a Confitarma del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, con il quale ha sottolineato – tra l’altro - che “Il Governo farà tesoro delle proposte che emergeranno dai lavori. Confitarma non ha fatto mai mancare il proprio contributo, in un progetto comune in grado di renderci sempre più orgogliosi di ciò che siamo e sempre più proiettati verso nuove rotte”.
I Ministri delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini e degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale Antonio Tajani, hanno voluto testimoniare la loro vicinanza al settore, rimarcando con i loro messaggi l’interlocuzione quotidiana di Confitarma con le Istituzioni nazionali. Con la scelta di svolgere l’Assemblea pubblica confederale a Napoli, alla presenza delle autorità locali, Confitarma ha voluto accendere i riflettori su una città di mare e non solo sul mare..., perché è proprio dai territori che si costruisce la marittimità del Paese.
"Vogliamo riprendere - ha sottolineato il Presidente Zanetti - il percorso di un’Italia ormai cresciuta che ha preso consapevolezza della sua forza ed è chiamata a fare scelte che, fin da ora, determineranno il suo futuro”. Come evidenziato dal Presidente del Consiglio Meloni, “è una scelta che sottolinea il rinnovato protagonismo del Sud nel contesto nazionale e non solo..”. La competitività dello shipping è stato il filo conduttore dell’intera giornata aperta nella mattinata con un’Expo di networking e quattro panel di approfondimento che hanno raccolto intorno alle priorità di Confitarma per l’agenda del Paese il cluster marittimo.
Al centro del confronto la nave come driver strategico di sviluppo competitivo, geopolitico, sociale e professionale, con particolare riferimento a transizione energetica, digitale e burocratica, finanza, sicurezza e libertà di navigazione sulle grandi rotte marittime, continuità territoriale, porti e infrastrutture, lavoro e formazione.
Economia
Cibo, benzina e bollette: ecco le spese obbligate che...
A quanto ammontano le uscite irrinunciabili nel bilancio delle famiglie italiane ogni mese, inflazione e conseguente erosione degli stipendi nei dati dell'Ufficio studi Cgia di Mestre
Cibo da comprare, bollette da pagare e poi ancora il pieno all'auto o al motorino. Le spese obbligate, sostenute ogni mese nel 2023 dalle famiglie italiane, arrivano a toccare quasi i 1.200 euro. E' tanto l'impatto dell'inflazione e della conseguente erosione degli stipendi secondo il dato elaborato dall'Ufficio studi della Cgia di Mestre. Spese irrinunciabili, insomma, che pesano per oltre metà delle uscite totali e in sensibile aumento rispetto al costo pre covid.
Quanto pesano le spese 'obbligate' sulle famiglie italiane
Le spese 'obbligate' - vale a dire quelle che riguardano indicativamente l’acquisto di cibo, carburante e bollette - hanno infatti raggiunto i 1.191 euro, pari al 56 per cento della spesa totale che invece, in valore assoluto, si è attestata a 2.128 euro. Un’incidenza in calo rispetto al dato del 2022, ma decisamente superiore alle quote che registravamo prima dell’avvento della pandemia.
Scomponendo i 1.191 euro di spesa mensile obbligata, emergono 526 euro riconducibili all’acquisto di beni alimentari e bevande analcoliche, 374 per la manutenzione della casa, bollette e spese condominiali e 291 per i trasporti, ovvero per il pieno dell’auto e per gli abbonamenti su bus/tram/metro/treni. A questi 1.191 euro vanno sommati 937 euro che, invece, sono ascrivibili alla cosiddetta spesa complementare, che fa salire la spesa complessiva media nazionale a 2.128 euro.
Cosa cambia tra Nord e Sud
Analizzando la situazione per aree geografiche, emergono forti differenze di spesa tra il Nord e il Sud del Paese. Se a Nordovest la spesa complessiva mensile nel 2023 è stata pari a 2.337 euro, nel Mezzogiorno ha toccato i 1.758 euro (-24,7 per cento). Per quanto riguarda le spese “obbligate”, invece, è il Mezzogiorno a registrare un’incidenza di queste ultime sulla spesa totale più elevata d’Italia. Se nel Nordovest e nel Nordest la quota sul totale è del 55 per cento circa, al Sud sale al 59,4 per cento. In termini monetari la spesa mensile media più importante nel 2023 per cibo, bollette e carburante è stata registrata dalle famiglie del Nord - in Trentino Alto Adige con 1.462 euro, in Lombardia con 1.334 euro e in Friuli Venezia Giulia con 1.312 euro – tuttavia l’incidenza delle spese obbligate sul totale è risultata più elevata nelle regioni meridionali – Calabria con il 63,4 per cento, Campania con il 60,8 e Basilicata con il 60,2 %.
Portafogli 'drenati' dalle spese obbligate, la previsione in frenata sul Natale
Per la Cgia non è da escludere che, con spese “obbligate” in grado ormai di “drenare” ben oltre la metà della spesa totale delle famiglie, i prossimi acquisti di Natale subiscano una frenata sul 2023. L’anno scorso, infatti, le stime indicano che in Italia la spesa per i regali da mettere sotto l’albero è stata pari a poco più di 11 miliardi di euro. Quest’anno, invece, dovrebbe aggirarsi attorno ai 10 miliardi di euro (-9 %). Una contrazione da ricercare nella minore disponibilità di spesa delle famiglie, a fronte delle difficoltà economiche degli ultimi mesi, e dal fatto che sempre più persone anticipano l’acquisto dei regali di Natale a fine novembre, approfittando degli sconti offerti dal Black Friday.
Economia
Anci, Manfredi: “Con Amazon tanti comuni avviano...
Marseglia: "Ogni giorno 21mila Pmi vendono attraverso la piattaforma, ma serve formazione"
“Una delle grandi sfide dei comuni è quella di vivere in maniera positiva la transizione digitale per consentire una modernizzazione dei servizi, garantire un migliore accesso da parte delle comunità ai servizi avanzati. Per far questo è fondamentale che ci siano partenariati pubblico-privati efficienti, aperti, capaci di adattarsi a quelle che sono le tante diversità dei nostri comuni e dei nostri territori”. In questo contesto “anche il ruolo di Amazon è importante perché consente a tanti comuni di poter avviare un processo e concluderlo nella direzione dell'innovazione e del miglioramento dei servizi”. Lo ha detto Gaetano Manfredi, neo presidente Anci e sindaco di Napoli, all’Adnkronos, in occasione dell’Assemblea dell'Associazione nazionale comuni italiani, in corso a Torino.
“La digitalizzazione costituisce uno strumento fondamentale per le piccole e medie imprese italiane: ce ne sono 21 mila che vendono ogni giorno attraverso il nostro sito perché possiamo aiutarle a digitalizzarsi e internazionalizzarsi - aggiunge Mariangela Marseglia, Vicepresidente e Country Manager Amazon Italia e Spagna - La tecnologia è uno strumento ed è importante che le imprese lo capiscano e siano in grado di utilizzarlo al meglio. Vediamo già dei risultati molto positivi. L'anno scorso l'export delle Pmi italiane attraverso Amazon ha raggiunto 1.2 miliardi, in crescita di circa il 25% anno su anno. C'è ancora moltissimo da fare e noi crediamo molto nel ruolo della formazione perché spesso, quello che manca non sono tanto gli strumenti, ma la capacità di utilizzarli”.
Proprio per fare la differenza “anche su questo fronte - sottolinea Marseglia - abbiamo appena annunciato che entro i prossimi 2 anni continueremo a investire moltissimo sulla formazione, partendo non soltanto dagli imprenditori e dalle imprenditrici, che già aiutiamo a formare tutti i giorni, ma” andando nelle scuole perché “saper utilizzare gli strumenti del digitale è veramente quello che farà una differenza - conclude - tra la possibilità di utilizzare al meglio le nuove tecnologie o non farlo”.
Economia
Anci, Tedesco (Amazon): “Locker soluzione flessibile,...
Il sindaco Di Bartolomeo,: "Un valore aggiunto per la comunità locale"
“Gli Amazon Locker sono una soluzione innovativa e un servizio ai cittadini che va incontro alle esigenze e allo stile di vita di tutti. In questo quindi sono un beneficio tangibile per la comunità all'interno ai quali sono inseriti: danno” infatti “la possibilità di ritirare i propri acquisti online 24 ore su 24, 7 giorni su 7 andando incontro quindi a pendolari, lavoratori e chiunque abbia bisogno di avere un'alternativa alla tradizionale consegna a domicilio”. Così Stefano Tedesco, responsabile Italia Punti di ritiro Amazon, in occasione dell’Assemblea Anci, Associazione nazionale comuni italiani, in corso a Torino, spiega all’Adnkronos che “sono accessibili e semplici da utilizzare, sicuri e proteggono la privacy degli acquisti online”.
Amazon ha introdotto i Locker nel 2016 “tra i primi in Italia - aggiunge Tedesco - e ha subito riscontrato grande successo da parte dei primi utilizzatori e, nel tempo, la rete è cresciuta sul territorio. In questo senso, le sinergie con i comuni sono un esempio virtuoso. Insieme alle amministrazioni locali, definiamo le posizioni ideali per le installazioni dei locker, a beneficio della comunità locale”.
Concorda Antonio Di Bartolomeo, sindaco di San Demetrio Ne’ Vestini, L'Aquila. “L'implementazione di Amazon Locker è un valore aggiunto per la nostra comunità e per il territorio limitrofo - osserva Di Bartolomeo - Ha portato sicuramente un servizio maggiore, per coloro che hanno un rapporto diretto con gli acquisti online”.