Conto corrente cointestato o conti separati? Ecco cosa preferiscono le coppie italiane
●Conto corrente cointestato o separato? Questo è il dilemma! Se in passato l’opzione più gettonata dalle coppie italiane era quella di “sposarsi” anche economicamente, le cose sembrano essere un po’ cambiate. In che modo? Scopriamolo insieme!
●Secondo un sondaggio realizzato dalla Community di Matrimonio.com, portale di riferimento del settore nuziale in Italia e parte del gruppo internazionale The Knot Worldwide, più di 6 coppie su 10 trovano più comodo avere un conto corrente separato rispetto a quello del loro partner.
●Stando ai dati de Il Libro Bianco del Matrimonio, pubblicato da Matrimonio.com in collaborazione con il professor Carles Torrecilla, Google ed Esade Business School, 1 coppia su 10 ha stipulato un patto prematrimoniale per tutelarsi legalmente.
Milano, 31 ottobre 2024 - In salute e in malattia, in ricchezza e in povertà, finché morte non ci separi, sì certo ma… con conto corrente cointestato o separato? Ecco uno dei dilemmi più frequenti che affliggono le coppie italiane in procinto di pronunciare il fatidico “sì, lo voglio”. Si tratta di un argomento molto delicato che va affrontato con trasparenza e ponderazione per evitare che si trasformi in un tema tabù che, alla lunga, può anche rischiare di far traballare l’equilibrio di coppia. Di certo una risposta giusta e valida per tutti non esiste perché ogni relazione è un mondo a parte ed ogni situazione necessita di un approccio differente. Partendo da questo presupposto e per provare a fare chiarezza su una questione così complessa (e spesso controversa), Matrimonio.com, portale di riferimento del settore nuziale e parte del gruppo internazionale The Knot Worldwide, ha deciso di lanciare un sondaggio e chiedere il parere proprio ai diretti interessati, le coppie iscritte alla sua Community. Ecco cosa è emerso!
6 coppie italiane su 10 preferiscono avere conti separati
Ecco la domanda che tutte le future coppie si pongono almeno una volta prima di convolare a nozze: meglio mantenere i propri conti separati o gestire i soldi in comune? Se in passato avere un conto condiviso sembrava la cosa più ovvia e naturale del mondo e l’opzione più gettonata era quella di sposarsi anche economicamente, con le nuove generazioni sembra che qualcosa sia definitivamente cambiato. Infatti, secondo un sondaggio lanciato sulla Community di Matrimonio.com, più di 6 coppie su 10 (un rivelatore 67%) preferiscono avere conti separati. Una scelta, questa, che porta spesso le coppie a optare, nella fase del matrimonio, per il regime patrimoniale della separazione dei beni che, andando un passo più in là rispetto ai conti separati, fa sì che ciascun coniuge mantenga la proprietà esclusiva dei beni acquistati durante e prima del “sì, lo voglio” e abbia il controllo esclusivo sui propri averi. Dall’altro lato, la comunione dei beni (prevista automaticamente e “per difetto” se i coniugi non dichiarano diversamente al momento del matrimonio) prevede che tutti i beni dei coniugi diventino di proprietà comune, indipendentemente da chi li abbia acquistati(1) .
Il dibattito è servito: ecco le opinioni della Community di Matrimonio.com
Si tratta di un tema delicato su cui la Community si è mostrata alquanto divisa. C’è chi come Nicola, sposo di luglio 2025, non ha dubbi a riguardo e si schiera nettamente a favore del conto cointestato perché “più comodo per gestire le spese di coppia”; e chi, al lato opposto, come Stefania (sposa di giugno 2025) trova assurdo non gestire le finanze in modo condiviso: “Non capisco come si possa avere un conto diviso diventando una coppia il giorno del matrimonio. Siete una famiglia e si condivide tutto”. Esiste però anche una terza via, quella di coloro che preferiscono combinare le cose. È il caso di Sebastiano (sposo di giugno 2025), il quale ritiene che optare per conti separati non esclude la possibilità di creare anche un conto cointestato e viceversa: “Abbiamo un conto personale per le spese personali e uno cointestato per il mutuo e spese per la casa. In questo modo ci viene più semplice gestire i risparmi e le spese”.
1 coppia su 10 ha stipulato un patto prematrimoniale per tutelarsi legalmente
Stando ai dati forniti da Il Libro Bianco del Matrimonio, 1 coppia su 10 ha stipulato un patto prematrimoniale per tutelarsi legalmente. Si tratta di una cifra molto bassa considerando il quadro giuridico italiano e rispetto ad altri Paesi europei o agli Stati Uniti. Gli accordi prematrimoniali in Italia sono disciplinati principalmente dall'articolo 1631 del Codice Civile e dall'articolo 6 della Legge n. 218/1995. Secondo la legge attualmente in vigore nel nostro Paese, un documento come questo può essere stipulato in forma scritta davanti a un notaio e deve essere registrato presso l'Ufficio del Registro Civile. Ad ogni modo, è importante sottolineare che in Italia l’accordo prematrimoniale non ha lo stesso riconoscimento legale dei contratti di comunione o separazione dei beni. È importante sottolineare che all’interno del contratto in questione non possono essere inserite delle clausole che riguardino la potestà sui figli o altre questioni che in qualche modo violano l'ordine pubblico o le leggi in vigore (2).
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1) Per maggiori informazioni, consultare l’articolo della sezione editoriale di Matrimonio.com: Separazione dei beni: risolviamo tutti i vostri dubbi
2) Per maggiori informazioni, consultare l’articolo della sezione editoriale di Matrimonio.com: L'accordo prematrimoniale in Italia: come funziona
Riguardo Matrimonio.com
Matrimonio.com, parte del gruppo internazionale The Knot Worldwide, è un portale di riferimento del settore nuziale in Italia. Attraverso i suoi strumenti di pianificazione, la directory di professionisti, il wedding site personalizzato, i contenuti ispirazionali e le app per dispositivi mobili, Matrimonio.com aiuta le coppie a gestire il loro budget, a trovare i loro fornitori e a orientarsi in ogni fase del processo di organizzazione delle nozze.
In oltre 16 Paesi in Europa, Nord America, America Latina e Asia, The Knot Worldwide promuove il valore della celebrazione. La famiglia globale di brand dell’azienda fornisce prodotti, servizi e contenuti di prim’ordine per portare il processo di pianificazione delle nozze dalla fase di ispirazione alla realizzazione. Attraverso i suoi domini dedicati al matrimonio, tra cui Matrimonio.com, The Knot, WeddingWire, Bodas.net, Hitched.co.uk, Mariages.net, Casamentos.pt e altri, l’azienda offre un ampio database di centinaia di migliaia di professionisti del settore per supportare le coppie nell’organizzazione del giorno più felice della loro vita.
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Web: www.matrimonio.com
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Consigli di Serenis per scegliere il terapeuta
Milano, 31 ottobre 2024.Scegliere il terapeuta giusto è un passaggio cruciale per intraprendere un percorso di benessere psicologico. Non esiste una formula universale per tutti, poiché ogni individuo ha esigenze e problematiche uniche. La figura del terapeuta può variare in base alla sua formazione e al metodo terapeutico utilizzato, e trovare quello che meglio si adatta alle tue necessità può influenzare profondamente l'efficacia del trattamento.
Serenis, con la sua esperienza nel campo della salute mentale, offre una serie di consigli pratici per aiutarti a individuare il professionista più adatto. In questo articolo esploreremo i principali fattori da considerare, per aiutarti a scegliere in modo consapevole e informato.
Comprendere il tipo di terapeuta di cui hai bisogno
Il primo passo per scegliere il terapeuta giusto è capire quale tipo di professionista fa al caso tuo. La distinzione tra uno psicologo e uno psicoterapeuta è fondamentale. Lo psicologo si occupa di affrontare difficoltà emotive, comportamentali e relazionali, e può aiutare nel miglioramento del benessere generale attraverso il supporto psicologico. Lo psicoterapeuta, invece, ha una formazione aggiuntiva che gli permette di trattare problematiche più complesse e disturbi mentali veri e propri attraverso la psicoterapia.
Se non sei sicuro di quale figura professionale possa essere più adatta al tuo caso, chiediti quale tipo di difficoltà stai vivendo. Se si tratta di una situazione specifica e temporanea, un supporto psicologico potrebbe essere sufficiente; se invece stai affrontando disturbi più profondi e radicati, la psicoterapia potrebbe essere il percorso ideale.
Conoscere queste differenze ti permette di fare una prima selezione tra i diversi professionisti, orientandoti verso quello che può offrire il trattamento più adatto alle tue esigenze.
L'importanza della specializzazione
Ogni terapeuta ha una formazione di base, ma molti scelgono di specializzarsi in specifiche aree della psicoterapia . Questo aspetto può fare una grande differenza nel tuo percorso terapeutico, poiché un professionista che ha esperienza con problemi simili ai tuoi sarà in grado di offrire un approccio più mirato ed efficace. Ad esempio, se stai affrontando disturbi legati all’ansia o alla depressione, può essere utile cercare un terapeuta specializzato in questi campi.
La specializzazione permette al terapeuta di avere una conoscenza più approfondita su come trattare determinati disturbi, utilizzando tecniche e strategie che hanno dimostrato di essere efficaci. Allo stesso modo, se stai cercando aiuto per difficoltà relazionali, problemi legati all'autostima o traumi del passato, è essenziale scegliere un professionista con esperienza in quell’ambito specifico.
Prima di iniziare un percorso, chiedi sempre al terapeuta quali sono le sue aree di specializzazione e come può aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi. Un professionista esperto nel trattare i tuoi specifici problemi ti fornirà un supporto più personalizzato e orientato al risultato.
Il feeling tra paziente e terapeuta
Uno degli aspetti più importanti da considerare nella scelta del terapeuta è il feeling che si instaura fin dal primo incontro. La relazione tra paziente e terapeuta si basa su fiducia e comunicazione, e questi elementi sono fondamentali per il successo del percorso terapeutico. Sentirsi a proprio agio con il terapeuta permette di esprimere liberamente i propri pensieri, emozioni e preoccupazioni, senza timore di essere giudicati.
Il feeling non è qualcosa di facilmente misurabile, ma lo percepirai durante le prime sedute. Potresti chiederti: mi sento ascoltato e compreso? Riesco a comunicare apertamente? Il terapeuta sembra realmente interessato alle mie problematiche? Se la risposta è sì, allora probabilmente hai trovato un professionista con cui puoi costruire una relazione di fiducia.
Non aver paura di cambiare terapeuta se non ti senti a tuo agio. Il percorso terapeutico richiede un forte legame di collaborazione e, senza un buon feeling, potrebbe essere difficile raggiungere risultati significativi. Ascolta il tuo istinto: se senti che il terapeuta non è quello giusto per te, continua a cercare fino a trovare qualcuno con cui tu possa instaurare una connessione sincera.
Valutare il metodo terapeutico
Esistono diversi approcci alla terapia, ognuno con caratteristiche uniche che possono influenzare il modo in cui si affrontano i problemi psicologici. Prima di scegliere un terapeuta, è utile informarsi sul metodo terapeutico che utilizza e capire se questo si adatta alle tue esigenze e alla tua personalità. Tra gli approcci più comuni troviamo la terapia cognitivo-comportamentale, che si concentra sul modificare pensieri e comportamenti disfunzionali, e la psicoterapia psicodinamica, che esplora il subconscio e le esperienze passate per comprendere i comportamenti attuali.
Altri metodi, come la terapia sistemico-relazionale, si focalizzano sulle dinamiche familiari e relazionali, mentre la mindfulness o la terapia basata sull’accettazione si concentrano sull'essere presenti nel momento e accettare le proprie emozioni senza giudizio. Ogni metodo ha un approccio diverso al trattamento, ed è importante scegliere quello che ti fa sentire più a tuo agio e in sintonia con i tuoi bisogni.
Chiedere al terapeuta quale approccio utilizza e in che modo può essere utile per il tuo specifico problema è essenziale per fare una scelta consapevole. Il giusto metodo può accelerare i progressi e portarti a una maggiore comprensione di te stesso, permettendoti di affrontare le sfide psicologiche in modo più efficace.
Ruoli e differenze tra psicologo e psicoterapeuta
Quando si cerca un professionista della salute mentale, è importante capire le differenze tra psicologo e psicoterapeuta, poiché entrambi hanno ruoli distinti ma complementari. Lo psicologo è un professionista laureato in psicologia che si occupa di fornire supporto psicologico e valutazioni diagnostiche. Il suo intervento è utile per affrontare problematiche come stress, difficoltà relazionali, emozioni difficili o cambiamenti di vita. Lo psicologo, però, non può somministrare farmaci, poiché non ha una formazione medica.
Il psicoterapeuta, invece, è uno psicologo o un medico che ha completato una formazione aggiuntiva in psicoterapia, che gli permette di trattare disturbi psicologici più complessi e profondi. La psicoterapia si concentra su percorsi di lungo periodo per esplorare e risolvere problematiche emotive, relazionali o comportamentali radicate. Questo tipo di trattamento è particolarmente indicato per persone che soffrono di disturbi come depressione, ansia cronica o traumi non risolti.
In sintesi, mentre lo psicologo si concentra sul sostegno e la diagnosi, il psicoterapeuta lavora su problematiche più strutturate attraverso percorsi terapeutici più intensi. Capire queste differenze ti aiuterà a scegliere il professionista che risponde meglio ai tuoi bisogni.
Contatti
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La Fondazione Rubes Triva alla Fiera Ecomondo di Rimini: Un...
Roma, 31 Ottobre 2024. La Fondazione Rubes Triva sarà presente alla Fiera Ecomondo, uno dei principali eventi dedicati all’innovazione nel settore della sostenibilità e dell’ambiente, che si terrà a Rimini dal 5 all’8 novembre 2024. La Fondazione accoglierà visitatori e partecipanti presso lo stand 204-305, situato nel padiglione D8 (Ingresso Est).
Il programma delle attività, concepito per sensibilizzare e formare i partecipanti su temi cruciali quali la sicurezza stradale e la leadership, prevede diverse iniziative che spaziano da laboratori interattivi a seminari formativi.
Tra le iniziative principali, il laboratorio “Guida Sicura – Laboratorio di formazione immersiva in realtà virtuale” offre un metodo innovativo per sensibilizzare sui rischi legati a farmaci, alcol e distrazioni al volante e si svolgerà in tutte e quattro le giornate della fiera. Il 5 novembre si terrà il seminario “Leadership e Partecipazione” in collaborazione con l’Università degli studi di Urbino Carlo Bo. Il giorno seguente, il laboratorio “Mobilità e Salute” approfondirà le problematiche dell'incidentalità stradale, in collaborazione con il Dipartimento Dimeila dell’Istituto di Inail. Il 7 novembre, il workshop “La Patente a Crediti nei cantieri temporanei o mobili” fornirà, assieme alla presenza dell’ex Direttore dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, Paolo Pennesi, le risposte su temi attuali, seguito dalla premiazione della “Terza Edizione del “Premio Buone Pratiche” rivolto al mondo delle aziende italiane dei servizi pubblici essenziali, presso lo stand di Utilitalia.
Tutti gli eventi offrono aggiornamenti formativi per RSPP/ASPP, RLS, formatori sicurezza e dirigenti. Per partecipare è necessario iscriversi attraverso il link fornito, selezionando l'attività e l'orario desiderato. Sarà possibile richiedere un biglietto gratuito per l’ingresso in fiera. L’iscrizione in loco sarà consentita, compatibilmente con le disponibilità residue.
Per iscriversi alle diverse attività e per visionare gli orari delle stesse:
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSet0xoPp7TWYLywQdg3fVOsrDsVXsBqDj2O2Rs-UDJRfIbMWw/viewform
Sito Ufficiale: https://www.fondazionerubestriva.info/
Ufficio Stampa: stampa@fondazionerubestriva.it
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SNAI – Formula 1: la Ferrari cerca gloria in Brasile....
Dopo i successi di Stati Uniti e Messico, la Rossa vuole il tris: il britannico, però, resta il favorito, anche se nella corsa al titolo comanda ancora Verstappen a 1,25
Milano, 31 ottobre – Per la Ferrari è senza dubbio il miglior momento della stagione. Dopo la vittoria di Leclerc negli Stati Uniti e quella di Sainz in Messico, la Rossa ci riprova in Brasile. Seppur lontane dalla lotta per il titolo mondiale, le due monoposto di Maranello sono nei primissimi posti nella lavagna per la vittoria a Interlagos. Guida Lando Norris a 2,75; subito dietro c’è Leclerc a 3,00, con Sainz a 4,50 e Piastri a 6,50. Lontano il leader della classifica piloti Max Verstappen: il ritorno al successo dell’olandese, che non vince da 10 gare, si gioca a 10. Una quota condizionata anche dalla penalizzazione per la sostituzione della power unit. Grande fiducia sul piazzamento delle Ferrari: Leclerc tra i primi tre paga 1,35, Sainz subito dietro a 1,45. Entrambe le Rosse sul podio, infine, a 2,00.
Sprint e qualifiche Per la gara Sprint, Leclerc aggancia Norris: sia il monegasco che il britannico valgono 3,00, con Sainz a 3,50. Nella Sprint Shootout, che determina la griglia di partenza per la gara Sprint, c’è invece Norris davanti a tutti a 3,00, seguito a ruota da Leclerc a 4,25 e da Sainz a 4,50. Infine le prove libere, che vedono ancora una volta Norris e Leclerc favoriti a 3,50 per il miglior tempo.
Antepost Nonostante l’astinenza da vittorie duri ormai dal Gp di Spagna, il margine di 47 punti porta Verstappen a essere ancora il favorito per il titolo mondiale, e su Snai si gioca a 1,25; Norris insegue a 3,75, sognando di completare una rimonta che avrebbe del clamoroso. Per il Mondiale costruttori, la Ferrari a 2,75 è la prima inseguitrice della McLaren a 1,45.
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