Halloween, da ‘Frankenstein Junior’ a ‘Pearl’: i film perfetti per una serata ‘da brividi’
Zombie, assassini, fantasmi e mostri: i titoli cult da vedere il 31 ottobre
Non è Halloween senza un film ‘da brividi’. Dai classici intramontabili ai cult contemporanei fino alle serie tv, il 31 ottobre è d’obbligo una notte di paura, tensione e divertimento. A 50 anni dall’uscita, nel 1974, torna nelle sale l'intramontabile ‘Frankenstein Junior’ in versione restaurata in 4K. Nato da un'idea di Gene Wilder, il capolavoro di Mel Brooks si rifà al romanzo 'Frankenstein o il moderno Prometeo' della scrittrice e filosofa Mary Shelley che ha ispirato anche 'Frankenstein' di James Whale del 1931. Il film in bianco e nero è ambientato nella New York degli Anni 30. Qui il professore universitario il dott. Frederick von Frankenstein, nipote del famoso dottor Victor von Frankenstein, riceve la notizia che il defunto nonno gli ha lasciato in eredità un castello in Transilvania. Frederick decide di andare in Romania, dove incontra l'imprevedibile aiutante gobbo Igor (Marty Feldman), nipote del vecchio assistente del nonno. Con l'iconica battuta 'Si può fare', Frederik decide di dare vita a una creatura, ripetendo l'esperimento del nonno con la creazione di un uomo da pezzi di cadavere.
Tra i 'cult' del passato da (ri)guardare c'è 'Halloween - La notte delle streghe' del 1978 diretto da John Carpenter interpretato da Donald Pleasence e Jamie Lee Curtis. Racconta di uno dei cattivi più spaventosi dell'horror, Michael Myers, già condannato per l'omicidio della sorella, che scappa di prigione per tornare nella città natale in cerca della prossima vittima durante la notte di Halloween. Per una maratona 'da paura' non possono mancare: 'Dracula di Bram Stoker', film del 1992 di Francis Ford Coppola con protagonista Gary Oldman nei panni del Conte Dracula/principe Vlad Dracule. Nel cast anche un po' di Italia con Monica Bellucci; 'Profondo Rosso' e 'Suspiria' di Dario Argento; e 'Nosferatu il vampiro' di Friedrich Wilhelm Murnau.
Fanno parte della tradizione anche il film del 1993 'Hocus Pocus' - il cui terzo capitolo è atteso al cinema - il classico Disney con protagoniste Bette Midler, Sarah Jessica Parker e Kathy Najimy. Interpretano tre streghe vissute nel XVII secolo che tornano ai giorni nostri per far fuoco e fiamme - in quel di Salem nel Massachusetts - nel momento in cui i loro inquieti spiriti vengono accidentalmente evocati nella notte di Halloween. Non solo i 'cult' del passato sono capaci di regalare i brividi.
Tra i successi del presente c'è 'Scappa – Get out' (uscito nel 2017) di Jordan Peele. Il protagonista è Chris, un giovane fotografo afroamericano, pronto a conoscere i genitori della sua ragazza bianca durante un weekend nella loro isolata residenza a Lake Pontaco. Quando gli Armitage – una psichiatra specializzata in tecniche d’ipnosi e un neurochirurgo – finalmente lo conoscono, rimangono sorpresi: non sapevano che Chris fosse nero. Nonostante alcune stranezze, i genitori di Rose si dimostrano accoglienti e antirazzisti. Ma in quell'apparente tranquillità il protagonista nota che la servitù è composta da uomini e donne nere e la porta che conduce al piano interrato è chiusa a chiave. L'unica soluzione è scappare.
Non è Halloween senza Tim Burton. Oltre a 'Nightmare before Christmas', un grande classico anche di Natale, da vedere o rivedere c'è 'Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street', un film del 2007 con Johnny Depp e Helena Bonham Carter. E' l'adattamento cinematografico dell'omonimo musical di Stephen Sondheim e Hugh Wheeler del 1979 e racconta di Benjamin Barker che, dopo essere stato imprigionato dal giudice Turpin per qualcosa che non aveva commesso, fa ritorno a Londra. Qui si inventa un nuovo nome, Sweeney Todd, e apre un salone di barbiere sopra il negozio della signora Lovett, che vende "i peggiori pasticci di carne della città". Con l'aiuto della donna, Todd si dedica a ripulire Londra da tutta l'aristocrazia corrotta e, mentre realizza la propria vendetta, tenta di ritrovare sua figlia, che è sotto la custodia del giudice Turpin.
La notte è lunga e sulla lista 'film da vedere' non può mancare: 'La notte dei morti viventi' di George A. Romero (1968) che segue un gruppo di persone che devono resistere in un casolare circondato da famelici zombie; 'The Ring' di Gore Verbisbky (2002), il film racconta di una giornalista che decide di scoprire cosa si nasconde dietro quattro misteriose morti, causate dalla visione di una videocassetta maledetta contenente delle terrificanti immagini, che sembrano uscire dallo schermo; 'L'Esorcista' di William Friedkin (1973), adattamento dell'omonimo romanzo di William Peter Blatty, che racconta di un prete in crisi, che aiuta l'esperto esorcista padre Lankaster a liberare dalla possessione una ragazzina; 'Scream' (1996) che racconta dell'iconico killer con la spettrale maschera bianca; 'Hereditary - Le radici del male' (2018) parla di una donna che, insieme alla sua famiglia, si sta preparando per il funerale di sua madre, quando improvvisamente iniziano ad accadere inquietanti e inspiegabili fatti; 'Non aprite quella porta' (1974) segue un gruppo di ragazzi che si imbattono in una famiglia 'da brividi' dopo aver caricato nella loro macchina un autostoppista.
Ultimi ma non ultimi, 'Immaculate - La prescelta' (2024) con Sydney Sweeney nei panni della giovane suora Cecilia, che scopre forze maligne tra le antiche mura di un monastero, e 'Pearl' (2022), che racconta di una ragazza che deve prendersi cura del padre malato sotto la stretta supervisione della madre religiosa, ma l'ambiente in cui vive si rivela così asfissiante da far nascere nella protagonista i primi segni di pazzia.
Spettacolo
‘Squid Game 2′, nella nuova stagione un...
La serie Netflix è stata presentata al Lucca Comics & Games, dal 26 dicembre su Netflix
C'è un po' di Italia nell'attesissima seconda stagione di 'Squid Game 2', dal 26 dicembre su Netflix. "Ho usato due canzoni italiane: una è di Puccini tratta da 'Nessun dorma' nel primo episodio e l'altra è 'Time to say goodbye' ('Con te partirò') di Andrea Bocelli". A dirlo è il creatore e regista Hwang Dong-hyuk, in occasione della presentazione al Lucca Comics & Games a cui hanno partecipato anche i protagonisti Lee Jung-jae, interprete di Seong Gi-hun, e Wi Ha-jun, interprete di Hwang Jun-ho. I nuovi episodi seguiranno l'anima della prima stagione: "vogliamo continuare a mostrare come la società capitalistica di oggi promuove un sistema competitivo, che non solo porta a un divario di ricchezza ma crea anche perdenti nel gioco", spiega Hwang. "Il messaggio è che dobbiamo lavorare tutti insieme per costruire una società giusta per tutti", dice Lee. "Recitando mi sono interrogato su cosa significhi essere umani e far parte della natura umana, ma anche sull'egoismo e sull'avidità", aggiunge Wi.
I nuovi episodi sono ambientati tre anni dopo aver vinto lo Squid Game: il Giocatore 456 ha rinunciato ad andare negli Stati Uniti e fa il suo ritorno con un nuovo piano in mente. Gi-hun si tuffa ancora una volta nel misterioso gioco di sopravvivenza, iniziando un altro gioco di vita o di morte con nuovi partecipanti riuniti per vincere il premio di 456 miliardi di won. La battaglia tra Gi-hun (Lee Jung-jae) e il Front Man (Lee Byung-hun) entra nel vivo, mentre Gi-hun cerca vendetta in un nuovo gioco letale. Dalla prima stagione torna anche il Reclutatore (Gong Yoo) e fanno il loro ingresso i nuovi membri del cast Yim Si-wan, Kang Ha-neul e Park Gyu-young. "La seconda stagione si concentrerà molto sull’esperienza di 456 sul tentativo di rientrare nel gioco e di fermarlo dall’interno”. Inoltre, sono stati introdotti nuovi giochi: "i personaggi torneranno nella stessa isola e quindi ci sono delle stanze che sono simili al passato, come il dormitorio. Ma ci saranno anche posti nuovi così come nuovi giochi”, svela il creatore.
Nel 2025 debutterà la terza stagione e il regista promette: "ne vedremo delle belle con nuovi giochi mortali e ritroveremo 'Un, due, tre, stella' con la bambola gigante". Su un possibile remake americano firmato da David Fincher, Hwang si è detto "curioso di vedere il risultato. Ma non c'è ancora nulla di ufficiale".
Spettacolo
Alfonso D’Apice al Grande Fratello: dopo Temptation...
Si sono lasciati solo poche settimane fa, ora i due ex fidanzati si ritroveranno insieme nella Casa più spiata d'Italia. L'indiscrezione di Dagospia
Alfonso D'Apice sarà un nuovo concorrente del Grande Fratello e il suo ingresso nella Casa lascerà senza parole l'ex fidanzata Federica Petagna. A lanciare l'indiscrezione è stato il giornalista Giuseppe Candela sul portale di informazione Dagospia.
Alfonso D'Apice al Grande Fratello
Federica Petagna è entrata a far parte del reality show condotto da Alfonso Signorini solo la settimana scorsa, durante la diretta del 28 ottobre. La sua esperienza al Grande Fratello è cominciato con un filmato che mostrava la sua recente partecipazione al docureality Temptation Island, insieme al fidanzato, ormai ex, Alfonso D'Apice.
Sul sito di Dagospia si legge: «Alfonso Signorini gioca la carta Temptation Island. Nella casa più spiata d’Italia lunedì scorso ha fatto il suo ingresso Federica Petagna, la ragazza ha partecipato al docureality prodotto da Fascino con il fidanzato Alfonso D’Apice. La coppia ha interrotto al falò il viaggio nei sentimenti ma il reality di Canale 5 li riporterà sotto lo stesso tetto. Alfonso parteciperà al Grande Fratello in qualità di concorrente».
#GRANDEFRATELLO, DA TEMPTATION ISLAND ARRIVA ALFONSO D'APICE. L'EX FIDANZATA FEDERICA È TRA I CONCORRENTI https://t.co/wK36TnjAUE
— Giuseppe Candela (@GiusCandela) October 31, 2024
La storia di Federica e Alfonso
L'indiscrezione lanciata da Dagospia sembra certa e i telespettatori attendono solo il momento in cui Federica e Alfonso si incontreranno di nuovo, probabilmente nella prossima puntata che andrà in onda lunedì 4 novembre.
Federica ha conosciuto Alfonso quando aveva 12 anni, stavano insieme da 8 anni e convivevano da uno, in provincia di Napoli. Lei ha 20 anni ed è estetista. Ha deciso di partecipare a Temptation Island perché stanca della gelosia del fidanzato. A detta sua, Alfonso non le permetteva di andare a ballare e nemmeno di mangiare una pizza con le amiche. Non poteva fare nulla senza la sua presenza.
All'interno del villaggio, lontana dal controllo del fidanzato, Federica ha assaporato la libertà. La 20enne si è avvicinata molto al single Stefano, con cui si è creata una grande complicità. Dopo il falò di confronto anticipato, Federica e Alfonso hanno deciso di uscire insieme per riprovare a creare una relazione più sana. Ma poco dopo, Federica ha capito che Alfonso non era la persona giusta per lei e non ha più fatto ritorno nella casa in cui convivevano. Ora la 20enne è entrata nella Casa del Grande Fratello ma il suo cuore sembra battere per Stefano, il single conosciuto all'interno del docureality, con cui ha iniziato una frequentazione.
Spettacolo
Al Bano: “Romina era convinta che separandoci Ylenia...
Il cantante torna in libreria con l'autobiografia 'Il sole dentro': "Gli Anni 90 sono stati atroci. Attorno a me c’era un incendio il cui combustibile era il gossip"
"Dopo la perdita di Ylenia, niente è stato come prima. Romina era convinta che se ci fossimo separati, lei sarebbe tornata. Anche sua madre lo era". A raccontarlo è Al Bano nella sua autobiografia 'Il sole dentro', in libreria edita Mondadori, in cui ha dedicato due capitoli alla figlia, scomparsa nel 1993 a New Orleans. In un primo momento quel dolore ha unito la coppia ma "è un colpo durissimo, spesso letale per qualsiasi rapporto", scrive. L'ultimo concerto prima della separazione è stato il 4 luglio 1994, c'erano 40mila persone. Al Bano e Romina si sono esibiti con 'We'll Live It All Again', che in italiano significa 'Lo vivremo ancora'. "Ironico in quella situazione" perché "noi ci stavano congedando come un duo artistico dal pubblico". Ma "anche i grandi amori finiscono, perché dovrebbero essere esentati da un termine?", si legge.
Gli Anni 90 "sono stati atroci. Attorno a me c’era un incendio che divampava il cui combustibile era il gossip", ricorda il cantante di 'Nostalgia canaglia', diviso tra l'elaborazione della scomparsa della figlia e "avvoltoi che si cibavano di falsità". C'è chi sosteneva che Al Bano e Romina avessero rinchiuso la Ylenia a casa per farsi pubblicità: "Certa umanità fa schifo". In tutto quel marasma di bugie, gossip e dolore Al Bano doveva prendersi cura delle figlie, a quel tempo piccole, Cristel e Romina jr.: "Romina cominciò a viaggiare in cerca di ciò che le mancava, ed io diventai per loro papà e mamma". Nel frattempo, la decisione di allontanarle per protezione: "Le portai in Svizzera a casa di un mio carissimo amico [...] ogni sera mi mandavano via fax i disegni che avevano fatto". Non solo "meschinità" ma anche "preziosi gesti di solidarietà". Al Bano racconta della telefonata inaspettata di Sophia Loren: "col pianto in gola mi disse 'di qualunque cosa tu dovessi aver bisogno in America, fammi sapere, farò di tutto per aiutarti'". Affetto anche da Silvio Berlusconi: "mi ha messo a disposizione il suo aereo privato per gli spostamenti".
'Il sole dentro' molto più di un'autobiografia. Un viaggio alla scoperta di Albano, un nome voluto da padre che nel 1943 si trovava sul fronte albanese a combattere contro i greci. In seguito, quando ha inciso le prime canzoni per il clan di Celentano ha iniziato a farsi chiamare Al Bano: "a quel tempo si usavano i nomi d'arte anglosassoni per dare una verniciata di internazionale ai cantanti o agli attori". Un libro diviso in quattro parti, in cui Al Bano si racconta senza filtri, con sincerità e genuinità, che sono anche la chiave del successo ancora oggi dal Giappone alla Russia, dagli Stati Uniti all’America Latina. Un uomo, prima di essere un artista, che ha conosciuto la fatica, quella vera, e il sacrificio. A Milano "ho fatto l’imbianchino, non mi pagavano". Dopo la richiesta di ospitalità respinta da un convento "ho vissuto in un cantiere in costruzione, usando sacchi di cemento vuoti per chiudere le finestre, e un’asse di legno come porta", scrive nel libro.
Al Bano ha vissuto tante vite: la povertà, il distacco dalla sua terra per andare a Milano a cercare fortuna e poi la celebrità con il primo album nel 1967 che porta il suo nome. Molte pagine sono dedicate all'amore. Il primo incontro con Romina Power sul set del film 'Nel sole': "era una ragazza immersa in pensieri e poesia che rifiutava la vita mondana e amava la natura. Non avevo mai incontrato una ragazza così". L'amore è nato gli ultimi tre giorni di lavorazione del film: "non pensavo che Romina potesse provare interesse per un cantante italiano che proveniva dal mondo contadino del profondo Sud". Il resto è storia.
Il "cantante innamorato", come si definisce, dopo la separazione con Romina ha trovato un "sorriso al momento giusto". E quel sorriso è stato di Loredana Lecciso: "portando le bambine a scuola vedevo spesso questa ragazza bionda con un sorriso che mi affascinava". Tra di loro "scoppiò subito una scintilla che fu subito un incendio". Per un periodo, come scrive Al Bano, Loredana ha dato troppa importanza alla televisione "ma dopo qualche anno ha cambiato idea". Oggi "è una madre attenta e premurosa, che segue da vicino i figli che studiano a Milano". Tra di loro c'è tutt'ora "un rapporto vivace, forte, mai banale". Per la Lecciso parole di affetto messe nero su bianco da Al Bano: "non la ringrazierò mai abbastanza per essere 'capitata' nella mia vita proprio quando di una meraviglia del genere avevo un grandissimo bisogno".
Ne 'Il sole dentro' anche il racconto dei tanti incontri, che hanno costellato la carriera di Al Bano: quello a Rio de Janeiro con Giovanni Paolo II, a Vienna con Michail Gorbacev (ex presidente dell'Urss), in Russia con Diego Armando Maradona, a Santa Marta con papa Francesco in udienza privata e a Cellino San Marco, nella sua tenuta, con l'attore Morgan Freeman. Incontri speciali che il cantante non solo racconta nelle oltre 300 pagine, ma li ha anche racchiusi in alcuni scatti pubblicati alla fine dell'autobiografia, che prende per mano il lettore tra gli alti e i bassi della sua vita e carriera, ma con un'unica certezza: "La musica non mi ha mai abbandonato e io non l'ho mai tradita".