Motore Sanità lancia l’hashtag #vaccinofacile, durante l’evento conclusivo della Road Map sulla valorizzazione delle farmacie dei servizi nel percorso di prevenzione vaccinale
I dati: Il 62% degli italiani vede con favore la farmacia come possibile polo vaccinale e la propensione cresce col salire dell’età. Per il 63% degli intervistati, in farmacia si dovrebbero somministrare tutti i vaccini disponibili
Mandelli, FOFI: “Serve superare la fase di “sperimentazione” della farmacia dei servizi perché oggi i farmacisti incarnano la prossimità che è parte integrante del SSN per dare risposte immediate ai bisogni degli italiani”
Roma, 31 ottobre 2024 – Riconoscere, e promuovere, il ruolo delle farmacie italiane come presidio di prevenzione. Incentivando l’adesione dei farmacisti che non hanno ancora aderito, ma anche ampliando il tipo di vaccini somministrabili in farmacia. È un messaggio chiaro quello emerso nel corso della Road Map organizzata da Motore Sanità, con il contributo non condizionante di Pfizer, che si è conclusa ieri a Roma con la presentazione di una proposta concreta di call to action e il lancio di un hashtag - #vaccinofacile - che mira a diffondere quanto emerso in un percorso che ha toccato cinque Regioni (Abruzzo, Campania, Veneto, Puglia, Lazio). Sottolineando la prossimità al domicilio del paziente delle farmacie, le uniche in grado di coprire il territorio in maniera capillare e dunque sempre più strumento fondamentale per tornare a far crescere le percentuali di copertura di una popolazione che, dicono le statistiche, in sei casi su dieci, in farmacia si vorrebbe vaccinare.
Monitoraggio, controllo e cultura della prevenzione, queste le parole chiave che caratterizzano le farmacie dei servizi, secondo Antonio Aurigemma, Presidente del Consiglio regionale del Lazio, che le considera parte integrante del sistema sanitario e non soltanto un punto dove poter svolgere delle attività. “Questo incontro ha l’obiettivo di fare riflettere i legislatori sull’attività e il compito che deve avere la farmacia, che non può essere valorizzata soltanto ed esclusivamente nei periodi di emergenza ma deve essere ampliata con un concetto molto più ampio, non solo di sanità ma anche di salute che tende a curare anche il benessere psico-fisico delle persone – ha spiegato il Presidente Aurigemma -. Questo renderebbe il ruolo della farmacia centrale su un sistema di controllo e monitoraggio e di cultura della prevenzione, prevenzione da considerarsi un investimento per il futuro, sullo stato della salute delle persone e un risparmio economico”.
Andrea Mandelli, Presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI), ha evidenziato il ruolo crescente del farmacista sul fronte della prevenzione, in particolare per quel che riguarda la partecipazione alle campagne vaccinali. “Grazie alla prossimità e alla competenza dei farmacisti, i cittadini possono beneficiare di un servizio capillare ed efficiente che consente loro di vaccinarsi con grande comodità e in condizioni di piena sicurezza. Il numero di vaccini somministrati nelle precedenti campagne antinfluenzali e anti-Covid, che si somma agli importanti obiettivi di prevenzione realizzati con la telemedicina, gli screening e i test diagnostici, confermano l’indispensabile ruolo dei farmacisti, accanto agli altri professionisti del territorio, e rendono del tutto evidente la necessità di superare la fase di “sperimentazione” della Farmacia dei servizi. Oggi i farmacisti incarnano quella prossimità che è parte integrante del Servizio sanitario nazionale per dare risposte immediate e puntuali ai bisogni degli italiani. Un ruolo che la Federazione ha prefigurato nel 2005 e al quale in questi anni abbiamo dato concretezza, anche con l’adeguamento dell’ordinamento di laurea alle nuove esigenze dei cittadini e del sistema sanitario nel suo complesso”.
“Il ruolo del farmacista vaccinatore è ormai una realtà consolidata in Italia, a conferma della rilevanza del ruolo professionale del farmacista e del valore della prossimità che qualifica la farmacia quale presidio fondamentale della sanità territoriale – ha spiegato Luigi D’Ambrosio Lettieri, Vice-Presidente FOFI, Presidente Ordine dei Farmacisti delle province di Bari e Barletta-Andria-Trani e Presidente della Fondazione Francesco Cannavò -. Il Servizio Sanitario Nazionale può giovarsi delle competenze scientifiche di un professionista formato e costantemente aggiornato per realizzare una gestione efficiente e capillare delle campagne di vaccinazione, in sinergia con gli altri professionisti sanitari del territorio. La crescente adesione dei cittadini è il principale indicatore del prezioso contributo offerto dai farmacisti all’incremento delle coperture vaccinali, che si affianca alle attività di prevenzione, promozione della salute e presa in carico del paziente: tutte parole d'ordine indicate nel DM77 sul rafforzamento della sanità territoriale, a sostegno del Ssn e a beneficio della comunità”. “Abbiamo l’obiettivo di aumentare la copertura vaccinale soprattutto per alcune patologie, perché siamo molto indietro rispetto ai livelli stabiliti – ha concluso D’Ambrosio Lettieri - e lo possiamo fare attraverso un processo di sensibilizzazione della comunità con l’aiuto dei professionisti sanitari, la logistica e la rete”. Presente all’evento, fra gli altri, anche il Sottosegretario di Stato al Ministero della Salute, Marcello Gemmato.
IL VALORE DELLE FARMACIE SUL TERRITORIO: TUTTE LE ATTIVITA’ E I PUNTI DI FORZA
Dall’indagine di Doxapharma “La farmacia italiana tra consulenza, servizi e hub vaccinale nel percepito dei clienti”, emerge che il 62% degli italiani vede con favore la farmacia come possibile polo vaccinale e la propensione cresce col salire dell’età. Per il 63% degli intervistati, in farmacia si dovrebbero somministrare tutti i vaccini disponibili, sia quelli previsti dall’età pediatrica sia quelli raccomandati per la popolazione anziana. È evidente che con la somministrazione dei vaccini antinfluenzale e anti-Covid-19 le farmacie hanno assunto un ruolo fondamentale, mai avuto prima, e sono diventate, a tutti gli effetti, un presidio che collabora con la rete della prevenzione; questo ha valorizzato sia l’attività delle farmacie sia i farmacisti coinvolti.
Le farmacie danno un reale contributo nel portare la sanità più vicina al cittadino e, al contempo, nel dare risposte di natura socio-sanitaria a soggetti e comunità fragili, in primis a pazienti con patologia cronica e a quei cittadini che vivono nelle aree interne del Paese. I numeri parlano chiaro: oltre il 90% delle farmacie si presta al monitoraggio dei parametri; almeno il 75% si adopera per test ed esami diagnostici; tra il 60% e il 70% ha attivato il servizio Cup e la consegna a domicilio dei farmaci. A questi servizi si sta affiancando la telemedicina e una serie di altre prestazioni fornite da figure sanitarie come l’infermiere, lo psicologo, il fisioterapista. Tutto ciò sta valorizzando sempre di più le farmacie ma questa valorizzazione non può che passare dal ruolo attivo che le farmacie dovranno sempre più assumere nella prevenzione. I punti di forza che rendono le farmacie dei servizi il primo riferimento del Servizio sanitario nazionale sono diversi, come la capillarità della rete sul territorio, che significa comodità e vicinanza alla popolazione; l’ambiente sanitario familiare, dove il cittadino riscontra affidabilità e disponibilità del personale e il rapporto fiduciario con il cittadino perché il farmacista sa ascoltare e consigliare.
COPERTURE VACCINALI, NUMERI IN DIMINUZIONE
Secondo le rilevazioni del ministero della salute, le coperture vaccinali contro l'influenza lo scorso anno sono scese al 18,9% rispetto alla stagione precedente che registrava il 20,2%. La copertura negli anziani è diminuita di 3,4 punti percentuali rispetto alla stagione precedente portandola al 53,3% rispetto al 56,7% della stagione 2022-23. Secondo i dati, le regioni dove si vaccina di più sono Liguria, Toscana, Umbria e Puglia, i fanalini di coda sono la provincia di Bolzano, la Sardegna e la Campania. Dati, questi, che mettono in evidenza quanto sia fondamentale dare centralità alle farmacie dei servizi, come è stato fatto durante la pandemia, per raggiungere gli obiettivi target.
Un altro dato fa riflettere: quasi un soggetto over 65 su due non aderisce alle campagne vaccinali stagionali, complici l’influenza delle fake news sulla percezione dei vaccini e la frequenza con la quale i cittadini, soprattutto nel periodo Covid-19, sono stati invitati a sottoporsi alla vaccinazione, causando così resistenza, esitazione e disinteresse. Ecco perché è importante la corretta informazione e comunicazione per dissipare dubbi.
PROPOSTE E CALL TO ACTION
Le farmacie hanno dato una buona e costante risposta nelle campagne di vaccinazione, ma ci sono state differenze di adesione tra regione e regione, dovute principalmente alle dimensioni e alla dislocazione territoriale delle farmacie stesse. Risulta quindi fondamentale che questi presidi lavorino in stretta sinergia con i servizi vaccinali e la medicina del territorio, con l’obiettivo di garantire un’offerta equa e accessibile per il cittadino. Dunque ecco le proposte emerse:
● Favorire la collaborazione tra farmacie e altri operatori sanitari: creare una rete integrata di comunicazione tra farmacie, medici e specialisti per migliorare la gestione dei pazienti e garantire servizi coordinati.
● Ampliare il numero di farmacie coinvolte nei servizi e i servizi offerti dalle farmacie: aumentare la partecipazione delle farmacie alle campagne di vaccinazione e ai servizi di prevenzione, fornendo supporto logistico e coordinamento con le istituzioni sanitarie. L'implementazione di screening e diagnostica di base può ridurre la pressione sui pronto soccorso, migliorando l'accesso alle cure primarie.
● Ottimizzare la logistica dei vaccini: una distribuzione più efficiente è fondamentale per garantire che i vaccini siano facilmente accessibili e disponibili, soprattutto nelle farmacie, che sono un primo punto di contatto per i cittadini.
● Sviluppare una comunicazione chiara e coerente: realizzare campagne di sensibilizzazione per promuovere l'educazione sanitaria attraverso le farmacie, utilizzando un linguaggio semplice per contrastare la disinformazione.
● Rafforzare la comunicazione Sviluppare strategie di comunicazione mirate a combattere l'esitazione vaccinale e la disinformazione, utilizzando le farmacie come punti di fiducia nella comunità.
● Aderenza terapeutica: il coinvolgimento delle farmacie nel garantire una maggiore aderenza alle terapie è coerente con l'obiettivo di migliorare i servizi forniti alla popolazione, specialmente nelle aree meno servite
● Accesso ai vaccini nelle aree rurali: affrontare le problematiche logistiche è essenziale per garantire che tutte le comunità, comprese quelle rurali, abbiano accesso ai vaccini.
● Sostenere le farmacie rurali con incentivi: fornire incentivi economici e logistici per le farmacie in aree rurali, assicurando l'accesso ai servizi essenziali e alle campagne di prevenzione.
● Incremento del personale: incentivare l’assunzione di farmacisti e migliorare le retribuzioni è fondamentale per garantire un servizio adeguato, in linea con l'obiettivo di migliorare l'efficacia dei servizi offerti dalle farmacie.
● Riconoscimento del ruolo del farmacista: aumentare la valorizzazione del farmacista come figura centrale nella sanità territoriale è cruciale per rafforzare il nuovo modello professionale e garantire una maggiore integrazione nel sistema sanitario
● Semplificazione burocratica: ridurre gli ostacoli burocratici permette alle farmacie di operare in modo più efficiente, facilitando l'accesso ai servizi per i pazienti.
● Investire nella digitalizzazione delle farmacie: incentivare l’adozione di tecnologie digitali e automatizzate, come la ricetta elettronica e la telemedicina, per migliorare l’efficienza e ridurre gli errori.
● Migliorare la formazione professionale: offrire corsi di formazione continua per i farmacisti su vaccinazioni, telemedicina ed educazione sanitaria, per potenziare le loro competenze e la qualità del servizio.
● Riformare il percorso universitario per i farmacisti: adeguare il curriculum universitario dei corsi di laurea in Farmacia e Scienze Farmaceutiche, per includere competenze su salute pubblica, prevenzione e vaccinazioni, preparando i farmacisti a un ruolo attivo nella sanità territoriale.
Ufficio stampa Motore Sanità
comunicazione@motoresanita.it
Liliana Carbone - 347 2642114
www.motoresanita.it
Immediapress
Consigli di Serenis per scegliere il terapeuta
Milano, 31 ottobre 2024.Scegliere il terapeuta giusto è un passaggio cruciale per intraprendere un percorso di benessere psicologico. Non esiste una formula universale per tutti, poiché ogni individuo ha esigenze e problematiche uniche. La figura del terapeuta può variare in base alla sua formazione e al metodo terapeutico utilizzato, e trovare quello che meglio si adatta alle tue necessità può influenzare profondamente l'efficacia del trattamento.
Serenis, con la sua esperienza nel campo della salute mentale, offre una serie di consigli pratici per aiutarti a individuare il professionista più adatto. In questo articolo esploreremo i principali fattori da considerare, per aiutarti a scegliere in modo consapevole e informato.
Comprendere il tipo di terapeuta di cui hai bisogno
Il primo passo per scegliere il terapeuta giusto è capire quale tipo di professionista fa al caso tuo. La distinzione tra uno psicologo e uno psicoterapeuta è fondamentale. Lo psicologo si occupa di affrontare difficoltà emotive, comportamentali e relazionali, e può aiutare nel miglioramento del benessere generale attraverso il supporto psicologico. Lo psicoterapeuta, invece, ha una formazione aggiuntiva che gli permette di trattare problematiche più complesse e disturbi mentali veri e propri attraverso la psicoterapia.
Se non sei sicuro di quale figura professionale possa essere più adatta al tuo caso, chiediti quale tipo di difficoltà stai vivendo. Se si tratta di una situazione specifica e temporanea, un supporto psicologico potrebbe essere sufficiente; se invece stai affrontando disturbi più profondi e radicati, la psicoterapia potrebbe essere il percorso ideale.
Conoscere queste differenze ti permette di fare una prima selezione tra i diversi professionisti, orientandoti verso quello che può offrire il trattamento più adatto alle tue esigenze.
L'importanza della specializzazione
Ogni terapeuta ha una formazione di base, ma molti scelgono di specializzarsi in specifiche aree della psicoterapia . Questo aspetto può fare una grande differenza nel tuo percorso terapeutico, poiché un professionista che ha esperienza con problemi simili ai tuoi sarà in grado di offrire un approccio più mirato ed efficace. Ad esempio, se stai affrontando disturbi legati all’ansia o alla depressione, può essere utile cercare un terapeuta specializzato in questi campi.
La specializzazione permette al terapeuta di avere una conoscenza più approfondita su come trattare determinati disturbi, utilizzando tecniche e strategie che hanno dimostrato di essere efficaci. Allo stesso modo, se stai cercando aiuto per difficoltà relazionali, problemi legati all'autostima o traumi del passato, è essenziale scegliere un professionista con esperienza in quell’ambito specifico.
Prima di iniziare un percorso, chiedi sempre al terapeuta quali sono le sue aree di specializzazione e come può aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi. Un professionista esperto nel trattare i tuoi specifici problemi ti fornirà un supporto più personalizzato e orientato al risultato.
Il feeling tra paziente e terapeuta
Uno degli aspetti più importanti da considerare nella scelta del terapeuta è il feeling che si instaura fin dal primo incontro. La relazione tra paziente e terapeuta si basa su fiducia e comunicazione, e questi elementi sono fondamentali per il successo del percorso terapeutico. Sentirsi a proprio agio con il terapeuta permette di esprimere liberamente i propri pensieri, emozioni e preoccupazioni, senza timore di essere giudicati.
Il feeling non è qualcosa di facilmente misurabile, ma lo percepirai durante le prime sedute. Potresti chiederti: mi sento ascoltato e compreso? Riesco a comunicare apertamente? Il terapeuta sembra realmente interessato alle mie problematiche? Se la risposta è sì, allora probabilmente hai trovato un professionista con cui puoi costruire una relazione di fiducia.
Non aver paura di cambiare terapeuta se non ti senti a tuo agio. Il percorso terapeutico richiede un forte legame di collaborazione e, senza un buon feeling, potrebbe essere difficile raggiungere risultati significativi. Ascolta il tuo istinto: se senti che il terapeuta non è quello giusto per te, continua a cercare fino a trovare qualcuno con cui tu possa instaurare una connessione sincera.
Valutare il metodo terapeutico
Esistono diversi approcci alla terapia, ognuno con caratteristiche uniche che possono influenzare il modo in cui si affrontano i problemi psicologici. Prima di scegliere un terapeuta, è utile informarsi sul metodo terapeutico che utilizza e capire se questo si adatta alle tue esigenze e alla tua personalità. Tra gli approcci più comuni troviamo la terapia cognitivo-comportamentale, che si concentra sul modificare pensieri e comportamenti disfunzionali, e la psicoterapia psicodinamica, che esplora il subconscio e le esperienze passate per comprendere i comportamenti attuali.
Altri metodi, come la terapia sistemico-relazionale, si focalizzano sulle dinamiche familiari e relazionali, mentre la mindfulness o la terapia basata sull’accettazione si concentrano sull'essere presenti nel momento e accettare le proprie emozioni senza giudizio. Ogni metodo ha un approccio diverso al trattamento, ed è importante scegliere quello che ti fa sentire più a tuo agio e in sintonia con i tuoi bisogni.
Chiedere al terapeuta quale approccio utilizza e in che modo può essere utile per il tuo specifico problema è essenziale per fare una scelta consapevole. Il giusto metodo può accelerare i progressi e portarti a una maggiore comprensione di te stesso, permettendoti di affrontare le sfide psicologiche in modo più efficace.
Ruoli e differenze tra psicologo e psicoterapeuta
Quando si cerca un professionista della salute mentale, è importante capire le differenze tra psicologo e psicoterapeuta, poiché entrambi hanno ruoli distinti ma complementari. Lo psicologo è un professionista laureato in psicologia che si occupa di fornire supporto psicologico e valutazioni diagnostiche. Il suo intervento è utile per affrontare problematiche come stress, difficoltà relazionali, emozioni difficili o cambiamenti di vita. Lo psicologo, però, non può somministrare farmaci, poiché non ha una formazione medica.
Il psicoterapeuta, invece, è uno psicologo o un medico che ha completato una formazione aggiuntiva in psicoterapia, che gli permette di trattare disturbi psicologici più complessi e profondi. La psicoterapia si concentra su percorsi di lungo periodo per esplorare e risolvere problematiche emotive, relazionali o comportamentali radicate. Questo tipo di trattamento è particolarmente indicato per persone che soffrono di disturbi come depressione, ansia cronica o traumi non risolti.
In sintesi, mentre lo psicologo si concentra sul sostegno e la diagnosi, il psicoterapeuta lavora su problematiche più strutturate attraverso percorsi terapeutici più intensi. Capire queste differenze ti aiuterà a scegliere il professionista che risponde meglio ai tuoi bisogni.
Contatti
Sito Web ufficiale SerenisHealth s.r.l.: https://www.serenis.it/
pec: serenishealthsrl@legalmail.it
Linkedin: https://www.linkedin.com/company/serenis-health
Facebook: https://www.facebook.com/Serenis.it
Immediapress
La Fondazione Rubes Triva alla Fiera Ecomondo di Rimini: Un...
Roma, 31 Ottobre 2024. La Fondazione Rubes Triva sarà presente alla Fiera Ecomondo, uno dei principali eventi dedicati all’innovazione nel settore della sostenibilità e dell’ambiente, che si terrà a Rimini dal 5 all’8 novembre 2024. La Fondazione accoglierà visitatori e partecipanti presso lo stand 204-305, situato nel padiglione D8 (Ingresso Est).
Il programma delle attività, concepito per sensibilizzare e formare i partecipanti su temi cruciali quali la sicurezza stradale e la leadership, prevede diverse iniziative che spaziano da laboratori interattivi a seminari formativi.
Tra le iniziative principali, il laboratorio “Guida Sicura – Laboratorio di formazione immersiva in realtà virtuale” offre un metodo innovativo per sensibilizzare sui rischi legati a farmaci, alcol e distrazioni al volante e si svolgerà in tutte e quattro le giornate della fiera. Il 5 novembre si terrà il seminario “Leadership e Partecipazione” in collaborazione con l’Università degli studi di Urbino Carlo Bo. Il giorno seguente, il laboratorio “Mobilità e Salute” approfondirà le problematiche dell'incidentalità stradale, in collaborazione con il Dipartimento Dimeila dell’Istituto di Inail. Il 7 novembre, il workshop “La Patente a Crediti nei cantieri temporanei o mobili” fornirà, assieme alla presenza dell’ex Direttore dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, Paolo Pennesi, le risposte su temi attuali, seguito dalla premiazione della “Terza Edizione del “Premio Buone Pratiche” rivolto al mondo delle aziende italiane dei servizi pubblici essenziali, presso lo stand di Utilitalia.
Tutti gli eventi offrono aggiornamenti formativi per RSPP/ASPP, RLS, formatori sicurezza e dirigenti. Per partecipare è necessario iscriversi attraverso il link fornito, selezionando l'attività e l'orario desiderato. Sarà possibile richiedere un biglietto gratuito per l’ingresso in fiera. L’iscrizione in loco sarà consentita, compatibilmente con le disponibilità residue.
Per iscriversi alle diverse attività e per visionare gli orari delle stesse:
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSet0xoPp7TWYLywQdg3fVOsrDsVXsBqDj2O2Rs-UDJRfIbMWw/viewform
Sito Ufficiale: https://www.fondazionerubestriva.info/
Ufficio Stampa: stampa@fondazionerubestriva.it
Immediapress
SNAI – Formula 1: la Ferrari cerca gloria in Brasile....
Dopo i successi di Stati Uniti e Messico, la Rossa vuole il tris: il britannico, però, resta il favorito, anche se nella corsa al titolo comanda ancora Verstappen a 1,25
Milano, 31 ottobre – Per la Ferrari è senza dubbio il miglior momento della stagione. Dopo la vittoria di Leclerc negli Stati Uniti e quella di Sainz in Messico, la Rossa ci riprova in Brasile. Seppur lontane dalla lotta per il titolo mondiale, le due monoposto di Maranello sono nei primissimi posti nella lavagna per la vittoria a Interlagos. Guida Lando Norris a 2,75; subito dietro c’è Leclerc a 3,00, con Sainz a 4,50 e Piastri a 6,50. Lontano il leader della classifica piloti Max Verstappen: il ritorno al successo dell’olandese, che non vince da 10 gare, si gioca a 10. Una quota condizionata anche dalla penalizzazione per la sostituzione della power unit. Grande fiducia sul piazzamento delle Ferrari: Leclerc tra i primi tre paga 1,35, Sainz subito dietro a 1,45. Entrambe le Rosse sul podio, infine, a 2,00.
Sprint e qualifiche Per la gara Sprint, Leclerc aggancia Norris: sia il monegasco che il britannico valgono 3,00, con Sainz a 3,50. Nella Sprint Shootout, che determina la griglia di partenza per la gara Sprint, c’è invece Norris davanti a tutti a 3,00, seguito a ruota da Leclerc a 4,25 e da Sainz a 4,50. Infine le prove libere, che vedono ancora una volta Norris e Leclerc favoriti a 3,50 per il miglior tempo.
Antepost Nonostante l’astinenza da vittorie duri ormai dal Gp di Spagna, il margine di 47 punti porta Verstappen a essere ancora il favorito per il titolo mondiale, e su Snai si gioca a 1,25; Norris insegue a 3,75, sognando di completare una rimonta che avrebbe del clamoroso. Per il Mondiale costruttori, la Ferrari a 2,75 è la prima inseguitrice della McLaren a 1,45.
Ufficio stampa Snaitech
E-mail: ufficio.stampa@snaitech.it
Cell: 348.4963434