Serie A, Como-Lazio 1-5: Castellanos guida la cinquina biancoceleste
Baroni vola al terzo posto agganciando Atalanta e Fiorentina
Vince ancora la Lazio, che batte il Como 5-1 nella decima giornata di Serie A. Al Sinigaglia decide la doppietta di Castellanos e le reti di Pedro, Patric e Tchaouna. Nel mezzo il bel gol di Mazzitelli e due espulsioni, una per parte, prima di Braunoder poi di Nuno Tavares. Con questa vittoria Baroni vola al terzo posto in classifica, agganciando Atalanta e Fiorentina a quota 19 punti. Rimane fermo a 9 invece il Como di Fabregas.
La partita
Parte bene la Lazio, che prende subito il possesso del pallone, mentre il Como aspetta basso e prova a eludere il pressing biancoceleste sfruttando le ripartenze. Al 28' l'episodio che cambia la partita: Dossena devia il pallone con un braccio dopo il colpo di testa di Vecino e Pairetto, dopo un consulto con Il Var, assegna il calcio di rigore per la Lazio. Sul dischetto si presenta Castellanos, che spiazza Audero e firma l'1-0 biancoceleste. Poco dopo Tavares sfonda sulla sinistra e serve il Taty, che questa volta da posizione defilata non riesce a trovare la porta. Il raddoppio della Lazio arriva al 31': è ancora Tavares a servire l'ottavo assist della sua stagione per il gol di Pedro, bravo a sorprendere il portiere del Como con un bel rasoterra. La reazione lombarda arriva sul finire di tempo, con Provedel che è decisivo sul colpo di testa di Dossena. Poco dopo è ancora Pedro invece a farsi trovare libero al limite dell'area e ad andare vicino alla sua doppietta. Il primo tempo termina quindi 2-0 per la Lazio.
Nella ripresa il copione non cambia. La Lazio attacca senza sosta a caccia del terzo gol, con le progressioni di Tavares che continuano a fare male al Como. La partita però si riapre a sorpresa al 53': Mazzitelli controlla con il petto una palla vacante in area e trova una bellissima rovesciata, che batte Provedel e dimezza così lo svantaggio. Al 62' però, nel miglior momento del Como, arriva un altro episodio chiave: Braunoder commette un fallo ingenuo a centrocampo e, già ammonito, viene espulso dall'arbitro Pairetto. La parità numerica viene comunque ristabilita tre minuti dopo, quando Nuno Tavares, il migliore della Lazio fino a quel momento, stoppa una ripartenza avversario e viene espulso per doppia ammonizione. Al 72' la Lazio trova il tris: Dia fa la sponda da corner per il colpo di testa vincente di Patric, che batte ancora Audero. Il Como avrebbe la chance per riaprire ancora la partita con Cerri, che si divora un gol clamoroso solo davanti a Provedel, e la Lazio punisce. All'81' Castellanos batte Audero in uscita e firma la sua doppietta. In pieno recupero invece, al 95', arriva il quinto gol di Tchaouna in contropiede. Termina quindi 5-1 per la Lazio.
Ultima ora
Bimba 3 anni trova pistola e parte un colpo, il sindaco:...
Il primo cittadino di Gardone Val Trompia: "La nostra è una zona di produzione di armi da caccia e da difesa con una tradizione di oltre 200 anni e c'è grande rispetto e competenza"
"Siamo davanti a un evento drammatico, ma non vorrei demonizzare l'arma in sé", così Giuliano Brunori, il sindaco di Gardone Val Trompia, in provincia di Brescia, interviene sul tragico evento che ha visto una bambina di tre anni ferita da un colpo partito accidentalmente dalla pistola del padre.
"Come sindaco posso solo trasmettere il senso di sgomento della nostra comunità; sulla dinamica del fatto sarà la magistratura a stabilire che cosa sia successo quella sera", ha detto Brunori all'Adnkronos. "Io mi preoccupo del dolore di quella famiglia, che sul nostro territorio è conosciuta da tutti e penso alla salute della bambina, che credo sia la cosa che interessa più di tutto. Quanto al fatto che a Gardone ci siano tante armi, chiarisco che la nostra è una zona di produzione di armi da caccia e da difesa con una tradizione di oltre 200 anni e c'è grande rispetto e competenza, tanto che qui non si è mai verificato un omicidio per armi da fuoco".
Da quando si è diffusa la notizia dell'incidente, c'è chi si interroga sulla massiccia presenza di armi nelle case degli abitanti del paese di origine della bambina, Gardone Val Trompia, e dei rischi che questo fenomeno possa generare: "Non significa che questo possa giustificare l'evento, ma la tradizione della caccia qui è molto forte, per cui è difficile non trovare un'arma in una casa Gardonese. C'è anche da dire che qui c'è la cultura del rispetto dell'arma, nel senso che in molte famiglie c'è chi lavora nel settore armiero, molti le usano per la caccia e molti altri per le attività sportive, basti pensare che quest'anno la Beretta Armi ha vinto 14 medaglie su 15 nel tiro a volo olimpionico".
In altre parole, "Gardone è il cuore di questa attività e competenza e tradizione hanno temperato tutta la popolazione. Il fatto che ci siano tante armi non vuol dire che vengano usate male o indiscriminatamente. Ciò che è accaduto in casa della bambina, purtroppo, credo si possa definire una 'tragica fatalità', chi ha dei bambini sa quanto siano imprevedibili ed è davvero difficile capire come siano andate realmente le cose". "Quel che è certo - dice il sindaco - è che siamo davanti a un evento drammatico, ma non vorrei demonizzare l'arma in sé. Del resto, il perché la bambina abbia trovato quella pistola è nei misteri. Che cosa sia successo e come siano andate le cose sarà la magistratura a dirlo".
"Questa - riflette il sindaco - è una notizia che va al di là dell'immaginabile; come nonno di due bambini che frequentano la scuola materna della bambina e della sua sorellina, il dolore è ancora più forte". Sulle condizioni di salute della piccola, Brunori dice: "Non ho ancora avuto modo di sentire i genitori, che sono a Bergamo dalla bambina, mentre i nonni sono rimasti a Gardone con la sorellina. Ho notizie dai familiari e so che nella serata di ieri la bimba è stata sottoposta a un intervento: da medico posso dire che in questi casi le prime 72 ore sono le più critiche e il fatto che lei stia lottando ci fa nutrire un po' di speranza". Per il resto, "non resta che pregare, per chi crede, e affidarsi alla competenza dei sanitari e dei professionisti che la stanno curando. A loro va tutta la mia stima per quello che hanno fatto e per quello che ancora faranno".
Esteri
Ucraina, amb.polacco a Roma: “Per pace duro lavoro di...
"Credo fermamente che la nuova amministrazione del presidente Trump manterrà il suo coinvolgimento nella sicurezza globale e quindi anche in quella europea"
Per raggiungere "una pace giusta" in Ucraina serve "il duro lavoro di tutti", la Polonia, da ieri alla guida della Ue, lavorerà perché i 27 continuino a sostenere Kiev, consapevole che la presidenza di turno del Consiglio dell'Unione Europea "non ha una bacchetta magica". Lo dice in un'intervista all'Adnkronos l'ambasciatore Ryszard Schnepf, capo della missione diplomatica polacca a Roma.
"Mi auguro vivamente che si possa arrivare a un accordo per una pace giusta. La presidenza polacca si adopererà per un permanente e instancabile sostegno politico, militare e finanziario dell'Ue all'Ucraina e alla sua ricostruzione e aumenterà la pressione sulla Russia e sui suoi delegati affinché pongano fine all'aggressione in corso il prima possibile - afferma l'ambasciatore - Ma è anche vero che una presidenza del Consiglio dell'Ue non ha una bacchetta magica. Ci sarà bisogno di duro lavoro da parte di tutti".
Schnepf, che è stato anche ambasciatore a Washington ed ha una formazione di storico, commenta poi le parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo cui l’Europa da sola non può aiutare l’Ucraina, ma servono anche gli Stati Uniti. "Le possibilità dell’Unione Europea sono più grandi di quanto pensiamo, ma per affrontare le sfide globali, e il conflitto in corso ne fa parte, è necessaria la collaborazione transatlantica - sostiene l'ambasciatore - Credo fermamente che la nuova amministrazione del presidente Trump manterrà il suo coinvolgimento nella sicurezza globale e quindi anche in quella europea".
Infine, il diplomatico parla dell'ipotesi di una forza di peacekeeping da dispiegare eventualmente in Ucraina una volta che ci sarà un accordo: "Come ha detto ultimamente il nostro premier Donald Tusk, in quanto civiltà occidentale dobbiamo fare tutto per fare sì che l'Ucraina esca da questa guerra senza perdite, nel rispetto del territorio, dei confini e della sicurezza per il futuro. L'obiettivo da raggiungere è quello di una pace giusta, duratura, complessiva". "E non sono solamente slogan - scandisce Schnepf - Ne va della nostra sicurezza, cioè della sicurezza europea. E’ fondamentale che il futuro accordo sia sostenibile e che sia controllabile. La presidenza polacca lavorerà sulle possibili soluzioni assieme ai partner europei, ma anche con altri paesi a cui sta a cuore il futuro dell’Ucraina e la stabilità del mondo".
GAS: "Siamo sicuri e tranquilli. L’Europa non è più dipendente dal gas russo" e Mosca non può più ricattare i Paesi europei, assicura poi Schnepf, nel secondo giorno di stop alle forniture di gas russo all'Europa via Ucraina: "Dopo lo scoppio della guerra su vasta scala della Russia contro l'Ucraina, l'Unione Europea si è adoperata per ridurre la dipendenza dai vettori energetici russi cercando fonti alternative. È un dato di fatto". "La Russia - sottolinea l'ambasciatore - ha speso miliardi per la costruzione del gasdotto Nord Stream al fine di aggirare l'Ucraina e ricattare l'Europa orientale con la minaccia di tagliare le forniture di gas. E adesso è l'Ucraina ad aver fermato la capacità della Russia di esportare direttamente il gas nell'Ue".
UE-USA: E' "un peccato" che tra Stati Uniti ed Unione Europea, dopo la vittoria di Donald Trump al voto per la Casa Bianca, si parli di dazi, risponde l'ambasciatore alla domanda se sia preoccupato per le misure commerciali che la nuova amministrazione ha minacciato di prendere contro i prodotti europei. "Fino a non molto tempo fa si discuteva della creazione di un’area di libero scambio transatlantico. Credo che sia un peccato che oggi si discuta, invece, di nuovi dazi - dice il diplomatico - Siamo assolutamente per la coesione del mondo transatlantico. Sono convinto che l’Unione Europea risponderà in modo positivo alle aspettative degli Stati Uniti e prenderà decisioni che faciliteranno le relazioni commerciali tra di noi".
UE: E' la sicurezza una delle priorità della presidenza polacca dell'Unione Europea. "La Polonia ha presentato un ambizioso piano di presidenza del Consiglio dell'Unione Europea. E il nostro motto “Sicurezza, Europa!” riflette le sfide che il nostro continente deve affrontare. In questo contesto mi lasci sottolineare che la sicurezza è uno dei valori più apprezzati, sia dagli individui che dalle nazioni", sostiene Schnepf. Quello della sicurezza, sottolinea, "è un bisogno direi primordiale, esistenziale degli esseri umani, dei gruppi sociali e, infine, degli Stati. La sicurezza è una condizione sine qua non per le nostre democrazie. Poniamoci una domanda: possiamo vivere bene senza sentirci al sicuro? Esiste la libertà senza il senso di sicurezza? Possiamo immaginarci lo sviluppo economico si possa verificare se si mantiene nella società uno stato di paura?".
Spettacolo
Tony Effe, incasso del concerto di Capodanno alla Croce...
Lo show è stato una vera e propria celebrazione della musica
Tony Effe devolve l'incasso del 'suo' Capodanno alla Croce Rossa. A quanto apprende l'Adnkronos, il ricavato della vendita dei biglietti del concerto sold out - con l'organizzazione totalmente a carico dell'artista - che il trapper ha tenuto il 31 dicembre al Palaeur di Roma, al netto di Iva e Siae, verrà devoluto alla Croce Rossa per sostenere "progetti educativi per i giovani".
Il successo di Tony Effe
L'evento, nato dopo la cancellazione del live di Tony Effe dall'evento di Capodanno del Comune di Roma, è stato una vera e propria celebrazione della musica e un ringraziamento da parte dell'artista per i suoi fan che lo hanno sostenuto in un anno decisamente importante per la sua carriera da solista, in cui il suo album “Icon” e la hit estiva con Gaia “Sesso e Samba” hanno dominato tutte le classifiche streaming.
Sul palco del Palaeur, dove ad ottobre aveva infiammato i fan con il sold-out dell'Icon Tour, il rapper è stato affiancato da numerosi ospiti speciali, colleghi e amici del mondo della musica che hanno animato la serata con performance dal vivo e un'atmosfera di grande energia.
Intanto Tony Effe si prepara ad un altro grande passo nella sua carriera da solista: a febbraio 2025 calcherà per la prima volta il palco del Festival di Sanremo con il brano “Damme 'na mano" (Island Records).