Verissimo, Diandra e Valerio: “Dopo Temptation Island, sogniamo una famiglia insieme”
La coppia di Temptation Island è stata ospite oggi nel salotto di Silvia Toffanin
Diandra e Valerio sono più innamorati che mai e sognano una famiglia insieme. La coppia, reduce da Temptation Island, lo ha rivelato a Verissimo, dove è stata ospite della puntata di oggi, 2 novembre.
L'amore dopo Temptation Island
" C’era una crisi tra di noi prima di partecipare a Temptation Island perché a Valerio non andava bene vivere a Roma, gli mancava la sua famiglia. Per questo motivo ho scritto al reality", ha rivelato Diandra a Silvia Toffanin.
Lei, 37 anni, è medico veterinario e imprenditrice. Lui, 44 anni, è un impiegato statale. Stanno insieme da sette anni e mezzo, convivono da sette a Roma. A scrivere alla redazione del docureality è stata Diandra. Valerio, come ha raccontato la stessa imprenditrice, le ha chiesto di lasciare le sue attività a Roma per trasferirsi a Brindisi, dove c'è la sua famiglia e dove manterrebbe il suo lavoro. Per Valerio è importante vivere appieno la relazione e prima di partecipare al reality credeva che i ritmi di vita che avevano, dovuti al lavoro di lei, non gli permettessero di coltivare il loro amore.
La coppia ha vissuto due falò all’interno di Temptation Island, il primo si è concluso con la scelta di entrambi di non proseguire con la relazione, a causa di obiettivi di vita diversi. Il viaggio nei sentimenti di Temptation Island però ha permesso a Diandra Pecchioli e Valerio Palma di capire di amarsi ancora: al secondo falò sono usciti insieme, con la promessa di un amore eterno. A distanza di mesi i due hanno mantenuto la scelta presa. "Siamo tornati a casa e ovviamente ci siamo confrontati sui nostri punti critici. Un po' di romanticismo", ha spiegato Diandra.
“L'orgoglio delle volte fa dei danni anche irreparabili. Ho voluto fare un passo indietro e ho capito che Diandra è veramente la donna della mia vita", ha detto Valerio, confessando di voler creare una famiglia insieme alla sua fidanzata. "Sono follemente innamorato e vorrei tanto diventare papà”, ha aggiunto a Verissimo.
Spettacolo
Virginio a Verissimo: “Ho pensato di togliermi la...
Il cantautore, vincitore di Amici, è stato ospite oggi nel salotto di Silvia Toffanin
Per Virginio l'adolescenza è stata una delle fasi più difficili della sua vita, in cui più volte ha pensato di togliersi la vita perché vittima di bullismo da parte dei compagni di scuola. Lo ha raccontato il cantautore e vincitore di Amici nel 2011 oggi, 2 novembre, ospite a Verissimo.
Il racconto di Virginio
Virginio, al secolo Virginio Simonelli, ha descritto la sua adolescenza come uno dei periodi più difficili della sua vita: "Mi hanno messo la testa dentro al water. Quando accadevano episodi simili, io credevo sempre di essere sbagliato", ha raccontato il cantautore che oggi ha 39 anni.
L'aiuto più grande lo ha ricevuto dalla sua famiglia: "Ho avuto la grande fortuna di avere dei genitori apertissimi che hanno compreso subito il mio disagio senza neanche chiedere di cosa si trattasse, mi hanno accompagnato in un percorso di terapia". Poi è arrivata la partecipazione ad Amici e la vittoria che gli ha salvato la vita.
Non è stato facile superare gli episodi di bullismo: "Credevo che l'unica soluzione fosse quella di togliermi la vita, perché se io non mi accetto e se nessuno mi accetta, allora a cosa serve vivere?", ha spiegato Virginio che in quel periodo pensava solo al peggio.
E ancora: "Ho toccato il fondo a 13 anni, i miei genitori mi hanno aiutato. E la musica è stata fondamentale per me, la mia vera salvezza. Ho capito che io non sono sbagliato, siamo tutti sbagliati a modo nostro", ha chiosato il cantautore che oggi ha trovato la serenità grazie alla musica e all'amore.
Prima non era facile accettare l'amore perché Virginio sentiva sempre di essere diverso dagli altri: "La prima volta che mi sono innamorato di un ragazzo è stato al liceo, dopo il periodo buio che ho passato. Percepivo che non potevo come i miei coetanei prendere per mano il ragazzo che mi piaceva, non potevo baciarlo in pubblico", ha raccontato Virginio con una consapevolezza diversa.
Oggi il cantautore vive con Nicola, suo grande amore: "Stiamo insieme da 5 anni. Lui è il mio manager, lavora con me. È una bella storia la nostra. Lui ha un carattere molto forte, ma a me piace così. Oggi sono davvero felice", ha chiosato il 39enne.
Spettacolo
Sanremo, parte il toto nomi Big. Voci su Annalisa...
Da Madame a Raf, quali potrebbero essere i nomi che Carlo Conti annuncerà il 2 dicembre
Manca un mese all'annuncio dei Big in gara a Sanremo e immancabilmente insieme al countdown parte il toto nomi. Ieri Carlo Conti ha ufficializzato la data del 2 dicembre e confermato quella che è ormai una consuetudine: l'annuncio al Tg1. Ma non si è sentito di assicurare che i Big rimarranno 24, come previsto al momento dal regolamento del festival, visto che negli ultimi anni quasi sempre si è assistito a un aumento 'last minute' degli artisti di fronte alla mole delle candidature
Intanto, da settimane si rincorrono voci più o meno attendibili tra ipotetici colpacci, prime volte e grandi ritorni, con nomi in grado di catalizzare l'attenzione di tutti i pubblici del festival. Così circolano i nomi di Madame, Elodie, Olly, Gazzelle, Rocco Hunt, Alessandra Amoroso, Raf, Coma_Cose, Brunori Sas, Paola Turci, Noemi, Ermal Meta, Anna Pepe, Benji & Fede, Tommaso Paradiso. E c'è ci dice che Conti stia lavorando all'ambizioso obiettivo di portare in gara Gianna Nannini e Tiziano Ferro. Mentre per la quota over si fanno i nomi di Patty Pravo, Marcella Bella e Al Bano. Ma non è tutto: on line si scommette su una presenza tra i superospiti di Damiano David, il frontman dei Maneskin che si presenterebbe sul palco dell'Ariston nella nuova veste di solista.
Grande attesa anche per la costruzione del cast che affiancherà Conti nella conduzione. Il presentatore e direttore artistico - a quanto apprende l'Adnkronos - sarebbe intenzionato ad avere al fianco una co-conduttrice o un co-conduttore diverso in ognuna delle cinque serate dall'11 al 15 febbraio. E tra questi circola con insistenza il possibile debutto nella veste di primadonna del festival, in almeno una delle serate, di Annalisa, dominatrice dell'airplay nelle ultime stagioni e terza classificata nell'edizione 2024 con il brano 'Sinceramente'.
Spettacolo
Mogol e Carroccia raccontano Battisti in...
Il tour nelle principali città italiane, il 3 novembre tappa a Milano: "Sul palco i grandi classici del sodalizio ma anche pezzi meno noti"
Sarà un viaggio tra le canzoni di Lucio Battisti e Mogol che hanno segnato la storia della musica italiana, 'Emozioni - La mia vita in canzone', il tour di Gianmarco Carroccia e Mogol che tornano insieme sul palco in uno spettacolo coinvolgente e ricco di emozioni. Una serie di concerti narrati per ripercorrere la nascita di alcuni tra i brani più famosi del celebre duo, che domani farà tappa al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano e poi si sposterà a Catania (27 novembre), Palermo (28 novembre), Aprilia (7 dicembre) e Napoli (22 dicembre), per poi proseguire nel 2025 a Torino (17 marzo), Roma (18 marzo) e Spoleto (28 marzo). "E' uno spettacolo che parla ai giovani - dice all’AdnKronos Gianmarco Carroccia -. Quest'anno sono 10 anni che lavoriamo insieme e la cosa che ci ha sorpreso molto è che ci sono sempre più giovani ai nostri concerti".
Queste canzoni, osserva, "nonostante abbiano più di 50 anni, riescono ad essere recepite anche dalle nuove generazioni. Ci sono qualità e bellezza e i ragazzi riescono a recepirla”. Sono proprio i giovani che arrivano al concerto preparatissimi, non si trattengono e conoscono ogni brano a memoria. “I genitori hanno in casa i dischi di Battisti - osserva Mogol - e imparano da piccoli queste canzoni. Quando andiamo a fare le serate cantano insieme ai papà e alle nonne, è un piacere. Tutti cantano e questa è una cosa salutare, l’ho scritto anche nel mio libro 'La Rinascita'. Cantare insieme fa molto bene perché scarica endorfine. La gente si diverte e l’orchestra è davvero molto buona. Il messaggio che vogliamo dare ai giovani è di cantare, cantare insieme”.
Lo spettacolo riserverà tante piccole sorprese: “Eseguiremo i grandi classici del sodalizio ma ci saranno anche dei pezzi un po’ meno conosciuti ma altrettanto belli che non hanno avuto la visibilità che meritavano" assicura Carroccia. A rendere ancora più speciale la tappa milanese sarà la presenza sul palco della Emozioni Orchestra, composta da 20 elementi diretti dal maestro Marco Cataldi, autore anche degli arrangiamenti. Nelle date di Catania e Palermo, invece, Gianmarco Carroccia e Mogol saranno accompagnati da una band composta da: Marco Cataldi (arrangiamenti e chitarre), Alessandro Patti (basso), Bruno D’ambrosio (batteria e percussioni), Dario Troisi (pianoforte e synth), Christian Vilona (sax, flauto e voci) e Michele Campo (violino).
L'idea di coinvolgere Mogol in questo progetto è nata nel 2014. “Volevo dargli uno spessore culturale considerevole - dice Carroccia - Lo portavo avanti da qualche anno e così invitai Mogol a uno spettacolo che stavo facendo a Sperlonga. Lui rimase profondamente colpito, sia dal modo in cui era costruito sia dal grande pubblico presente quella sera. Così iniziammo a fare concerti insieme, avendo la fortuna di calcare i più belli palcoscenici del nostro Paese”. Ma non solo, visto che lo spettacolo ha varcato in più di un’occasione i confini nazionali: “Siamo stati in Albania, in Croazia, in Svizzera e abbiamo in programma di rifarlo. Questo progetto è cresciuto sempre di più in questi anni. E' una sorta di viaggio cronologico nel tempo che va da metà anni ’60 agli anni ’80 nel quale Mogol è narratore e introduce ogni singolo pezzo raccontando vari aneddoti o i significati reali dei pezzi che poi andiamo a eseguire”.
Da questa esperienza, ammette Carroccia, ha imparato molto. "Soprattutto sul piano umano: Mogol è instancabile, è sempre pronto a realizzare nuovi progetti e mi ha trasmesso la disciplina, la precisione e professionalità nel lavoro, che sono state fondamentali. Con lui si assorbe sempre qualcosa di nuovo perché è un pozzo inesauribile di idee”. Anche Mogol quando visto in scena Carroccia, è rimasto impressionato: “Bravo, gli ho detto, dove hai imparato a cantare così? Aveva fatto il corso nella mia scuola ma essendoci tanti alunni non lo potevo immaginare. Gianmarco è molto bravo e serio e si serve di strumentisti straordinari". E a Battisti 'Emozioni' piacerebbe? “Assolutamente sì - sottolinea Mogol - cantiamo le sue canzoni e non solo. Ce ne sono anche alcune belle di Gianni Bella, come ‘Dormi amore’ Con questi spettacoli ci divertiamo e si diverte anche la gente che partecipa, sono sicuro che gli piacerebbe".
(di Federica Mochi)