Escursionista precipita e muore sul Monte Chiampon: quinto incidente mortale in 24 ore
A perdere la vita un 82enne di Artegna dopo un volo di circa 20 metri
Un uomo di Artegna, 82 anni ha perso la vita sul Monte Chiampon, nelle Prealpi Giulie in Friuli, in seguito ad una caduta per circa una ventina di metri. Dopo le 4 vittime di domenica, si tratta del quinto incidente mortale in montagna nel giro di circa 24 ore.
La chiamata dalla sala operativa è arrivata intorno alle 12:30 da parte di altri escursionisti che scendendo hanno notato un corpo senza vita a quota 1300 metri. Sono stati attivati l'elisoccorso regionale, la stazione di Udine del Soccorso Alpino e la Guardia di Finanza.
Inizialmente si pensava ad un arresto cardiaco, ma i soccorritori hanno verificato che il decesso è avvenuto in seguito ai traumi da caduta. Ritrovando alcuni effetti personali dell'uomo, del quale ancora non sono note le sue generalità, hanno verificato che possa essere caduto per circa venti metri. Al momento non è possibile stabilire le cause della caduta in assenza di testimoni al momento in cui è avvenuto il fatto.
Sul posto è arrivata l'equipe dell'elisoccorso regionale: il medico di bordo non ha potuto far altro che constatare il decesso. Tre soccorritori sono stati prelevati dal campo base per coadiuvare le operazioni di recupero e, una volta ottenuta l'autorizzazione del magistrato, la salma è stata rimossa con un secondo elicottero. Le operazioni si sono concluse intorno alle 14.30.
Ieri 4 morti, due sulle Dolomiti
L'incidente di oggi arriva dopo una domenica nera per la montagna, con 4 incidenti mortali, due sulle Dolomiti bellunesi, uno in Val del Rì, in Trentino, e uno in Val di Susa. A perdere la vita son stati un'alpinista morta cadendo dalla Croda dei Toni; un escursionista è deceduto dopo essere caduto nella val di Zoldo, ancora sulle Dolomiti bellunesi; un 26enne residente a Nogara (VR) che ha perso la vita lungo la ferrata Val del Rì; un uomo a Rocciamelone, nel comune di Mompantero (TO), nella Valle di Susa.
Esteri
Trump, la rivelazione choc in un audio di Epstein:...
Cosa disse il finanziere trovato morto in carcere nel 2019 dopo essere stato condannato per traffico sessuale. Lo staff del tycoon: "Falsità"
Jeffrey Epstein fece rivelazioni choc sul suo "più caro amico" Donald Trump in un'intervista data nel 2017 a Michael Wolff, che in quel momento stava facendo ricerche per il suo best-seller esplosivo Fire and Fury. Negli audio dei colloqui, ottenuti dal Daily Beast, il finanziere trovato morto in carcere nel 2019 dopo essere stato condannato per traffico sessuale, ha affermato che Trump era un traditore seriale nei suoi matrimoni e amava "scopare le mogli dei suoi migliori amici".
Epstein, che ha descritto Trump come un uomo "affascinante" e "sempre divertente", ha anche rivelato, riguardo al rapporto tra l'ex presidente e la moglie Melania, che "la prima volta che ha dormito con lei è stato sul mio aereo", soprannominato "Lolita Express". Lo staff di Trump ha definito la pubblicazione dei nastri come "false diffamazioni" e "interferenza elettorale".
Wolff afferma di avere fino a 100 ore di registrazioni di interviste con Epstein, tra cui quelle usate come fonte per Fire and Fury e quelle di anni di incontri in cui il finanziere caduto in disgrazia sembrava volere che Wolff scrivesse una sua biografia. Wolff ha detto di aver deciso di pubblicare parti dell'archivio dopo che una nuova accusatrice, un'ex Miss Svizzera, ha affermato la scorsa settimana che Trump l'aveva palpeggiata nel 1992.
Cronaca
Bel tempo su tutta Italia ma arriva il freddo (solo per...
Il meteorologo Costante De Simone all'Adnkronos: "La calma di vento favorisce nebbia nelle pianure del Nord"
Ancora "bel tempo in tutta Italia" per i prossimi giorni. "La calma di vento favorirà la nebbia nelle pianure del nord", lo dice all'Adnkronos il meteorologo Costante De Simone, già generale dell’Aeronautica Militare e membro del consiglio esecutivo dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale che per previsioni più a lungo termine fa riferimento al Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare.
"Tra oggi e il 10 novembre pare delinearsi una conformazione sinottica di tipo anticiclonica su tutto il Paese. Le temperature invece subiranno un deciso calo portandosi al di sotto della media del periodo al nord ed al sud, mentre al centro saranno in linea con la media stagionale - spiega De Simone citando sempre il Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare - e nella seconda settimana del mese di novembre si rimane sotto l’influenza dell’alta pressione. Come conseguenza avremo temperature in generale risalita, attestandosi al di sopra della media su tutto il territorio".
"Nella terza settimana, dal 18 al 24 novembre, potrebbe delinearsi un ulteriore lieve indebolimento del campo di alta pressione su tutto il paese, con la tendenza pluviometrica al di sotto della media al nord ed in linea al centro-sud mentre la tendenza termica sarà al di sopra della media al settentrione ed in linea con le medie del periodo al centro-sud. - conclude il meteorologo - E nell’ultima settimana infine potrebbe risalire lievemente il campo di alta pressione su tutto il Paese, con le piogge che saranno al di sotto delle medie del periodo su tutto il Paese, mentre le temperature potrebbero risalire al nord e conseguentemente saranno al di sopra delle medie, mentre sul resto del territorio saranno in linea con la media stagionale".
Esteri
“Milioni di dollari per il rilascio degli ostaggi a...
Cosa dice l'emittente israeliana Canale 12 citata dal Times of Israel. Il Primo Ministro sarebbe anche pronto a garantire un 'passaggio sicuro' fuori da Gaza per i rapitori
Nel tentativo di ottenere il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sarebbe pronto a offrire ai loro rapitori "diversi milioni di dollari" per la liberazione di ciascun ostaggio. A riportarlo è l'emittente israeliana Canale 12 citata dal Times of Israel. Il premier sarebbe anche pronto a garantire un 'passaggio sicuro' fuori da Gaza per i rapitori - e rispettive famiglie - che rilasciano gli ostaggi. Netanyahu avrebbe dato istruzioni in tal senso durante una consultazione sulla sicurezza tenutasi nella serata di ieri.
Secondo l'intelligence israeliana solo 51 ostaggi, sui 101 che si trovano nella Striscia di Gaza, sarebbero ancora vivi, ha spiegato il quotidiano Israel Hayom citando valutazioni dell'intelligence dello Stato ebraico. Sono state 215 le persone rapite in Israele durante l'assalto del 7 ottobre sferrato da Hamas. Quasi la metà di loro sono state rilasciate grazie ad accordi o a operazioni delle Idf. Hamas ha annunciato più volte che alcuni ostaggi sono stati uccisi nei raid condotti da Israele sulla Striscia di Gaza.
In ogni caso Israele sarebbe "pessimista' sulle possibilità di raggiungere un accordo sugli ostaggi, riporta Ynet citando fonti israeliane. "Hamas insiste sulla fine completa della guerra e quindi non è pronto ad accordi più piccoli - spiegano le fonti -, questo non va nella direzione buona. I mediatori non sono ancora tornati con una risposta ufficiale così che i negoziati non collassino completamente".
"Le possibilità di un accordo appaiono molto ridotte", continuato le fonti del giornale israeliane, che aggiungono che Israele subirà un'intensa pressione a mettere fine alla guerra a Gaza, a prescindere da chi vincerà le elezioni Usa la prossima settimana.
Usa: "Hamas ha rifiutato tregua"
Il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha intanto attribuito la colpa ad Hamas di aver rifiutato una tregua temporanea a Gaza, mentre si rivolgeva al mediatore Egitto per un nuovo tentativo di accordo. Venerdì scorso un funzionario di Hamas avrebbe detto all'Afp che il gruppo avrebbe ricevuto una proposta da Egitto e Qatar per una tregua a breve termine ma che l'avrebbe respinta perché non includeva un cessate il fuoco duraturo.
In una telefonata con il ministro degli Esteri egiziano Badr Abdelatty, Blinken "ha notato che Hamas ha nuovamente rifiutato di rilasciare anche un numero limitato di ostaggi per garantire un cessate il fuoco e un soccorso per la popolazione di Gaza", si legge in una dichiarazione del Dipartimento di Stato. Blinken "ha sottolineato l'importanza di porre fine alla guerra a Gaza, garantire il rilascio di tutti gli ostaggi e aumentare e sostenere la fornitura di assistenza umanitaria".
Fuga di notizie, arrestato un ufficiale Idf: "Danno a liberazione ostaggi"
Un ufficiale delle Idf è stato intanto arrestato ieri in relazione all'inchiesta sulla presunta fuga di notizie dall'ufficio del primo ministro israeliano, riporta il Times of Israel, indicando nell'ufficiale - la cui identità non è stata rivelata - il quinto sospetto coinvolto nelle indagini, che vede al centro un consigliere del primo ministro, Eliezer Feldstein. Quest'ultimo entrò nell'ufficio stampa poco dopo l'inizio della guerra. In precedenza era stato portavoce delle Idf e del ministro per la Sicurezza nazionale, Itamar Ben Gvir. Per il Times of Israel, si tratta di "una delle fughe di notizie più gravi nella storia di Israele".
Nello specifico, i documenti segreti - che si sosteneva fossero stati redatti da Hamas e rinvenuti dall'esercito a Gaza - vennero usati dal Jewish Chronicle per un articolo in cui si sosteneva che la fazione palestinese intendesse portare gli ostaggi rapiti il 7 ottobre fuori dall'enclave, attraverso l'Egitto. In un altro articolo della Bild si sosteneva che Hamas prolungasse i negoziati come forma di guerra psicologica. L'autenticità dei documenti venne in seguito smentita.
Secondo un giudice del tribunale dei magistrati di Rishon LeZion, che ha revocato l'ordine di riservatezza sul nome di Feldstein, con la clamorosa fuga di notizie "ci potrebbe essere stato un danno alla capacità delle agenzie di sicurezza di raggiungere l'obiettivo di liberare gli ostaggi".
Hamas, fratello Sinwar nuovo leader?
Intanto, sul fronte della leadership 'decapitata' di Hamas, il fratello di Yahya Sinwar, Muhammad, opererebbe come leader de facto dell'ala militare del gruppo terroristico a Gaza, insieme a un ristretto consiglio di alti comandanti, spiega l'emittente israeliana Kan.
Non ci sarebbe quindi ancora stata alcuna nomina formale di Muhammad Sinwar da parte di Hamas, che dal canto suo non ha ancora confermato la morte dell'ex capo dell'ala militare Muhammad Deif, che Israele dice di aver ucciso in un attacco aereo a luglio.