Nessun '6' né '5+' al concorso di oggi
Nessun '6' né '5+1' nell'estrazione del Superenalotto di oggi, 4 novembre 2024. Centrati, invece, due '5' da oltre 59mila euro ciascuno. Il jackpot per il prossimo concorso sale a 27 milioni.
Quanto costa una schedina?
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.
La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
Quali sono i punteggi vincenti?
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;
- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
Come so se ho vinto?
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
La combinazione vincente di oggi 4 novembre 2024
Ecco la combinazione vincente di oggi, 4 novembre 2024: 27, 32, 33, 44, 60, 89. Numero Jolly: 52. Numero Superstar: 5.
Cronaca
Manovra, Luppi (Msd Italia): “Un Paese senza...
Al XIX Forum Meridiano Sanità, 'innovazione centrale per garantire sostenibilità nel sistema salute ma anche per dare possibilità di crescita, anche economica-sociale, all'Italia'
"L'innovazione sarà centrale per garantire non solo la sostenibilità nel sistema salute, ma anche un vero e proprio avanzamento e una possibilità di crescita, anche economica-sociale, per il nostro Paese e per l'Europa che deve diventare sempre più attrattiva. Un Paese e un continente senza innovazione non hanno futuro". Queste le parole di Nicoletta Luppi, presidente e amministratrice delegata di Msd Italia, ospite del XIX Forum Meridiano Sanità 'Health for all Policies: verso una nuova visione strategica del sistema sanitario per la crescita del Paese', in cui si è parlato - oggi a Roma - della correlazione tra salute e produttività, quali elementi essenziali per sostenere la crescita nel lungo periodo investendo sulle attività di prevenzione e adottando rapidamente le innovazioni in campo scientifico e tecnologico.
Un altro punto importante riguarda i farmaci innovativi che vanno supportati e promossi: "Sempre con riferimento al Fondo per i farmaci innovativi, che è stato ampliato all'innovatività condizionata e agli antibiotici cosiddetti 'reserve' - continua Luppi - voglio sottolineare che è stata introdotta una norma che vieta l'accesso alle risorse del Fondo a tutte le indicazioni terapeutiche che vengono approvate dopo 6 anni dalla data di primo riconoscimento dell'innovatività per il farmaco specifico. Una misura che, se non modificata, apporterà gravi danni ai pazienti e alla capacità delle aziende di fare innovazione. Questo limite, che non si basa su alcuna evidenza scientifica, è inaccettabile. Non ci devono essere freni normativi di nessun tipo all'innovazione, soprattutto per i pazienti, perché ogni nuova scoperta può fare la differenza tra la vita e la morte".
Questo articolo è stato originariamente pubblicato dall’agenzia Adnkronos. Sbircia la Notizia Magazine non è responsabile per i contenuti, le dichiarazioni o le opinioni espresse nell’articolo. Per qualsiasi richiesta o chiarimento, si prega di contattare direttamente Adnkronos.
Cronaca
Farmaci, Antonioli (Ucb Italia): “Investito quasi 30%...
"Ucb Pharma ultimamente ha concentrato la propria ricerca nell'ambito immunologico e neurologico. L'anno scorso ha investito quasi il 30% del proprio fatturato, che è di 5,3 miliardi, in ricerca e sviluppo. E lo facciamo con una ricerca di precisione basata sugli anticorpi e le piccole molecole. Un impegno che sicuramente ha già dato grandi frutti, ma che andrà avanti per trovare nuove risposte per i bisogni insoddisfatti dei pazienti". Lo ha detto Laura Antonioli, medical affairs head Ucb Italia, a margine dell'evento - oggi a Milano - con cui è stato annunciato il via libera di Aifa all'estensione della rimborsabilità in Italia di bimekizumab per l'artrite psoriasica attiva, dopo quella ottenuta nel marzo 2023 per la psoriasi a placche da moderata a severa.
Bimekizumab è il primo e unico trattamento progettato per inibire selettivamente e direttamente le interleuchine IL-17A, e IL-17F, molecole messaggere del sistema immunitario all'organismo, che svolgono un ruolo chiave nei processi infiammatori, con un impatto positivo sulla qualità di vita.
"La qualità della vita del paziente non è fatta solo di endpoint clinici che si osservano negli studi. E' fatta della possibilità di poter vedere dei progressi che magari fino a qualche tempo prima non era possibile ottenere, come ad esempio la possibilità di non giungere a deformazioni del proprio corpo", conclude.
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Cronaca
Artrite psoriasica, pazienti: “Garantire accesso equo...
Apmarr e Apiafco, 'in tutte le regioni'
"E' importantissimo che i pazienti possano accedere ai farmaci prescritti dal medico dopo aver valutato le condizioni della persona. E' importante che l'accesso sia precoce e che sia equo in tutte le regioni, perché purtroppo nel nostro Paese molto spesso le persone non accedono in maniera uguale ai farmaci. Addirittura ancora oggi abbiamo difficoltà di accesso tra Asl della stessa regione, perché una serie di ostacoli impedisce di arrivare ad un trattamento precoce con farmaco adeguato". Lo ha detto Antonella Celano, presidente Apmarr, Associazione nazionale persone con malattie reumatologiche e rare, a margine dell'evento con cui si è annunciato il via libera di Aifa all'estensione della rimborsabilità in Italia di bimekizumab per l'artrite psoriasica attiva, dopo quella ottenuta nel marzo 2023 per la psoriasi a placche da moderata a severa.
L'artrite psoriasica, che in Italia riguarda oltre 100mila persone, è una condizione infiammatoria sistemica cronica grave, altamente eterogenea, che colpisce sia le articolazioni sia la pelle, e l'estensione della rimborsabilità in Italia del farmaco sviluppato da Ucb per questa malattia offre ai reumatologi e dermatologi nel nostro Paese una nuova opzione terapeutica, in grado di portare a un livello superiore il controllo della malattia, negli esiti muscoloscheletrici e cutanei.
Presente all'incontro anche Valeria Corazza, presidente Fondazione Corazza Onlus e Apiafco, che su bimekizumab dice: "Il farmaco c'è e ha un'ottima rispondenza sulla pelle e sull'artrite psoriasica, quindi potrebbe essere una vera accoppiata. Anche se ogni paziente ha una storia a sé". Per Corazza andrebbe però fatto un lavoro a monte, che parte dalla consapevolezza: "Dobbiamo cominciare a parlare di informazione perché il paziente deve essere consapevole che la psoriasi si manifesta sulla pelle, ma è una malattia che porta le sue comorbidità. Uno su 3, uno su 4 sviluppa anche l'artrite psoriasica. Con una diagnosi precoce e un farmaco opportuno si riesce senz'altro a tenere sotto controllo la pelle, ma anche probabilmente a posticipare l'arrivo di queste comorbidità. E' assolutamente importante poter accedere alla miglior cura disponibile, in breve tempo e ovunque sul territorio italiano, perché l'equo accesso non è ancora praticato. Vorremmo anche poter sedere ai tavoli regionali dove si prendono le decisioni delle politiche che riguardano le patologie, perché le informazioni sulla real life dei pazienti le possono dare solo le associazioni".
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