Amazon, progetto di educazione finanziaria Econo.mia per dipendenti azienda
L'azienda ha affidato l’implementazione e lo sviluppo dei contenuti del programma di formazione ad ActionAid Italia
Amazon ha annunciato Econo.mia, un percorso di alfabetizzazione economico finanziaria, rivolto a tutte e tutti i dipendenti dell’azienda in Italia, con l’obiettivo di promuovere una sempre maggiore indipendenza ed empowerment personale, con un particolare focus sul contrasto al divario di genere. L’iniziativa prevede un corso di formazione, in modalità ibrida, che toccherà i principali temi di economia e finanza che hanno un impatto sulla vita di ciascuno, in special modo delle donne. In alcuni territori in cui Amazon è presente con le proprie sedi, una parte del percorso sarà aperta anche alle donne interessate delle diverse comunità, con una serie di eventi e contenuti di formazione dedicati.
In considerazione dell’importanza e della delicatezza del tema, Amazon ha affidato l’implementazione e lo sviluppo dei contenuti del programma di formazione ad ActionAid Italia, organizzazione internazionale indipendente che agisce contro la povertà e l’ingiustizia da sempre impegnata per la promozione dell’equità di genere, con la quale lavorerà in sinergia nei prossimi mesi e per tutto il 2025. "Crediamo fermamente nell'importanza di un’alfabetizzazione economico finanziaria come strumento di conoscenza, consapevolezza e, in definitiva, possibilità di scelta, soprattutto per le donne”, ha dichiarato Mariangela Marseglia, country manager di Amazon Italia e Spagna. “Con questa iniziativa vogliamo fornire strumenti concreti, utili non solo alle nostre e ai nostri dipendenti, ma anche alle donne appartenenti alle comunità in cui operiamo. L’impegno per l’equità di genere deve essere quotidiano, e soprattutto calibrato sulle esigenze delle persone. In questo percorso è motivo di orgoglio avere al nostro fianco un partner di calibro internazionale come ActionAid", ha aggiunto.
"Riteniamo fondamentale collaborare con il settore privato per la gestione di piani strutturati di educazione finanziaria", ha commentato il sottosegretario al ministero dell’Economia e delle Finanze, Federico Freni. “La collaborazione tra pubblico e privato è necessaria per permetterci di ampliare la platea dei destinatari, quindi le ambizioni e gli obiettivi, di queste iniziative. Ho apprezzato l’impegno e soprattutto le risorse che Amazon ha deciso di investire su questo progetto, che spero possa ispirare molte altre iniziative di questo tipo", ha detto.
La presentazione di Econo.mia è stata anche l’occasione per anticipare alcuni dei risultati più salienti emersi dalla ricerca commissionata da Amazon sulle disuguaglianze economiche di genere in Italia e sulla consapevolezza finanziaria nel nostro Paese. Lo studio, affidato all’istituto di ricerca Swg, restituisce una fotografia di una società italiana ancora acerba in termini di competenze economico finanziarie, in cui le differenze di genere sono nette e foriere di disuguaglianze.
I primi insights Un terzo degli intervistati (34%) ha una scarsa consapevolezza finanziaria, una percentuale che sale al 42% se ci si focalizza solo sul target femminile. Ma perché è importante lavorare su progetti di formazione finanziaria? Alcuni dati più di altri ne sottolineano l’urgenza: all’interno delle coppie di lavoratori, due donne su cinque sono a rischio di dipendenza finanziaria dal partner, e oltre una donna su tre (35%) dichiara di sentire un controllo eccessivo da parte del partner sulle finanze comuni. Più in generale, l’atteggiamento nei confronti del denaro è vissuto in maniera molto diversa tra uomini e donne: gli uomini tendono ad associare al concetto di denaro condizioni di soddisfazione (60%) e opportunità (55%), mentre il 41% delle donne dichiara di provare stress e fatica nella gestione.
Infine, quando ci si addentra in temi e contenuti specifici, emerge un diffuso analfabetismo economico: solo un intervistato su tre saprebbe spiegare il ral e padroneggia concetti come inflazione e tasso di interesse, a cui si accompagna un desiderio di saperne di più. Alla domanda 'in quali dei seguenti ambiti vorrebbe disporre di maggiori competenze economico-finanziarie', il 31% delle donne risponde investimenti personali in titoli; il 30% fa riferimento all’ottimizzazione fiscale e alla gestione delle tasse; il 28% indica la gestione delle spese ordinarie e del bilancio familiare.
Economia
Criptovalute, alla Camera focus su valore sociale delle...
Questo il tema dell'evento “Il valore sociale di criptovalute e Web3: opportunità e sfide per il futuro del Paese”, organizzato da Polyhedra in collaborazione con l’On. Giulio Centemero che si è tenuto questa mattina presso la Camera dei Deputati
Il valore sociale delle cripto-attività: opportunità e sfide per l’Italia. E' questo il tema dell'evento “Il valore sociale di criptovalute e Web3: opportunità e sfide per il futuro del Paese”, organizzato da Polyhedra in collaborazione con l’On. Giulio Centemero che si è tenuto questa mattina presso la Camera dei Deputati. L’incontro ha visto la partecipazione dei principali attori del settore, tra cui Gianluigi Guida, Ceo di Binance Italy, la divisione italiana di Binance, il principale ecosistema blockchain globale che comprende anche il più grande exchange di criptovalute al mondo. Nel suo intervento, Guida ha approfondito il ruolo sociale e innovativo delle cripto-attività e delle tecnologie Web3, un settore in rapida e costante crescita che, secondo l’Osservatorio Blockchain & Web3 del Politecnico di Milano, in Italia interessa oltre 3,6 milioni di italiani che dichiarano di possedere criptovalute e token. Un mercato chiave, quello italiano, per una realtà leader come Binance scelta nel mondo da oltre 230 milioni di utenti.
L'evento alla Camera si è inserito in un clima di forte dibattito attorno al mercato delle cripto-attività, sollevato dalla recente proposta del governo di elevare l’aliquota sulle plusvalenze delle cripto-attività dal 26% al 42%, come previsto nel testo della Manovra. Guida ha sottolineato come tale provvedimento possa minare la competitività del settore in Italia, che resterebbe indietro in campo innovazione rispetto anche ad altri Paesi europei e non solo, con potenziali ripercussioni non solo sugli investimenti, ma anche sull’aspetto sociale e innovativo della tecnologia blockchain. La blockchain, infatti, ha un ruolo che va ben oltre il solo investimento in criptovalute, in quanto tecnologia capace di supportare l’inclusione finanziaria e di offrire strumenti per le attività filantropiche.
Il Web3 è un ambiente inclusivo, aperto a tutti e accessibile anche in assenza di sistemi finanziari tradizionali, come nel caso dei Paesi ancora in via di sviluppo. Non solo investimenti dunque, è infatti altissimo il potenziale della blockchain per migliorare l’efficienza e la trasparenza nelle operazioni di charity, una tecnologia che può contribuire in maniera concreta alle cause umanitarie e al benessere collettivo. Binance sul campo è già attiva da tempo, tramite Binance Charity, la fondazione senza scopo di lucro dedicata alla promozione di attività filantropiche su blockchain, nonché la prima piattaforma di beneficenza decentralizzata al mondo a sostenere il concetto di "blockchain per il bene sociale”. Questo modello permette donazioni istantanee e 100% tracciabili che arrivano quindi direttamente ai beneficiari finali, garantendo accesso diretto ai fondi e riduzione dei costi di intermediazione, con un impatto globale in tempo reale.
“Dall’avvio della propria attività, Binance Charity ha donato oltre 20 milioni di dollari e supportato progetti in più di 50 Paesi. Nel nostro Paese, tra le iniziative, è importante ricordare la prima donazione tramite blockchain a un ospedale italiano, il Policlinico Gemelli di Roma, finalizzata un anno fa e che ha sostenuto la realizzazione del nuovo Centro di Nutrizione Clinica del principale nosocomio della Capitale, primo ospedale in Italia ad aprirsi alle donazioni tramite Web3, insieme a 4 borse di studio per study coordinator”, ha dichiarato Guida.
“Tali interventi, resi possibili dalla trasparenza e tracciabilità della tecnologia blockchain, dimostrano come le criptovalute possano fornire un valore concreto e immediato, andando ben oltre la semplice speculazione finanziaria” ha proseguito Guida. Per poi concludere: “La blockchain ha il potenziale per costruire un futuro più giusto e accessibile. Anche per questo, interventi a reale danno del settore, come la proposta di aumento ingiustificato della tassazione sulle criptovalute, rischiano di rappresentare un passo indietro per l’Italia in termini di innovazione e di limitare la crescita di un settore chiave su più fronti, facendo perdere così all’intero Paese un’opportunità altamente strategica”.
Economia
Energia: report, in ripresa le rinnovabili elettriche
Presentata la Relazione sullo Stato della Green Economy 2024
Nel 2023 l’elettricità da fonte rinnovabile in Italia ha superato il 44% della produzione totale. La nuova capacità di generazione è salita a circa 3 GW nel 2022 e a quasi 6 GW nel 2023. Nel primo semestre del 2024 è aumentata di 3.691 MW, +41% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un trend positivo per il fotovoltaico, ancora insufficiente per l’eolico. I dati preliminari per il 2023 vedono miglioramenti per le rinnovabili elettriche, nel 2023 per la prima volta Sole e vento hanno generato oltre 50 TWh di energia elettrica, ossia un quinto della produzione nazionale di elettricità. Per raggiungere gli obiettivi europei al 2030 la potenza installata dei nuovi impianti dovrebbe aumentare a 11/12 GW annui. Questa la fotografia contenuta nella Relazione sullo Stato della Green Economy presentata in apertura degli Stati Generali della Green Economy 2024, la due giorni green a Rimini nell’ambito di Ecomondo, promossa dal Consiglio Nazionale della Green Economy.
Sul fronte del risparmio e dell'efficienza energetica, bene edifici e industria, male i trasporti. Più nel dettaglio, nel 2023 i consumi di energia in Italia sono calati di 4 Mtep: quelli di gas di ben 5,6 Mtep, di carbone di 2,2 Mtep e di prodotti petroliferi di 1 Mtep. Gli edifici, nel 2023, sono il settore più energivoro con oltre il 40% della domanda nazionale di energia, anche se hanno ridotto i propri consumi del 5,5%. I trasporti sono il secondo settore per consumi di energia, con il 35% del totale e sono l’unico settore in cui anche nel 2023 i consumi di energia sono aumentati del 2,2%. L’industria, col 21% dei consumi finali nazionali, nel 2023, ha fatto registrare un taglio del 6%.
Economia
Ambiente: report, deboli misure di tutela e ripristino,...
Presentata la Relazione sullo Stato della Green Economy 2024
Deboli le misure di tutela e ripristino del capitale naturale mentre continua il consumo di suolo. Questa la fotografia contenuta nella Relazione sullo Stato della Green Economy presentata in apertura degli Stati Generali della Green Economy 2024, la due giorni green a Rimini nell’ambito di Ecomondo, promossa dal Consiglio Nazionale della Green Economy.
Tra il 2021 e il 2022 - sottolinea il rapporto - il consumo di suolo è stato di 70,8 km2, pari a 19,4 ettari al giorno. È il valore più elevato a partire dal 2012, a fronte di una diminuzione della popolazione di circa 206mila unità. Il suolo consumato copre il 7,14% del territorio nazionale. Più nel dettaglio, nel 2022 i principali interventi di artificializzazione del territorio si sono verificati in pianura Padana e lungo la fascia costiera Adriatica, con episodi significativi nel litorale romagnolo e in Salento.
In questo quadro, la superficie vegetata in percentuale della superficie urbanizzata, dal 2016 al 2022 nelle principali città italiane, è pressoché invariata. L’incidenza della superficie verde direttamente fruibile dai cittadini, nel 2021, nei capoluoghi, era in media solo di 8,55 metri quadrati ogni 100 di superficie urbanizzata.
Non solo. Per quanto riguarda la risorsa idrica, "nonostante la crisi climatica porti anche periodi prolungati di siccità e una riduzione della disponibilità media annua di acqua, nel 2023 le perdite della rete sono state pari al 42,2% a livello nazionale e al 50,5% nelle regioni del Sud".
"Per gli effetti dei cambiamenti climatici non si può pensare di reiterare esclusivamente le misure usate in passato, serve un ventaglio più ampio di soluzioni, con una maggiore ricorso a quelle basate sulla natura", si sottolinea nella Relazione.