Macelleria Monieri: carni di qualità eccellente dal 1933
La macelleria Monieri venne fondata nel 1933 da Federico Monieri tra le dolci colline della Valle del Seveso e ancora oggi rappresenta un vero punto di riferimento per tutta l’Alta Brianza per l’ottima qualità delle carni bovine di Razza Piemontese, la scrupolosa selezione delle materie prime e il servizio sempre attento e curato in ogni minimo dettaglio. Una vera tradizione di famiglia che, di generazione in generazione, viene portata avanti e rinnovata con impegno quotidiano e dedizione per il proprio lavoro.
La carne bovina di Razza Piemontese della Macelleria Monieriè certificata COALVI e proviene solo da allevamenti d’eccellenza 100% italiani. Si tratta di una delle carni più pregiate al mondo per le sue eccezionali caratteristiche organolettiche e nutrizionali, che la collocano ai massimi livelli per tenerezza, sapore e salubrità.
Infatti, le carni bovine di Razza Piemontese sono note per essere particolarmente magre e gustose, con un ridottissimo contenuto di colesterolo e un’elevata percentuale di grassi insaturi, utili per il benessere di tutto l’organismo e adatte per ogni tipo di alimentazione e a tutte le età.
La Macelleria Monieri propone diversi tagli di carne bovina di Razza Piemontese, tra cui le pregiate fiorentine di Bue Grasso di Carrù, le costate, le lombate, i carpacci e le freschissime battute al coltello, ritenute uno dei modi migliori per assaporare il gusto unico e inconfondibile della carne di Fassone. In negozio, è anche possibile acquistare ottima carne di pollame, rigorosamente allevato a terra, ma anche di Coniglio Grigio di Carmagnola e di suino con ottime preparazioni già pronte per la griglia.
Per chi non ha molto tempo per cucinare e preferisce comprare prodotti pronti in pochi minuti, il banco della Macelleria Monieripropone un’ampia gamma di squisite preparazioni, realizzate sul momento ed esclusivamente con le migliori carni pregiate italiane, come hamburger, involtini, arrosticini e coscette già aromatizzate e pronte per essere cucinate in pentola o in forno.
Oltre a ciò, il reparto gastronomia della Macelleria Monieri è ricchissimo di proposte interessanti per un pasto sano, invitante e completo, da gustare ogni giorno o nelle occasioni più importanti, con antipasti, primi e secondi classici o della tradizione, che riescono a soddisfare anche i palati più esigenti.
Presso la Macelleria Monieri, si possono anche trovare una grande varietà di formaggi di alta qualità, sia freschi sia stagionati, realizzati con latte bovino, ovino e caprino dalle più prestigiose aziende casearie italiane e francesi, oltre a moltissimi salumi di produzioni d’eccellenza italiane, come il Prosciutto di Cinta Senese, l’originale e prelibata Bresaola di Fassone Piemontese di produzione propria, la Bologna al Tartufo o l’Arrosto di Reale.
Per offrire un servizio di qualità, sempre completo ed efficiente alla propria clientela, la Macelleria Monieri offre la possibilità di prenotare e ritirare la spesa in negozio, telefonando al numero 0362 564319 e negli orari di apertura del punto vendita in Via Garibaldi 4 a Lentate sul Seveso (MB).
Gastronomia
Il leggendario chiosco di pollo allo spiedo di Milano passa...
Il celebre chiosco di Porta Romana, simbolo della gastronomia milanese dal 1967, entra in una nuova era con nuove aperture in programma e un’espansione senza perdere la sua autenticità.
C’è aria di rivoluzione a Milano. Giannasi, il famoso chiosco di pollo allo spiedo in Piazza Bruno Buozzi, ha ceduto la maggioranza al Gruppo Finiper Canova e la notizia ha scosso un po’ tutti. Sì, proprio Giannasi, quello che è lì dal 1967, quello che chiunque sia cresciuto in città ha visitato almeno una volta per prendersi un pollo croccante appena sfornato. E adesso? Beh, adesso si prospetta una nuova era.
Finiper Canova non è un nome nuovo, soprattutto per chi fa la spesa da Iper, Unes, o magari si è concesso un dolce da CremAmore. Il gruppo, attivo nella grande distribuzione, ha acquisito il controllo dell’attività di Giannasi, promettendo però di non stravolgere l’identità del chiosco, ma piuttosto di farlo crescere, di farlo espandere. Insomma, che si sappia: non cambieranno il nostro Giannasi. La promessa è quella di mantenere tutto come è sempre stato – stessa autenticità, stessa qualità – ma con qualche chiosco in più in giro. E, chissà, magari un giorno troveremo un pollo allo spiedo Giannasi anche fuori da Milano.
Ma vediamo meglio cosa significa tutto questo. Il comunicato di Finiper Canova è stato molto chiaro: nessuna rivoluzione drastica, nessun restyling che ci farà dire “ma questo non è più il Giannasi di una volta”. L’obiettivo è espandersi, sì, ma in modo armonioso, mantenendo quelle caratteristiche che hanno fatto del chiosco di Porta Romana una vera istituzione. Apriranno nuovi punti vendita, si parla di chioschi in adiacenza ai supermercati del gruppo e anche di nuove location in città. Un’operazione che, per quanto ci renda un po’ nostalgici del chiosco “unico”, sembra promettere bene.
Giannasi, per chi magari non lo conosce bene (c’è qualcuno a Milano che non lo conosce?), è più di un semplice chiosco. È una storia di famiglia, una di quelle che iniziano dal basso, quando Dorando Giannasi, dagli Appennini tosco-emiliani, decise di aprire un piccolo baracchino per vendere polli e tacchini crudi. Piano piano, quel chiosco è diventato un simbolo. Un punto fisso. E non solo pollo allo spiedo – si parla di fritti, patate arrosto, primi piatti pronti e molto altro. Giannasi è il luogo dove le generazioni di milanesi si sono fermate per un pranzo veloce, magari portando a casa il pollo da condividere con la famiglia. La qualità, la semplicità e, sì, anche la convenienza lo hanno reso unico nel suo genere. E nel 2010, il Comune di Milano ha voluto riconoscere il suo valore attribuendo a Dorando Giannasi l’Ambrogino d’oro. Insomma, un pezzetto di storia cittadina.
E adesso? Adesso c’è un nuovo capitolo da scrivere e sembra che ci siano tutte le carte in regola per farlo bene. Certo, non possiamo negare che c’è sempre un po’ di timore quando un’attività storica viene acquisita da un grande gruppo. Lo abbiamo visto già con la Pasticceria Marchesi, passata sotto Prada, o con Cova, presa da Bernard Arnault. Anche il celebre Giacomo è finito nelle mani della famiglia Rovati. E sì, il rischio è sempre quello che l’identità del locale, quella sua unicità che lo ha reso un’icona, possa perdersi lungo la strada.
Ma, a detta di Finiper Canova, non sarà questo il destino di Giannasi. Anzi, il piano sembra proprio quello di preservare tutto ciò che lo ha reso speciale, facendo però un salto in avanti. Un’espansione che non è solo territoriale ma che potrebbe portare innovazioni anche nei prodotti offerti. E magari, a un certo punto, il chiosco che tutti conosciamo in Piazza Bruno Buozzi diventerà una sorta di “capostipite”, mantenendo il suo spirito originale mentre attorno nascono nuove piccole versioni di sé.
È innegabile, però, che per chiunque abbia vissuto a Milano negli ultimi decenni, la notizia dell’acquisizione faccia un certo effetto. Un misto tra nostalgia e curiosità. Da un lato, c’è la voglia di vedere cosa succederà, come sarà questa espansione. Dall’altro, c’è il ricordo di quel pollo preso al volo, di quelle file nei giorni di festa, del profumo che ti accoglieva appena ti avvicinavi al chiosco.
Il futuro di Giannasi sembra luminoso e noi speriamo che sia così. Speriamo che, tra un’espansione e l’altra, il chiosco resti fedele a sé stesso, semplice e autentico, proprio come lo conosciamo. Magari con qualche chiosco in più, ma con la stessa voglia di servire i milanesi – e, chissà, un giorno forse anche chi vive un po’ più lontano da Milano.
Gastronomia
Lorenzo Baldacci: il rinomato chef porta la sua arte...
Direttamente da Firenze, lo chef Lorenzo Baldacci ci porta a conoscere la sua cucina e la sua pluriennale esperienza attraverso questa esclusiva intervista che ci farà ripercorrere non solo la sua carriera, ma anche la sua personale esperienza in una location ed in un evento così rinomati nel mondo. La sua collaborazione con il Salotto delle Celebrità vuole essere motivo di arricchimento personale e di maggior conoscenza e consapevolezza dei sapori delle tradizioni enogastronomiche nazionali. Ogni suo piatto è unico e pensato proprio per i palati che hanno avuto modo all’interno de “Il Salotto delle Celebrità” di conoscere la sua arte culinaria. Ma scopriamo di più su chi è Lorenzo Baldacci e sulla sua arte culinaria.
“Benvenuto! Potresti descrivere brevemente la mission e il fattore distintivo della tua impresa rispetto agli altri nel settore?”
Grazie mille a voi. Attualmente lavoro per il ristorante Haselburg, nella splendida cornice di Castel Flavon. Abbiamo dodici tavoli che serviamo d’inverno nell’esclusiva bellezza interna del castello, e d’estate nella suggestiva terrazza che affaccia sulla città.
Con la divisione Eventi invece ci proponiamo principalmente come uno dei luoghi più esclusivi per i matrimoni in città e dintorni. La struttura su più livelli è multifunzionale: dal seminario, alla cena aziendale che ospita fino a 300 persone, matrimoni, eventi, concerti, mostre d’arte ecelebrazioni di ogni genere.
“Quali progetti o sogni futuri stai esplorando? Ci sono novità emozionanti che vorresti anticipare?”
Certo! Il Castello non dispone di camere, ma ci sarebbe la possibilità di realizzarle in termini di progetto e di spazi: siamo un’azienda in continua evoluzione ed abbiamo sempre molti progetti sul tavolo, soprattutto con la divisione eventi.
Per il momento non posso anticipare nulla di più, ma il ristorante ha 2 cappelli sulla guida Gault Millau e punta al terzo.
“Partecipare a questo evento esclusivo è una scelta significativa. Quali sono le tue motivazioni e aspettative?”
La Mostra del Cinema di Venezia è una grande vetrina per qualsiasi attività. Con noi hanno avuto modo di partecipare i migliori brand con cui collaboriamo ogni giorno, dalle Bollicine Kettmeir, alla carne Wagyu di Stefan e per finire alla pasta artigianale di Federico, del Pastificio Soldati. Ci siamo fatti conoscere al meglio, facendo assaporare ogni elemento delle nostre degustazioni per dare così grande valore gastronomico alla parte food and beverage della villa.
“In occasione della Mostra del Cinema di Venezia, ci interesserebbe conoscere il tuo legame personale con il cinema. Quali film, registi o attori ti hanno influenzato maggiormente?”
Amo il cinema e la musica, non mi piace il romanzo ma sono sempre stato attratto dalle storie vere e dai titoli storici che raccontano grandi imprese. Da “La vita è bella” del compaesano Benigni a “Il Gladiatore”.
I prelibati piatti dello chef Lorenzo Baldacci sono stati realizzati anche con l’aiuto di alcune aziende che ringraziamo di aver partecipato: KETTMEIR eccellenza vinicola dell’Alto Adige dal 1919, PASTIFICIO SOLDATI produttori di pasta d’eccellenza dal 2016 e WAGYU ALTO ADIGE allevatori di pura carne e razzaWagyu sulle tavole dal 2012.
Curiosità
Giuseppe De Lucia un vero fenomeno dell’arte della...
Giuseppe De Lucia, ha avuto una vita non sempre semplice. Inizialmente era attraversato da vari tipi di problemi e non solo di natura economica. Questi problemi, lo portano a far nascere dentro di lui, una voglia di riscatto, di rivincita. Inizia così a lavorare e a creare le sue prime pizze. Giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno, inizia a capire che questo non è più un lavoro che gli consente di portare solo lo stipendio a casa, ma, diventa una vera e propria passione.
Vedere la gente soddisfatta del suo lavoro e regalare gioie attraverso il palato lo rendono orgoglioso, inizia così a coltivare questa passione ed ad alimentare il suo genio e creatività. Gli ingredienti principali secondo De Lucia sono: lo studio, la tradizione e la scelta delle materie prime. Il mondo della cucina è fatto di tanti sacrifici, ai giovani consiglia di avere passione, solo con la passione, si possono raggiungere traguardi e soddisfazioni. In attesa di realizzare il suo sogno nel cassetto, ovvero, aprire una seconda location, vi sveliamo dove è possibile trovarlo per degustare la sua cucina. Dove troviamo Giuseppe De Lucia: Cuneo in via sette assedi n. 4 con il nome di “Passione Pizza”.