Trump vince le elezioni americane, da Orban a Netanyahu le congratulazioni dei leader mondiali
Il premier ungherese è il primo leader europeo a festeggiare: "Il mondo ne aveva molto bisogno". Zelensky: "Spero con lui pace giusta in Ucraina più vicina". La Cina auspica 'coesistenza pacifica e cooperazione' con gli Usa
Arrivano le prime reazioni alla vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali americane 2024. Il primo leader a congratularsi con il 47mo presidente degli Stati Uniti è stato Viktor Orban, primo ministro dell'Ungheria, Paese che ha la presidenza di turno del Consiglio Ue. "Il più grande ritorno nella storia politica degli Usa! Congratulazioni al presidente Donald Trump per la sua enorme vittoria. Il mondo ne aveva molto bisogno", scrive via social. In un post anche la sua foto a fianco di uno schermo che trasmette i risultati delle elezioni presidenziali Usa nel Michigan
Orban era stato il solo leader europeo ad augurarsi apertamente una vittoria di Donald Trump, dicendo che avrebbe "stappato diverse bottiglie di champagne" se il candidato repubblicano avesse vinto. Domani Orban riceverà a Budapest gli altri 26 capi di Stato e di governo dell'Ue e gli altri leader della Comunità Politica Europea, per il summit dell'Epc e il Consiglio Europeo informale. L'Ungheria ha la presidenza di turno del Consiglio Ue.
Italia
Dall'Italia è invece il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, uno dei primi a congratularsi: "Lotta all’immigrazione clandestina e taglio delle tasse, radici cristiane e ritorno alla pace, libertà di pensiero e no ai processi politici. Anche negli Usa vincono buonsenso, passione e futuro! Buon lavoro, Presidente Donald Trump", afferma in un post su Instagram.
Poco dopo su X arrivano le parole della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. "A nome mio e del governo italiano, le più sincere congratulazioni al presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump. Italia e Stati Uniti sono Nazioni 'sorelle', legate da un’alleanza incrollabile, valori comuni e una storica amicizia. È un legame strategico, che sono certa ora rafforzeremo ancora di più. Buon lavoro presidente", scrive il premier.
Ucraina
A Donald Trump arrivano le congratulazioni del presidente ucraino Volodymyr Zelensky per la "sua impressionante vittoria elettorale". "Ricordo il nostro bell'incontro con il presidente Trump a settembre, quando abbiamo parlato nei dettagli del partenariato strategico tra Ucraina e Stati Uniti, del piano per la vittoria e dei modi per porre fine all'aggressione russa contro l'Ucraina - scrive Zelensky in un lungo post su X - Apprezzo l'impegno del presidente Trump per l'approccio 'pace attraverso la forza' negli affari globali. Questo è esattamente il principio che può nei fatti avvicinare la pace giusta in Ucraina. Spero lo metteremo in pratica insieme".
Russia
"Non so nulla di piani del presidente" russo Vladimir Putin di "congratularsi con Trump", che si è proclamato presidente eletto degli Stati Uniti. "Non dimentichiamo che parliamo di un Paese ostile che è direttamente e indirettamente coinvolto in una guerra contro il nostro Stato", afferma il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, aggiungendo che Mosca valuterà Trump "sulla base dei fatti".
Gli Stati Uniti di Donald Trump "potranno contribuire a porre fine al conflitto in Ucraina ma questo non potrà essere fatto dall'oggi al domani", ha poi aggiunto Peskov.
Secondo quanto scrive il sito di notizie indipendenti Vyorstka, rilanciato da Moscow Times, citando fonti vicine al Cremlino, Putin si sarebbe tuttavia congratulato con Trump, "in modo non ufficiale", attraverso "conoscenze" al ministero degli esteri russo, e lo stesso avrebbero fatto altri esponenti dell'establishment politico russo. "C'è la speranza, prima di tutto, di una riduzione degli aiuti all'Ucraina. Trump è certamente molto più in grado di fare un accordo, uno migliore per noi, che non Harris", precisano le fonti.
Israele
"Cari Donald e Melania Trump, congratulazioni per il vostro più grande ritorno della storia! Il suo storico ritorno alla Casa Bianca rappresenta un nuovo inizio per l'America e un forte rinnovato impegno nei confronti della grande alleanza tra Israele e America. Questa è una grande vittoria!", scrive su X il premier israeliano Benjamin Netanyahu insieme alla moglie.
A Donald Trump arrivano anche le congratulazioni del presidente israeliano Isaac Herzog che definisce il tycoon "un caro e vero amico di Israele, un campione di pace e cooperazione nella regione". In un post su X il presidente israeliano auspica di "lavorare" con Trump per "rafforzare il legame solido tra le nostre popolazioni, per costruire un futuro di pace e sicurezza per il Medio Oriente e sostenere i nostri valori comuni".
Hamas
"Questo sostegno cieco" per Israele "deve finire perché è a spese del futuro della nostra gente e della sicurezza e della stabilità della regione", afferma in dichiarazioni all'Afp Bassem Naim, esponente dell'ufficio politico di Hamas.
Hezbollah
''Per noi il successo di Harris o Trump non ha alcun valore'' perché ''non contiamo sulle elezioni americane'' riguardo all'esito della guerra in corso o dei negoziati. Hezbollah conta ''solo sui nostri combattenti sul campo'', ha affermato il nuovo leader del gruppo libanese sciita, Naim Qassem, nel suo discorso a 40 giorni dall'uccisione di Hassan Nasrallah. Il discorso trasmesso in Tv sembra essere registrato prima della vittoria di Donald Trump. ''La base di ogni negoziato - ha aggiunto Qassem - poggia su due pilastri: fermare l'aggressione sionista e proteggere la sovranità libanese''.
Turchia
Recep Tayyip Erdogan si congratula "con il mio amico Donald Trump, che ha vinto le elezioni presidenziali dopo una lunga battaglia". Il presidente turco esprime poi la speranza che "in questo nuovo periodo aperto con elezioni americane, che si rafforzino le relazioni tra Usa e Turchia e che le crisi regionali e globali e le guerre, specialmente la questione palestinese e la guerra tra Russia e Ucraina, arrivino ad una fine". "Io credo - continua il post su X - che si faranno più sforzi per un mondo più giusto. Spero che queste elezioni siano di beneficio per il popolo amico ed alleato degli Stati Uniti e per tutta l'umanità".
Europa
La presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola si "congratula" con Donald Trump, rieletto presidente degli Usa, ma sottolinea che l'Ue è impegnata a mantenere "aperti" i rispettivi mercati. "Congratulazioni a Donald Trump per la sua vittoria elettorale negli Stati Uniti - afferma via social - l'Europa è pronta. Per collaborare nell'affrontare sfide geopolitiche senza precedenti. Per mantenere forte il legame transatlantico, radicato nei nostri valori condivisi di libertà, diritti umani, democrazia e mercati aperti".
"Mi congratulo vivamente con Donald J. Trump. L’Ue e gli Stati Uniti sono più che semplici alleati", dice via social la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. "Siamo legati da una vera partnership tra i nostri popoli, che unisce 800 milioni di cittadini. Lavoriamo quindi insieme su un'agenda transatlantica forte che continui a dare risultati a loro favore".
"Congratulazioni al presidente eletto Donald Trump. L'Ue e gli Usa hanno un'alleanza duratura e un legame storico. Come alleati e amici, l'Ue non vede l'ora di continuare la nostra cooperazione costruttiva. L'Ue proseguirà il suo percorso in linea con l'agenda strategica, in qualità di partner forte, unito, competitivo e sovrano, difendendo nel contempo il sistema multilaterale basato sulle regole", commenta il presidente del Consiglio Europeo uscente, Charles Michel.
E' stata una "lunga notte. L’America ha scelto Donald Trump. Ora molto dipenderà dall’Europa: deve essere più unita e più forte", dice il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni, via social, commentando i risultati delle elezioni presidenziali negli Usa.
Nato
Dopo aver fatto le sue "congratulazioni" a Donald Trump per l'elezione a presidente degli Usa, il segretario generale della Nato Mark Rutte sottolinea, in una dichiarazione scritta, che oggi "due terzi degli Alleati spendono almeno il 2% del loro Pil nella difesa. La spesa e la produzione nella difesa sono ora in una traiettoria ascendente in tutta l'Alleanza".
Onu
Le Nazioni Unite sono ''pronte a lavorare in modo costruttivo'' con il nuovo presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump. Lo ha dichiarato il Segretario generale dell'Onu Antonio Guterres. "Elogio il popolo degli Stati Uniti d'America per la sua partecipazione attiva al processo democratico. Le Nazioni Unite sono pronte a lavorare in modo costruttivo con la nuova amministrazione per affrontare le sfide drammatiche che il nostro mondo sta affrontando", ha affermato Guterres.
Cina
"Continueremo ad approcciarci e a gestire le relazioni tra Cina e Stati Uniti sulla base dei principi del rispetto reciproco, della coesistenza pacifica e della cooperazione vantaggiosa per entrambi", le parole della portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Mao Ning.
Francia
"Congratulazioni al presidente Donald Trump. Pronto a lavorare insieme come abbiamo saputo fare per quattro anni. Con le vostre convinzioni e le mie. Con rispetto e ambizione. Per più pace e prosperità", scrive il presidente francese Emmanuel Macron in un post su X. Quindi spiega di aver avuto "un colloquio con il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Lavoreremo per un'Europa più unita, più forte, più sovrana in questo nuovo contesto. Cooperando con gli Stati Uniti e difendendo i nostri interessi e i nostri valori", aggiunge il presidente francese.
L'Europa deve "prendere il proprio destino nelle sue mani", dopo la "possibile vittoria" di Donald Trump nelle elezioni presidenziali americane, afferma dal canto suo un portavoce del governo francese, riecheggiando le parole usate dall'allora cancelliera tedesca Angela Merkel nel 2017. L'ormai quasi certa vittoria di Trump "ci deve interrogare non su quello che faranno gli Usa, ma su quello che l'Europa è capace di fare. Su un certo numero di settori chiave, come la difesa, la reindustrializzazione, la decarbonizzazione, dobbiamo prendere il destino nelle nostre mani", dichiara Maud Bregeon su Rtl, sottolineando che questo concetto vale a prescindere dal vincitore.
Marine Le Pen augura a Donald Trump "ogni successo nella sua nuova presidenza degli Stati Uniti". "La democrazia americana si è chiaramente espressa e gli americani ha scelto liberamente il presidente che hanno scelto. La nuova era politica che si apre deve contribuire al rafforzamento delle relazioni bilaterali e al perseguimento del dialogo e della cooperazione costruttiva sulla scena internazionale", scrive su 'X' la presidente di Rassemblement National.
Germania
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz si congratula con Donald Trump "per la sua elezioni a presidente degli Stati Uniti". "Per molto tempo - si legge in un post su X - Germania e Stati Uniti hanno lavorato insieme con successo promuovendo prosperità e libertà sulle due sponde dell'Atlantico. Continueremo a farlo per il bene dei nostri cittadini".
Londra
Il primo ministro britannico Keir Starmer si è congratulato con Donald Trump per la sua imminente vittoria elettorale. "Congratulazioni al presidente eletto Trump per la sua storica vittoria elettorale. Non vedo l'ora di lavorare con lei negli anni a venire", ha affermato il leader laburista. "Come alleati più stretti, siamo fianco a fianco in difesa dei nostri valori condivisi di libertà, democrazia e impresa - ha aggiunto Starmer in una nota - Da crescita e sicurezza a innovazione e tecnologia, so che la speciale relazione tra Regno Unito e Stati Uniti continuerà a prosperare su entrambe le sponde dell'Atlantico per gli anni a venire".
Spagna
"Congratulazioni a Donald Trump per la vittoria e l'elezione a 47esimo presidente degli Stati Uniti". Così in un post su X il premier spagnolo Pedro Sanchez. "Lavoreremo sulle nostre relazioni bilaterali strategiche - aggiunge - e su una forte partnership transatlantica".
Iran
"Le elezioni americane non ci riguardano e non avranno effetti sulla vita degli iraniani". Così un portavoce del governo iraniano commenta i risultati delle elezioni negli Usa, secondo quanto riporta la rete televisiva del Qatar Al Araby .
Iraq
L'Iraq intende ''rafforzare'' i suoi rapporti con gli Stati Uniti. Lo ha dichiarato il primo ministro iracheno Mohammed Shia al-Sudani congratulandosi con Donald Trump per la sua vittoria elettorale. "L'Iraq ribadisce il suo fermo impegno a rafforzare le relazioni bilaterali con gli Stati Uniti, fondate sul rispetto reciproco e sugli interessi condivisi", ha affermato Sudani in una nota. "Aspettiamo con ansia questa nuova fase come un inizio per approfondire la cooperazione in vari settori", ha aggiunto.
Afghanistan
Il governo talebano, alla ricerca di legittimità internazionale, spera in politiche "realistiche" rispetto all'Afghanistan. Su X il portavoce della 'diplomazia' del governo talebano, Abdul Qahar Balkhi, diffonde una dichiarazione che contiene l'auspicio di "misure realistiche" per "progressi tangibili nelle relazioni" in modo che si possa "aprire un nuovo capitolo nelle relazioni". Nella dichiarazione viene citato l'Accordo di Doha del febbraio 2020, all'epoca del primo mandato di Trump alla Casa Bianca. Quell'intesa portò l'anno successivo al ritiro delle forze internazionali dall'Afghanistan, ormai da oltre tre anni di nuovo in mano ai Talebani.
Qatar
Congratulazioni a Donald Trump "per la vittoria alle elezioni presidenziali negli Stati Uniti" arrivano anche dall'emiro del Qatar, Sheikh Tamim bin Hamad Al Thani, che augura al tycoon "tutto il meglio durante il mandato", auspicando di "lavorare di nuovo insieme per rafforzare le nostre relazioni strategiche e la partnership" e per portare avanti "i nostri sforzi comuni nel promuovere sicurezza e stabilità sia nella regione che a livello globale".
Brasile
Per la "vittoria elettorale" e "il ritorno alla presidenza degli Stati Uniti" arrivano a Donald Trump anche le congratulazioni di Luiz Inacio Lula da Silva, che si era espresso a favore di Kamala Harris. "La democrazia è la voce del popolo e deve essere sempre rispettata - aggiunge in un post su X - Il mondo ha bisogno di dialogo e lavoro congiunto per avere più pace, sviluppo e prosperità". Lula augura "fortuna e successo" alla futura Amministrazione Usa.
Canada
Il primo ministro canadese Justin Trudeau ha espresso le sue ''congratulazioni a Donald Trump per essere stato eletto presidente degli Stati Uniti''. Su 'X', Trudeau ha scritto che ''l'amicizia tra Canada e Usa fa invidia al mondo'' e si è detto certo che ''il presidente Trump e io lavoreremo insieme per creare più opportunità, prosperità e sicurezza per entrambe le nostre nazioni''.
India
Il premier indiano Narendra Modi si congratula con l' "amico" Donald Trump per la sua "storica vittoria elettorale". In un post su X Modi auspica di "rinnovare la nostra collaborazione per rafforzare ulteriormente il partenariato globale e strategico" tra India e Stati Uniti. "Lavoriamo insieme per il bene delle nostre popolazioni e per promuovere pace, stabilità e prosperità a livello globale".
Taiwan
Si congratula con Donald Trump anche il presidente di Taiwan, Lai Ching-te (William Lai), che auspica le relazioni tra Washington e Taipei continuino a "fungere da fulcro della stabilità nella regione". "Congratulazioni sincere al presidente eletto Donald Trump per la vittoria", si legge in un post su X di William Lai, che si dice "fiducioso che la partnership di lunga data tra Taiwan e Stati Uniti, fondata su valori e interessi comuni, continuerà a fungere da fulcro per la stabilità nella regione e porterà maggiore prosperità per tutti noi".
In base al Taiwan Relations Act del 1979 gli Stati Uniti - che pur riconoscono il "principio di un'unica Cina" caro a Pechino - sono impegnati a fornire armi per la difesa all'isola, che Pechino considera una "provincia ribelle" e per la quale vuole la "riunificazione". Per il tycoon, come ha detto lui stesso in un'intervista a luglio, "Taiwan dovrebbe pagarci per la difesa". "Non siamo diversi da una compagnia di assicurazioni" e "Taiwan non ci dà nulla", affermava Trump in dichiarazioni apparentemente collegate all'industria dei semiconduttori. Ma di fatto l'isola non è stata al centro della campagna elettorale negli Stati Uniti, mentre un tema chiave della politica estera è stato il 'dossier Cina'.
In una dichiarazione la portavoce della presidenza di Taiwan, Karen Kuo, sottolinea l'impegno da anni rispetto ai valori di libertà e democrazia. "A prescindere dal partito al potere, le relazioni tra Stati Uniti e Taiwan si sono solo rafforzate e continuano ad approfondirsi - afferma - Lavoreremo con la nuova Amministrazione Usa e il Congresso per un nuovo capitolo nelle relazioni tra Taiwan e Stati Uniti". "In quanto membro della comunità democratica internazionale - aggiunge - Taiwan vuole essere il partner più fidato degli Stati Uniti, proseguendo con la stretta cooperazione con gli Stati Uniti per contribuire insieme alla sicurezza e alla stabilità della comunità internazionale".
Le congratulazioni di Bukele
Tra i primi a congratularsi con Donald Trump c'è anche il presidente de El Salvador. Su X Nayib Bukele si congratula con il "presidente eletto". E aggiunge: "Che Dio lo benedica e lo guidi".
Esteri
Finlandia, cavo sottomarino danneggiato da petroliera:...
La polizia indaga per sabotaggio aggravato. Nato: "Pronti al supporto"
La polizia finlandese sta indagando sulla petroliera "Eagle S" proveniente dalla Russia in relazione all'interruzione di servizio, a partire dal mezzogiorno di ieri, del cavo sottomarino "Estlink-2" che porta energia elettrica dalla Finlandia all'Estonia e ha aperto una inchiesta per sabotaggio aggravato.
La petroliera con bandiera delle Isole Cook trasportava benzina senza piombo caricata in un porto russo e farebbe parte della cosiddetta 'Flotta fantasma' delle navi che operano per escludere il regime sanzionatorio, ha spiegato Sami Rakshit, direttore generale delle dogane finlandesi.
Il Presidente della Finlandia Alexander Stubb sollecita l'eliminazione dei "rischi provocati" dalle navi della cosiddetta 'Flotta fantasma russa", che portano il petrolio da vendere fuori dal regime sanzionatorio. "Da ieri seguiamo la situazione", ha spiegato il Premier finlandese, Petteri Orpo. Nel frattempo, in Estonia è stata convocata una riunione straordinaria di governo. Lo scorso novembre erano stati messi fuori uso altri due cavi sottomarini nel Mar Baltico: uno dalla Finlandia alla Germania e l'altro fra la Lituania e la Svezia. Nel settembre 2022 erano stati datti esplodere i gasdotti NordStream. "Siamo in stretto contatto con i nostri colleghi nel Baltico settentrionale", ha affermato il Pemier estone, Kristen Michal.
Rutte: "Nato pronta al supporto"
"Ho parlato con il premier estone Kristen Michal del presunto possibile sabotaggio dei cavi del Mar Baltico. La Nato - scrive su X il segretario generale Mark Rutte - è solidale con gli alleati e condanna qualsiasi attacco alle infrastrutture critiche. Stiamo seguendo le indagini di Estonia e Finlandia e siamo pronti a fornire ulteriore supporto".
Ue chiede una stretta
Mentre l'Unione europea anticipa la proposta di ulteriori misure per contrastare la Flotta fantasma di petroliere che portano petrolio russo in modo illecito dopo che la Finlandia ha indicato una di queste navi come probabilmente responsabile del danno al cavo sottomarino elettrico diretto in Estonia, solo "l'ultimo di una serie di attacchi sospetti contro infrastrutture critiche", come si legge in una dichiarazione congiunta della Commissione e dell'Alta rappresentante.
"In risposta a questi incidenti - si fa riferimento anche a quelli dello scorso novembre - stiamo potenziando gli sforzi per proteggere i cavi sottomarini, incluso con uno scambio di informazioni rafforzato, nuove tecnologie per individuare i responsabili e capacità di riparazione sottomarina e cooperazione internazionale", si precisa, evidenziando che "al momento non ci sono rischi per la sicurezza dei rifornimenti di energia elettrica nella regione".
Esteri
Siria, la moglie di Assad gravemente malata: “Ha la...
Lo riferisce The Telegraph, secondo il quale l'ex first lady di origine britannica è stata isolata per ridurre al minimo il rischio di infezione
Asma al-Assad, moglie del deposto presidente siriano Bashar al-Assad, starebbe combattendo contro la leucemia e avrebbe una probabilità di sopravvivenza del 50%. Lo riferisce The Telegraph, secondo il quale l'ex first lady di origine britannica è stata isolata per ridurre al minimo il rischio di infezione e sta seguendo un trattamento.
Asma aveva già combattuto contro il cancro al seno nel 2019, da cui era guarita dopo un anno di cure. Ma si ritiene che la sua leucemia sia ricomparsa dopo un periodo di remissione. La presidenza siriana aveva annunciato a maggio di quest'anno che all'allora first lady era stata diagnosticata una leucemia mieloide acuta, un cancro aggressivo del midollo osseo e del sangue.
Nata a Londra nel 1975 da genitori siriani, Asma al-Assad ha una doppia cittadinanza britannica e siriana. Ha conseguito lauree in informatica e letteratura francese al King's College di Londra prima di intraprendere una carriera nell'investment banking. Asma ha sposato Bashar al-Assad nel dicembre 2000. La coppia ha tre figli: Hafez, Zein e Karim.
L'8 dicembre, in seguito a un'offensiva ribelle guidata da Hayat Tahrir al-Sham (HTS) contro il regime di Damasco, la famiglia è fuggita dalla Siria e si è rifugiata in Russia. Sembra che Asma abbia cercato di esiliarsi a Londra con i suoi figli da quando è iniziata la rivolta siriana, ma il ministro degli Esteri inglese David Lammy ha dichiarato che l'ex first lady siriana non benvenuta nel Regno Unito.
I resoconti suggeriscono che abbia anche chiesto il divorzio dal presidente siriano detronizzato perché "insoddisfatta" della sua vita a Mosca. Tuttavia, il Cremlino ha respinto le indiscrezioni, affermando che " non corrispondono alla realtà".
Esteri
Ucraina, Lavrov: “Una tregua ora sarebbe...
Il ministro degli Esteri russo: "Abbiamo bisogno di accordi giuridici definitivi"
La Russia gela le speranze di una tregua in Ucraina. "Un cessate il fuoco è una strada che non porta da nessuna parte", ha detto in una intervista a giornalisti russi e stranieri il ministro degli Esteri Serghei Lavrov, secondo il quale "sono necessari degli accordi affidabili".
"Sulla questione molto è stato detto. Ne ha parlato anche il Presidente russo. Non ci accontenteremo di chiacchiere. Finora abbiamo sentito parlare della necessità di arrivare a un cessate il fuoco, ma nessuno nasconde che l'obiettivo di una tregua è quello di guadagnare tempo per continuare a inondare l'Ucraina di armi e consentire alle forze ucraine di raggrupparsi, di mobilitare personale e osì via”, ha osservato.
“Il cessate il fuoco è un vicolo cieco”, ha sottolineato Lavrov. “Abbiamo bisogno di accordi definitivi e giuridicamente vincolanti che documentino le condizioni per garantire la sicurezza della Russia e, naturalmente, gli interessi legittimi dei nostri vicini, ma in un modo basato sul diritto internazionale, che renderà impossibile la violazione di tali accordi”, ha aggiunto.
La Francia ha contattato la Russia molteplici volte attraverso canali riservati per offrire assistenza per aprire un dialogo sull'Ucraina, ha poi reso noto Lavrov, sottolineando come tali contatti sono avvenuti "senza coinvolgere Kiev". Lavrov ha denunciato il comportamento "ambiguo" della Francia.
Lavrov ha poi parlato di contatti in corso con le nuove autorità al potere in Siria dedicati alla sicurezza dei russi e dell'ambasciata a Damasco senza dire nulla della questione delle basi di Tartus e Kmeimim concesse in uso alle forze russe dal regime di Assad. La Russia è "interessata e disponibile" al dialogo anche su altro, si limita a proporre Lavrov, sottolineando che Mosca condivide quanto detto di recente dal nuovo leader siriano Ahmed Sharaa, secondo cui le relazioni fra Mosca e Damasco sono strategiche. "Non abbiamo ritirato i nostri diplomatici da Damasco, la nostra ambasciata continua a operare come molte altre. Stiamo mantenendo contatti con le nuove autorità siriane attraverso la nostra missione diplomatica. Stiamo discutendo di questioni pratiche relative alla sicurezza dei russi e al funzionamento sicuro dell'ambasciata", ha spiegato, lasciando intendere che ci vorrà tempo perché altre questioni saranno sollevate e anche la pazienza della Russia.
Qatar, Arabia saudita o Emirati località possibili per vertice Trump-Putin
La Russia prova intanto a definire le condizioni per il vertice fra Donald Trump e Vladimir Putin che non è ancora stato fissato e prima ancora dell'insediamento del Presidente americano eletto. Il quotidiano Izvestia cita esperti secondo cui le località più probabili sono in Qatar, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Paesi neutrali, impegnati da tempo in uno sforzo di mediazione fra Mosca e Kiev sulla facilitazione degli scambi di prigionieri di guerra (ma anche sul ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia, ndr) e che non hanno aderito alla Corte penale internazionale. Izvestia precisa che pur se la Svizzera ha confermato la sua disponibilità a ospitare un vertice Trump-Putin, non potrebbe andare bene perché per Mosca non è più un Paese neutrale. Scarse probabilità anche che la riunione si tenga in un Paese europeo. Ma non si esclude la Turchia.
Vventati attentati contro ufficiali difesa, arrestati russi reclutati da Kiev
L'Fsb in Russia rivendica di aver sventato attentati contro diversi alti ufficiali del ministero della Difesa coinvolti con l'operazione militare speciale contro l'Ucraina. Due russi "reclutati da Kiev" sono stati arrestati. Uno dei due in flagrante mentre cercava di sistemare un ordigno esplosivo sotto l'auto di un alto ufficiale del ministero della Difesa a Mosca. L'ordigno avrebbe dovuto essere fatto esplodere in remoto. La persona arrestata in flagrante ha confessato di essersi trasferito in Ucraina nel novembre del 2020 e di essere stato reclutato da Kiev. Sarebbe poi arrivato in Russia dalla Moldova e dalla Georgia. Anche il secondo ha confessato all'Fsb di essersi trasferito in Ucraina e di essere stato reclutato dalle forze speciali di Kiev. Che gli hanno ordinato di tornare in Russia per tenere sotto controllo alti ufficiali del ministero della Difesa e le loro famiglie. A metà mese è stato ucciso a Mosca il comandante delle forze di protezione radiologica, chimica e biologica, Igor Kirillov.