Germania, Kukies nuovo ministro Finanze: governo Scholz appeso a un filo
Joerg Kukies nuovo ministro Finanze dopo il licenziamento del liberale Christian Lindner. La Cdu chiede il voto di fiducia subito
E' crisi di governo in Germania. Il Cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha confermato oggi che chiederà un voto di fiducia al Bundestag a gennaio per poi indire elezioni generali anticipate a fine marzo 2025, malgrado le richieste dell'Unione (Cdu/Csu) di anticipare la mossa alla settimana prossima. Un'analoga richiesta è arrivata da Sahra Wagenknecht, leader del Bsw.
Oggi Scholz ha incontrato il leader dell'opposizione Friedrich Merz (CDU) nella sede della Cancelleria per discutere di come procedere fino a nuove elezioni. L'incontro si è concluso dopo soli 25 minuti. Scholz intende continuare a governare con i Verdi fino a gennaio - e solo allora chiedere un voto di fiducia - e chiede il sostegno della CDU a un governo di minoranza. Merz, dal canto suo, vuole indire nuove elezioni il prima possibile. Dopo l'incontro alla Cancelleria, Merz si recherà dal Presidente federale Frank-Walter Steinmeier.
La decisione arriva a seguito dell'implosione del cosiddetto governo “semaforo”, cioè l’esecutivo guidato da Spd insieme a Verdi e Fdp, dovuto al sollevamento del liberale Christian Lindner dall'incarico di ministro delle Finanze. Al suo posto Scholz ha deciso di nominare Joerg Kukies, il suo ex consigliere economico. Al licenziamento di Lindner è seguita l'uscita dei ministri liberali dall'esecutivo.
Cdu/Csu: "Voto fiducia subito"
Il gruppo parlamentare tedesco della Cdu/Csu ha chiesto a Scholz di porre la questione di fiducia al Bundestag già la prossima settimana. "Da ieri sera la coalizione semaforo è storia", ha dichiarato il capogruppo dell'Unione Friedrich Merz per il quale non esiste una base per un'alleanza di governo tra SPD, Verdi e FDP. Con la fine della coalizione, è finita anche la legislatura, ha argomentato: "Non c'è assolutamente motivo per aspettare fino a gennaio per chiedere un voto di fiducia", ha aggiunto. "Deve essere chiesto al più tardi all'inizio della prossima settimana", ha affermato Merz.
Con il ritiro dal governo della FDP, è ormai chiaro che in Parlamento non esiste una maggioranza che abbia fiducia nel Cancelliere federale, ha sostenuto Alexander Dobrindt, leader della CSU al Bundestag. Una permanenza del governo sarebbe 'arrogante e irrispettosa' nei confronti degli elettori.
La decisione di Scholz
L'annuncio di Scholz di licenziare Lindner è arrivato ieri, mentre erano in corso tese trattative tra i partner della coalizione semaforo - Spd, liberali e Verdi - sul bilancio. "Ho chiesto al presidente di sollevare il ministro delle Finanze dalle sue funzioni. Sono obbligato a fare questo passo per evitare danni al nostro Paese", ha detto Scholz in un discorso alla nazione, spiegando di aver "perso la fiducia" in Lindner. "Avrei voluto risparmiarvi questa difficile decisione. Soprattutto in tempi come questi, in cui l'incertezza cresce", ha aggiunto, accusando ancora Lindner di essere "solo interessato alla sopravvivenza del suo partito e di tattiche politiche meschine. Non voglio sottoporre il Paese a questo tipo di comportamento", ha scandito il cancelliere.
Lindner, secondo quanto riferito dalla Bild, aveva chiesto a Scholz di convocare elezioni anticipate all'inizio del 2025. Dopo il siluramento di Lindner, il presidente del gruppo dei liberaldemocratici al Bundestag, Christian Dürr, ha annunciato il ritiro del partito dalla coalizione di governo e tutti i ministri liberaldemocratici hanno lasciato l'esecutivo.
Il ministro dei Trasporti Wissing resta
Solo il ministro dei Trasporti tedesco, il liberale Volker Wissing, ha deciso di restare in carica. Wissing ha anche scelto di uscire dalla Fdp. In una conferenza stampa tenuta questa mattina, Wissing ha annunciato che il Cancelliere Olaf Scholz gli aveva chiesto nel corso di una conversazione privata se volesse rimanere ministro e che lui aveva risposto affermativamente.
Ha quindi informato il leader della Fdp e ministro delle Finanze uscente, Christian Lindner, che avrebbe lasciato il partito, senza prevedere al momento l'adesione ad altro movimento politico. "Non mi sto allontanando dai valori fondamentali del mio partito", ha dichiarato Wissing. Si tratta di una decisione personale: "Voglio rimanere fedele a me stesso".
A prendere le distante dalla scelta di Wissingi sottosegretari al ministero a guida Fdp dei Traporti del governo tedesco, Daniela Kluckert, Oliver Luksic e Gero Hocker. "Dopo la sua decisione, non abbiamo più fiducia in Volker Wissing. Abbiamo immediatamente chiesto al ministro di concordare il nostro allontanamento dagli incarichi con il Presidente", fanno sapere con un post su Instagram.
Il messaggio di Steinmeier
"Il nostro Paese ha bisogno di maggioranze stabili e di un governo capace di agire. Questo sarà il mio metro di giudizio": ha detto da Palazzo Bellevue, il Presidente federale tedesco Frank-Walter Steinmeier. "La fine di una coalizione non è la fine del mondo. È una crisi politica che dobbiamo lasciarci alle spalle", ha affermato, indicando nel voto di fiducia la via attraverso la quale il Parlamento può aprire la strada a nuove elezioni. Steinmeier ha lasciato intendere che non si opporrà e scioglierà il Parlamento se Scholz dovesse fallire nel voto di fiducia. "La nostra democrazia è forte", ha aggiunto il presidente federale, sottolineando che ora è il momento della ragione e della responsabilità. "Non è il momento delle tattiche e delle schermaglie", ha concluso: "Mi aspetto che tutti i responsabili rendano giustizia alla portata delle sfide".
Cronaca
Malaria in Veneto, sintomi e come si trasmette: prevenzione...
E' una malattia infettiva causata da un protozoo (parassita del genere Plasmodium) che si trasmette all'uomo attraverso la puntura di zanzare del genere Anopheles
In Veneto è stato diagnosticato un caso autoctono di malaria. Ma cos'è? E come si trasmette? Si tratta di una malattia infettiva causata da un protozoo, parassita del genere Plasmodium, che si trasmette all'uomo attraverso la puntura di zanzare del genere Anopheles. Le zanzare infette sono dette "vettori della malaria" e pungono principalmente tra il tramonto e l'alba. Occasionalmente, la trasmissione avviene per trasfusione di sangue, trapianto di organi, condivisione di aghi o verticalmente dalla madre al feto si legge sul sito del ministero della Salute.
La malaria è uno dei principali problemi di salute pubblica mondiale, causando 350-500 milioni di infezioni in tutto il mondo e circa 1 milione di morti all'anno. I neonati, i bambini sotto i 5 anni, le donne in gravidanza, i viaggiatori e le persone affette da HIV o AIDS sono a maggior rischio di infezione grave.
Come si trasmette
La trasmissione richiede un ospite intermedio, la zanzara anofele, che si trova in tutto il mondo. Dopo l'esposizione (una puntura di zanzara infetta) il periodo di incubazione varia nella maggior parte dei casi da una a quattro settimane. A seconda della specie di Plasmodium coinvolta sono possibili periodi di incubazione molto più lunghi. La malaria non si diffonde da persona a persona. L'intensità della trasmissione dipende da fattori connessi con il parassita, con il vettore, con l'ospite umano e con l'ambiente.
In Italia è scomparsa a partire dagli anni '50 e i casi di malattia che si verificano, comunque, ogni anno nel nostro Paese sono legati principalmente ai turisti che rientrano da Paesi interessati dalla malaria e all'immigrazione da tali Paesi o al trasporto involontario di zanzare infette da aree endemiche, si legge ancora sul sito del ministero.
La malaria umana è una malattia che può avere esito fatale, sottolinea l'Istituto superiore di Sanità. L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) definisce la malaria umana una malattia seria, prevenibile e curabile se diagnosticata tempestivamente e trattata con farmaci adeguati.
Sintomi
I sintomi, a seconda della specie di plasmodio, compaiono dopo 7, 15 o più giorni dalla puntura della zanzara infetta. Sono di varia natura, ma solitamente consistono in febbre, spesso molto alta, mal di testa, vomito, diarrea, sudorazioni e brividi scuotenti, tutti sintomi, almeno inizialmente, comuni a una qualsiasi sindrome influenzale o ad altre infezioni. La patogenicità dei plasmodi è legata alla loro capacità di invadere e distruggere i globuli rossi a cui segue la sintomatologia principale della malattia, rappresentata da accessi febbrili ricorrenti e anemia.
Le specie di plasmodi responsabili della malaria umana sono: Plasmodium falciparum; P. vivax; P. ovale; P. malariae e P. knowlesi. La malaria da P. falciparum rappresenta la forma più grave in termini di morbosità e mortalità. Raggiunge parassitemie molto elevate e oltre a causare una forte anemia può arrivare a ostruire i capillari del cervello (malaria cerebrale) o di altri organi vitali (reni, milza, fegato). Se non trattata tempestivamente può evolvere in malattia grave e invalidante, e/o portare alla morte. Le forme di malaria dovute alle altre specie di plasmodio sono in genere meno gravi.
La particolarità di P. vivax e P. ovale è che possono dare origine a recidive per via di forme che rimangono silenti nel fegato (ipnozoiti) e che si possono riattivare dopo mesi dall’attacco primario. In questi ultimi anni sono state descritte forme gravi di malaria da infezioni di P. vivax, caratterizzate da edema polmonare, sindrome da distress respiratorio acuto (Ards) e disfunzione multiorgano. P. malariae invece, può dare recrudescenze, anche a distanza di decenni. Forme del parassita possono rimanere nel circolo ematico a livello subclinico in modo da evadere il sistema immunitario e riattivarsi causando un nuovo accesso malarico quando le difese si dovessero abbassare per motivazioni diverse.
P. knowlesi, che presenta il ciclo schizogonico ematico di 24 ore, causa in genere una forma di malaria non complicata, sensibile al trattamento con clorochina. Nella letteratura recente tuttavia sono state descritte diverse forme gravi dovute a questo parassita, di cui 6 con esito fatale. P. malariae invece, può dare recrudescenze, anche a distanza di decenni. Forme del parassita possono rimanere nel circolo ematico a livello subclinico in modo da evadere il sistema immunitario e riattivarsi causando un nuovo accesso malarico quando le difese si dovessero abbassare per motivazioni diverse.
Diagnosi e cura
Una diagnosi accurata e precoce è una delle chiavi per gestire in modo efficace questa malattia. La pratica diagnostica si basa inizialmente su l’approccio clinico, che con la caratterizzazione dei sintomi indirizza verso un sospetto caso di malaria, e successivamente quello volto a identificare la specie di plasmodio, utilizzando più comunemente la diagnosi microscopica, con eventuale supporto di test rapidi immuno-cromatografici e metodiche molecolari (Pcr, Real Time Pcr, Lamp). Attualmente, il miglior trattamento disponibile, in particolare per la malaria da P. falciparum, è rappresentato dalla terapia combinata a base di derivati dell’artemisinina (ACT). L'Oms raccomanda di confermare con la diagnosi di laboratorio tutti i casi di sospetta malaria prima di somministrare il trattamento terapeutico.
Vaccino contro la malaria
Dopo oltre 30 anni d’intensa ricerca, è stato messo a punto il primo vaccino contro la malaria, l’RTS,S/AS01, che ha mostrato una parziale protezione contro la malaria da P. falciparum nei bambini. In studi clinici su larga scala tra i bambini di 5-17 mesi che hanno ricevuto 4 dosi, il vaccino è riuscito a prevenire circa 4 casi su 10 di malaria per un periodo di 4 anni. A causa però di questa protezione solo parziale, l’RTS,S/AS01 potrà affiancare gli altri metodi di lotta contro la malaria ma non sostituirli. Ad aprile 2019 è partito un programma di vaccinazione pilota, coordinato dall’Oms, per l’introduzione graduale del vaccino RTS,S/AS01 nel programma vaccinale di routine di 3 Paesi dell'Africa sub-sahariana: Malawi, Ghana e Kenya. Questo studio pilota, che prevede di vaccinare fino a 360.000 bambini per anno nei tre Paesi, affronterà diverse questioni ancora aperte, quali valutare l’efficacia del vaccino in contesti reali; comprendere il modo migliore per fornire le quattro dosi richieste; il ruolo potenziale del vaccino nel ridurre le morti infantili; la sua sicurezza nell’uso di routine.
Salute e Benessere
Trump, cosa dicono gli scienziati. Giordano (Sbarro):...
L'oncologo della Terra dei fuochi parla dallo 'swing state' più decisivo, la Pennsylvania. "Un impegno forte per la ricerca è cruciale"
"Le ultime elezioni negli Stati Uniti hanno acceso il dibattito su un aspetto essenziale e fondante della democrazia: l'alternanza al potere. Mai come oggi è chiaro che, senza di essa, la macchina democratica rischia di rallentare, se non di incepparsi. Il cambio di potere, nei suoi alti e bassi, rappresenta la linfa vitale di un sistema che trova nella capacità di adattarsi e rinnovarsi la propria forza. L'alternanza permette di iniettare nuova energia, nuove idee. Con l'elezione del presidente Donald Trump, l'attenzione verso il potenziamento dell'economia americana e della sicurezza nazionale è diventata centrale, ma vi è una dimensione altrettanto cruciale che merita un impegno altrettanto deciso: la ricerca scientifica". E' l'auspicio espresso all'Adnkronos Salute da Antonio Giordano, presidente della Sbarro Health Research Organization (Shro) e professore al College of Science and Technology della Temple University.
Lo scienziato, cervello italiano da anni trapiantato negli Usa, parla dalla Pennsylvania, uno degli 'swing states', i 7 stati in bilico dove si decidono le elezioni Usa. Stato chiave per la corsa alla Casa Bianca, la Pennsylvania è andata a Trump. Giordano, l'oncologo della Terra dei fuochi, da uomo di scienza mette l'accento su uno degli aspetti che spera vengano ritenuti determinanti per il futuro: la ricerca. "Aumentare la spesa governativa per la scienza e l'innovazione nel campo farmaceutico e sanitario rappresenta un investimento essenziale per rispondere alle sfide sanitarie che, oggi più che mai, influiscono sulla qualità di vita e sulla crescita economica del Paese". L'esperto non è pessimista sulle prospettive che si aprono nella nuova era Trump. Sotto la sua presidenza, ricorda, nel 2018 "abbiamo goduto di uno dei più grandi investimenti nella ricerca. I National Institutes of Health (Nih) ricevettero 3 miliardi di dollari" e ci furono "anche aumenti per le altre agenzie della ricerca".
"L'industria farmaceutica, insieme al settore biomedico, è tra le aree che possono beneficiare maggiormente di un sostegno pubblico strategico - ragiona Giordano - I progressi della ricerca non solo favoriscono la scoperta di nuove terapie e vaccini, ma contribuiscono anche a ridurre i costi a lungo termine per il sistema sanitario. Pensiamo alla pandemia di Covid-19: la rapidità con cui è stato sviluppato il vaccino ha dimostrato il potenziale di una ricerca scientifica forte e ben finanziata. Una maggiore spesa pubblica, unita a partnership con il settore privato, può generare un impatto positivo a livello nazionale e internazionale, contribuendo al controllo di malattie croniche e alla gestione di future emergenze sanitarie". Insomma, "per sostenere l'innovazione e garantire un futuro di salute per la popolazione", per Giordano è "cruciale che il Governo americano incrementi i finanziamenti per i programmi di ricerca".
L'Istituto Shro di Philadelphia, continua lo scienziato, "è impegnato nello sviluppo di terapie avanzate, e i nostri progressi dimostrano che, dove vi è un solido supporto economico e infrastrutturale, i risultati arrivano rapidamente. Con un incremento della spesa, potremmo accelerare ulteriormente lo sviluppo di cure che possano migliorare la qualità della vita dei cittadini e ridurre la pressione sulle strutture sanitarie. Inoltre, gli investimenti nella scienza creano posti di lavoro qualificati, rendendo il Paese competitivo su scala globale". L'elezione di Trump, è convinto Giordano, "rappresenta un'occasione unica per imprimere una nuova direzione al sostegno verso l'industria farmaceutica e biotecnologica. Con una politica di incentivi e un aumento dei fondi per la ricerca, l'America può consolidare il proprio ruolo di leader nel campo della salute e del benessere globale. Un futuro più sicuro, più sano e più prospero passa dalla scienza: investire oggi per salvaguardare il domani è un imperativo che nessun Paese può permettersi di ignorare".
In definitiva, per il camice bianco, dall'alternanza al potere possono derivare cose buone. Questa tornata elettorale è stata complessa, osserva. "L'elettorato è diviso, lacerato da anni di scontri interni, e la politica sembra essere ormai più un'arena gladiatoria che un forum di dialogo e costruzione. Tuttavia, proprio questa situazione mette in luce quanto l'alternanza sia non solo un principio formale, ma una reale necessità per evitare che il potere si trasformi in privilegio e che le istituzioni, nate per rappresentare tutti, diventino strumenti per pochi. E' un errore pensare che la stabilità sia garantita dalla continuità dello stesso gruppo al comando; la vera stabilità si costruisce nella capacità di passare il testimone, di accettare il cambiamento come parte del gioco democratico".
"Senza l'alternanza - conclude Giordano - non ci sarebbe spazio per le minoranze, né per il dissenso, e il sistema si spegnerebbe in una forma statica e opaca di autoconservazione. La democrazia americana, con tutte le sue contraddizioni, si rinnova grazie a questa possibilità di alternanza, che permette ai cittadini di continuare a credere che la loro voce conti davvero". La speranza è che "questa consapevolezza non rimanga solo nei commenti post-elettorali, ma che diventi una costante nel modo in cui la politica e i cittadini stessi pensano al proprio futuro democratico".
Cronaca
Malaria, diagnosticato un caso autoctono in Veneto
A Verona: si tratta di una persona che non aveva viaggiato in Paesi a rischio. Regione: "Attivate misure sorveglianza"
"E' stato diagnosticato dall'Azienda ospedaliera di Verona un caso di malaria autoctona in una persona senza storia di viaggi recenti in Paesi in cui la malattia è endemica". Lo ha comunicato la Direzione Prevenzione della Regione Veneto.
La Regione, si legge in una nota, "in stretta collaborazione con l'Ulss 9 e con l'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, appena ricevuta comunicazione del caso ha attivato tempestivamente le misure di sorveglianza previste: approfondimento dell'indagine epidemiologica sul caso; indagine sul campo con cattura e analisi dei vettori locali; misure di sorveglianza sanitaria rivolte agli altri soggetti nei luoghi di possibile esposizione; attività di disinfestazione preventiva nell'area da effettuare in base agli esiti controlli effettuati".