Giovani, Indire: “Erasmus vuole favorire cooperazione interistituzionale e internazionale”
le parole di Maria Salzano dell’Agenzia nazionale Erasmus + Indire alla vigilia dell’inaugurazione della sedicesima edizione dell’Incontro Culturale Erasmus
“Il progetto Erasmus sino ad oggi ha sempre cercato di rispondere ad ambiziosi obiettivi riguardanti la cooperazione interistituzionale ed internazionale tra gli istituti di istruzione superiore, rendendo le mobilità più inclusive, più green e più digitali. Ambiamo al raggiungimento degli stessi obiettivi anche per la futura programmazione. Le azioni chiave dovrebbero essere confermate ma capiremo poi quali saranno le indicazioni da parte della Commissione Europea per la futura programmazione, nella quale comunque siamo già coinvolti e impegnati per migliorarla e renderla maggiormente rispondente alle esigenze di tutti gli studenti partecipanti ai progetti”. Sono le parole di Maria Salzano dell’Agenzia nazionale Erasmus + Indire alla vigilia dell’inaugurazione della sedicesima edizione dell’Incontro Culturale Erasmus.
"Nell’ambito dell’istruzione superiore - aggiunge - siamo costantemente impegnati a fornire una consulenza ai nostri istituti d'istruzione superiore, affinché possano attuare nel miglior modo possibile mobilità sempre più inclusive e rispondenti alle esigenze del mercato del lavoro. Ovviamente siamo attentissimi anche alle esigenze degli studenti, attraverso il riconoscimento delle loro mobilità e delle attività di apprendimento più flessibili, che ci richiede di attuare il mercato del lavoro”.
“Erasmus - conclude Salzano - ormai rappresenta una buona fetta dell'internazionalizzazione degli istituti quindi l'Agenzia è tenuta a fornire tutta l'assistenza attraverso giornate formative, informative ed una campagna di comunicazione diretta a tutti i nostri istituti d'istruzione superiore, affinché possano essere parte attiva nella realizzazione dello Spazio europeo dell'Istruzione Superiore e alla sua evoluzione e miglioramento, affinché tutto il sistema sia maggiormente attrattivo in Europa e oltre l’Europa".
Sostenibilità
Sostenibilità: Green-Loop, soluzioni bio-based conformi a...
Green-Loop è un progetto europeo che innova l’industria manifatturiera, perfezionando materiali bio-based e ottimizzando i processi produttivi per offrire soluzioni conformi al regolamento europeo sugli imballaggi e rifiuti da imballaggio (Ppwr).
Tra i protagonisti del progetto c’è l'italiana Mixcycling, che trasforma sottoprodotti agricoli in materiali bio-based per diverse applicazioni, e Guala Closures Breganze, partner di progetto, che disegna nuovi prodotti e testa le bioplastiche di Mixcycling per chiusure di bottiglie assicurando sicurezza nel contatto con alimenti, bevande e prodotti farmaceutici.
Nell’ambito del progetto Green-Loop, è stato sviluppato un nuovo composito bio-based per stampaggio a iniezione, utilizzato per creare dei primi prototipi di tappi a vite e dispenser per olio d'oliva. Inoltre, un processo produttivo innovativo assistito da microonde permette di ridurre i consumi energetici e migliorare le proprietà dei materiali. Anche nuovi termoplastici bio-based, che integrano residui agricoli come riempitivi, mostrano un grande potenziale per il packaging. Questi avanzamenti sono stati presentati a Ecomondo 2024.
Il Ppwr introduce requisiti più severi per ridurre i rifiuti e aumentare la riciclabilità, creando nuove sfide e opportunità per le aziende. Greem-Loop dimostra come i materiali bio-based possano svolgere un ruolo importante in questa transizione, offrendo alternative ai materiali plastici tradizionali anche in ottica Ppwr.
Grazie al supporto di NSBproject, Mixcycling ha sviluppato materiali per packaging e chiusure alimentari. In collaborazione con Guala Closures Breganze, ha integrato compositi bioplastici in chiusure anti-manomissione che, per resistenza, igiene e flessibilità, sono equivalenti alle plastiche convenzionali. Queste chiusure, conformi alle normative CE, sono sicure per l'uso con alimenti, bevande e farmaci e riflettono l’impegno di Green-Loop per la conformità normativa e lo sviluppo di materiali sostenibili. Con tecnologie come lo stampaggio a iniezione assistito da microonde, che riduce il consumo energetico fino al 30%, Green-Loop apre la strada a soluzioni sostenibili che rispondono agli standard delle plastiche fossili. La collaborazione con partner industriali dimostra la fattibilità dell’integrazione dei materiali bio-based in vari settori, dall’alimentare al packaging per cosmetici.
I materiali bio-based proposti nel progetto Green-Loop in particolare potrebbero sostituire il contenuto di plastica riciclata, sia per mancanza di materiale riciclato sia per es. ragioni qualitative. Come riportato in Art.8 di Ppwr, entro tre anni dalla data di entrata in vigore del presente regolamento la Commissione Europea riesaminerà lo stato di sviluppo tecnologico e le prestazioni ambientali degli imballaggi di plastica a base biologica tenendo conto dei criteri di sostenibilità di cui all'articolo 29 della direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio.
Green-Loop continuerà a sviluppare soluzioni per le industrie bio-based migliorando le formulazioni dei materiali, ottimizzando i processi produttivi e conducendo test rigorosi per garantirne la scalabilità e la commercializzazione. Per il settore del packaging, i risultati del progetto offriranno soluzioni concrete conformi al nuovo Regolamento Europeo sugli Imballaggi e Rifiuti da Imballaggio (Ppwr).
Sostenibilità
Rifiuti: imballaggi in alluminio, materiale ‘usa e...
Cial a Ecomondo 2024
Alluminio paradigma dell'economia circolare grazie alle sue proprietà che ne consento un riciclo al 100%. Nel corso del 2023 è stato avviato a riciclo il 70,3% degli imballaggi in alluminio immessi sul mercato (ovvero 59.300 tonnellate) e, con il recupero energetico, il totale di quelli complessivamente recuperati si assesta a quota 74,1%. Sono i numeri dell'economia circolare dell'alluminio illustrati da Cial - Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio a Ecomondo 2024, Fiera della Green Economy a Rimini fino all'8 novembre.
Con una media del 70% il tasso di riciclo degli imballaggi in alluminio in Italia supera dunque abbondantemente, ormai da alcuni anni, gli obiettivi Ue al 2025 (50%) e al 2030 (60%). Numeri importanti che hanno consentito di evitare emissioni serra pari a 417mila tonnellate di CO2 e di risparmiare energia per oltre 182mila tonnellate equivalenti di petrolio.
"Cial è un consorzio nazionale del sistema Conai che lavora in tutta Italia e si occupa del riciclo degli imballaggi in alluminio - spiega all'Adnkronos Gennaro Galdo, responsabile comunicazione Cial - Avviamo al riciclo ciò che i Comuni con i cittadini raccolgono, portando dopo la selezione del materiale tutto l'alluminio raccolto in una delle fonderie per il riciclo sul territorio, in tutto ne abbiamo 11".
"Quando parliamo di alluminio parliamo di imballaggi, ovvero contenitori che vengono usati soprattutto per il food e la cosmetica: ad esempio, lattine per bevande, scatolette, vaschette, bombolette spray, imballaggi che tutti noi abbiamo in casa, che usiamo, utilizziamo quotidianamente e che consentono, una volta riciclati, di tornare a nuova vita con un risparmio di energia e materia altissimo", precisa. I numeri del riciclo, poi, salgono se si considerano solo le lattine per bevande, "in assoluto l'imballaggio più rappresentativo tra tutti quelli in alluminio". In questo caso, "le percentuali di riciclo superano il 93%, raggiungendo dei livelli che sono in assoluto i più alti in Europa".
"L'alluminio può essere considerato il paradigma perfetto dell'economia circolare - rimarca - Innanzitutto perché è un materiale che si ricicla completamente, al 100%, non si butta via niente. E soprattutto perché può subire innumerevoli e infiniti cicli di riciclo senza perdere le sue caratteristiche. Non è dunque possibile riconoscere se un oggetto è fatto in alluminio primario da bauxite o in alluminio secondario da riciclo".
Grazie alle sue proprietà "quando parliamo di alluminio, non parliamo tanto di 'usa e getta', ma di 'usa e ricicla'. Basta guardare i dati: addirittura il 75% dell'alluminio mai prodotto nella storia è ancora in circolo grazie ad innumerevoli fasi di riciclo che gli consentono di rimanere sostanzialmente lo stesso, nonostante molteplici e infiniti usi".
Sostenibilità
Rifiuti, primo Bilancio di Sostenibilità per Gruppo...
Presentato a Ecomondo
Durante Ecomondo 2024, il Gruppo Dimensione Ambiente ha presentato il suo primo Bilancio di Sostenibilità, testimonianza dell’impegno del Gruppo per una gestione sempre più sostenibile e innovativa dei rifiuti speciali. Realizzato con il supporto di Amapola, società benefit di consulenza in sostenibilità e comunicazione, il bilancio è stato illustrato in una tavola rotonda, presso lo stand dell’Azienda a Ecomondo, dal titolo 'Sostenibilità ed Economia circolare, l'importanza della rendicontazione'.
Il Bilancio di sostenibilità descrive come il Gruppo, attivo con società specializzate nella gestione dei rifiuti pericolosi e non pericolosi - due discariche per rifiuti speciali e due impianti di trattamento e smaltimento - abbia pienamente integrato nella propria politica il tema della sostenibilità, ponendo particolare attenzione agli aspetti legati alla tutela ambientale e a quelli della crescita dei propri dipendenti. Tutela ambientale che si è manifestata con interventi nei propri impianti per ridurre l’impatto sul suolo e sulle acque delle due discariche gestite e adottando rigorosi protocolli nella gestione dei rifiuti.
Nel 2023, il Gruppo con un fatturato di circa 120 milioni di euro, ha registrato i seguenti risultati: oltre 1,1 milioni di tonnellate di rifiuti gestiti, con un consumo energetico ottimizzato pari a 453 MWh ed emissioni complessive di CO2 di 349 tonnellate.
Il Gruppo segnala inoltre di non avere avuto infortuni tra i dipendenti nei due anni analizzati dal Bilancio di sostenibilità a dimostrazione dell’attenzione alla sicurezza sui luoghi di lavoro. Le ore di formazione del personale sono aumentate di oltre il 10% nel 2023 rispetto all’anno precedente e anche l’impegno verso le comunità locali è continuativo, con numerosi progetti culturali, sportivi e infrastrutturali che puntano all qualità della vita e alla sostenibilità del territorio.
“Questo documento rappresenta per noi del Gruppo Dimensione Ambiente un importante momento di condivisione con tutti gli stakeholder della responsabilità e rappresenta la nostra risposta alle sfide sempre più urgenti della transizione ecologica, della gestione dei rifiuti in ottica di economia circolare e della tutela del clima, in un impegno che abbraccia anche la salute, la sicurezza dei lavoratori e la sostenibilità delle nostre infrastrutture”, afferma Stefano Capra, Amministratore Unico di SM Ambiente Holding, proprietaria del Gruppo.