Mike Tyson vs Jake Paul, si avvicina l’incontro: 25 milioni di spettatori su Netflix
I due pugili si affronteranno nella notte tra il 15 e il 16 aprile
È tutto pronto per l’attesissimo incontro di boxe tra il 58enne Mike Tyson, ex campione del mondo dei psi massimi, e l'istrionico 27enne influencer e youtuber Jake Paul. Il match si terrà nella notte italiana tra il 15 e 16 novembre presso l’AT&T Stadium di Arlington, in Texas. Un incontro evento che vedrà il ritorno sul ring del più grande pugile di tutti i tempi. Sarà trasmesso in diretta su Netflix e sarà preceduto da una miniserie in tre episodi che documenta la preparazione dei due pugili. L’incontro avrà alcune regole particolari: ci saranno 8 round da due minuti ciascuno, e i pugili utilizzeranno guantoni da 14 once, più imbottiti rispetto a quelli standard. Questo dovrebbe garantire un match più dinamico e spettacolare.
La preparazione di Mike Tyson e Jake Paul per questo incontro è stata intensa e dettagliata, con entrambi i pugili che hanno seguito programmi di allenamento rigorosi. Mike Tyson, nonostante i suoi 58 anni, ha dimostrato di essere in una forma fisica straordinaria. Ha seguito un regime di allenamento che include sessioni di sparring, esercizi di forza e condizionamento, e una dieta rigorosa per mantenere il suo peso e la sua energia nei colpi. Tyson ha anche lavorato con il suo team di allenatori per affinare la tecnica e la strategia, concentrandosi su velocità e potenza.
Jake Paul, d’altra parte, ha continuato a migliorare le sue abilità pugilistiche sotto la guida di allenatori esperti. Il suo allenamento ha incluso sessioni di sparring con pugili professionisti, esercizi di resistenza e forza, e un’attenzione particolare alla tecnica e alla strategia di combattimento. Paul ha previsto che il combattimento porterà 25 milioni di spettatori a Netflix, il che lo renderebbe il match di boxe più visto di tutti i tempi. Inoltre ha anche rivelato che guadagnerà 40 milioni di dollari per l’incontro, mentre Iron Mike dovrebbe intascare da questo match in Texas circa 20 milioni di dollari.
Conto alla rovescia
Jake 'El Gallo' Paul e l’Uomo Più 'cattivo del mondo', Mike Tyson, appaiono in un teaser per il prossimo mega evento su Netflix, degno di un trailer cinematografico. “Non c’è mai stata una notte così grande”, dichiara il narratore del trailer, Samuel L. Jackson, con Netflix che si prepara a offrire il combattimento ai suoi abbonati globali, cercando al contempo di riempire l’arena da 80.000 posti di Arlington.
Da oggi, 7 novembre, sono visibili i primi due episodi della serie intitolata 'Jake Paul vs. Mike Tyson: conto alla rovescia', composta da tre episodi (il terzo sarà disponibile dal 12) e offrirà un viaggio dietro le quinte, mostrando le fatiche, le motivazioni e la vita personale dei due protagonisti.
Per chi desidera vivere il match da una prospettiva privilegiata, la Most Valuable Promotions di Paul ha collaborato con Elevate per offrire un esclusivo pacchetto Vip dal valore di 2 milioni di dollari. Il “MVP Owner’s Experience” include dieci posti, di cui due in prima fila a pochi metri dal ring, l’accesso agli spogliatoi, guantoni autografati, servizio di sicurezza personale, e un soggiorno in hotel di lusso per tutta la durata dell’evento. Questo pacchetto di lusso rappresenta la massima esperienza per chi vuole vivere l’incontro a stretto contatto con i protagonisti.
Sport
“Non c’è solo Sinner, tutto il tennis deve...
Roddick incorona il numero 1 del mondo e esalta il movimento tricolore
"Complimenti all'Italia, il successo non è un caso e non c'è solo Sinner". L'Italia diventa un modello assoluto nel tennis: Jannik Sinner diventa il simbolo di un movimento da copiare, parola di Andy Roddick. L'ex numero 1 del mondo, una delle voci più note nel tennis con il suo podcast 'Served with Andy Roddick', analizza la crescita esponenziale del tennis azzurro che ha chiuso il 2024 con i trionfi delle Nazionali in Davis e Billie Jean Cup. Non solo Sinner, quindi. Accanto al numero 1 del mondo ci sono Matteo Berrettini e Lorenzo Musetti. In campo femminile, Jasmine Paolini, Lucia Bronzetti, l'eterna Sara Errani.
"E' stato un anno strepitoso per il tennis italiano. Non è un caso che l'Italia abbia vinto la Coppa Davis maschile e la BJK Cup femminile, non c'è nulla di casuale in tutto questo. L'Italia ha cercato il modo per sviluppare i giocatori, ha dato tante opportunità ai giocatori con un contenimento dei costi a carico degli atleti", dice Roddick. "In America, un giocatore per partecipare ad un Challenger magari deve volare in Sri Lanka... L'Italia ha preso le decisioni giuste, ha fatto gli investimenti corretti: ora, l'Italia è al vertice del tennis mondiale, si parte da Sinner e si prosegue con tutto il movimento", aggiunge.
"C'è un altro aspetto da considerare. Gli ascolti televisivi dei match di Sinner volano, i bambini lo guardano e molti sceglieranno il tennis. Le iscrizioni voleranno, in Italia il tennis non deve competere con altri 10 sport come negli Usa: tennis e calcio, le iscrizioni voleranno", prevede l'ex campione americano.
Se Sinner è "il migliore del mondo, senza discussioni", non bisogna dimenticare altri giocatori di primissimo piano in campo maschile e femminile. "Matteo Berrettini non ha potuto giocare nella finale della Coppa Davis 2023. Quest'anno ha vinto 3 match senza mai perdere. In carriera ha vinto un Queen's, è arrivato in finale a Wimbledon e il covid lo ha fermato quando sarebbe stato uno dei 3-4 favoriti. Mi aspetto grandi cose da lui il prossimo anno, è un giocatore fenomenale sul veloce", dice Roddick, che dedica un elogio speciale a "una delle persone più intelligenti" in campo. "Andate a vedere Sara Errani come gioca in doppio. Non è la più veloce, non è più la numero 5 del mondo. Batte tanti avversari perché non prende mai la decisione sbagliata in campo, è fenomenale. Sa sempre quale colpo effettuare e ancora oggi 'trita' avversari: è fenomenale perché sa quale colpo giocare più di quanto lo sappiano le sue avversarie".
Sport
Sci, Razzoli: “Trasmettere i valori che abbiamo...
Il campione olimpico al Premio Fair Play Menarini
"Credo che il senso della giornata del Premio sia quello di trasmettere i valori che abbiamo imparato in una vita di sport. Una responsabilità che abbiamo noi sportivi è fare questo per lasciare un'eredità, per trasmettere ai giovani quello che lo sport può regalare. Penso che non ci sia niente di più bello per un giovane di praticare sport: sono sempre stato convinto che crescere con lo sport ti dà tantissimo, ti fa vivere e condividere emozioni, crescere nei momenti buoni e nei momenti più difficili, e sono proprio quei momenti, soprattutto quelli difficili, che servono a crescere. Parliamo di sport, insegniamo ai ragazzi quello che lo sport ci ha dato, e cerchiamo di trasmetterlo in una giornata come oggi. E' molto importante fare tutto questo, mi fa piacere di esserci e di essere stato invitato". Lo ha detto l'ex sciatore di slalom speciale Giuliano Razzoli, campione olimpico ai Giochi Invernali di Vancouver 2010 e Ambasciatore del Fair Play Menarini dall’anno successivo, parlando con i giornalisti a Firenze in occasione del talk show "I campioni si raccontano", evento organizzato oggi nell'ambito del 28° Premio Internazionale Fair Play Menarini.
"Dopo diverse generazioni, soprattutto nella parte maschile, dove abbiamo fatto bene, siamo arrivati a fine carriera per tanti atleti: ovviamente i cambi generazionali non sono mai semplici, e questa cosa si sta vedendo - ha aggiunto Razzoli parlando dello sci italiano - Per fortuna ci sono le nostre donne che invece mandano avanti tutto il sistema a suon di vittorie, e questa è una cosa molto positiva. Certo, bisogna cercare di aiutare questo cambio generazionale, e speriamo che avvenga al più presto possibile".
A proposito della sua attività, Razzoli ha raccontato: "Quest'estate mentre io ero a casa abbastanza tranquillo e i miei colleghi erano in ghiacciaio a svegliarsi alle 4 la mattina, sciare non mi mancava. Ma in realtà da quando sono iniziate le gare adesso ovviamente un po' di malinconia c'è, perché l'emozione che dà la competizione è unica e irripetibile, io ho lasciato con serenità e consapevolezza di aver fatto il massimo delle mie possibilità. Mi auguro che ci siano altri atleti che continuino a farci emozionare da casa o dagli spalti di una gara di Coppa del Mondo"-
"Non si finisce mai di imparare, sicuramente, e diciamo che c'è un po' di work in progress, sicuramente il mondo dello sport è il mio mondo, e quindi vedremo nel tempo, un pochino qualche ruolo. Ci saranno a breve anche le Olimpiadi Invernali proprio in Italia, quindi ci sarà occasione sicuramente di parlare di sport e di partecipare a tante iniziative - ha sottolineato Razzoli - Sono stato proprio a un evento di Milano-Cortina nelle settimane scorse. Un po' di rammarico c'è per il fatto di non poter essere là al cancelletto a rappresentare l'Italia, nuovamente, in Italia: ma in realtà c'è anche la bellezza di poter sfruttare un evento del genere per promuovere lo sport che in Italia, è vero, sta crescendo, ma credo non abbastanza, bisogna sempre fare qualcosina in più per aiutare la cultura dello sport e far crescere sempre più giovani con lo sport, e un evento del genere è una possibilità incredibile per far innamorare tante persone dello sport".
Sport
Pallavolo, Antropova: “L’oro olimpico? Il...
La campionessa della nazionale al Premio Internazionale Fair Play Menarini
La vittoria alle Olimpiadi di Parigi insegna che "l'unione, il gruppo ha fatto la differenza. Ho ricevuto tantissimi commenti dalle persone che non seguivano la pallavolo e che hanno detto che si vedeva veramente che avevamo un gruppo molto coeso, ed è secondo me uno dei complimenti migliori". Lo ha detto Ekaterina Antropova, campionessa della nazionale femminile italiana di volley che per la prima volta nella sua storia ha vinto l'oro olimpico, parlando con i giornalisti a Firenze in occasione del talk show "I campioni si raccontano", evento organizzati oggi nell'ambito del 28° Premio Internazionale Fair Play Menarini.
La campionessa olimpica e punto di forza della Savino Del Bene Scandicci, a proposito dell'evento Fair Play Menarini ha aggiunto: "E' un onore esser qua stasera e riuscire a trasmettere qualcosa che va oltre l'importanza delle vittorie".
Riferendosi alla stagione appena iniziata con il suo club, Antropova ha affermato: "E' stato un novembre ricco di impegni e sarà così anche il mese di dicembre. Già domani giochiamo. Sono molto felice della mia squadra che sta avendo un buon andamento sia in campionato che in Champions League e speriamo di riuscire a continuare così".
Infine, ripensando alla vittoria all'Olimpiade, arrivata quasi in contemporanea con l'ottenimento della nazionalità italiana, Antropova ha spiegato: "Nel 2024 sono riuscita a esprimere e coronare nel miglior modo possibile con l'oro olimpico il cambiamento di nazionalità. Adesso ci aspetta una stagione altrettanto importante. Nessuno poteva immaginare di vincere l'Olimpiade, non mi ponevo obiettivi del genere, L'obiettivo del 2025, per quanto possa sembrare banale, è fare sempre il meglio".