Webuild firma contratto da un miliardo di euro con metropolitana di Melbourne
Il lotto “Tunnels North” del Suburban Rail Loop (SRL) East, progetto destinato a trasformare il trasporto pubblico della città australiana, a supporto della forte crescita attesa nei prossimi anni
Nuovo progetto di mobilità sostenibile per Webuild in Australia: il Gruppo, leader della joint-venture “Terra Verde”, ha firmato il contratto del valore complessivo di 1,7 miliardi di dollari australiani (circa un miliardo di euro) per la progettazione e la costruzione del lotto “Tunnels North” del Suburban Rail Loop (SRL) East, progetto destinato a trasformare il trasporto pubblico di Melbourne, a supporto della forte crescita attesa della città nei prossimi anni. Il Suburban Rail Loop, di cui la tratta “East” è parte, migliorerà l’efficienza dei trasporti per oltre l’80% dei cittadini, contribuendo a eliminare oltre 600mila viaggi in auto ogni giorno.
Webuild, con una quota pari al 33,5%, guida la joint-venture che realizzerà il lotto in un consorzio internazionale con GS E&C della sudcoreana GS Group e con Bouygues Construction Australia della francese Bouygues. La stessa joint-venture era già stata nominata preferred bidder lo scorso luglio.
Commissionato dalla Suburban Rail Loop Authority, il contratto prevede lo scavo di due tunnel paralleli, lunghi ognuno circa 10 chilometri, tra le future stazioni di Box Hill e Glen Waverley, e la realizzazione di 39 tunnel secondari di collegamento e di strutture funzionali alla realizzazione di due future stazioni. Il progetto prevede anche lo scavo di due pozzi di accesso e di un pozzo di emergenza e per la ventilazione. Per lo scavo dei tunnel è previsto l’impiego di TBM (Tunnel Boring Machine), grandi talpe meccaniche che permetteranno lo scavo meccanizzato delle gallerie.
Il Suburban Rail Loop è una linea ferroviaria orbitale di 90 chilometri che contribuirà a supportare la trasformazione in corso della città, garantendo più trasporti e possibilità di espansione delle aree abitate. La prima fase di questo progetto, il Suburban Rail Loop East, è attualmente in costruzione, con previsione di avvio dello scavo delle gallerie nel 2026 e di messa in esercizio nel 2035.
La presenza del Gruppo nella città di Melbourne ha radici storiche, con la realizzazione negli anni ’80 di gran parte dei tunnel e delle stazioni del Melbourne Underground Rail Loop (MURL), aperta al pubblico nel 1985. Sempre a Melbourne, il Gruppo sta lavorando allo scavo dei tunnel del North East Link, importante tratta della rete autostradale della città. Con il nuovo progetto parte del SRL, il Gruppo Webuild mette ancora una volta in campo nella città la sua leadership mondiale dello scavo in sotterraneo, con un parco di 63 TBM tra quelle in montaggio, ordinate e da ordinare per i progetti pianificati, di cui 16 sono già operative sui diversi cantieri nel mondo, dall’Australia agli Stati Uniti, insieme a centinaia di specialisti nel tunneling di decine di nazionalità.
Il Gruppo è oggi nella Top 5 dei contractor internazionali in Australia secondo la classifica ENR, in un percorso in crescita grazie alla realizzazione di progetti strategici a supporto dei programmi di transizione energetica del paese. Con la sua controllata australiana Clough, Webuild sta infatti lavorando a progetti in tutta l’Australia e si sta espandendo anche in nuovi settori.
A Sydney, Webuild sta partecipando allo sviluppo della linea ferroviaria che arriverà al Western Sydney International Airport, il più grande progetto in PPP (Public-Private Partnership) nel New South Wales, stato in cui Webuild e Clough stanno realizzando anche Snowy 2.0, il più grande progetto per la produzione di energie rinnovabili in costruzione nel paese. In Western Australia, il Gruppo sta realizzando uno degli impianti di urea per la produzione di fertilizzanti più grandi al mondo e il progetto per il potenziamento del processo di trattamento dei fanghi dell’impianto per il trattamento delle acque reflue più grande dello stato.
Economia
Bellucci (Fdi): “Senza lavoro non c’è benessere,...
Presentato a Roma, nella Sala Caduti di Nassirya del Senato, il Manifesto del Buon Lavoro a cura della Compagnia delle Opere
Presentato a Roma, nella Sala Caduti di Nassirya del Senato, il Manifesto del Buon Lavoro a cura della Compagnia delle Opere. Alla conferenza stampa è intervenuta anche Maria Teresa Bellucci (Viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali), insieme alla Senatrice Licia Ronzulli, Andrea Dellabianca (Presidente della Compagnia delle Opere), Luigi Sbarra (Segretario generale CISL), Marco Bernardi (Presidente Illumia) e Francesco Seghezzi (Presidente Adapt).
Il Viceministro ha dichiarato: "Il Governo Meloni condivide ampiamente i contenuti del Manifesto presentato oggi. Come Esecutivo abbiamo puntato da subito sul lavoro, mettendolo al centro della nostra azione. Le Politiche Sociali, di cui sono delegata, mirano al lavoro, perché il lavoro è libertà. Senza lavoro non c’è libertà, non c’è autodeterminazione, non c’è crescita per la propria comunità e soprattutto non c’è benessere. Il lavoro non è un modo per acquisire solo utile economico, ma qualcosa di più: noi siamo il lavoro che viviamo. Il Governo ha voluto cambiare paradigma, abbiamo vissuto degli anni in cui una certa ideologia ci voleva far credere che il lavoro dovesse essere allontanato dalla propria vita, che fosse meglio avere un sussidio come strumento di ridistribuzione degli utili prodotti da alcuni escludendo molti altri".
"Credo che quando si dichiara di voler rispondere alle difficoltà con una ‘rivolta sociale’ si compia un atto irresponsabile, ancor più in un tempo di conflittualità così ampie. Penso, al contrario, che ci sarebbe bisogno di un Patto Sociale, per far sì che la responsabilità venga condivisa nei tanti aspetti e nelle tante transizioni che stiamo vivendo. Il Governo ha approcciato a queste transizioni con buon senso, non sprecando 30 miliardi, ma investendoli in continuità con quello che abbiamo sempre fatto, incentivando il lavoro, tagliando il cuneo fiscale dei redditi medio bassi, riducendo l’Irpef, confermando la super decontribuzione, aumentando i congedi parentali e il bonus asili nido. Queste sono solo alcune delle misure varate, che rispondono ad un’unica visione, ovvero mettere al centro le persone e non sprecare i soldi degli italiani. L’Italia sta avendo una credibilità e una sostenibilità mai vista, perché tanto si sta facendo, tanto ancora c’è da fare, ma i dati rivelano che siamo sulla strada giusta", ha concluso Bellucci.
Economia
G7 Turismo, Santanchè: “dialogo ci permetterà di...
Fari puntati sul summit dal 13 al 15 novembre a Firenze, al centro nuove opportunità di crescita
Riflettori ancora puntati su Firenze, sempre più 'capitale' del turismo in questi giorni, pronta ad accogliere il G7 Turismo, presieduto dal ministro del Turismo Daniela Santanchè, da domani a venerdì prossimo, dopo il Forum Internazionale del Turismo che si è concluso sabato scorso. Tutto è predisposto a Palazzo Vecchio per ricevere giovedì mattina i ministri del Turismo di Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito, Stati Uniti d’America e Unione Europea oltre ai ministri di paesi outreach quali Arabia Saudita, Brasile, India, Egitto e ai rappresentanti di organizzazioni ospito come Ocse e Un Tourism (Unwto) dell’Onu.
La ministeriale del G7, per la prima volta dedicata al turismo, si preannuncia come un’occasione storica per tracciare le prospettive del settore a livello globale e punta ad elaborare una solida posizione condivisa, in un documento finale, per orientare il futuro dell’industria turistica e per rendere il settore sempre più sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale, in un contesto di rapida evoluzione delle tecnologie. Sotto la lente dei ministri delle più grandi economie mondiali saranno analizzati i temi della sostenibilità, l’inclusione e la digitalizzazione, con un focus sull’impatto dell’intelligenza artificiale.
"Siamo certi che questo G7 porterà ad una ulteriore crescita robusta e innovativa del turismo, fondamentale per le economie di molti Paesi e per il benessere delle comunità locali" ha affermato il ministro del Turismo Daniela Santanchè parlando con l'Adnkronos. "Arriviamo al G7 forti della posizione italiana e certi che il dialogo internazionale e le discussioni avviate - ha spiegato il ministro - ci permetteranno di sviluppare strategie comuni per promuovere un turismo sostenibile e inclusivo".
Al centro dei lavori sostenibilità, inclusione e digitalizzazione con focus su impatto Ia per il settore
Le priorità di lavoro individuate dalla Presidenza Italiana sono: Turismo e opportunità di sviluppo socioeconomico; capitale umano – lavoro, inclusione e competenze; Digitalizzazione e intelligenza artificiale. L’incontro darà l’opportunità di approfondire questi temi, condividendo buone pratiche già adottate e riflettendo su nuove opportunità di crescita per l’intero ecosistema turistico. L’obiettivo è rinnovare la consapevolezza sul turismo, quale motore di crescita economica e sviluppo sociale.
Al G7 turismo di Firenze partecipa una ragguardevole squadra di delegati, vi parteciperanno per il Canada il ministro del Turismo Soraya Martinez Ferrada e il vice ministro Sony Perron, per la Francia il ministro delegato per l'economia del Turismo Marina Ferrari, per la Germania Dieter Gerald Janecek, coordinatore per l’industria marittima e il turismo presso il ministero federale per gli Affari economici e il clima, e ancora per il Giappone Naoya Haraikawa commissario della Japan Tourism Agency, per il Regno Unito Robert Specterman-Green direttore Media and International, Department for Culture, Media and Sport e infine per gli Usa Alex Lasry vice segretario assistente for Travel and Tourism presso l'International Trade Administration. I lavori di Firenze prevedono inoltre la partecipazione della Unione europea con Hubert Gambs, vice direttore generale della Dg Grow - Internal Market, Industry, Entrepreneurship and Sme.
Al summit saranno presenti come nazioni ospiti per il Brasile Kamila Zardini Grafetti coordinatore generale e multilaterale del ministero del Turismo, per l’Egitto Sherif Fathi Attia ministro del Turismo e Antichità, per l’India il ministro del Turismo Suresh Gopi e per l’Arabia Saudita la principessa Haifa Al Saud, vice ministro del Turismo. Infine, per l'Un Tourism il direttore esecutivo Zoritsa Urosevic e per l’Ocse il vicesegretario generale Yoshiki Takeuchi.
Il G7 Turismo sarà un vero e proprio viaggio nel viaggio. Innanzitutto, l’evento consentirà di scoprire e valorizzare Firenze: dalla Galleria degli Uffizi, uno dei più importanti musei al mondo, che comprende il Corridoio vasariano, le collezioni di Palazzo Pitti e il Giardino di Boboli; a Palazzo Spini Feroni, importante esempio di architettura medievale in stile gotico, nonché punto di riferimento nella moda fiorentina a livello internazionale; passando anche, in occasione della cena di gala, per Palazzo Gondi, edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale, citato anche nel vincolo Unesco del centro storico.
Oltre al capoluogo toscano, verranno messi in luce anche le peculiarità e i borghi tipicamente italiani attraverso un viaggio verso Monteriggioni a bordo di un treno storico che, attraversando uno dei territori più affascinanti e suggestivi di tutto il Paese, consentirà ai delegati di godere delle bellezze paesaggistiche dell’Italia.
I lavori del G7 saranno preceduti domani da un evento collaterale (side event), nel quale si confronteranno imprenditori e manager del turismo da Andrea Bocelli a Leonardo Ferragamo, da Flavio Briatore a Rocco Forte, attesi anche il presidente dell'Ice Matteo Zoppas, il presidente di Ita Airways Antonino Turicchi e il presidente di Fs Tommaso Tanzilli, per fare il punto sulla innovazione e sugli investimenti dei maggiori marchi italiani di moda, musica, crociere, ristorazione, enogastronomia, design, industria nel comparto turistico.
Economia
Energia, joint venture Alperia-Alerion per sviluppo e...
Da questa operazione nasce una nuova società denominata Alperion
Alperia, tramite la sua società controllata al 100% Alperia Greenpower S.r.l, ha sottoscritto con Alerion Clean Power S.p.A. (Alerion) un accordo di compravendita riguardante una joint venture paritaria per lo sviluppo e la gestione di un portafoglio di impianti eolici in Puglia, con una capacità totale di circa 120 MW, di cui 62 MW già operativi e 58 MW in costruzione. Da questa operazione nasce una nuova società denominata Alperion.
“Questa iniziativa si inserisce nel quadro della diversificazione delle attività del Gruppo Alperia prevista dal Piano Industriale e rappresenta la prima joint venture paritetica tra due importanti Gruppi a controllo locale operanti in ambito energetico”, sottolinea Luis Amort, Ceo di Alperia. Nello specifico, in data odierna Alerion ha ceduto ad Alperia una quota pari al 50% del capitale sociale di Naonis Wind S.r.l., oggi ridenominata in Alperion S.r.l. (Alperion) e sino ad ora detenuto interamente da Alerion.
Alperion è una società titolare di un parco eolico operativo di 11 MW e detiene a sua volta il 100% del capitale sociale delle seguenti società (congiuntamente le Controllate Alperion): Enermac S.r.l., titolare di un parco operativo di 51 MW, Bioenergia S.r.l., titolare di un parco in costruzione di circa 29 MW, e Generai S.r.l., titolare di un parco in costruzione di circa 29 MW; tutti i parchi sono situati in Provincia di Foggia.
Per Josef Gostner, presidente di Alerion Clean Power, “la partnership con Alperia rappresenta la prima operazione di equity recycling intrapresa da Alerion e prevista dalle linee guida del piano industriale e consentirà ad Alerion di sostenere l'espansione del proprio portafoglio nel settore eolico”.
l corrispettivo dell’operazione per la cessione del 50% del capitale sociale di cui sopra è pari a circa 49,7 milioni di euro. Nell’ambito di questa partnership industriale è stato inoltre definito il diritto di acquisire da parte di Alperia il 50% del capitale sociale di società titolari di altri due progetti eolici da sviluppare in Italia, con una capacità complessiva massima di circa 75 MW.