Minds On – Boccardelli (Luiss): “Capitale umano e innovazione per l’Italia”
Nella nuova puntata, il neo-rettore della Luiss discute le priorità per la crescita italiana ed europea. Puntare su ricerca, tecnologia e formazione multidisciplinare è essenziale per attrarre talenti e investimenti. In un contesto globale dominato dall’IA e dalla digitalizzazione, le università hanno un ruolo centrale nel preparare i leader del futuro
Nella nuova puntata di “Minds On”, la serie prodotta da Adnkronos e Centro Economia Digitale, Giorgio Rutelli e Rosario Cerra dialogano con il nuovo rettore della Luiss, Paolo Boccardelli. Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese e Strategie di Impresa, dirige il Centro di Ricerca in Strategic Change “Franco Fontana” ed è stato direttore della Luiss Business School. In questa intervista, Boccardelli discute l’importanza strategica di formazione, innovazione e politiche di sviluppo per il futuro delle imprese e dell’economia italiana. Si parla di attrazione di talenti, trasformazione tecnologica e di approccio delle università al cambiamento, nel contesto europeo e globale. E racconta due best practice internazionali che potrebbero essere adottate anche in Italia.
Il capitale umano come sfida prioritaria
Boccardelli evidenzia l’importanza di un “capitale umano” forte e formato per affrontare la trasformazione delle aziende e dell’economia. Prendendo spunto dal rapporto Draghi, il professore sottolinea che, oltre alle competenze tecniche e digitali, spesso mancano le competenze manageriali necessarie per guidare aziende e istituzioni verso un futuro sempre più tecnologico e interconnesso. Il mercato del lavoro va verso la collaborazione piuttosto che la supervisione, richiedendo quindi abilità relazionali e intelligenza emotiva, skill che permettono di comprendere e rispondere alle esigenze degli altri. In questo nuovo scenario, i manager non devono più solo conoscere l’aspetto tecnico della loro professione, ma sviluppare capacità sociali e di leadership che possano far fronte ai rapidi cambiamenti aziendali e sociali.
Investimenti e attrazione dei talenti: un punto critico per l’Italia
Il secondo tema trattato riguarda l’attrazione di investimenti e talenti, cruciali per un’Italia che punta a mantenere e sviluppare la propria competitività. La mancanza di investimenti adeguati nella ricerca e formazione, come evidenzia Boccardelli, resta un freno importante. Pur essendo parte del G7, l’Italia investe meno della media europea nella ricerca, rimanendo così indietro rispetto ai Paesi leader. Per invertire questa tendenza, l’Italia dovrebbe focalizzarsi su aree strategiche, come il calcolo quantistico e l’high-performance computing, settori in cui, con investimenti adeguati, potrebbe diventare un punto di riferimento grazie anche al sostegno di aziende come Eni e Leonardo.
Inoltre, Boccardelli sottolinea che, oltre alla ricerca e formazione, l’Italia deve migliorare le infrastrutture fisiche e digitali, riducendo il costo energetico, che rappresenta un ostacolo significativo per chi desidera investire nel Paese. La digitalizzazione della pubblica amministrazione sarà un “game changer”, auspicando che l’Italia possa adottare presto un sistema completamente digitale, migliorando così l’efficienza e facilitando le relazioni tra amministrazione e cittadini.
Tecnologie di frontiera e il ruolo dell’Europa
La discussione si concentra poi sulle tecnologie di frontiera, come l’intelligenza artificiale (IA) e il calcolo quantistico, aree in cui Europa e Italia rischiano di perdere terreno rispetto a Cina e Stati Uniti. Boccardelli evidenzia come gli ingenti investimenti fatti da queste superpotenze mettano l’Europa in una posizione di svantaggio, rendendola dipendente da altri per tecnologie cruciali. Secondo il rettore della Luiss, per rimanere competitiva, l’Europa dovrebbe concentrarsi sulle applicazioni innovative di queste tecnologie, diventando un “follower intelligente” e adattando le proprie infrastrutture tecnologiche alle esigenze del futuro.
Per cogliere le opportunità legate all’IA, il continente dovrebbe abbracciare il concetto di “innovazione aperta”, promuovendo ecosistemi che riuniscono aziende, istituzioni e università in una collaborazione dinamica. Specialmente in Italia, questa mentalità è ancora agli inizi e richiede una maggiore integrazione tra settori e competenze per permettere la nascita di ecosistemi d’eccellenza in settori come la sanità, il fintech, le città intelligenti e il cambiamento climatico.
La digitalizzazione delle imprese italiane: luci e ombre
Boccardelli esprime una valutazione mista sullo stato di salute delle imprese italiane in rapporto alla loro capacità di adattamento ai cambiamenti tecnologici. Mentre alcune aziende eccellono nell'adozione dell’innovazione, circa il 70% delle imprese italiane appare consapevole delle sfide, ma non sa come affrontarle in modo efficace. Questa mancanza di chiarezza sulle direzioni da intraprendere per rimanere competitivi è particolarmente evidente tra le piccole e medie imprese italiane, che costituiscono la maggior parte del tessuto economico nazionale e spesso adottano un approccio conservativo all’innovazione, basato su piccole modifiche incrementali.
Per superare queste difficoltà, Boccardelli ritiene fondamentale il ruolo delle università e della formazione continua, che dovrebbero sostenere non solo i giovani, ma anche i professionisti che necessitano di aggiornamento nelle proprie competenze per poter affrontare le sfide tecnologiche del futuro. A questo proposito, la Luiss ha introdotto un’iniziativa significativa: per ogni laureato magistrale viene rilasciato un certificato sulle competenze di intelligenza artificiale. Questo certificato, autenticato tramite tecnologia blockchain, rappresenta un passo importante per rendere i laureati più competitivi nel mondo del lavoro.
L’internazionalizzazione e la formazione multidisciplinare come chiave di successo
Un altro aspetto cruciale discusso è il ruolo dell’internazionalizzazione e dell’interdisciplinarità nella formazione universitaria. Boccardelli spiega che la Luiss, come università internazionale, riconosce l’importanza di far vivere agli studenti esperienze educative e culturali globali, preparandoli così a comprendere e navigare le complessità di un mondo interconnesso. La multidisciplinarietà viene promossa attraverso corsi che combinano settori tradizionalmente distinti, come il management e la data analytics, che non solo migliorano le competenze tecniche, ma permettono anche agli studenti di affrontare problemi complessi con prospettive multiple.
Inoltre, la Luiss ha recentemente ampliato la propria presenza all’estero con sedi a Dubai e Amsterdam, offrendo agli studenti l’opportunità di esplorare il contesto internazionale e le diverse realtà economiche e culturali, formando così una classe dirigente aperta al confronto internazionale. Questo approccio contribuisce a sviluppare nei laureati una visione globale e una comprensione delle dinamiche internazionali, permettendo loro di operare efficacemente in contesti sempre più diversificati.
Le best practice internazionali come modelli di sviluppo
Boccardelli condivide anche alcune delle esperienze che più lo hanno influenzato, come la sua partecipazione a un programma di dottorato in Svezia. In Svezia, l’interazione tra università e industria è una best practice che ha portato alla nascita di numerose innovazioni e nuove imprese. Questo modello di sviluppo industriale basato sulla conoscenza è sostenuto da fondazioni pubbliche, che finanziano programmi orientati all’innovazione e alla collaborazione tra il mondo accademico e quello aziendale. Boccardelli evidenzia come questo approccio sia riuscito a trasformare l’economia svedese, creando un ecosistema di innovazione in grado di competere a livello globale nonostante le limitate risorse del paese.
Un altro esempio è il Massachusetts Institute of Technology (MIT), che imposta la sua ricerca su un forte orientamento pratico, finanziando solo progetti con un potenziale impatto significativo nella società e nell’economia. Boccardelli sostiene che questo approccio orientato all’impatto dovrebbe essere adottato anche dalle università italiane, per avvicinare maggiormente il mondo accademico alle esigenze della società e creare un impatto reale sulle sfide del presente.
Considerazioni finali
L’intervista a Paolo Boccardelli mette in luce la complessità delle sfide che l’Italia deve affrontare per rimanere competitiva in un contesto globale sempre più dominato dall’innovazione e dalla tecnologia. Formazione, investimenti e infrastrutture sono gli elementi cardine per un futuro di crescita, e le università giocano un ruolo fondamentale nel preparare i leader di domani e nell’accompagnare le imprese verso l’innovazione.
Cronaca
Regione Lazio, approvata all’unanimità legge su...
l'Assessore: "È una legge molto attesa, che ha rivisitato per intero la legge 24 del 1996"
Il Consiglio Regionale del Lazio ha approvato all’unanimità la proposta di legge n. 151 del 29 marzo 2024, concernente le nuove disposizioni sulla cooperazione sociale, presentata da Massimiliano Maselli (Assessore all'inclusione sociale e servizi alla persona della Regione Lazio) che ha espresso soddisfazione: "È una vittoria politica di tutti, visto che abbiamo scritto tutti insieme una bella pagina della nostra Regione, approvando una legge sulla cooperazione sociale che nel Lazio è una realtà molto importante, che svolge una serie di attività e servizi che riguardano politiche sociali come dopo di noi, assistenza nelle case famiglia a persone con disabilità, servizi educativi e tante altre cose".
"È una legge molto attesa, che ha rivisitato per intero la legge 24 del 1996, puntando ad una vera semplificazione e digitalizzazione e ad una gestione più snella dell’albo delle cooperative. Inoltre, si prefigge obiettivi importanti come il rafforzamento dell’inserimento nel mondo per le persone fragili. La legge, grazie ad una dotazione finanziaria importante con 9 milioni di euro nel triennio 2024/2026, permetterà l’erogazione di contributi, attraverso procedure ad evidenza pubblica, alle cooperative sociali e alla consulta delle sei associazioni più rappresentative della cooperazione sociale, per migliorare i servizi dei loro iscritti. Questo atto normativo è arrivato in un momento importante post pandemico in cui la cooperazione sociale ha dovuto assolvere a varie difficoltà e soprattutto al legittimo rinnovo del contratto collettivo nazionale, per aumentare opportunamente i salari di migliaia di dipendenti".
Cronaca
Prevenzione a scuola, progetto digitale ‘Pensaci...
Formazione per docenti (già online), per studenti e webinar live per tutti
La prevenzione, nelle sue varie declinazioni, è uno strumento molto efficace per proteggere la salute ed è sempre più importante iniziare a favorirne la consapevolezza già dall'età scolastica: per questo Komen Italia, Edulia Treccani Scuola e l'Istituto dell'Enciclopedia Italiana hanno ideato e realizzato 'Pensaci prima', progetto digitale educativo gratuito rivolto alle scuole secondarie di primo e secondo grado, per promuovere uno stile di vita sano fra gli adolescenti.
Il progetto, online da oggi, giovedì 14 novembre su https://komen.edulia.it, coinvolge medici e psicologi e si struttura in 3 fasi: una parte formativa rivolta ai docenti, già attiva, con 7 videocorsi e relativi materiali didattici digitali; la seconda, disponibile entro fine 2024, rivolta alle studentesse e agli studenti e che vede il coinvolgimento di alcuni volti noti, tra cui sportivi e creator, accanto a esercitazioni in classe e distribuzione di dispense tematiche; infine un calendario di webinar live (previsto a breve) con cadenza mensile, rivolto sia ai docenti che alle classi, tenuti da esperti di salute e prevenzione.
L'importanza della prevenzione in ambito scolastico, in particolare quando si tratta del tumore del seno, il ricorso a screening regolari, il trattamento in centri specializzati come le Breast Unit, la gestione del rischio genetico, il ruolo cruciale del supporto psicologico e della corretta informazione, come affrontare la diagnosi di tumore in famiglia o a scuola: questi alcuni temi affrontati nei 7 videocorsi rivolti ai docenti e tenuti dalla chirurga senologa Alba Di Leone, dalla psico-oncologa Daniela Belella, dal chirurgo senologo Stefano Magno della Fondazione Policlinico Universitario Gemelli Irccs, dal fondatore di Komen Italia Riccardo Masetti e dalla presidente di Komen Italia Daniela Terribile. I contenuti sono liberamente accessibili per scuole e docenti, sia da desktop sia da mobile, previa iscrizione gratuita.
"Komen Italia da 25 anni è in prima linea nella prevenzione e nella cura della salute, in particolare di quella femminile. Con le nostre Unità mobili, portiamo in tutta Italia opportunità di svolgere gratuitamente esami di prevenzione laddove ce n’è più bisogno. Allo stesso tempo siamo impegnati in attività di formazione e sensibilizzazione anche con i più giovani. Siamo felici di poter collaborare con Edulia Treccani Scuola e l'Istituto dell'Enciclopedia Italiana nel progetto 'Pensaci Prima' che vuole incoraggiare le nuove generazioni ad avvalersi di semplici, piccole regole quotidiane utili a proteggere la salute ed il benessere psico-fisico", dichiara Masetti.
"La Treccani - afferma Massimo Bray, direttore generale dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana - è impegnata dalla sua fondazione nella trasmissione della conoscenza e del sapere, anche in questo settore con il Dizionario Medico Treccani. Per questo abbiamo aderito con entusiasmo a questa campagna di prevenzione oncologica tra i giovani, nella consapevolezza che la conoscenza e la corretta informazione in ambito medico rappresentano elementi importantissimi a cominciare dai primi anni di vita".
"Edulia prosegue ad affrontare i temi del nostro presente, promuovendo il sapere e la consapevolezza su tutti, con un occhio di riguardo alle nuove generazioni e all’ambiente scolastico - sottolinea Andrea Vitelli, Head of Business Development di Edulia dal Sapere Treccani - Un lavoro perseguito in questi 3 anni grazie a partner come Fondazione Leonardo-Civiltà delle Macchine Ets, TikTok, Animenta, Robert F. Kennedy Human Rights Italia, Durex, IAB Italia, Centro Studi Impara Digital". Attraverso questa nuova collaborazione con Komen Italia, "intendiamo promuovere una formazione ibrida che integri contenuti digitali e strumenti pratici per la didattica, con l'obiettivo di sostenere iniziative ad alto impatto sociale, come quelle dedicate all'educazione alla salute e agli stili di vita sani", conclude Elena Rossi, Educational Manager di Edulia dal Sapere Treccani.
Cronaca
Morbillo boom di casi, tra passi indietro e rischi...
Bassetti: "Sono stati fatti passi indietro, siamo a livelli di Paesi meno avanzati dal punto di vista sanitario e delle vaccinazioni". Ciccozzi: "A rischio soprattutto i più piccoli"
Cresce il rischio morbillo in Italia con un boom di casi di morbillo registrato nel 2024 a causa della flessione delle vaccinazioni. E gli esperti lanciano l'allarme per un'ulteriore impennata in vista del Giubileo e dell'alta circolazione di turisti nel nostro Paese.
Bassetti: "Anno orribile, fatti passi indietro"
"Avevo detto che saremmo arrivati a 1.000 casi entro fine anno e mi pare di non aver sbagliato", secondo l'ultimo bollettino Iss siamo a 935 al 31 ottobre. "E' un anno orribile per il morbillo in Italia - dice all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova - il nostro Paese si mette in linea con altri meno evoluti dal punto di vista sanitario e della propensione alla vaccinazione, parlo di Romania, Serbia, Bulgaria. Questi non hanno la nostra stessa cultura delle immunizzazioni. Spero che nel 2025 si invertirà questa tendenza, ma il morbillo è tornato ad essere una malattia endemica che colpisce i soggetti giovani non vaccinati. Forse bisogna fare di più a livello di informazione, di formazione ai medici e di comunicazione nelle scuole. E' una malattia importante che porta anche a casi complicati e molto complicati".
Ciccozzi: "Quasi 950 casi in più in un anno, picco tra i più piccoli"
"Arrivare in un anno a quasi 1.000 casi di morbillo, quando nel 2023 se ne erano registrati una cinquantina - afferma l'epidemiologo Massimo Ciccozzi - vuole dire che questo è un anno terribile, ma il dato è orribile soprattutto se andiamo a vedere le fasce d'età con il picco di incidenza in quelle dove la vaccinazione non è obbligatoria, 0-4 anni, che però rischiano più di tutti e lo prendono dai fratelli maggiori. Il morbillo è una malattia seria che in alcuni casi, rari fortunatamente, può portare alla morte. C'è sempre tempo per vaccinarsi e il consiglio è di immunizzare i bambini, ma anche gli adulti che non hanno fatto la seconda dose devono farla".
"Se poi andiamo a vedere gli altri Paesi Ue, la Romania è in vetta con 14mila casi, ma la Germania è già arrivata a quasi 700. Sono numeri che dovrebbero farci preoccupare anche per l'imminiente Giubileo a Roma".