Recuperare vecchi pavimenti in marmo: parola all’esperto Pasquale Dell’Omo di Levimarmo
L’azienda campana specializzata in levigatura e lucidatura di pavimenti in marmo e granito, grazie all’utilizzo di macchinari e prodotti innovativi, riporta al massimo splendore anche i pavimenti più usurati
Villaricca (Na) 12 novembre 2024.Che si tratti di un’abitazione, di un’attività commerciale o di una struttura ricettiva oggi si fa sempre più spazio la tendenza a conservare e ripristinare pavimenti già esistenti.
“Negli ultimi anni, per le sue speciali proprietà e caratteristiche, sia funzionali che estetiche, il marmo è tornato in voga” commenta Pasquale Dell’ Omo che insieme ad Antimo Dell’Omo è alla guida di Levimarmo, storica impresa specializzata in levigatura e lucidatura dei pavimenti in marmo e granito.
“Grazie all’utilizzo di macchinari innovativi come la levigatrice satellitare è possibile rimuovere graffi e corrosioni causate dal tempo, ottenendo il pieno ripristino del pavimento” prosegue il titolare di Levimarmo, impresa campana attiva da oltre trent’anni in Italia e all’estero.
“Per restituire piena lucentezza ad un pavimento anche molto usurato utilizziamo abrasivi resinoidi, prodotti ecosostenibili che consentono la lucidatura professionale delle superfici e la levigatura meccanica di pavimenti in marmo, marmo terrazzo e granito. Su pietra naturale, marmo granito o pietre locali utilizziamo degli specifici solventi idrorepellenti con cui si riesce ad evitare che il pavimento assorba liquidi come acqua e olio” aggiunge Dell’Omo che con Levirmarmo fornisce servizi di levigatura e lucidatura pavimenti per abitazioni private, locali commerciali, hotel ed edifici pubblici come teatri, musei, cinema, cliniche ed ospedali
Eliminare graffi, porosità e crepe riportando al massimo splendore anche un vecchio pavimento oggi è possibile grazie alla professionalità e alle tecniche innovative di aziende come Levimarmo, un’eccellenza italiana nel settore del restauro, lucidatura e levigatura di pavimentazioni in marmo.
CONTATTI: https://www.levimarmo.it/
Immediapress
Paola Gonella, Comunicazione Trasformativa: il Bestseller...
Milano,15.11.2024 –Tutti noi sappiamo quanto può essere difficile, talvolta, relazionarsi con il mondo esterno. Quello che molti non sanno è che esistono studi e approcci, che offrono spunti di riflessione per modalità utili ad agevolare la comunicazione con gli altri e creare relazioni più soddisfacenti.
Per tutti coloro che desiderano migliorare e trasformare la natura delle relazioni nel loro quotidiano, esce oggi il libro di Paola Gonella“COMUNICAZIONE TRASFORMATIVA. Come la Psicologia e le Neuroscienze Possono Orientare al Successo”(Bruno Editore). Al suo interno, l’autrice condivide con i propri lettori strumenti pratici e innovativi per essere consapevoli del “funzionamento” umano e quindi trasformare gli esiti delle proprie relazioni con capi, collaboratori e familiari.
“Il mio libro permette di acquisire le competenze fondamentali del funzionamento umano affinché sia meglio orientabile nella direzione desiderata, e non in balia di situazioni che vengono solitamente considerate ‘esterne’ a noi e quindi al di fuori del proprio controllo” afferma Paola Gonella, autrice del libro.
Secondo l’autrice, “comunicazione è sinonimo di relazione" e in una relazione di scambio reciproco, la comunicazione è una competenza cardine, tra noi e gli altri. Motivo per il quale nel libro Paola Gonella afferma che una buona comunicazione permette di orientare,anche in ambito professionale e nel lavoro, collaboratori e team a manifestare il proprio potenziale a beneficio proprio e dell’azienda.
“L’autrice crede fermamente che ogni cambiamento inizia da un piccolo passo, nello specifico, nelle relazioni umane. Questo significa decidere di non reagire istintivamente ma di scegliere ciò che vogliamo: cominciare a immaginare come vorremmo essere e come gestire le relazioni” incalza Giacomo Bruno, editore del libro. “L’obiettivo di Paola Gonella è mostrare le azioni utili al cambiamento”.
“Ho deciso di affidarmi a Giacomo Bruno perché, sin dal primo incontro, ho visto in lui una persona di grandi competenze e valori” conclude l’autrice. “Il team Bruno Editore è rispettoso, competente e con valori ed energia interessanti, che ho trovato vicini ai miei. Mi sono affidata a loro con grande piacere”.
Il libro è disponibile su Amazon a questo indirizzo:https://amzn.to/4h0EBlU
Paola Gonella, nata a Milano nel 1965, è psicologa, manager e mamma adottiva. Due lauree, una prima in economia aziendale alla Bocconi di Milano che le ha aperto le porte alla carriera manageriale e una seconda in psicologia clinica e un diploma in counseling, hanno accompagnato il suo percorso professionale. 13 anni in multinazionali tra cui Deutsche Bank, il Gruppo Mondadori e The Walt Disney Co. Italia, dove è stata responsabile di business unit, 16 anni come imprenditrice al servizio della comunicazione delle aziende, per poi contribuire alla costituzione de La Consapevolezza di Venere Onlus per il sostegno delle vittime di violenza di genere. Oggi è psicologa clinica e partner di Camelot Institute,attiva per lo sviluppo dei talenti e per agevolare empowerment, comunicazione assertiva, leadership e parità di genere, con un team di formatori relazionali e coach per il miglior-essere in azienda.Per info:https://studiocounselingmilano.it e https://camelotinstitute.it
Giacomo Bruno, classe 1977, ingegnere elettronico, è stato nominato dalla stampa “il papà degli ebook” per aver portato gli ebook in Italia nel 2002 con la Bruno Editore, 9 anni prima di Amazon e degli altri editori. È Autore di 34 Bestseller sulla crescita personale e Editore di oltre 1.100 libri sui temi dello sviluppo personale e professionale. È considerato il più esperto di Intelligenza Artificiale applicata all’Editoria ed è il più noto “book influencer” italiano perché ogni libro da lui promosso o pubblicato diventa in poche ore Bestseller n.1 su Amazon. È seguito dalle TV, dai TG e dalla stampa nazionale. Per info: https://www.brunoeditore.it
Immediapress
Da Londra con amore: DineMe è la nuova app d’incontri per...
Milano, 14 Novembre 2024. Cibo e appuntamenti sono un’accoppiata celebrata da sempre dal grande schermo. Sono tanti gli esempi di cene romantiche che ci hanno fatto innamorare, ma forse è la Disney, con Lilly e il vagabondo, che ci ha regalato una delle scene più iconiche del primo appuntamento al ristorante: chi non ricorda i due cani che, senza accorgersene, finiscono per baciarsi al centro di un piatto di spaghetti e polpette.
Oggi, nell’epoca in cui la cultura "foodie" è più vivace che mai, scattare foto dei piatti perfetti o restare al passo con i nuovi ristoranti in città sono diventati parte del nostro linguaggio e di come ci relazioniamo con gli altri. Chiunque abbia vissuto un momento di convivialità a tavola sa per certo che il cibo è ben più che semplice nutrimento, è un’esperienza, un modo per entrare in sintonia. E se anche una nuova app d’appuntamenti partisse proprio da qui?
Quando il cibo diventa condivisione (non solo social)
Lanciata inizialmente nel Regno Unito, l’idea alla base di DineMe è quella di combinare l’amore per l’enogastronomia con l’opportunità di creare nuove connessioni sociali, dando agli utenti la possibilità di organizzare appuntamenti - rigorosamente offline - di fronte a un buon piatto. Quante volte si rinuncia a provare quel nuovo ristorante in centro o quel bar famoso dall’altra parte della città solo perché non si ha nessuno con i nostri stessi gusti per andare.
In questo senso, rispetto alle tradizionali piattaforme d’incontri, la dating app DineMe si propone come soluzione per incontrare nuove persone mentre, uniti dalla passione per la cucina, si passa del tempo insieme nel mondo reale, per uno scambio più coinvolgente e meno superficiale.
Come funziona DineMe, la nuova app per chi è stanco dei soliti appuntamenti
Il funzionamento di DineMe è semplice ma originale: gli utenti scelgono una “dine” - il nome per l’esperienza culinaria in piattaforma - in base alle proprie preferenze, dal tipo di cucina, all’orario, fino ai dettagli di chi si occuperà del conto. L’utente che crea il “dine” avrà, infatti, la possibilità di decidere se offrire o dividere il conto in parti uguali, evitando il tipico imbarazzo che emerge alla fine della cena.
In questo modo l’app, non solo facilita gli incontri, ma permette anche di personalizzarli a tal punto da rendere ognuno un’occasione unica. A prescindere dal fatto che magari, seppur lo si spera, si troverà l’anima gemella. L’intento è di creare un contesto rilassato, in cui il cibo e la conversazione guidino la serata, senza pressioni o aspettative eccessive. Ogni “dine” offre così l’opportunità di vivere un appuntamento diverso, dove conta davvero il piacere di stare insieme.
Perché DineMe può essere la scelta giusta per conoscere nuove persone
A differenza di altri social dove l’immagine è tutto, DineMe mette al centro gusti e passioni comuni tra i criteri di scelta, offrendo un’interazione più autentica. Invece di concentrarsi sull’aspetto fisico o sulla professione, la piattaforma richiede solo tre foto, la località, una lista di interessi e una breve bio da personalizzare. Questo approccio, che potrebbe sembrare banale, è invece molto apprezzato da chi è stanco delle dinamiche superficiali tipiche delle app di appuntamenti e cerca esperienze più vere per sfuggire alla cosiddetta "swipe fatigue”, ovvero quella frustrazione legata agli incontri deludenti o ai match mancati.
In un mondo sempre più digitale, dove la prima impressione è tutto, DineMe offre un’opzione che guarda alla sostanza. D’altronde, l’amore per il cibo ha un modo unico di far emergere le nostre caratteristiche e le nostre passioni, e per chi è in cerca di qualcosa di diverso dal solito è difficile immaginare un modo migliore per iniziare una nuova conoscenza.
Per maggiori informazioni
Sito web: https://www.dineme.net/it/
Immediapress
Manovra/ Collatina (Egualia): «Via dal Ddl misure che...
Le richieste delle aziende dei farmaci fuori brevetto alla vigilia dell’avvio dell’esame delle proposte emendative in Commissione Bilancio alla Camera
Roma, 14 novembre 2024 – «Alla vigilia dell’avvio dell’esame in commissione Bilancio della Camera degli emendamenti presentati alla Legge di Bilancio 2025 non possiamo non ribadire con forza la necessità di una profonda revisione delle misure previste nel DDL presentato al capitolo della farmaceutica, a partire dalla cancellazione della misura contenuta nell’art. 57, relativa alla revisione delle quote di spettanza sui prezzi delle industrie a vantaggio della distribuzione intermedia e individuando un percorso per abrogare il payback 1,83 % sulla spesa convenzionata versato alle Regioni».
Questo l’appello di Stefano Collatina, Presidente di EGUALIA (associazione dei produttori di equivalenti biosimilari e value added medicines) alla vigilia dell’avvio dell’esame delle proposte emendative in Commissione Bilancio alla Camera.
«Qualsiasi altro tentativo di rimodulazione delle quote di spettanza sui farmaci di fascia A – spiega Collatina - si tradurrebbe in un “attacco” alla sostenibilità della produzione industriale del settore alimentando inevitabilmente i rischi di carenze e indisponibilità di medicinali essenziali in particolare per le terapie croniche utilizzati ogni giorno da migliaia di pazienti».
«Altrettanto inaccettabile e rischioso – prosegue - risulterebbe il progetto, ipotizzato in alcune ipotesi emendative, di redistribuire il tetto complessivo della farmaceutica pari al 15,3% del Fondo sanitario nazionale riducendo il tetto della convenzionata (dal 6,9% al 6,3%) a vantaggio della spesa per acquisti diretti (dall’8,3%5 all’8,9%) che avrebbe come effetto quello di annullare qualsiasi spazio di possibile intervento sul livello di rimborso per i farmaci fuori brevetto più a rischio di carenza, più volte sollecitata dalle imprese. La strada è un’altra: aumentare il complesso delle risorse della farmaceutica sul FSN, perché è la spesa ad essere sottofinanziata».
«Ci auguriamo invece – conclude il presidente di Egualia - che possa essere definitivamente introdotto nel nostro ordinamento il meccanismo dell’accordo quadro nelle procedura di gara per i farmaci fuori brevetto in ospedale, antidoto indispensabile alla ricorrente fuga della imprese dalle gare ospedaliere».
Per ulteriori informazioni:
Ufficio stampa Egualia
Sara Todaro
Mob. +39 348 9009082
sara.todaro@egualia.it
www.egualia.it
EGUALIA (già Assogenerici) è l’organo ufficiale di rappresentanza dell’industria dei farmaci generici equivalenti, biosimilari e value added medicines in Italia. L’associazione, fondata nel 1993, rappresenta oggi più di cinquanta tra imprese multinazionali e aziende italiane dislocate su tutto il territorio nazionale, per un totale di 10mila occupati e quasi 40 siti produttivi. In ambito europeo, EGUALIA è membro di Medicines for Europe (già EGA), la voce delle industrie produttrici di farmaci generici equivalenti, biosimilari e value added medicines in Europa che rappresenta 350 siti produttivi e di ricerca con un totale di 160mila addetti.