Violenza su donne, il 25 novembre un concerto di arpa a Roma per dire “basta!”
Nell’ambito delle iniziative del Progetto Itinerante 'Un’ Àncora per non dire più Ancòra, cambiare accento per cambiare prospettiva'
Il suono dell’arpa per dire stop ad ogni forma di violenza sulle donne. Lunedì 25 novembre - Giornata Internazionale per la Eliminazione della Violenza sulle Donne - alle 11, presso la Biblioteca Arcipelago a Roma (con il patrocinio di Roma Capitale e alla presenza della assessora alla Cultura Maya Vetri), si renderà omaggio ad Alda Merini con un concerto di arpe Essentia Aps e l’Ensemble di arpe e voci Sinetempore Harp Attack, nell’ambito delle iniziative del Progetto Itinerante 'Un’ Àncora per non dire più Ancòra, cambiare accento per cambiare prospettiva'. Un omaggio alla poetessa e un appello attraverso la musica per arginare la violenza contro le donne.
“L’Altra Verità. Diario di una Diversa” è l’opera di Alda Merini scelta per la narrazione musicale che testimonia quanto nella sofferenza l’arte possa essere salvifica e consentire di ritrovare un equilibrio. Le arpiste Giulia Bertinetti, Elisa Malatesti, Monica Molo e Sira Sebastianelli compongono l’Ensemble e propongono dal 2018 una forma di divulgazione per un percorso di costruzione delle coscienze, affinché la violenza contro le donne, in ogni sua forma, dalla più subdola alla più cruenta, sia eliminata. “La ricerca di nuovi canali di comunicazione che travalichino le parole, spesso insufficienti, - spiegano le arpiste - ha condotto alla possibilità di utilizzare la musica e, soprattutto, l’arpa, per veicolare messaggi attraverso le emozioni”.
Cultura
In libreria ‘Puccini 100 anni’ di Maurizio Sessa
'Viaggio sentimentale da Lucca al mondo'. Nel volume anche una commemorazione inedita di Rito Selvaggi
È uscito nelle librerie, in tempo per la celebrazione del centenario della morte del grande compositore ed operista che cade il 29 novembre 2024, 'Puccini 100 anni – Viaggio sentimentale da Lucca al mondo' di Maurizio Sessa, giornalista e scrittore appassionato pucciniano. Il volume si rivolge sia al vasto pubblico che a quello più addentro alle cose pucciniane e propone un percorso che si basa sui principali e più aggiornati contributi in materia, alla scoperta di un uomo e di un artista per molti aspetti ancora da scoprire, al centro, come già in vita, di una pubblicistica agiografica all'insegna di tanti e troppi aneddoti di discutibile attendibilità.
Puccini è fra i compositori tuttora più richiesti. Tira, tiene banco, fa sold out nei teatri. Il libro di Sessa svela un Puccini due volte inedito. Una commemorazione ritrovata di Rito Selvaggi, e fino ad oggi mai pubblicata, un pucciniano relegato nel dimenticatoio: una conferenza tenuta in Svizzera nel maggio 1926, un mese dopo l'esordio dell’incompiuta Turandot, tenuta dal compagno di viaggio di d’Annunzio a Fiume dal titolo “Puccini e il Novecento musicale italiano”. E, come se non bastasse, molti importanti documenti, lettere e testimonianze iconografiche finora mai viste, legate alla figura e all’opera del grande compositore lucchese di cui quest’anno ricorre il centenario della morte.
La pubblicazione di Maurizio Sessa con taglio divulgativo ma attento ai migliori risultati della critica odierna, ha come corredo fotografico un'ampia sezione iconografica, circa 150 immagini, riproducenti immagini e documenti che provengono dalla collezione dell'Autore. Un'immersione nell'immaginario collettivo che farà riemergere l'immagine del Maestro Lucchese per alcuni aspetti inedita e accattivante.
Cultura
Booker Prize, Samantha Harvey vince con il romanzo...
L'autrice britannica racconta la vicenda di sei astronauti della Stazione Spaziale Internazionale
'Orbital' di Samantha Harvey, 49 anni, l'unica scrittrice inglese in finale quest'anno, ha vinto il Booker Prize 2024, il più prestigioso premio del Regno Unito per la narrativa. La proclamazione è avvenuta nella serata di martedì 12 novembre all'Old Billingsgate di Londra, con la vincitrice che ha ricevuto un assegno di 50.000 sterline (60.000 euro). In Italia 'Orbital' sarà pubblicato nel mese di febbraio 2025 da NN Editore nella traduzione di Gioia Guerzoni.
Di cosa parla il libro e perché ha vinto
Il romanzo di Harvey racconta la storia di sei astronauti immaginari sulla Stazione Spaziale Internazionale che riflettono sul senso della vita e da lontano guardano la Terra da un'altra prospettiva, è stato scelto all'unanimità come vincitore dopo una "vera e propria giornata di riflessione" sulla rosa dei sei candidati (composta da cinque donne e un uomo), secondo quanto dichiarato dal presidente della giuria, l'artista e autore Edmund De Waal. "La nostra unanimità su 'Orbital' ne riconosce la bellezza e l'ambizione. Riflette la straordinaria intensità dell'attenzione di Harvey per il mondo prezioso e precario che condividiamo".
I personaggi di "Orbital" compiono sedici volte il giro della Terra: nel tempo sospeso del cosmo, la loro vita è scandita da un'intima quotidianità e dalle riflessioni che la lontananza da casa e il posto in cui si trovano scatenano. Come sarebbe il nostro pianeta senza vita umana? E come sarebbe la vita umana se non ci fosse una terra a ospitarla?
La dedica di Harvey
"Non mi aspettavo di vincere", ha dichiarato Harvey nel suo discorso di accettazione. "Ci era stato detto che non era consentito dire parolacce nel nostro discorso, e così il mio discorso è finito. Era solo una parolaccia per 150 volte". La scrittrice ha poi dedicato la sua vittoria a coloro che "parlano a favore e non contro la Terra, a favore e non contro la dignità degli altri esseri umani, delle altre vite, e a tutte le persone che parlano, chiedono e lavorano per la pace".
Il successo in libreria
Pubblicato nel novembre 2023 da Atlantic Monthly Press, 'Orbital' è stato il libro più venduto della shortlist del Booker, con 29.000 copie nel Regno Unito quest'anno. Con le sue 136 pagine, è il secondo libro più corto a vincere il premio nella sua storia (è più lungo di quattro pagine rispetto a 'Offshore' di Penelope Fitzgerald, che vinse nel 1979).
'Orbital' era già il favorito alla vigilia per la vittoria, insieme a 'James' di Percival Everett, (pubblicato in Italia da La Nave di Teseo, traduzione di Andrea Silvestri), una rivisitazione di 'Le avventure di Huckleberry Finn' di Mark Twain dal punto di vista dello schiavo Jim. Essendo Everett l'unico uomo nella rosa dei candidati, quest'anno è stata la prima volta che cinque donne sono state selezionate nei 55 anni di storia del Booker Prize. Portando a casa il premio, Harvey è diventata la prima donna a vincere il premio negli ultimi cinque anni.
Harvey era già stata inserita nella lista dei candidati al Booker Prize nel 2009 per il suo romanzo d'esordio, 'The Wilderness'. 'Orbital' è il suo quinto romanzo, dopo 'All Is Song', 'Dear Thief' e 'The Western Wind' (quest'ultimo tradotto con il titolo 'Vento dell'Ovest' da Neri Pozza nel 2020). Ha scritto anche un libro di memorie sull'insonnia, 'The Shapeless Unease', pubblicato nel 2020.
Booker Prize
Insieme a Harvey ed Everett erano entrati nella shortlist Rachel Kushner per 'Creation Lake', Anne Michaels per 'Held', Yael van der Wouden per 'The Safekeep' (annunciato a inizio 2025 per Garzanti) e Charlotte Wood per 'Stone Yard Devotional'. Accanto a De Waal nella giuria di quest'anno c'erano le scrittrici Sara Collins e Yiyun Li, la redattrice di narrativa del 'Guardian' Justine Jordan e il musicista Nitin Sawhney. "Come giudici eravamo determinati a trovare un libro che ci commuovesse, un libro che avesse capacità e risonanza, che fossimo costretti a condividere", ha detto De Waal. "Volevamo tutto".
Lo scorso anno il Booker Prize è andato a 'Il canto del profeta' dello scrittore irlandese Paul Lynch, pubblicato in Italia da 66thand2nd, finalista del Premio Strega Europeo 2024.
Istituito nel 1969, il premio viene assegnato alla miglior opera di narrativa scritta in lingua inglese e pubblicata nel Regno Unito (e dal 2018 nella Repubblica d'Irlanda). È aperto alle opere di scrittori di qualsiasi nazionalità. Una caratteristica del Booker Prize è che non sempre è vinto da autori mainstream. È successo certo con nomi incontestabili come Salman Rushdie e Margaret Atwood ma altre volte è andato a esordienti come Lynch o Douglas Stuart. (di Paolo Martini)
Cultura
Da Laurito a Barbareschi, Premio Bramante consacra le...
Tra i premiati quest'anno anche il direttore di Adnkronos Davide Desario, di Askanews Gianni Todini e il vicedirettore dell'Ansa Stefano Polli
Da Luca Barbareschi a Marisa Laurito passando anche per le autorevoli voci delle agenzie di stampa italiane e i giovani talenti, sono molti i nomi a cui è stato conferito oggi, 12 novembre, il Premio Riccardo Bramante (FOTOGALLERY), giunto quest'anno alla sua terza edizione e patrocinato della Camera dei Deputati. Il prestigioso riconoscimento destinato a giovani e personalità che si sono distinte nel campo dell'arte, della cultura e del giornalismo fortemente voluto da Ester Campese, moglie di Riccardo Bramante e presidente del Premio.
Nel corso della cerimonia Ester Campese ha rivolto un ringraziamento al presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana per il supporto all’iniziativa e a Fabrizio Santori, consigliere segretario dell'Assemblea Capitolina, che sin dall'inizio ha sostenuto il progetto. Alla presentazione sono intervenuti i giornalisti Tommaso Polidoro e Marzia Mancini, l’attore e regista Francesco Branchetti, l’avvocato cassazionista Patrizia Valeri per la lettura delle motivazioni, consegna dei premi e del testo 'Riccardo Bramante – Storia di un gentiluomo', scritto da Guido Campese.
I premiati
Per lo spettacolo è stato tributato il premio alla carriera a due personaggi molto amati dal pubblico, Marisa Laurito e Luca Barbareschi. Premiate altre figure di prestigio del cinema e del teatro, quali Claudio Gubitosi, fondatore del Giffoni Film Festival, indiscusso punto di riferimento per il cinema nazionale e internazionale dedicato ai giovani, Luca De Fusco, direttore artistico della Fondazione Teatro di Roma, Pino Strabioli, per l’impegno nello spettacolo, regia e teatro. In questo ambito premiati anche Matilde Brandi e Enrico Lo Verso.
Tra i giovani talentuosi premiati Marialuisa Genovese per le Istituzioni, Josè De la Paz per il teatro, Luca Rabotti e Filippo Corradini per il cinema, Dorotea Scicolone per il Premio Editoria 2025, sostenuto grazie al patrocinio di Patrizia Valeri.
Tra i premiati per la sezione Istituzioni, David Canosci Della Morte, consigliere personale del ministro dell'Università e della Ricerca con delega alla Ricerca Scientifica per il contributo alla scienza e alla ricerca, Simonetta Matone e Simona Loizzo, per il loro instancabile impegno verso la collettività, Andrea De Pasquale, per la preservazione della memoria documentaria dell’Italia, Roberto Proietti, presidente della Commissione Tributaria di Roma, per l’impegno profuso in ambito giuridico e tributario e il magistrato Leonardo Circelli, per l’alto senso della giustizia e la sua dedizione alla tutela dei valori sociali.
Il riconoscimento alle agenzie di stampa
In questa edizione, per il giornalismo è stato dato particolare risalto all’operato delle agenzie stampa, unitamente alle attività di giornalisti di alto profilo. Tra i premiati, Gianni Todini, direttore di Askanews, Davide Desario, direttore di AdnKronos, Stefano Polli, vicedirettore dell’Ansa, Flavia Giacobbe, direttore di Formiche e Tonia Cartolano, caporedattrice e conduttrice di SkyTg24.