Mattarella a Musk: “Italia sa badare a se stessa”
Il Capo dello Stato dopo l'attacco ai giudici: "Italia sa badare a se stessa. Chiunque deve rispettare la nostra sovranità". La premier Meloni: "Rispetto per il Presidente". Poi sente il ceo Tesla
"L'Italia è un grande Paese democratico e devo ribadire, con le parole adoperate in altra occasione, il 7 ottobre 2022, che 'sa badare a sé stessa nel rispetto della sua Costituzione'". Così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in una dichiarazione in cui replica alle parole sui giudici italiani pronunciate da Elon Musk in relazione alle decisioni dei magistrati che si sono espressi sui trattenimenti dei migranti in Albania ("Questi giudici se ne devono andare"). "Chiunque, particolarmente se, come annunziato, in procinto di assumere un importante ruolo di governo in un Paese amico e alleato, deve rispettarne la sovranità e non può attribuirsi il compito di impartirle prescrizioni", aggiunge il Capo dello Stato.
La replica di Musk: "Rispetto per Mattarella, ma continuerò a esprimere opinioni"
Musk, che come ha annunciato il neo eletto presidente degli Stati Uniti Donald Trump nella nuova amministrazione americana guiderà il Department of Government Efficiency (DOGE), ha poi affidato la risposta al Capo dello Stato italiano ad Andrea Stoppa, referente del Ceo Tesla in Italia.
''L'imprenditore Elon Musk esprime il suo rispetto per il presidente Mattarella e la Costituzione italiana. Così come ribadito in una amichevole conversazione avvenuta con la presidente del Consiglio Meloni nel pomeriggio. Tuttavia, l'imprenditore sottolinea che la libertà di espressione è protetta dal Primo Emendamento e dalla stessa Costituzione italiana. Pertanto, da cittadino continuerà a esprimere liberamente le proprie opinioni'', scrive su 'X'.
''Nel 2023, ancor prima di conoscere il presidente Meloni, l'imprenditore'' Musk ''ha dato connettività satellitare gratuita all'Emilia-Romagna colpita da una grave alluvione garantendo connessioni immediate e sicure a soccorritori, forse di pubblica sicurezza, ospedali, scuole e privati cittadini con il solo obiettivo di aiutare un Paese amico. L'imprenditore si augura che le relazioni Stati Uniti-Italia siano sempre più forti e auspica di incontrare presto il presidente della Repubblica''.
Meloni: "Ascolto con rispetto il Presidente". Poi sente Musk
"Ascoltiamo sempre con grande rispetto le parole del Presidente della Repubblica", afferma, riferiscono fonti di Palazzo Chigi, la premier Giorgia Meloni. Nel pomeriggio, quindi, colloquio telefonico tra la premier e il patron Tesla. La telefonata è confermata da fonti di Palazzo Chigi. Nel corso della conversazione Musk avrebbe espresso stima e rispetto nei confronti del presidente della Repubblica
Il nuovo tweet di Musk
Musk, intanto, si esprime nuovamente con un altro post in risposta a un follower che sottolinea come, in base a una decisione dei magistrati, "al governo di Giorgia Meloni in Italia non sarà consentito espellere gli immigrati clandestini". Il numero 1 di X, Tesla e Space X: "Questo è inaccettabile. Il popolo italiano vive in democrazia, prende le decisioni un'autocrazia non eletta?".
Politica
Umbria, Laureti (Pd): “Cinque anni per rendere...
'Ci sono molte opportunità offerte dall'Europa, bisogna saperle cogliere. Ma credo che questo sia difficile dato che l'attuale presidente regionale è in un partito che non crede nell'Ue'
"Abbiamo uno slogan nella nostra regione che è 'Umbria, cuore verde d'Italia'. Mi piacerebbe poter lavorare nei prossimi anni con Stefania Proietti per unire l'Europa e l'Umbria e far sì che l'Umbria possa diventare cuore verde d'Europa. Per far questo però bisogna crederci nell'Europa, mentre parte dei partiti che sostengono Donatella Tesei non hanno questa idea dell'Europa, delle sfide che dobbiamo affrontare e vincere tutti insieme, altrimenti perderemo tutti". Così Camilla Laureti, eurodeputata del Pd e responsabile dem per le Politiche agricole e alimentari, intervistata da Adnkronos nell'ambito dello speciale 'Regioni al voto', dedicato al prossimo appuntamento elettorale in Umbria ed Emilia Romagna.
"Ci sono molte opportunità offerte dall'Europa ma bisogna saperle cogliere, avere una visione, una strategia sia sulle emergenze sia sul medio e lungo termine. Ma credo che questo sia difficile dato che l'attuale presidente della regione Umbria, Donatella Tesei, è in un partito che non crede nell'Europa, che parla di più Italia e meno Europa", ha osservato Laureti. "Stiamo discutendo proprio in queste settimane la nuova programmazione della Politica agricola comune (Pac). Il problema delle aziende agricole - e lo abbiamo visto nelle proteste degli scorsi mesi - riguarda il reddito degli agricoltori. Quindi io credo che la politica agricola comune possa aiutare le aziende se arriva veramente a tutti gli agricoltori della nostra regione. Però, dato che molto spesso non è così, io sono al lavoro al Parlamento europeo per far sì che questo, nei prossimi anni, avvenga", ha aggiunto.
"La nostra regione ha una grande opportunità che però deve essere colta: quando parliamo delle aree interne, parliamo di aree deboli soggette a spopolamento e invece noi dobbiamo investire - ha proseguito Laureti -. Lo abbiamo letto anche nel rapporto di Letta, l'importanza della 'restanza': soprattutto i giovani devono poter scegliere se restare o se partire. Purtroppo, nella nostra regione, negli ultimi cinque anni 15mila giovani hanno lasciato l'Umbria. E allora come aiutiamo le aree interne? Le aiutiamo con un altro dei programmi europei che è la politica di coesione che vale un terzo del bilancio europeo, sono oltre 300 miliardi di euro. Tra l'altro sono al lavoro su questo perché sono nel coordinamento del patto rurale che è un pezzo della visione strategica delle aree interne. Anche qui, però, il punto nodale è che quei fondi devono arrivare in ogni area dell'Umbria e noi, con la regione, dobbiamo lavorare per questo in futuro".
E, per i prossimi cinque anni, la priorità è la sanità, secondo Laureti: "Tesei in questi cinque anni di governo regionale ha smantellato il servizio sanitario pubblico. La nostra era una delle regioni benchmark per la sanità mentre oggi i dati della fondazione Gimbe ci dicono che l'Umbria è tra le peggiori regioni su migrazione sanitaria e quint'ultima su persone che rinunciano alle cure. Il 9,2% degli umbri ha rinunciato a curarsi, la media nazionale è il 7%. Perché dico questo? Dico questo perché per far andare i cittadini verso la sanità privata basta smantellare quella pubblica, invece per fortuna nel nostro Paese il servizio sanitario nazionale è un diritto universale sancito anche dalla nostra Costituzione. Penso, quindi, che votare per Stefania Proietti presidente significhi votare una sanità pubblica che sia un diritto per tutte e per tutti", ha concluso.
Politica
Umbria, Nevi (Fi): “Semplificare e stare vicini a...
'Ci siamo impegnati, per quanto riguarda la regione, a non inasprire ulteriormente le normative ambientali'
"Semplificare al massimo e cercare di essere vicini alle imprese che vogliono espandersi, svilupparsi e creare occupazione in Umbria: questo è il cuore del nostro progetto di governo per i prossimi anni". Così Raffaele Nevi, deputato di Forza Italia e segretario della XIII commissione Agricoltura della Camera dei deputati, intervistato da Adnkronos nell'ambito dello speciale 'Regioni al voto', dedicato al prossimo appuntamento elettorale in Umbria ed Emilia-Romagna.
"Lo abbiamo già fatto in questa legislatura di governo regionale - ha proseguito Nevi -. La nostra regione ha avuto delle performance molto significative sotto il profilo economico. A parte l'industria del turismo, che abbiamo sostenuto attraverso una promozione della nostra regione che ha dato ottimi risultati e attraverso lo sviluppo delle infrastrutture, a cominciare dal nostro aeroporto regionale, ci siamo impegnati e ci impegneremo ancora di più a semplificare e a cercare di far percepire alle imprese del nostro territorio che c'è un governo regionale che è vicino, che non è contro di loro, e che cerca in tutti i modi di incentivarli a crescere e svilupparsi". E l'agricoltura è uno dei settori chiave, secondo Nevi: "Il sostegno alle imprese agricole è una parte fondamentale del nostro programma di governo per la regione Umbria. Noi ci impegniamo per i prossimi anni a evitare di restringere, in senso maggiormente vincolistico, la legislazione ambientale perché siamo convinti che, soprattutto nelle zone rurali e nelle zone a bassa densità di popolazione dove ci sono difficoltà oggettive anche per quanto riguarda l'attività di impresa, ci sia già una restrizione ambientale molto importante per cui ci siamo impegnati, per quanto riguarda la regione, a non inasprire ulteriormente le normative ambientali", ha chiarito.
Un tessuto imprenditoriale vivo e in espansione è anche un antidoto allo spopolamento della regione, soprattutto riguardo alle giovani generazioni. "I giovani vorrebbero stare molto volentieri in Umbria perché si vive bene. Quindi il problema è creare le condizioni affinché ci sia una redditività delle imprese, soprattutto di quelle agricole. I giovani rimangono se hanno la possibilità di vivere del loro lavoro. Ecco perché puntiamo a creare condizioni favorevoli affinché in Umbria fare impresa sia meno difficile che in altre parti d'Italia, nonostante le difficoltà geografiche esistenti", ha osservato Nevi. Infine, puntare sull'export dei prodotti regionali è cruciale: "Per rendere l'Umbria più competitiva sui mercati internazionali bisogna semplicemente accorciare le filiere, cioè fare in modo che ci sia un'integrazione tra piccole e grandi realtà, tra la produzione primaria agricola e l'industria di trasformazione e la rete di commercializzazione. Abbiamo fatto grandi cose in questi ultimi anni. Ad esempio, grazie al ministro Tajani, abbiamo sbloccato le esportazioni dei nostri straordinari salumi e prodotti a base di carne suina negli Stati Uniti: un provvedimento che le imprese attendevano da tanti anni. Ecco è un piccolo esempio ma indicativo di quanto abbiamo lavorato per conseguire l'obiettivo di far uscire l'Umbria e l'immagine della nostra regione anche all'estero e cercare così di aiutare i nostri imprenditori che realizzano prodotti eccezionali", ha concluso il deputato e portavoce nazionale di Forza Italia.
Politica
Meritocrazia Italia su Musk: “Chiediamo rispetto per...
"Meritocrazia Italia plaude alla magistrale reazione del Presidente Mattarella, anche nel ruolo di Presidente del Csm"
"Che ogni individuo abbia il diritto ad esprimere la propria opinione è sacrosanto predicato della democrazia e conquista irrinunciabile di libertà. Tuttavia, quando si interviene nella sovranità di uno Stato attaccando frontalmente uno dei suoi poteri costituzionali il discorso cambia, soprattutto se la fonte dell’opinione detiene una forza di influenza di fatto, dettata da una titanica potenza economica, e da poco anche istituzionale, vista la recentissima nomina governativa di Elon Musk". Lo si legge in una nota di Meritocrazia Italia.
"Il limite interno di ogni diritto è il dovere: dovere istituzionale, dovere di non ingerenza e dovere di buon senso. Oggi si è consumato, con il favore dei social, il paradosso di fare propaganda interna immolando un’intera categoria istituzionale di un altro Stato alleato sull’altare del populismo: non è un caso infatti che il tema dell’immigrazione sia uno dei pilastri del pro-gramma presidenziale americano e il volano del Movimento ‘Make America Great Again’. - continua Meritocrazia Italia - È intollerabile e di assoluta gravità che si possa anche solo pensare di strumentalizzare l’Italia per qualsivoglia scopo o ragione. Le relazioni internazionali sono fondamentali, ma mai si possono risolvere in attacchi scomposti nei confronti di organi istitu-zionali interni, né in forme di aggressiva ingerenza nell’ambito di questioni gestionali interne".
"Per questo, Meritocrazia Italia plaude alla magistrale reazione del Presidente Mattarella, anche nel ruolo di Presidente del Csm, che, con acume ed equilibrio, ha riportato il dibattito a un livello istituzionale, dissociandosi dal fuorviante scenario che tali in-cursioni dipingono. La magistratura ha un ruolo complesso, strategico nella garanzia della tenuta del sistema costituzionale e di effettività dei diritti, e come tale va tutelata in modo compatto e senza riserve e messa nelle condizioni di lavorare con serietà e serenità", conclude la nota.