Napoli, De Laurentiis contro Marotta: ” Dichiarazioni fuori luogo”
Il presidente del club partenopeo ha replicato alle parole del numero uno nerazzurro: "Il rigore dato all'Inter non c'era"
"Ho letto da Los Angeles alcune dichiarazioni di Marotta, a mio avviso fuori luogo. Il rigore, a detta della stragrande maggioranza degli osservatori, non c'era. Ma soprattutto, le parole di Conte sono state chiare e sono esattamente quello che io penso e che ho sempre detto”. Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis è intervenuto così, con un comunicato ufficiale del club, per rispondere al presidente dell’Inter Giuseppe Marotta e replicare alle polemiche degli episodi arbitrali di Inter-Napoli. “La Var è una grande risorsa per evitare gli errori arbitrali. Non ha alcun senso dire che a volte può intervenire e a volte no".
Il commento di De Laurentiis
"Se c'è un errore arbitrale – ha chiarito De Laurentiis - gli addetti alla Var devono chiamare il direttore di gara. Altrimenti, si blocca la crescita del calcio e si alimenteranno sospetti. Inoltre, gli arbitri sono già in contatto diretto con il Var. Per quale motivo non dovrebbero ricevere indicazioni da chi può vedere cosa succede in campo con l'ausilio della tecnologia? Conte ha esplicitato concetti sacrosanti, gli stessi che io sostengo da anni! È necessario fare in modo che non si alimentino sospetti e dubbi, e il rispetto, come sottolineato da Rocchi, dev'essere reciproco per evitare, come ha detto lui, che si incendi il campionato".
Lo sfogo di Conte
Le dichiarazioni del presidente del Napoli fanno seguito alle parole del tecnico Antonio Conte, che dopo Inter-Napoli aveva parlato così in riferimento al rigore concesso dall’arbitro Mariani (e sbagliato da Calhanoglu) per uno scontro tra Anguissa e Dumfries al 72’, senza intervento del Var per chiamare il direttore di gara all’on field review. “Che significa che il Var non poteva intervenire? È un qualcosa che mi fa veramente incazzare, il Var dovrebbe correggere gli errori o valutare situazioni sfuggite alla vista dall’arbitro. Usato così crea solo retropensieri da parte di tutti” le parole di Conte nel dopo gara di Dazn. “Se c’è un errore, come nel caso del rigore concesso, il Var deve intervenire, non confermare la decisione dell’arbitro. E deve valere per tutti, non solo quando avviene contro di noi”.
La replica di Marotta
Allo sfogo di Conte ha replicato il presidente dell’Inter Beppe Marotta, che ieri ha ricevuto il Premio Nils Liedholm a Cuccaro Monferrato, in provincia di Alessandria: "Credo che con la tecnologia la situazione è migliorata, ci sono meno errori. Conte è una persona intelligente e quando parla lo fa per un motivo, ma in questo caso l'arbitro era ben vicino all'azione, sicuramente il contatto fisico c'è stato e il piede è stato spostato, quindi secondo me era rigore. Se poi si deve discutere su un utilizzo migliore del Var in termini di protocollo, questo fa parte di un dibattito costruttivo che deve essere fatto all'interno del sistema calcistico, ma la centralità dell'arbitro in campo dev'essere prioritaria. Non so se Conte volesse spostare l'attenzione, ma alla fine l'episodio non è stato determinante, sfortunatamente. E comunque ribadisco, per me era rigore".
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Ranieri, lo storico vice: “Per la Roma sarà un faro,...
Angelo Antenucci, numero due del tecnico nei primi anni della sua vita in panchina: "Non poteva dire no, sarà sempre quel ragazzino che tirava calci al pallone nelle giovanili"
“Con Claudio Ranieri, la Roma non sbaglia”. Angelo Antenucci, storico vice del tecnico romano, ci mette la firma e sottoscrive il concetto all'Adnkronos. "In Inghilterra, non a caso è chiamato 'the fixer', l'aggiustatore. Per la sua esperienza e le sue doti umane e professionali. È uno che sa come risolvere le crisi e soprattutto sa come prendere una piazza difficile come quella della Capitale. Sarà un faro per la squadra in un momento così nero, un punto di riferimento".
"Ranieri si arrabbia in romanesco"
Antenucci, che ha affiancato Ranieri dalle prime esperienze in panchina fino alla metà degli anni Duemila, punta tutto sulla fede e le origini del tecnico: "Non ha mai smesso di sentirsi romano e romanista, è una garanzia per la città. Anche se parla inglese, francese e spagnolo, quando si arrabbia lo fa in romanesco (ride, ndr). Perché porta nel cuore il club e i colori giallorossi. Anche se gli impegni lo hanno portato altrove, in giro per il mondo, sarà sempre quel ragazzino che ha cominciato a tirare calci al pallone nelle giovanili, all’inizio degli anni Settanta".
Presente e futuro
Il commento finale è sul presente, ma anche sul futuro: "Il suo buon senso ha portato i Friedkin ad affidarsi a lui e sarà una scelta vincente, ci scommetto. Potrebbe essere inoltre una carta importante per rifondare la Roma anche più avanti, alla fine del percorso da traghettatore. Lo vedrei bene a livello dirigenziale. Ha l'esperienza e la conoscenza che in questo momento mancano alla società". (di Michele Antonelli)
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Ranieri nuovo allenatore della Roma, il sì dopo una...
Sette mesi in panchina e poi un incarico di peso con l'autonomia necessaria e la possibilità di incidere nella scelta della futura guida tecnica
Non sarà solo un 'traghettatore' Claudio Ranieri. Il nuovo allenatore della Roma ha firmato a Londra dopo una trattativa 'vera' con Dan e Ryan Friedkin. Oggetto di una discussione lunga e piuttosto serrata, secondo quanto risulta all'Adnkronos, i margini di manovra e la prospettiva di un ritorno che può funzionare solo in presenza delle garanzie che evidentemente 'il mister' ha ottenuto.
Ranieri non è stata la prima scelta di Freidkin, e il tema è stato chiaramente messo sul tavolo, ma non deve essere una scelta di ripiego fatta solo per tamponare un'emergenza. C'è una stagione da salvare, per quanto è ancora salvabile, ma c'è soprattutto una società da ricostruire, sul piano manageriale e sul piano tecnico. E i due piani, ha messo in chiaro Ranieri, non possono che essere tenuti insieme. Ci sono valutazioni da fare sulla rosa e ci sono decisioni da prendere per strutturare l'area manageriale, con la nomina di un Ceo, e l'area tecnica, che ha bisogno di uomini di calcio. Conta ovviamente la voce della proprietà ma deve avere il suo peso anche una dirigenza che non c'è.
La nota ufficiale chiarirà i termini di un accordo che dovrebbe andare oltre i 7 mesi da allenatore della Roma che attendono Ranieri. Il passaggio dietro la scrivania, con un incarico di peso, dovrebbe garantire un ruolo centrale nel processo di ricostruzione della Roma, partendo da una reale autonomia decisionale e dalla possibilità di incidere direttamente sulla scelta della prossima guida tecnica.
Domani mattina alle 11 Claudio Ranieri guiderà l'allenamento della Roma, terzo allenatore della stagione dopo gli esoneri di Daniele De Rossi alla quarta giornata e del sostituto Ivan Juric, durato poco più di 50 giorni. E inizierà a lavorare per affrontare le partite sul campo, partendo da Napoli, Tottenham e Atalanta, e parallelamente per porre le basi di una società più forte per il futuro. (Di Fabio Insenga)
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Automobilismo, debutta la 1000 Miglia Experience China, il...
L’evento targato Freccia Rossa in licenza alla Federation Classic Car China nei prossimi giorni porterà il 1000 Miglia Style nella provincia di Guandong
1000 Miglia è pronta all’esordio nel paese del dragone: mancano ormai poche ore al via della prima edizione della 1000 Miglia Experience China, l’evento targato Freccia Rossa in licenza alla Federation Classic Car China che nei prossimi giorni porterà il 1000 Miglia Style nella provincia di Guandong, nella Cina Meridionale. L’esposizione statica nella Tianhui Plaza di Guangzohu delle 65 vetture iscritte alla gara ha regalato un’inedita preview al numeroso pubblico che ogni giorno attraversa questo punto nevralgico della città: 6 le differenti categorie in cui sono state suddivise le auto, dai capolavori di design elegibili per la Corsa più bella del mondo della Classe 1000 Miglia Era (1927-1957) fino a quelli della Post 1000 Miglia Era (che comprende i veicoli costruiti dopo il 1958). Nel corso della giornata di oggi si sono tenute le verifiche tecniche e sportive, preludio alla gara che prenderà il via domani: 1200 chilometri in 4 tappe toccando 11 diverse città. A Yangjiang, Zhuhai e Shenzhen i traguardi di tappa, poi il ritorno a Guangzohu per il traguardo finale nel tardo pomeriggio di domenica.
"Non dimentichiamo che, come ricordato dal Presidente Mattarella nel suo recente viaggio in Cina, “il rapporto tra Italia e Cina ha radici antiche, si è sviluppato in questi decenni e continua a crescere in maniera positiva, costruttiva, collaborativa”» commenta Fulvio D’Alvia, AD di 1000 Miglia. «Questo debutto ci consente di portare la 1000 Miglia in un mercato totalmente nuovo, ma quella di 1000 Miglia è un’operazione culturale oltre che sportiva. Raccontare e far vivere lo spirito della nostra Corsa, portare sulla strada queste auto che sono oggetti unici di design e tecnologia in un contesto affascinante e, per alcuni versi, sconosciuto ai più, rappresenta per il nostro marchio un’occasione importante di sviluppo e, per gli appassionati e il pubblico cinese, la possibilità di entrare in diretto contatto con quella che viene universalmente conosciuta come la gara di regolarità per auto storiche più importante al mondo".
Il percorso attraverserà i territori della Cina meridionale regalando ai numerosi equipaggi stranieri (provenienti, oltre che dalla Cina, da Europa, Hong Kong e Macao) un’immersione nella cultura locale incontrandone usi e costumi. L’equipaggio vincitore, oltre ad aggiudicarsi il primato storico nell’edizione d’esordio dell’evento cinese dalla Freccia Rossa, otterrà anche la garanzia d’ammissione alla 1000 Miglia 2025.