Roma: baby gang in azione a Trastevere con rapine e botte ai turisti, e arriva la stretta della questura
I cinque minori sono stati individuati e denunciati per rapina in concorso
Un gruppo di almeno cinque minori in azione come una vera e propria baby gang sabato scorso a Trastevere, nel cuore della Capitale. Il branco, girando nel quartiere nelle ore serali della movida, ha preso di mira diverse persone, tra turisti e giovani, che stavano trascorrendo la serata nella zona. I fatti sono stati segnalati agli agenti della polizia del commissariato Trastevere, che sono intervenuti immediatamente, riuscendo a ricostruire quanto accaduto, anche grazie a diversi video girati da residenti e commercianti, e a individuare cinque giovani, tutti minorenni. Sono stati denunciati per rapina in concorso e affidati ai genitori. E dopo i casi di sabato scorso arriva la stretta della questura di Roma che ha già predisposto specifici servizi mirati a contrastare la recrudescenza di questi episodi di criminalità giovanile. Oltre a questo tramite il commissariato, la questura sta provvedendo a convocare i minori, insieme ai genitori, per far comprendere loro la gravità delle azioni di cui si sono resi responsabili.
Ma ecco quanto accaduto sabato sera in uno dei più frequentati quartieri della movida: la prima segnalazione arriva da parte di alcuni turisti francesi, che si trovavano in piazza Santa Rufina. Poco prima delle 22.30 i minori si sono avvicinati a uno dei turisti chiedendogli i soldi, poi di fronte al suo rifiuto, lo hanno colpito con calci e pugni al volto. Un altro turista del gruppo è intervenuto in difesa dell'amico e anche lui è stato picchiato. Nel corso della colluttazione il primo turista è stato rapinato del cellulare. Qualcuno ha chiamato la polizia e sul posto sono arrivati gli agenti del commissariato Trastevere. Un testimone ha raccontato ai poliziotti che poco prima, in via dell'Arco di San Calisto, altre due persone erano state aggredite, dallo stesso gruppo di giovani.
Secondo quanto ha poi riferito una commerciante di Trastevere all'Adnkronos, quella sera nel quartiere, oltre a questi due casi, si sarebbero verificate altre due aggressioni, ad opera dello stesso gruppo. Una di queste sarebbe avvenuta in via di San Cosimato: vittime questa volta alcuni ragazzini italiani, minorenni. Poco più avanti, in via Luciano Manara invece, un minore dello stesso gruppo, ha colpito alla testa con un casco un altro ragazzo italiano che è stato trasportato al Bambino Gesù dove ha avuto cinque giorni di prognosi.
Cronaca
Indagine su medici europei e Ai, italiani più scettici in...
Report Univadis Medscape, impatto positivo per radiologia e medicina generale
Sull'utilizzo dell'intelligenza artificiale (Ai) nella cura diretta dei pazienti, per esempio attraverso chatbot che forniscono consigli, i medici italiani (62%) risultano essere i più scettici di tedeschi (58%) e francesi (56%). Anche in termini di prospettive future per le applicazioni che usano l'Ai, tra i professionisti italiani prevale una posizione più neutrale e attendista (40%) rispetto a quanto emerge tra i i colleghi portoghesi (54%), inglesi (50%) e spagnoli (46%) che, al contrario, si dichiarano entusiasti sul futuro di queste tecnologie. A prescindere dalla percezione attuale, la quasi totalità dei medici intervistati (95%) ritiene importante approfondire le proprie conoscenze sull'Ai e le sue applicazioni in campo medico. Solo 1 medico su 10, infatti, dichiara di sentirsi già molto preparato su questi temi. Sono i risultati di un'indagine condotta su un campione di 5.355 medici in 6 Paesi europei (Italia, Germania, Francia, Spagna, Portogallo, Uk), analizzando la percezione della classe medica rispetto all'uso dell'intelligenza artificiale, realizzata da Univadis Medscape, il portale di informazione per i professionisti della salute con notizie, strumenti, aggiornamenti e formazione per la classe medica presente in numerosi Paesi.
Tra gli ambiti in cui l'intelligenza artificiale ha già dimostrato di poter avere un impatto positivo nella pratica clinica - si legge in una nota - la radiologia è al primo posto secondo la maggioranza degli intervistati, seguita dalla medicina generale per inglesi, portoghesi e spagnoli. Gli italiani si dichiarano invece molto favorevoli all'adozione dell'Ai in ambito amministrativo e di archiviazione dei documenti (77%) e risultano essere anche i più ottimisti rispetto alla possibilità di ridurre i casi di malasanità (64%) e di errori medici (63%) attraverso l'uso dell’Ai, seguiti dai medici spagnoli (61%) e portoghesi (57%). Al contrario, i medici del Regno Unito ritengono che l'uso di queste nuove tecnologie potrà aumentare la malpractice (40%) e il rischio di errore medico (31%). Sembra invece raccogliere un consenso trasversale in tutti i Paesi l'aspetto regolatorio: il 93% dei medici intervistati in Spagna, il 91% in Portogallo, l'88% in Germania e Italia e l'82% in Francia concordano sulla necessità di definire una normativa specifica che regoli l'uso dell'Ai in ambito sanitario.
Le applicazioni dell'intelligenza artificiale in campo medico sono sempre più numerose e oggetto di studi volti a comprenderne benefici, rischi e potenzialità nei diversi ambiti di utilizzo. Se gli studi sono importanti per confermarne sicurezza e affidabilità, un ruolo fondamentale nel processo di implementazione dell'Ai nella pratica clinica lo gioca il medico, con il suo grado di fiducia e accettazione di queste nuove tecnologie. Il confronto tra le indagini condotte da Univadis Medscape nei diversi Paesi europei evidenzia quindi un crescente interesse generale nei confronti dell'intelligenza artificiale in questo settore, mettendo tuttavia in luce percezioni differenti rispetto alle specifiche applicazioni di queste tecnologie nella pratica clinica.
Cronaca
Morta dopo rinoplastica, la posizione dei medici indagati...
Domani l'autopsia, da pm verifiche su sicurezza struttura e gestione emergenza
Potrebbe aggravarsi la posizione dei due medici indagati nell'ambito dell'inchiesta della procura di Roma per omicidio colposo in relazione alla morte della 22enne, Margaret Spada, originaria del siracusano, deceduta durante un intervento di rinoplastica in un ambulatorio di un centro medico della Capitale.
Il pm titolare del fascicolo Erminio Amelio affidando l'incarico per l'autopsia, che si svolgerà domani all'istituto di medicina legale del policlinico di Tor Vergata, ha chiesto di appurare se i sanitari durante l'intervento di rinoplastica parziale si siano attenuti alle procedure e se abbiano seguito le linee guida o, in assenza di queste, se sono previste buone pratiche. E con l'ausilio dei carabinieri del Nas la procura ha chiesto inoltre di accertare se la struttura era sicura e attrezzata per l’intervento e per gestire l’emergenza. Nella struttura non sarebbe stato trovato alcun documento, cartella clinica, consenso informato né registrazione, relativi all’intervento.
Intanto è agli atti un video di pochi secondi, girato nel centro medico, dal fidanzato che ha ripreso dalla porta il momento in cui i medici tentavano di rianimare la ragazza. L'intervento, di rinoplastica parziale, sarebbe costato poco meno di 3mila euro ed era stato prenotato in estate. Secondo il racconto del ragazzo sentito dagli investigatori la giovane poco prima dell’intervento aveva mangiato mezzo panino e bevuto una bevanda analcolica.
Cronaca
Migranti, diminuiscono gli ingressi in Italia: -11,6% i...
Lo rileva l'Ocse. Ma rispetto al 2019 sono il 24,6% in più. Sale il tasso degli occupati e dei richiedenti asilo
Meno migranti in Italia con una quota di quelli permanenti in calo nel 2023 dell’11,6% ma un aumento delle richieste di asilo. Sono alcuni dei dati che emergono dal nuovo rapporto International Migration Outlook 2024 che segna un incremento generale ma evidenzia come l’Italia sia nel terzo di Paesi Ocse in cui i flussi sono in diminuzione.
In crescita gli immigrati imprenditori
Rispetto al 2019, tuttavia, rileva l'Ocse, l’aumento dei migranti è del 24,6%. E la percentuale di immigrati imprenditori schizza dal 6% a oltre il 10% nel confronto tra 2006 e 2022.
Richieste d'asilo +70%
L'Italia ha registrato un aumento di quasi il 70% delle richieste di asilo nel 2023 rispetto al 2022, diventando la quarta destinazione principale tra i Paesi europei dell'Ocse e la settima complessivamente in ambito Ocse.
Le 130.000 nuove domande di asilo registrate nel 2023 superano il precedente record italiano del 2017 (126.000). La maggior parte dei richiedenti asilo in Italia nel 2023 proveniva dal Bangladesh (23 000, +59%), dall'Egitto (18 000, +106%) o dal Pakistan (16 000, +47%).
Tasso di occupazione tra i migranti sale al 71,8%
I livelli di occupazione della popolazione immigrata nei Paesi Ocse hanno raggiunto livelli record: 71,8% nel 2023. Si conferma la tendenza al rialzo post-pandemia, evidenzia il nuovo rapporto International Migration Outlook 2024 dell’Ocse. Anche il tasso di disoccupazione scenda al minimo, al 7,3%.
I 10 Paesi Ocse (tra cui Canada, Regno Unito e Stati Uniti) e i Ventisette Paesi dell’Ue nel loro complesso “hanno registrato i più alti tassi di occupazione degli immigrati mai registrati”, si legge nel rapporto.
Tuttavia, la misura in cui i rifugiati ucraini sono stati in grado di integrarsi nei mercati del lavoro locali “è variata notevolmente da un Paese all'altro”. In alcuni Paesi dell'Europa centrale e orientale (Polonia, Lituania ed Estonia), i rifugiati hanno ottenuto risultati particolarmente positivi, con tassi di occupazione superiori al 50% alla fine del 2023. Al contrario, in Paesi come la Germania, l'Austria e il Belgio, meno di uno su quattro è stato assunto.
In Italia straniero un senzatetto su 3
In Italia il 38% delle persone senza dimora nel 2023 non aveva la cittadinanza italiana, rileva il rapporto che registra una “tendenza significativa” alla privatizzazione delle strutture di accoglienza: tra il 2012 e il 2021, infatti, il numero di strutture di accoglienza residenziale in Italia è aumentato del 67,5%, passando da 1.497 a 2.506 unità.
2.035 unità private forniscono 33.246 posti letto, che rappresentano il 76% dei posti letto totali disponibili nel sistema di accoglienza italiano, si legge nel rapporto. La percentuale di sfollati ospitati in strutture private temporanee è aumentata: in Italia oscilla tra l'85 e il 90%.