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Roma, Parco archeologico e Airbnb insieme per raccontare il Colosseo

1 milione e mezzo di dollari per contribuire alla realizzazione del progetto 'Il Colosseo si Racconta'

 - Daniele Castellaro

Tutti abbiamo in mente il Colosseo, per secoli palcoscenico di epici scontri e dei suoi protagonisti: i gladiatori. Ma quanti lo conoscono davvero? Per promuovere un turismo più consapevole, la piattaforma mondiale di viaggi Airbnb e il Parco archeologico del Colosseo (PArCo) hanno annunciato oggi un accordo che prevede un intervento da parte di Airbnb di 1 milione e mezzo di dollari per contribuire alla realizzazione del progetto 'Il Colosseo si Racconta', che include il rinnovo del percorso museografico diffuso e dei temi espositivi permanenti all’interno dell’Anfiteatro.

Prevista inoltre una collaborazione con Ars Dimicandi e il Gruppo Storico Romano per realizzare un’esperienza esclusiva, prenotabile sulla piattaforma Airbnb, che consentirà ad alcuni ospiti di immergersi nella cultura gladiatoria e cimentarsi in una rievocazione degli storici combattimenti, filologicamente ricostruita in tutti i dettagli, nell’incredibile cornice del Colosseo. Per la prima volta il Colosseo tornerà così a svolgere la sua originaria funzione di edificio da spettacoli, con un salto nel tempo indietro di quasi 2000 anni, grazie anche agli allestimenti filologici sia sul piano arena sia negli ipogei.

Il Colosseo non ha bisogno di presentazioni. Nel corso degli ultimi anni sono stati realizzati importanti scavi e ricerche, che hanno coinvolto tra gli altri il settore meridionale e il sistema idraulico, oltre a imponenti operazioni di restauro strutturale e architettonico. L'iniziativa con Airbnb è funzionale a diffondere ulteriormente la conoscenza del monumento, proponendo un percorso immersivo e diffuso nei duemila anni della sua Storia, legando i reperti archeologici al luogo di rinvenimento e ampliando il percorso espositivo 'Il Colosseo si Racconta'.

Lo stesso PArCo, nella consapevolezza che l’Anfiteatro è legato inseparabilmente alla figura dei gladiatori, ha di recente siglato con le Associazioni Ars Dimicandi e Gruppo Storico Romano un accordo di collaborazione scientifica innovativo, finalizzato alla conoscenza e alla promozione della gladiatura nel mondo antico. L’ambizioso progetto nasce dalla volontà di divulgare a livello nazionale e internazionale la disciplina della gladiatura con l’ausilio di rigorose basi scientifiche e avvalendosi delle tecniche dell’archeologia sperimentale. Alfonsina Russo, Direttore del Parco archeologico del Colosseo, ha spiegato: “Il Colosseo continua a suscitare emozioni fortissime nei nostri visitatori, che a milioni ogni anno lo visitano. Al fascino della sua imponente architettura, ora si somma anche la rievocazione storica dei combattimenti e dei duelli tra coppie di gladiatori che si contendevano la vittoria e con essa la fama attraverso una oculata e scientifica ricostruzione dei luoghi”.

Valentina Reino, responsabile relazioni istituzionali di Airbnb Italia, ha commentato: “Con questa collaborazione - che si inserisce perfettamente nel solco del nostro lavoro per la promozione e la valorizzazione del turismo del patrimonio, che ci ha visto contribuire con circa 10 milioni di euro per iniziative a promozione del patrimonio culturale europeo - abbiamo inteso fare la nostra parte per collaborare con il Ministero della cultura e il Parco archeologico del Colosseo nel permettere ad un pubblico ancora più ampio una fruizione degli spazi in cui l’immaginario collettivo si avvicini con la realtà storica, anziché separarsene”.

Grazie alla partnership, alcuni ospiti potranno inoltre immergersi nella cultura gladiatoria e vivere un’esperienza inedita all’interno del Colosseo. Gli ospiti che prenoteranno l’esperienza sulla piattaforma Airbnb avranno accesso al Colosseo al tramonto, dopo la chiusura al pubblico. Saranno guidati nei corridoi sotterranei, che i gladiatori percorrevano prima di combattere, e di seguito faranno il proprio ingresso nell'arena dove avranno l’opportunità di imparare alcune tecniche del combattimento gladiatorio grazie agli esperti rievocatori delle associazioni Ars Dimicandi e Gruppo Storico Romano. L’esperienza, che avrà luogo il 7 e 8 maggio 2025, sarà disponibile per un massimo di 16 persone e potrà essere prenotata sulla piattaforma Airbnb al link airbnb.it/rooms/1277536274985534589 al costo di 0 Euro a partire dal prossimo 27 novembre alle 14 e fino alle 20:59 del 9 dicembre. Gli ospiti saranno responsabili del proprio viaggio da e per Roma.

Andrea Buccolini, responsabile relazioni esterne del Gruppo Storico Romano, ha dichiarato: “Per noi è una grande opportunità e siamo onorati di portare i nostri gladiatori nell’arena del Colosseo. Ringraziamo di cuore il Parco archeologico del Colosseo, nella persona del Direttore Alfonsina Russo e della Dott.ssa Federica Rinaldi, per averci concesso questo privilegio e per aver riconosciuto nel Gruppo Storico Romano e in Ars Dimicandi, guidato dall’amico Dario Battaglia, il Comitato Scientifico di riferimento per questo progetto. Siamo inoltre grati ad Airbnb per il supporto a questa iniziativa unica, che non solo valorizza il Colosseo come monumento vivo, ma permette a tutti noi di condividere un’autentica immersione nella storia dell’antica Roma”.

Dario Battaglia, presidente di Ars Dimicandi, ha raccontato: “Rivivere la magnificenza del Colosseo di notte non ha regalato solo emozioni, ma ha dato un senso a trent’anni di ricerche sui gladiatori, sullo scopo del loro sacrificio, sui loro armamenti e sulle tecniche di allenamento. Il mandato divulgativo datoci dal Parco archeologico del Colosseo nelle persone del Direttore Alfonsina Russo e della Dr.ssa Federica Rinaldi e svolto in collaborazione con il Gruppo Storico Romano, ha permesso di intraprendere con Airbnb una iniziativa davvero unica e senza precedenti: non un semplice turismo culturale bensì la proiezione del mondo moderno “dentro” il passato. Un'iniziativa dunque che non si limita alle sole suggestioni, ma che porta l’esperienza dei partecipanti a una riflessione profonda”.

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Cronaca

Non reggono il dolore per il suicidio della figlia: marito...

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I due, un medico e una farmacista, sono stati trovati privi di sensi nel loro garage a Orbassano. La ragazza da bambina avrebbe subito abusi di cui i genitori non si erano accorti

Autoambulanza - Fotogramma

Non hanno retto al dolore per la perdita della figlia che si era suicidata due anni fa e hanno deciso di morire insieme. E’ quanto accaduto a Orbassano, comune della provincia torinese. Vittime due coniugi di 64 e 59 anni, medico lui, farmacista lei, che hanno deciso di togliersi la vita insieme, alcuni giorni dopo aver raccontato il loro dramma a un quotidiano locale, l’Eco del Chisone.

Al giornale la coppia aveva raccontato che la figlia 28 enne si era tolta la vita a seguito di un trauma che avrebbe subito da bambina, quando sarebbe stata vittima di abusi di cui nessuno si era accorto ma che erano venuti alla luce quando la giovane, poco più che ventenne aveva cominciato a soffrire di ansia e attacchi di panico.

Alcuni giorni dopo quella rivelazione i due coniugi sono stati trovati nel garage della loro abitazione, ancora vivi ma in gravi condizioni. La moglie si è spenta in ospedale alcuni giorni dopo il ricovero, il marito il 23 dicembre. Un dramma che ha colpito molto la comunità. Sui social la sindaca, Cinzia Bosso, due giorni fa ha pubblicato una foto con tre candele accese accompagnata dal pensiero ‘Possiate ora riposare in pace tutti e tre insieme, a noi resterà per sempre il vostro ricordo’ mentre, sempre sui social, la farmacia dove la donna lavorava, pubblicando una foto della coppia con la figlia, ha scritto “Adesso sono tutti e tre assieme. Ciao Ale’.

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Cronaca

Giubileo, prefetto Roma: “Coniugare sicurezza e...

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Giannini all'Adnkronos: "Sinergia tra istituzioni è modello da esportare. Grazie ai romani per la loro pazienza, ora continui collaborazione"

Il prefetto di Roma Lamberto Giannini - (Fotogramma)

Sicurezza e serenità. I due punti cardini che il prefetto di Roma Lamberto Giannini a due giorni dall'apertura della Porta Santa, intervistato dall'Adnkronos, vuole vedere viaggiare insieme per tutto il Giubileo. "Sia per la cerimonia solenne del 24 dicembre con l'apertura della Porta Santa sia per la giornata di Natale, che ha visto un afflusso di oltre trentacinquemila persone nella zona di San Pietro, il sistema - sottolinea Giannini - ha funzionato. Dal sopralluogo fatto con il questore e i comandanti provinciali dei carabinieri e della Guardia di Finanza all'apertura dei servizi abbiamo visto come tutto si sta svolgendo in modo molto ordinato. Tutto dà una grande idea di serenità e sicurezza che viaggiano insieme. C'è un sistema non immediatamente visibile, con un'attività di prevenzione, di controlli nelle strutture ricettive, all'attività informativa a quello di controllo alle persone, alle attività svolte attraverso le varie specialità, dalle unità cinofile ai tiratori scelti".

Gli eventi giubilari porteranno nella Capitale milioni di pellegrini e Giannini vede una capitale pronta. "Roma è pronta ad accoglierli, ad accoglierli in sicurezza. Una città che si è preparata molto e che - ricorda - ha una grande tradizione di accoglienza. Le stime parlano di 35 milioni di persone attese ma immagino picchi di presenze in prossimità di eventi particolarmente significativi come il Giubileo dei giovani, degli adolescenti, delle confraternite, dei lavoratori". Importante il dispiegamento di forze dell'ordine previsto. "Nella giornata di ieri erano impegnate 700 tra donne e uomini delle forze dell'ordine e si avrà uno standard di presenze e di controllo molto importante - spiega il prefetto della Capitale - Le zone nevralgiche saranno quelle di San Pietro e più in generale i luoghi di aggregazione ma - chiarisce - non saranno trascurate le periferie per rendere la città più accogliente e sicura possibile in ogni luogo".

Da più parti, a cominciare dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni, è stato elogiato il ‘metodo Giubileo’, che ha visto lavorare insieme schieramenti opposti e che ha portato alla chiusura dei cantieri in tempo per l’apertura della Porta Santa. "E' un modello da esportare, da ripetere - sottolinea Giannini - Sono sempre stato un fautore, per quello che riguarda il mio campo che è quello delle forze di polizia, del coordinamento, dell'agire in sinergia. E ancora più da prefetto di Roma quello che è importante è il sistema, nella Capitale c'è stato un lavoro di grande coesione: la squadra Stato deve agire compatta, così come ha fatto, verso gli obiettivi comuni".

Monitoraggi e attività prevenzione antiterrorismo

L’attentato di Magdeburgo ha riacceso i timori per i possibili propositi terroristici di ‘lupi solitari’. "C'è un sistema che a fronte di una minaccia così importante è sempre in piena attività", spiega Lamberto Giannini che ha alle spalle un'importante esperienza nel contrasto al terrorismo. Sono in corso "monitoraggi della rete, si sta operando con attività di prevenzione e informativa. Al momento non ci sono segnalazioni specifiche ma Roma - ricorda - da sempre mantiene altissima l'attenzione".

Controlli aumentati anche sul fronte dei reati come rapine, truffe e borseggi che rischiano di crescere con l’arrivo di milioni di pellegrini. "Sono stati implementati servizi che già importanti, anche in borghese - spiega - e negli ultimi tempi sui borseggi sulle metropolitane sono stati eseguiti numerosi arresti. Si lavorerà anche sul fronte della prevenzione con un'attività che richiami l'attenzione sui possibili rischi dove ci sono situazioni di affollamento per mantenere alta l'attenzione". Un evento, il Giubileo della Speranza, che ha visto cantieri sparsi per la città con ripercussioni sulla vita dei romani. "I cittadini romani vanno prima di tutto ringraziati per la loro pazienza. Cittadini che hanno sempre dimostrato anche una grande collaborazione con le forze dell'ordine, un'attenzione che chiediamo in maniera particolare per segnalare eventuali anomalie. Tutti possono contribuire alla sicurezza", spiega.

Forze dell'ordine impegnate sul fronte sorveglianza di siti e possibili obiettivi sensibili legati anche alla comunità ebraica nella città di Roma. "C'è sempre stata grandissima attenzione, con un aumento di questi servizi a partire dal 7 ottobre e poi con la guerra a Gaza. Stiamo continuando a mantenere alta l'attenzione", spiega il prefetto. Capitale che ospita frequenti manifestazioni anche con un numero importante di partecipanti. Ma il prefetto Giannini non si dice preoccupato della concomitanza con gli eventi del Giubileo. "E' già stato sottoscritto un protocollo con diverse organizzazioni sindacali e sono assolutamente ottimista che anche con chi non ha inteso al momento aderire si troverà una mediazione e una soluzione". Per quanto riguarda il tema degli affitti brevi, delle key-box e della circolare indirizzata alle prefetture sull''identificazione da remoto' degli ospiti nelle strutture ricettive, Giannini ha spiegato che sono in corso diversi controlli. "La circolare ha ribadito un concetto molto chiaro che per assicurare la sicurezza bisogna avere la certezza dell'identità di chi viene ospitato e segnalare la sua presenza alle autorità. I controlli sono in corso e - dice Giannini - abbiamo già fatto le prime sanzioni".

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Cronaca

Torino, papà dona parte del suo fegato e salva la figlia di...

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L’intervento all’ospedale Molinette della Città della Salute

Torino, papà dona parte del suo fegato e salva la figlia di 11 mesi

Come regalo di Natale un papà greco di 31 anni ha donato parte del suo fegato salvando così la figlia di 11 mesi affetta da una grave cirrosi epatica scompensata, esito del fallimento di due precedenti interventi chirurgici eseguiti in Grecia nel tentativo di riparare la malformazione da cui era affetta, l’atresia delle vie biliari. E’ successo all’ospedale Molinette di Torino dove nei giorni scorsi è stato eseguito il primo trapianto di fegato pediatrico in Piemonte, nell’ambito di una specifica collaborazione attiva tra Italia e Grecia, sotto l’egida del Centro Nazionale Trapianti (Cnt) di Roma. L’Hellenic Transplant Organization di Atene ha inviato richiesta al Cnt di Roma di attivazione dell’accordo tra Italia e Grecia, valido per lo scambio di pazienti con necessità di trapianto e di organi idonei per trapianto.

Il Centro Regionale Trapianti del Piemonte-Valle d’Aosta, interpellato dal CNT, ha inoltrato la richiesta al professor Renato Romagnoli, direttore del Dipartimento Trapianti della Città della Salute che ha dato subito parere favorevole alla presa in carico ed al trasferimento della bambina e dei suoi familiari a Torino.

Lo scorso agosto la bimba è arrivata all’ospedale Infantile Regina Margherita dove è stata presa in cura dal dottor Pierluigi Calvo direttore della Gastroenterologia pediatrica e una volta completate le necessarie pratiche burocratiche e le valutazioni mediche di bilancio per trapianto, la bimba è stata inserita nella lista d’attesa nazionale italiana per trapianto di fegato pediatrico.

Dopo una ventina di giorni senza aver ricevuto valide offerte di donazione di fegato da soggetto deceduto, il papà della bimba ha deciso di donare la parte di fegato necessaria per salvare la vita della sua bimba e con il supporto della Direzione sanitaria dell'ospedale Molinette le pratiche di autorizzazione del trapianto con donazione da vivente sono state espletate in tempi record. Entrambi gli interventi (di prelievo di fegato sinistro dal papà e di trapianto nella bimba) si sono svolti in contemporanea presso il blocco operatorio della Chirurgia Trapianto Fegato dell’ospedale Molinette. Le procedure chirurgiche sono durate circa 16 ore. Molto complesso è’ stato l’impianto del fegato nella piccola paziente (di meno di 8 kg di peso), in quanto la severa ipoplasia della sua vena porta ha richiesto la sostituzione con prelievo ed autotrapianto di vena giugulare della bambina stessa.

Dopo una degenza della bimba di 5 giorni in terapia intensiva presso la Rianimazione Centrale delle Molinette, attualmente entrambi i pazienti operati stanno bene. Il papà è stato dimesso. La bimba è degente presso l’Area Semintensiva Chirurgica del professor Romagnoli. "La sanità piemontese si conferma un punto di riferimento di eccellenza per la sanità italiana ed anche internazionale, soprattutto nel campo dei trapianti. Un grande applauso ai nostri professionisti ed al papà che, con un grande gesto, ha salvato la vita della piccola figlia come miglior dono di Natale”, commenta l’assessore regionale, Federico Riboldi e il dg della Città della Salute, Giovanni La Valle aggiunge: “ancora una volta una grande Azienda ospedaliero-universitaria italiana come la Città della Salute di Torino è riuscita in tempi rapidi a dare una risposta efficace ad un così grave problema di salute di una bambina proveniente da un altro Paese dell'Unione Europea".

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