Ucraina, Russia attacca Kiev con missili e droni: esplosioni e feriti
Sulla capitale il primo raid da 73 giorni. Il sindaco: "Restate nei rifugi"
Massiccio attacco della Russia contro l'Ucraina oggi, 13 novembre 2024. Missili e droni sono stati lanciati contro Kiev, hanno riferito le autorità ucraine, dopo che l'allarme antiaereo è scattato in tutto il Paese. "In totale, circa 90 droni hanno attaccato l'Ucraina", ha rivendicato in un post su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
"Esplosioni in città. Le forze di difesa aerea stanno lavorando. Restate nei rifugi", ha scritto il sindaco della capitale ucraina, Vitaliy Klychko, su Telegram. Al momento si conta un ferito, mentre la difesa aerea è riuscita ad abbattere diversi missili e una decina di droni, scrive Ukrainska Pravda.
Secondo quanto scritto su Telegram l'amministrazione militare di Kiev, "le forze armate russe hanno lanciato un attacco combinato con missili e droni su Kiev. Per la prima volta negli ultimi 73 giorni, il nemico ha probabilmente utilizzato missili da crociera KN-23/KN-24/Iskander, missili balistici e droni Shahed". Sempre su Telegram il capo dello staff della presidenza ucraina, Andriy Yermak, aveva avvertito che Putin stava per "lanciare un vasto attacco missilistico su Kiev".
Zelensky: "Attacco con 90 droni"
"Questa mattina, la Russia ha lanciato un altro attacco combinato contro le nostre città e la nostra difesa aerea ha risposto in modo efficace. I missili russi, compresi i missili balistici e da crociera che puntavano a Kiev, sono stati abbattuti, insieme ai droni. In totale, circa 90 droni hanno attaccato l'Ucraina", ha scritto Zelensky, ribadendo quanto sia "fondamentale che le nostre forze abbiano i mezzi necessari per difendere il paese dal terrore russo".
"Sono grato a ciascuno dei nostri partner che ci aiutano. La consegna tempestiva di missili intercettori per la nostra difesa aerea, il rispetto degli accordi sui sistemi di difesa e la produzione e fornitura di guerra elettronica sono, senza esagerare, sforzi salvavita - ha continuato Zelensky - Ogni intercettazione riuscita della nostra difesa aerea salva vite e protegge infrastrutture critiche. E più i nostri guerrieri hanno successo, più ci avviciniamo alla fine di questa guerra. Ecco come si ottiene la pace attraverso la forza".
Mosca: Kiev ha perso più di 450 militari in un giorno nel Kursk
Le Forze Armate dell'Ucraina hanno perso più di 450 soldati e due carri armati in direzione di Kursk in un giorno. Le perdite totali del 'nemico' nella regione hanno superato i 32mila militari, ha riferito il Ministero della Difesa russo. "Nell'ultimo giorno - ha precisato il ministero - le perdite delle forze armate ucraine ammontano a oltre 450 militari, 2 carri armati, 3 veicoli da combattimento di fanteria, inclusi 2 veicoli di fanteria Bradley, 2 veicoli corazzati M113 di fabbricazione statunitense, 33 veicoli corazzati da combattimento, oltre a 5 pezzi d'artiglieria, tra cui 1 cannone semovente Krab di fabbricazione polacca, 4 mortai, un sistema missilistico antiaereo Crotale di fabbricazione francese e 49 auto".
Intelligence Seul: truppe nordcoreane stanno combattendo nel Kursk
Intanto, dopo il Dipartimento di Stato Usa, anche l'intelligence della Corea del Sud ha annunciato che le truppe nordcoreane sono "impegnate in combattimenti" nella regione di confine russa di Kursk, confermando quanto riferito in precedenza dal Dipartimento di Stato americano. "Il Servizio di intelligence nazionale ha valutato che nelle ultime due settimane le truppe nordcoreane inviate in Russia si sono spostate nella regione di Kursk, sono state dispiegate sul campo di battaglia e sono già impegnate in operazioni di combattimento", hanno riferito in una nota gli 007 di Seul.
Nato avverte: soldati nordcoreani aumentano potenziale di attacco di Putin
La Nato ha messo in guardia gli Stati Uniti sugli effetti globali della guerra in Ucraina dopo aver confermato che le truppe nordcoreane hanno iniziato a partecipare alle operazioni di combattimento insieme alle forze armate russe contro quelle ucraine nel Kursk. "Ora vediamo i nordcoreani attivi in Ucraina. Ciò comporta un costo e aumenterà il potenziale di attacco di Putin", ha affermato il segretario generale della Nato Mark Rutte, in dichiarazioni congiunte a Bruxelles con il segretario di Stato americano Antony Blinken, secondo il quale il coinvolgimento della Corea del Nord nel conflitto ucraino "richiede una risposta ferma".
Questo passo di Pyongyang rappresenta una "minaccia in più" per l'Ucraina, ha affermato il numero uno della Nato, aggiungendo che si tratta inoltre di una minaccia per gli Stati Uniti, il Giappone e la Corea del Sud perché Mosca in cambio di sostegno militare fornisce tecnologia e missili alla Corea del Nord. In questo senso, l'ex primo ministro olandese ha sottolineato che gli scenari euro-atlantico e indo-pacifico "non sono separati" e che la guerra di aggressione russa in Ucraina ha "effetti globali".
I 32 membri della Nato devono "mantenere la rotta" e continuare con il sostegno a lungo termine di Kiev, ha aggiunto Rutte, dopo aver sottolineato che finora Washington è stata fondamentale perché "l'Ucraina prevalesse e la Russia non vincesse". "Bisogna fare di più per garantire che l'Ucraina possa continuare a combattere e respingere l'aggressione russa", ha detto ancora davanti a Blinken, mentre l'esercito russo avanza nel Donbass e il sostegno militare di Washington potrebbe vacillare con il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca.
Kiev rivendica uccisione di un alto ufficiale russo in Crimea
Una fonte del Servizio di sicurezza ucraino ha affermato di aver organizzato un attentato con autobomba nella città di Sebastopoli, in Crimea, in cui è morto l'ufficiale di marina russo Valery Trankovsky, capitano di primo grado della flotta russa del Mar Nero. "A seguito dell'esplosione, le gambe del capitano russo sono saltate via ed è morto per dissanguamento", ha detto la fonte all'Afp, descrivendo Trankovsky come un "criminale di guerra" responsabile del lancio di missili da crociera dal Mar Nero verso obiettivi civili in Ucraina. L'auto è esplosa e ha preso fuoco nel quartiere orientale di Gagarin della città intorno alle 7 del mattino, ha affermato il governatore di Sebastopoli insediato dalla Russia, Mikhail Razvozhayev. "A causa dell'esplosione di un ordigno fissato sul fondo dell'auto, un militare delle forze armate russe è rimasto ucciso", ha affermato il Comitato investigativo russo in una dichiarazione dopo l'incidente, senza fare il nome di Trankovsky.
Esteri
Morire in Ucraina? Conviene più che avere un futuro: in...
Ecco come la guerra sta cambiando la società russa e la sua economia
La guerra tra Russia e Ucraina non è più solo una questione politica, di sicurezza o ideologica. Ma un vantaggio economico per i russi. "Andare al fronte ed essere uccisi dopo un anno è più vantaggioso economicamente (in molte regioni del del Paese, ndr) di poter avere un futuro", ha spiegato l'economista Vladislav Inozemtsev, citato dal Wall Street Journal. Inozemtsev anche introdotto un termine per descrivere questo fenomeno: la "deathonomics", economia della morte.
"Perdere una persona cara è una grande tragedia, un vuoto incolmabile. Ma alcuni vivono a malapena e quando muoiono per la vodka o qualcosa d'altro, non è chiaro per cosa siano morti. Suo figlio ha vissuto, lo capisce? Ha raggiunto il suo obiettivo", ha dichiarato del resto Putin, parlando con la madre di un caduto al fronte nel novembre del 2022.
Salari alti e bonus ai soldati, compensazioni alle famiglie di chi muore
Il governo offre salari alti e bonus per reclutare nuovi soldati. In alcune delle regioni più povere del Paese, il salario è cinque volte superiore a quelle più ricche. Nella regione di Tuva, dal gennaio del 2022 la media dei depositi bancari è aumentata del 151 per cento. In quella di Altai, i proventi dei locali pubblici sono aumentati del 56 per cento quest'anno, contro il 9 per cento della media nazionale. Lo scorso ottobre, i soldati di origine buriata rimasti uccisi in guerra sono stati 1.719. Ma dopo le proteste dei primi mesi della guerra, la popolazione ha accettato quello che sta accadendo: dal gennaio del 2022 i depositi bancari sono aumentati dell'81 per cento. Quest'anno l'attività per l'edilizia civile del 32 per cento contro un aumento medio nazionale del due.
Le famiglie di chi muore al fronte ricevono dal governo compensazioni elevate. L'economista russo ha calcolato che la famiglia di un 35enne che viene ucciso al fronte dopo aver combattuto per un anno riceve 14,5 milioni di rubli, l'equivalente di 150mila dollari, fra il suo salario di soldato e i risarcimenti. Più di quanto avrebbe guadagnato lavorando come civile fino ai 60 anni, in alcune regioni del Paese. Le famiglie inoltre possono ricevere altri risarcimenti e assicurazioni.
Come la guerra sta cambiando la società russa e la sua economia
I versamenti alle famiglie dei caduti al fronte sono arrivati, in un anno, fino allo scorso giugno, a 30 miliardi di dollari. Un indicatore su come la guerra sta trasformando la società russa e la sua economia. "E' denaro che la maggior parte delle persone in queste zone di retrovia non avrebbero mai visto nella loro intera vita, quindi è ovvio che molti di loro abbiano accettato", ha sottolineato un altro economista, Vasily Astrov, all'Institute for International Economics Studies di Vienna.
Dall'inizio dell'invasione il Cremlino ha aumentato la spesa militare ai livelli sovietici, disinnescando alcune delle conseguenze delle sanzioni occidentali. Le fabbriche militari lavorano senza sosta, garantendo ai dipendenti salari elevati. Anche grazie ai risarcimenti alle famiglie dei caduti nelle zone più depresse del Paese, che garantiscono un flusso costante di reclute, la ricchezza a livelli mai raggiunti dal 1995.
La guerra in Ucraina ha trasformato anche la percezione del prestare servizio nelle forze armate. Non si tratta solo di aumentare il proprio reddito e quello della propria famiglia ma anche lo status sociale. Il governo per esempio ha varato il programma "il tempo degli eroi" per inserire nell'apparato della burocrazia i reduci.
I militari sono chiamati a fare lezioni nelle scuole, al loro ritorno dal fronte. Vladimir Putin parla di una "nuova elite" di militari che beneficiano di un percorso di carriera facilitato in politica. E' aumentata la percentuale di russi che pensano che il Paese stia andando nella direzione giusta, segnala il centro di ricerche indipendente, e considerato come 'agente straniero', Levada.
"Un giovane deve capire: è vero, tuo padre ha portato a termine un atto eroico ed è morto. Ma grazie a questo atto eroico avete un appartamento. La guerra rende i bambini più patriottici", ha affermato il governatore di una regione dell'estremo oriente russo in un incontro per promuovere il sostegno ai minorenni colpiti dalla guerra.
Dall'inizio della guerra, le vittime in Russia sono state 600mila, fra morti e feriti, 1.500 al giorno a ottobre. Il governo offre ai soldati inviati al fronte 210mila rubli al mese, l'equivalente di 2.140 dollari, un salario sostanzialmente più alto della media nazionale, che è di 75mila rubli. Altri bonus sono elargiti a chi prende parte a operazioni offensive e a scontri sul campo di battaglia. Anche i governi delle regioni erogano versamenti. Il risultato è che Mosca riesce a reclutare mille persone ogni giorno, secondo le stime dell'intelligence britannica. I versamenti dello Stato rendono conto dell'8 per cento della spesa pubblica nell'anno che si è concluso lo scorso giugno, espandendo il deficit pubblico, quindi l'inflazione che ha costretto la Banca centrale ad aumentare i tassi di interesse al record del 21 per cento. L'alto numero di reclute ha creato un vuoto per le imprese che cercano autisti e operai.
Esteri
Elon Musk alla guida del Doge, innovazione o gigantesco...
Gli affari del patron X e Tesla nel mirino degli osservatori
Elon Musk 'uber alles'. Incassata la nomina di Donald Trump alla guida del dipartimento per l'Efficienza governativa e, poche ore più tardi, il rimbrotto del presidente Mattarella per le sue entrate a gamba tesa contro la magistratura italiana, il ceo di Tesla e di X è senza dubbio l'uomo del momento. Anzi "il cittadino privato più potente d'America", lo ha definito il New York Times, che non più di alcune settimane fa denunciava il "gigantesco conflitto d'interesse" dell'imprenditore di origine sudafricana, mai come in questa fase (di transizione) al centro della scena politica statunitense e non solo.
Dal golf alle cene, simbiosi con Trump
Trump e Musk - che fino a poco tempo fa erano essenzialmente due estranei - vivono in perfetta simbiosi, anche troppo secondo una parte della stampa statunitense, che evidenzia come il patron di X sia "ovunque Trump volga lo sguardo", dai campi da golf alle cene che il tycoon newyorkese organizza nel suo resort di Mar-a-Lago dal quale, a colpi di post e comunicati stampa, a ritmi serratissimi sta annunciando la sua nuova squadra di governo. Al suo sodale, che lavorerà insieme al patriota di origini indiane e candidato alla presidenza Vivek Ramaswamy, il presidente eletto ha affidato il delicato compito di smantellare la burocrazia governativa, tagliare gli sprechi e gli eccessi regolatori e ristrutturare le agenzie federali.
Doge, cos'è il "Progetto Manhattan dei nostri tempi"
Il dipartimento per l'Efficienza governativa "diventerà potenzialmente il 'Progetto Manhattan' dei nostri tempi", ha annunciato trionfalmente Trump, riferendosi al progetto che portò allo sviluppo della bomba atomica durante la Seconda guerra mondiale.
Nonostante il nome, il dipartimento non sarà un'agenzia governativa. Lo stesso presidente eletto, sottolinea il Guardian, ha spiegato che Musk e Ramaswamy lavoreranno al di fuori del governo per offrire alla Casa Bianca "consigli e indicazioni" e collaboreranno con l'Office of Management and Budget per "guidare una riforma strutturale su larga scala e creare un approccio imprenditoriale al governo mai visto prima". Sarà uno "shock" contro la burocrazia, ha sostenuto Trump, mentre Musk ha utilizzato il suo social per assicurare che tutte le azioni del dipartimento saranno online in modo da garantire "la massima trasparenza". Allo stesso tempo ha promesso ai cittadini americani di voler stilare una classifica "per la spesa più follemente stupida dei vostri soldi delle tasse".
Non è chiaro come formalmente opererà il dipartimento per l'Efficienza governativa. Potrebbe rientrare nel Federal Advisory Committee Act, che stabilisce come devono operare i gruppi esterni che consigliano il governo. I dipendenti federali, inoltre, sono generalmente tenuti a rivelare i propri beni e i propri legami per scongiurare potenziali conflitti di interesse. Poiché Musk e Ramaswamy non sarebbero dipendenti federali, non avrebbero tali obblighi, ma il nodo del conflitto d'interesse del sudafricano sono tutti sul tavolo.
A partire dall'acronimo del dipartimento che guiderà - Doge - e che Musk ha promosso senza sosta in rete. L'acronimo è molto simile alla criptovaluta Dogecoin, lanciata dal ceo di X e Tesla nel 2013 come alternativa al Bitcoin ed il cui valore negli ultimi cinque giorni è aumentato del 98%, con un'ulteriore impennata dopo l'ufficializzazione della nomina da parte di Trump. Anche le azioni di Tesla sono aumentate di circa il 30% dalle elezioni.
Gli affari di Musk nel mirino degli osservatori
Ma è al core business di Musk che guardano tutti gli osservatori. Gli esperti suggeriscono che il suo legame profondo con la Casa Bianca, unito ai contributi milionari alla campagna di Trump, faccia parte di una strategia più ampia per assicurarsi influenza sulle agenzie regolatorie che supervisionano le sue aziende. In un articolo del 20 ottobre, il Nyt metteva in guardia dal fatto che "l'uomo più ricco" del mondo avrebbe avuto "il potere di regolamentare gli enti regolatori che hanno influenza sulle sue aziende, il che equivale a un potenziale enorme conflitto di interessi".
Anche secondo il Guardian, che in polemica con Musk ha annunciato che non pubblicherà più contenuti su X, ricoprire un incarico - anche se non governativo - potrebbe giovare al valore di mercato delle sue aziende e alle sue attività preferite come l'intelligenza artificiale e le criptovalute. Il giornale britannico spiega come solo l'anno scorso, le aziende di Musk abbiano ricevuto quasi tre miliardi di dollari grazie a quasi 100 contratti stipulati con 17 agenzie federali. E non è utopistico immaginare che questi contratti - se i rapporti con Trump dovessero restare ai livelli attuali - potrebbero aumentare.
L'obiettivo di Musk, allora, è eliminare in questa fase ogni ostacolo che può intralciare i suoi obiettivi visionari come raggiungere Marte, dove prevede di inviare i primi equipaggi già nel 2028. Nel frattempo si deve occupare di affari terreni, scontrandosi propri con gli enti regolatori federali che tra qualche tempo potrebbe essere lui a 'regolare'. Come rimarca il Business Standard, le sue aziende sono attualmente invischiate in almeno 20 inchieste, che vanno dai timori sulla sicurezza relative ai veicoli Tesla all'impatto ambientale dei lanci di razzi di SpaceX.
Esteri
Ue, è stallo sul von der Leyen bis: maggioranza...
Le audizioni dei sei vicepresidenti esecutivi in pectore hanno prodotto nervosismo a Bruxelles: veti incrociati all’interno della maggioranza tra Popolari e Socialisti, il caso Fitto
La nomina della seconda Commissione Europea di Ursula von der Leyen si va complicando sempre di più. Le audizioni dei sei vicepresidenti esecutivi in pectore, che avrebbero dovuto chiudere l’esame da parte del Parlamento Europeo, hanno prodotto a Bruxelles uno stallo nervosissimo, provocato dai veti incrociati all’interno della maggioranza, tra Popolari e Socialisti.
Il 'caso Fitto', Socialisti sul piede di guerra
In sostanza i Socialisti e Democratici non vogliono che a Raffaele Fitto, ministro degli Affari Europei del governo Meloni, malgrado sia generalmente considerato adatto a fare il commissario alla Coesione, venga assegnata una vicepresidenza esecutiva perché i Conservatori, il gruppo di Fratelli d’Italia, non fanno parte della maggioranza che ha eletto Ursula von der Leyen in luglio. Per i Socialisti, e anche per molti eurodeputati del Pd, la vicepresidenza esecutiva assegnata all’Ecr altera il profilo politico della Commissione.
I Socialisti sono sul piede di guerra, tanto che diversi eurodeputati dell’S&D, fuori microfono, dicono che potrebbero persino votare contro l’intero collegio a Strasburgo. Von der Leyen “faccia la maggioranza con Orban, Bardella e AfD e spieghi ai cittadini europei che è la curatrice fallimentare dell’Ue”, dice una fonte del Pd. Il francese Raphael Glucksmann, il primo ad aprire le ostilità via social nei confronti di Fitto, dice che non si può avere un "accordo a luglio" e una "maggioranza con l'estrema destra a novembre. Una linea rossa è una linea rossa". A palazzo Berlaymont, sede della Commissione, si è tenuto un incontro tra i vertici di Ppe, S&D e Renew Europe, ma non è andato bene.
La risposta dei Popolari: bloccata la nomina di Ribera
La capogruppo socialista Iratxe Garcia Perez, dopo aver incontrato von der Leyen, ha detto di non essere ottimista e di non sapere se verrà trovato un accordo. I Popolari, che hanno bisogno dei Conservatori in Parlamento per evitare uno spostamento troppo a sinistra del Green Deal, per tutta risposta hanno bloccato la nomina della vicepresidente spagnola Teresa Ribera, che è stata attaccata in audizione dai suoi compatrioti, che sulle alluvioni che hanno sconvolto la regione di Valencia stanno attaccando il governo di Pedro Sanchez e chiedono che Ribera riferisca alle Cortes, cosa che dovrebbe accadere la settimana prossima. Quindi, alla questione Fitto si aggiunge un problema tutto spagnolo, il tentativo del Partido Popular di dare una spallata a Pedro Sanchez, dopo le alluvioni a Valencia, che acquista grandissima rilevanza anche perché gli spagnoli conservano la presidenza del gruppo S&D, malgrado siano la seconda delegazione dopo il Pd.
Stallo totale e silenzio di von der Leyen, le tappe della rottura
Lo stallo, al momento, appare totale. Non aiuta il silenzio di von der Leyen: “Parli, dica qualcosa c…”, sbotta un eurodeputato Dem. Anche una dichiarazione politica, in cui si dica che la maggioranza è quella che l’ha eletta a luglio, aiuterebbe a distendere gli animi, ma per tutto il giorno von der Leyen ha taciuto, chiusa al Berlaymont. Ha persino annullato la sua partecipazione alla miniplenaria di Bruxelles, inizialmente ventilata. Per una fonte dell’S&D, solamente una dichiarazione politica della presidente eletta non basterebbe. Se vuole conservare la vicepresidenza esecutiva per Raffaele Fitto, allora, ragiona un eurodeputato socialista, dovrebbe “raddoppiare” le deleghe dei commissari socialisti.
Secondo una fonte popolare, la rottura si sarebbe consumata lunedì sera, quando i Socialisti avrebbero comunicato a Manfred Weber che non avrebbero votato né Fitto, né Oliver Varhelyi, il candidato ungherese alla Salute (attuale commissario all’Allargamento), il cui destino rimane appeso, insieme a quello dei sei vicepresidenti. Questo, come ha osservato Carlo Fidanza di Fdi, malgrado l'Ecr abbia appoggiato gli altri commissari, che senza l'appoggio dei Conservatori non sarebbero passati con la maggioranza necessaria dei due terzi. A quel punto Weber avrebbe deciso di bloccare Ribera, anche perché deve ancora riferire alle Cortes ed è preferibile che i prossimi componenti della Commissione non abbiano “ombre” in patria che possano creare noie a Bruxelles nel corso del mandato. La linea di Weber avrebbe incontrato qualche obiezione da parte dei coordinatori Ppe nelle commissioni, i quali temono che lo scontro con i Socialisti possa far deragliare la nomina della nuova Commissione.
Il capodelegazione della Lega, Paolo Borchia, dei Patrioti ha preso carta e penna e ha scritto alla presidente dell’Aula Roberta Metsola, osservando che il Parlamento “calpesta le sue stesse regole”. Le audizioni vengono tenute per appurare se un commissario è adatto o meno al lavoro che deve fare. In pochi sostengono che Fitto e Ribera siano inadatti al ruolo che devono ricoprire. Entrambi sono andati bene nelle rispettive audizioni: Fitto, in particolare, ha eretto un invalicabile 'muro di gommapiuma', rispondendo con calma e disponibilità al dialogo anche agli interventi più ‘aggressivi’.
A un certo punto, forte del suo passato nella Dc e dei suoi tre mandati da europarlamentare, ha lodato il lavoro fatto sulla coesione da Younous Omarjee, che ha redatto un rapporto di cui lui, Fitto, è stato relatore ombra. Ha definito il rapporto Omarjee un’ottima “base” su cui lavorare, malgrado le “differenze politiche” che lo separano dall’ex collega. Che milita nella France Insoumise, la Gauche del tribuno Jean-Luc Mélenchon. Ma ormai la partita è tutta politica e viene decisa dai vertici dei gruppi: l’esito sembra prescindere del tutto dal merito delle audizioni. Invano la capogruppo di Renew Valérie Hayer ieri ha fatto appello alle parti affinché tornino al tavolo, per evitare uno “stallo” che sarebbe dannoso “per tutti”.
Rischio nuove tensioni e rinvii
La von der Leyen bis non è ancora nata e la maggioranza che ha rieletto Ursula è percorsa da tensioni fortissime. E oggi, se non interverrà un accordo, le tensioni potrebbero aumentare ulteriormente perché i Popolari hanno presentato emendamenti al regolamento Ue sulla deforestazione, secondo i Socialisti violando gli accordi. La partita delle nomine al momento pare destinata ad essere rimandata alla settimana prossima. Per l’eurodeputata di Forza Italia Letizia Moratti, l’esito sarà successivo al passaggio di Ribera alle Cortes.
L'Ue a pezzi si presenta a Trump
Intanto, Donald Trump è stato rieletto negli Usa e si prepara a riprendere possesso della Casa Bianca. Con l’Ue non era stato tenero, nel suo primo mandato: il primo politico europeo che aveva ricevuto alla Trump Tower, dopo aver vinto alle urne, era stato Nigel Farage, il papà della Brexit. All’epoca Socialisti e Popolari governavano l’Aula. Questa volta si troverà di fronte un’Unione ancora più divisa, con la (ex?) maggioranza Ursula che pare sul punto di spaccarsi in mille pezzi, ancora prima che la nuova Commissione si insedi. Il tutto con la Germania, motore immobile dell'Unione, senza un governo nel pieno dei suoi poteri, con ogni probabilità almeno fino alla prossima primavera.