I dati sui primi dieci mesi del 2024 sono in consistente crescita anche per numero di operazioni
Boom di pagamenti digitali per le utility italiane. È di quasi 21 miliardi di euro il valore delle transazioni effettuate a favore del comparto sulla piattaforma pagoPA nei primi dieci mesi del 2024, attraverso oltre 122,5 milioni di operazioni. I dati, elaborati dall’Adnkronos da numeri forniti da PagoPA - la Società incaricata di realizzare soluzioni tecnologiche per innovare le modalità di accesso ai servizi pubblici e responsabile dell’omonima piattaforma nazionale dei pagamenti - vanno inquadrati anche rispetto al totale di oltre 351 milioni di transazioni effettuate sulla piattaforma da gennaio a ottobre: le utility rappresentano dunque una quota rilevante, pari al 34,9%.
Le utility che usano pagoPA
Aziende del settore energia, gas, telco, acqua, trasporto pubblico e altri servizi che operano sull’intero territorio nazionale in alcuni casi, e solo su alcune zone geografiche in altri: sono circa 800, secondo i dati raccolti da PagoPA in vista della partecipazione all'Utility Day 2024, le società del settore utility, divise tra reseller e distributori, che fino ad oggi hanno aderito alla piattaforma pagoPA. Offrono in questo modo ai propri clienti un maggiore numero di canali e strumenti per gestire il pagamento delle proprie utenze, domestiche o professionali. Per tutte, secondo l’analisi condotta dall’azienda, l’adozione della piattaforma pagoPA rientra in una strategia complessiva di digitalizzazione dei propri servizi, al fine di ottimizzare i processi e migliorare l’offerta per l’utenza finale.
Il valore delle transazioni, i dati
Cosa dicono i numeri? Nel periodo da gennaio a ottobre 2024, le transazioni delle utility sono pari a 122,5 milioni (per un valore transato di 20,8 miliardi di euro) su un totale di 351,1 milioni di transazioni effettuate sulla piattaforma (le utility rappresentano dunque il 34,9%). Nel 2023 le utilities hanno totalizzato sulla piattaforma pagoPA un totale di oltre 142 milioni di transazioni, e i dati del 2024, in ottica di chiusura annuale, mostrano un’ulteriore crescita. Nel solo mese di ottobre 2024 sono state effettuate 11,7 milioni di transazioni verso le utility tramite pagoPA, su un totale di 36,6 milioni di transazioni registrate dalla piattaforma (di cui le utility rappresentano dunque il 32%). Per confronto, nell’intero 2023 la categoria utility aveva fatto registrare 142,4 milioni di transazioni (controvalore transato di 23,8 miliardi di euro). Mediamente ogni mese sono circa 650 le utility che incassano pagamenti tramite pagoPA, in crescita rispetto alla media di 564 utility attive dell’intero 2023. Dei 122,5 milioni di transazioni effettuate nel 2024 su pagoPA verso le utility, i tre segmenti maggiormente rappresentativi sono i servizi relativi alle utenze luce e gas (che interessano il 67,9% del totale), la telefonia pari al 12,1% e la riscossione delle tasse sui rifiuti pari al 2,6%.
I vantaggi percepiti dalle aziende
Quali benefici hanno le aziende che utilizzano la piattaforma per i pagamenti elettronici pagoPA? I vantaggi maggiormente apprezzati riguardano in particolare una migliore gestione dei flussi di pagamento, la riorganizzazione dei processi interni in funzione dei canali digitali e una migliore customer experience per gli utenti finali. In particolare, l’aumento delle opzioni di pagamento che le aziende possono mettere a disposizione dei propri clienti è consentito dal fatto che pagoPA permette di utilizzare i canali digitali e fisici offerti da 412 Prestatori di servizi di pagamento (Psp) presenti in piattaforma, senza la necessità di firmare accordi con ognuno di essi e rispondendo efficacemente ai regolamenti dell’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera) che richiedono la più ampia gamma di modalità di pagamento disponibile per gli utenti finali. Una multicanalità che si traduce nella riduzione dei tempi di incasso e nell’aumento dei clienti che monitorano in tempo reale l’esito della transazione. Gli importi corrisposti tramite pagoPA, inoltre, vengono riversati già il giorno successivo alla transazione, mentre entro i due giorni successivi al pagamento l’azienda riceve il flusso di rendicontazione. Questo permette alle utility e a tutti gli enti creditori una ancora migliore gestione dei flussi di pagamento. A questo si aggiunge un’esperienza utente semplice e intuitiva grazie al fatto che pagoPA garantisce un percorso standard su tutto il territorio nazionale, con cui gli utenti hanno già familiarità per il pagamento di servizi destinati al settore pubblico.
Economia
Eco-imballaggi, arriva il vademecum sul cartone ondulato
Associazione Italiana Scatolifici ha presentato oggi il suo manuale tecnico
Progettare imballaggi sempre più riciclabili e che evitino sprechi nella catena produttiva. Su questo tema si è svolta oggi, alla Camera dei Deputati, la conferenza stampa di presentazione del nuovo manuale dell’Associazione Italiana Scatolifici per gli imballaggi di cartone ondulato.
L'Associazione Italiana Scatolifici, che riunisce i principali produttori italiani di imballaggi in cartone ondulato, rappresenta un settore con un fatturato complessivo superiore a 1,2 miliardi di euro e che offre lavoro a migliaia di persone in tutto il territorio nazionale. A conferma dell'impegno nella promozione dell'economia circolare e della riduzione dell'impatto ambientale, l’associazione ha recentemente pubblicato un nuovo vademecum sul cartone ondulato, una guida in linea con le più recenti direttive europee in materia di sostenibilità dal titolo 'Imballaggi in cartone ondulato. Informazioni generali e aspetti produttivi - linee guida tecniche e commerciali'.
Il cartone ondulato - spiega l'Associazione - si configura come una risorsa chiave per promuovere un'economia che operi nel rispetto totale dell'ambiente: un materiale che in potenza potrebbe andare a sostituire la plastica o altri materiali ad alto impatto ambientale in numerosi settori. Il cartone ondulato si distingue per le sue caratteristiche: resistenza, leggerezza, riciclabilità e biodegradabilità. Questo materiale, costituito da strati di carta ondulata e liner, uniti da colle naturali a base di amido (derivato da mais o patate), è biodegradabile e, in alcuni casi, compostabile. Grazie alla sua versatilità, è adatto a diverse tipologie di imballaggio, dal primario al terziario, con resistenze variabili a seconda della tipologia di onda utilizzata (singola, doppia o tripla).
In Italia, oltre l’80% delle materie prime utilizzate per la produzione di cartone proviene da carta riciclata. Il 29° Rapporto Annuale di Comieco evidenzia un tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici nel 2023 pari al 92,3%, livello che supera ampiamente gli obiettivi fissati dall'Ue per il 2030. Inoltre, più del 90% della fibra vergine impiegata dall'industria cartaria europea proviene da foreste europee in espansione, di cui oltre il 70% è certificato Fsc o Pefc.
“Essere qui oggi a rappresentare gli scatolifici e a lanciare il primo manuale tecnico specifico per il nostro comparto segna un traguardo importantissimo per la nostra associazione e per tutte le nostre imprese. Il Manuale ci aiuterà a crescere in linea con la transizione green e ad essere più riconoscibili in una filiera complessa che ha sempre dato poco valore agli scatolifici trasformatori, piccole e medie imprese a capitale italiano che operano su tutto il territorio nazionale - ha dichiarato Andrea Mecarozzi, presidente Associazione Italiana Scatolifici - Non vogliamo però fermarci qui: il nostro obiettivo futuro ora è di coinvolgere sempre più i ministeri competenti e le istituzioni per supportare anche il nostro comparto affinché continui ad applicare l'approccio virtuoso e non subisca svantaggi rispetto ad investimenti già erogati in altri settori concorrenti. Vogliamo che le soluzioni di imballaggio sostenibili come le nostre siano sempre più competitive e accessibili, anche dal punto di vista economico”.
Economia
In viaggio con la Banca d’Italia a Bolzano
Ha preso il via oggi 14 novembre la tappa altoatesina di “In viaggio con la Banca d’Italia”, un'iniziativa itinerante nata per promuovere la cultura finanziaria, raccontare la banca centrale e aprire un dialogo diretto con persone, imprese e istituzioni in tutto il Paese.
La due giorni si è aperta con un incontro dal titolo “Occhio alle truffe! Se le conosci le eviti” presso la Filiale di Bolzano della Banca d’Italia. Con Emanuele Cesare Lucchini Guastalla, Presidente del collegio di Torino dell’Arbitro Bancario Finanziario, e Gunde Bauhofer, Direttrice del Centro Tutela Consumatori Utenti Alto Adige, si è parlato delle truffe più comuni e insidiose – dal phishing al vishing, dallo spoofing al man in the browser – spiegando le caratteristiche di ciascuna e, soprattutto, come fare per difendersi. La conversazione, cui hanno preso parte per la Banca d’Italia il Direttore della Filiale di Bolzano Michele Benvenuti, Paola Balestra del Servizio Tutela individuale dei clienti e Paola Ansuini del Dipartimento Tutela della clientela ed educazione finanziaria, ha messo in evidenza da un lato l’importanza di conoscere e adottare comportamenti prudenti e consapevoli, dall’altro l’esistenza di una efficace rete di tutela rappresentata, tra gli altri, dall’Arbitro Bancario Finanziario e dalla stessa Banca d’Italia.
Nel pomeriggio, il cortile interno di Palazzo Widmann ha ospitato un evento sul tema “Educazione finanziaria e multilinguismo”. Dopo i saluti istituzionali, affidati ad Alexander Steiner, Direttore Generale della Provincia Autonoma di Bolzano, e a Christian Di Capua, Vice Direttore della Filiale di Bolzano della Banca d’Italia, si è parlato dell’importanza dell’educazione finanziaria non solo nelle scuole, ma anche all'interno nei percorsi formativi degli stessi docenti, a partire dai corsi universitari di Scienze della formazione. Durante l’incontro, rappresentanti della Libera università di Bolzano, di Pensplan Centrum SpA e della Banca d’Italia hanno messo a fuoco alcune delle sfide più caratteristiche di una realtà multilingue come quella della Provincia di Bolzano e, proprio nell'ottica di una particolare attenzione alle specificità del territorio, la stessa Banca d’Italia ha presentato una nuova serie di pubblicazioni di educazione finanziaria in lingua tedesca.
Per tutta la giornata, inoltre, la Filiale di Bolzano della Banca d’Italia ha aperto le porte alla cittadinanza per visite guidate e laboratori.
La due giorni di “In viaggio” prosegue domani 15 novembre con un evento intitolato “Stabilità finanziaria e tutela dei clienti”, con inizio alle 10.00 presso l’Auditorium Bolzano in via Dante. Vi prenderanno parte Alessandra Perrazzelli, Vice Direttrice Generale della Banca d’Italia, Michi Ebner, Presidente CCIAA Bolzano, Heiner Oberrauch, Presidente di Confindustria Alto Adige, Robert Zampieri, Presidente della Commissione regionale ABI della Provincia di Bolzano, Magda Bianco, Capo Dipartimento Tutela clientela ed educazione finanziaria della Banca d’Italia e Ida Mercanti, Vice Capo Dipartimento Vigilanza bancaria e finanziaria della Banca d’Italia; moderatrice sarà Paola Ansuini. Interverranno con un saluto istituzionale anche il Presidente della Provincia Autonoma di Bolzano Arno Kompatcher, il Sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi, il Direttore della Filiale di Bolzano della Banca d’Italia e il Rettore della Libera Università di Bolzano.
Economia
Moda, Liverani (Doxa): “Negozio fisico continua a...
La special projects unit manager di Bva Doxa alla presentazione del primo Osservatorio Moda e Generazioni ‘Fashion & Identity – Vestirsi senza infrastrutture’
“Il negozio fisico continua a rimanere centrale, soprattutto nel momento in cui è in grado di offrire un'esperienza che va al di là dell'acquisto, un elemento che gli outlet possono offrire e che è apprezzato anche dai giovani”. Lo ha detto Cristina Liverani, special projects unit manager Bva Doxa durante la presentazione a Milano del primo Osservatorio Moda e Generazioni “Fashion & Identity – Vestirsi senza infrastrutture”, un’indagine esclusiva realizzata da McArthurGlen in collaborazione con Bva Doxa.
L’Osservatorio di McArthurGlen rappresenta una lente preziosa per interpretare le dinamiche della moda come linguaggio generazionale, aiutando a comprendere come Millennials e GenZ usino l'abbigliamento per affermare la propria identità. Lo studio rivela due generazioni sempre più libere da condizionamenti, che utilizzano la moda come mezzo di espressione autentica e personale, anticipando nuove tendenze e approcci estetici.
“Abbiamo analizzato soprattutto la generazione Z e i millennials e come i diversi fattori hanno influenzato la costruzione della loro identità personale e del loro modo di apparire. Tra i dati più interessanti - aggiunge Liverani - c’è quello che racconta il dualismo tra le vetrine dei negozi, che continuano ad essere una fonte d'ispirazione estremamente importante, e il mondo dei social, che sta giocando un ruolo determinante nelle sue varie sfaccettature. Anche i diversi social infatti stanno diventando diversamente stimolanti per le varie generazioni”.
“Vestirsi senza infrastrutture significa esprimere attraverso l’immagine quella che è la propria identità senza troppe forzature dall'esterno. Che è poi quello che è emerso dai racconti degli intervistati che hanno partecipato all’indagine. Il 40% del nostro campione - conclude - ci racconta infatti di riuscire a mantenere, seppur con una certa dose di adattamento, il suo modo di apparire prediletto nei vari contesti, per mostrare quella che è la sua identità”.