“Accusati di genocidio, turisti israeliani rifiutati da hotel di Belluno”: la denuncia
"Responsabili di genocidio, israeliani non sono clienti ben accetti", si legge nello screenshot della risposta in inglese data dall'hotel pubblicato sul sito della Comunità Ebraica di Milano
Un hotel in provincia di Belluno a inizio novembre avrebbe rifiutato la prenotazione a un gruppo di turisti israeliani che stava prenotando su Booking un soggiorno sulle Dolomiti, perché "in quanto responsabili di genocidio, non sono clienti ben accetti nella nostra struttura". Lo screenshot della risposta in inglese data dall'hotel di Selva di Cadore è stato pubblicato sul suo sito dalla Comunità Ebraica di Milano, che parla di una "discriminazione palese" e ricorda che "non è la prima volta che, dall’inizio della guerra in corso tra Israele e Hamas, albergatori italiani suscitano polemiche per attacchi nei confronti di israeliani ed ebrei".
Zaia: "Notizia di estrema gravità se confermata, in Veneto porte aperte a tutti"
“In attesa di conoscere qualcosa di più su una notizia che, se confermata, è di estrema gravità, mi sento profondamente turbato e allibito per quanto è accaduto. Il Veneto deve garantire le porte aperte a tutti. Continuo a sperare che quanto riportato non sia vero, poiché l’ospitalità veneta non è questa. Credo fermamente che la nostra offerta turistica debba essere inclusiva, apolitica e rispettosa di tutti. L’ho sottolineato più volte e ribadisco che episodi del genere sono inaccettabili: il Veneto non è questo. Da secoli, siamo un popolo aperto al mondo e rispettoso delle identità altrui. La Repubblica Veneta è stata un esempio di integrazione, ospitando comunità come quella ebraica e favorendo una contaminazione culturale anche con il Medioriente e il mondo arabo che ha arricchito non solo il Veneto, ma l’intero Paese”, il commento del governatore veneto Luca Zaia.
“Mai confondere i popoli con i loro governanti e con gli errori degli Stati. Ciò vale per gli israeliani come per i palestinesi”, dichiara quindi il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, in merito al rifiuto dell'hotel. “Nessuno confonde il popolo afghano con i Talebani - aggiunge Ciambetti - né il popolo iraniano con l’oscurantismo dell’estremismo religioso degli ayatollah e via dicendo. Qui a Venezia ebbi l’onore di incontrare di persona Shimon Peres, uomo che credeva nella pace e che voleva la pace: credeva in due nazioni e due Stati per gli israeliani e i palestinesi e questo obiettivo mi sembra ancora oggi l’unico realistico e possibile. Dobbiamo lavorare tutti per questo obiettivo e non mi sembra che l’ostracismo riservato a turisti israeliani sia il modo migliore per affrontare questa svolta: trovo sbagliata la scelta dei gestori dell’hotel dolomitico".
"Invito tutti a non confondere questi gestori con il sistema dell’accoglienza e ospitalità di Selva di Cadore e dell’intero Veneto, che è di ben altra pasta e lungimiranza” conclude Ciambetti.
“Il messaggio dell’albergatore di Selva di Cadore, se verrà confermato nei termini denunciati dalla comunità ebraica, è grave e va condannato con forza", il commento del segretario del Pd Veneto, Andrea Martella, in merito alla polemica esplosa nel Bellunese.
“Rifiutare ospitalità a un gruppo di turisti solo perché israeliani, e giustificarsi denunciando i massacri in corso a Gaza, è una manifestazione da manuale di razzismo. Denunciamo anche in questa occasione ogni forma di antisemitismo, che rischia di alimentare un clima di preoccupante intolleranza. Come continuiamo ad auspicare il ritorno alla ragione, al dialogo, all’umanità. Le Dolomiti e il Veneto sono e rimangono terra di accoglienza e di apertura al mondo, non di odio e chiusura”, conclude il senatore Martella.
Cronaca
Superenalotto, numeri combinazione vincente 14 novembre
Nessun '6' né '5+', jackpot sale a 31,5 milioni
Nessun ‘6’ né '5+'al concorso di oggi, giovedì 14 novembre 2024, del Superenalotto. Centrati cinque '5' da oltre 34mila euro. Alla prossima estrazione il jackpot a disposizione del ‘6’ sarà di 31,5 milioni di euro.
Quali sono i punteggi vincenti?
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;
- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
Quanto costa una schedina?
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.
La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
Come faccio a sapere se ho vinto
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
La combinazione vincente di oggi 14 novembre 2024
Questa la combinazione vincente: 36 - 46 - 69 - 70 - 73 - 82. Numero Jolly: 26. Superstar: 84.
Cronaca
Giubileo, Gualtieri: “Anno faticoso per cantieri, 20...
Il sindaco di Roma: "Un enorme ringraziamento alle romane e ai romani"
"E’ stato un anno impegnativo e faticoso. Con i cantieri abbiamo realizzato un’operazione a cuore aperto sulla città. Per rendere Roma più bella non c’era altra strada, voglio ringraziare romani per la pazienza’’. Così il sindaco di Roma Roberto Gualtieri presentando all’Auditorium il terzo Rapporto alla città e facendo il punto.
"Il 20 dicembre ci sarà l’inaugurazione di piazza Pia’’, mentre "a gennaio apriremo le scalinate della nuova piazza Augusto imperatore’’, ha annunciato Gualtieri. E "se sarà confermata la cancellazione del taglio al finanziamento della tratta T1, come sembra probabile visti gli emendamenti bipartisan, saremo in grado di partire entro il 2025 con i lavori delle tratte T1 e T2 in parallelo per poter completare la Metro C fino a Farnesina in dieci anni’’.
"Entro la fine di gennaio è prevista la riapertura al traffico del nuovo ponte dell’Industria che potrà consentire il passaggio dei bus’’, ha detto ancora Gualtieri ricordando che "ci saranno 1000 nuove licenze taxi, non si faceva dai tempi di Veltroni: i primi nuovi taxi entreranno in servizio in questi giorni’’.
‘’Un grande salto in avanti lo facciamo con la realizzazione di una delle reti 5G più avanzate al mondo - ha quindi affermato - Da aprile 2024, Piazza del Campidoglio offre wi-fi gratuito. Andremo avanti con la connessione in 9 stazioni della metro A, e abbiamo chiuso proprio 48 ore fa l’accordo per aumentare da 11 a 30 le piazze coperte entro l’anno’’.
"Abbiamo fatto molto. E molto ancora faremo. Ma è evidente che questo piano ambizioso rischia di essere depotenziato se dallo Stato non verranno trasferite risorse adeguate al Tpl di Roma. Non è accettabile che la capitale del Paese riceva un contributo pro capite per il trasporto pubblico pari al 44% di quello di Milano’’, ha detto ancora il primo cittadino di Roma.
Cronaca
Nuovo tariffario, Uap: “C’è rischio di 350mila...
"Il ministero della Salute manda a casa milioni di dipendenti delle strutture sanitarie private accreditate e indebita gli ospedali pubblici'
"Il ministero della Salute manda a casa milioni di dipendenti delle strutture sanitarie private accreditate e indebita gli ospedali pubblici. E' questa la tutela della salute degli italiani? Lo scandaloso risultato ottenuto dal tavolo della Conferenza Stato-Regioni porterà all'indebitamento degli ospedali pubblici e al licenziamento dei 350.000 dipendenti delle strutture sanitarie private accreditate. I rimborsi approvati dal ministero della Salute sono al di fuori di ogni logica di mercato e non consentono di garantire una sanità di qualità. Chi dice il contrario si inventa diagnosi o non esegue realmente esami clinici. Le tariffe che il ministero dichiara essere calmierate in realtà alcune sono rimaste identiche e molte altre sono state diminuite del 60%". Così in una nota l'Uap, l'Unione nazionale ambulatori, poliambulatori, enti e ospedalità privata.
"Non abbiamo mai assistito nella storia della nostra Repubblica a tariffe ferme da oltre 26 anni che invece di essere incrementate vengono diminuite, contro ogni logica economica e di buon senso, senza tener conto delle reali esigenze degli italiani e della loro salute. Stupisce che le Regioni le abbiano ritenute congrue, probabilmente perché mirano al risparmio più che alla qualità del servizio - prosegue la nota dell'Uap - Si chiede al ministro Orazio Schillaci, che peraltro è medico, se lui accetterebbe un compenso di 4 euro per ogni visita medica specialistica, per la quale è previsto un rimborso che va dai 17 ai 25 euro, con la relativa assunzione di responsabilità professionale civile e penale".
"Evidentemente, chi ha preso tali decisioni ha dimenticato il giuramento di Ippocrate, non vede la tutela della salute come un 'fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività', come previsto dall'articolo 32 della Costituzione, ma solo un business a cui applicare logiche di cassa e di mercato. L'onestà intellettuale non appartiene a questo momento storico. E' giusto che i cittadini italiani sappiano che lo Stato sta imponendo alle strutture sanitarie risparmi di spesa che andranno inevitabilmente ad incidere sulla qualità dei servizi erogati e sull'abbattimento delle liste di attesa, e quindi sulla salvezza del diritto alla salute, oltre che a licenziare i tantissimi dipendenti", conclude l'Uap.