Condotto dagli organizzatori stessi e da ambassador, è un percorso strategico nei territori che ha più obiettivi: favorire il networking con gli stakeholder delle filiere d’interesse, consolidare partnership e collaborazioni di alto livello, condividere con un ampio ecosistema composto da società, imprese, professionisti ed esperti
Dopo l’annuncio delle nuove date e del tema della prossima edizione, la macchina organizzativa di REbuild lavora a pieno regime per consolidare l’appuntamento come punto di riferimento per tutta la comunità professionale delle filiere delle costruzioni, dell’immobiliare e del Real Estate. L’edizione di maggio 2025, che costituirà una finestra aperta sulle potenzialità della digitalizzazione e dell’innovazione tecnologica per la sostenibilità dell’ambiente costruito e il benessere sociale, sarà preceduta da diverse tappe di avvicinamento.
Come si sottolinea in una nota, il REbuild Tour, condotto dagli organizzatori stessi e da ambassador, è un percorso strategico nei territori che ha più obiettivi: favorire il networking con gli stakeholder delle filiere d’interesse, consolidare partnership e collaborazioni di alto livello, condividere con un ampio ecosistema composto da società, imprese, professionisti ed esperti le visioni e le roadmap emerse nell’ultima edizione di REbuild. Suggestioni, queste, ricche di anticipazioni sui temi che saranno sviluppati il prossimo maggio a Riva del Garda e che sono riportate nella rivista digitale interattiva Outlook ora a disposizione di tutti.
Dopo la recente partecipazione a Bilbao nella cornice del Built Environment European Summit 2024 in collaborazione con RICS Italia (tra le principali associazioni mondiali di professionisti del settore immobiliare), il tour proseguirà a Milano, in occasione dell’Italian Proptech Day, il 20 novembre. A dicembre, il 10, sarà la volta di Roma, con l’incontro co-organizzato con RICS su Il valore economico della sostenibilità. A gennaio 2025, REbuild Tour farà tappa a Bologna, per poi presentare i temi della prossima edizione a Riva del Garda a inizio febbraio nell’ambito della manifestazione leader Hospitality – Il Salone dell’Accoglienza, in collaborazione con i responsabili della fiera.Il 12 febbraio, nuova fermata a Milano, nell’ambito del Conference RICS Italia, ospite degli organizzatori. Altre tappe in calendario, tra cui Venezia, sono previste per marzo.
“Consideriamo REbuild a Riva del Garda il momento culmine di un dialogo e un confronto di alto livello che dura tutto l’anno e abbraccia molteplici territori – afferma Roberto Pellegrini, presidente di Riva del Garda Fierecongressi. A ogni tappa, incontrando gli attori delle filiere, creiamo preziose occasioni di raccolta di idee innovative, esplorazione di tematiche chiave per il settore, scambio di esperienze e conoscenze, opportunità di networking”.
Gli incontri sottolineano l’importanza di consolidare e ampliare un ecosistema collaborativo e interconnesso, così come la pubblicazione di Outlook, considerata un passo decisivo verso questo obiettivo, come spiega Alessandra Albarelli, direttrice generale di Riva del Garda Fierecongressi: “Ogni contributo raccoglie la voce dei partecipanti dell’ultima edizione: i testi, le immagini e le videointerviste interattive sono tessere preziose che raccontano i contenuti della due-giorni e offrono anticipazioni sul prossimo appuntamento. Outlook è un formidabile mosaico di saperi, proposte, esperienze e visioni che siamo orgogliosi di condividere con tutta la community del Real Estate”.
La sintesi di 16 conferenze (60 i relatori) e 8 workshop, delle sessioni plenarie di apertura e chiusura e le presentazioni delle 3 start up vincitrici della call, il tutto arricchito da molte testimonianze interattive, diventa anche strumento di dibattito e lancio di REbuild 2025: dalle soluzioni tecnologiche spaziali che si riverbereranno negli edifici terrestri di domani all’utilizzo sempre più capillare della digitalizzazione per una gestione sempre più data-driven dei processi di progettazione, costruzione, manutenzione e gestione del patrimonio immobiliare e dei territori; dai materiali nuovi o ri-utilizzati in maniera innovativa alle tecniche per contrastare il climate change e mettere a sistema la circolarità delle materie utilizzate; lo sviluppo di standardizzazione, industrializzazione e off-site per generare valore di processo, ridurre i tempi di consegna e contenere i costi; i cantieri digitali per prevenire rischi e garantire sicurezza; dalle innumerevoli applicazioni in ambito Proptech per valorizzare ogni segmento della filiera fino all’ingresso dirompente dell’Intelligenza Artificiale negli strumenti di riqualificazione e valorizzazione dei beni: Outlook è un condensato di futuro, di nuove opportunità, di scelte innovative in grado di indicare la strada per incrementare il valore economico delle costruzioni e dell’immobiliare e far sì che ciò diventi patrimonio della collettività, favorendo una transizione accessibile, democratica, diffusa e giusta.
“REbuild - conclude Laura Risatti, Project Leader di REbuild - è una piattaforma viva e dinamica in costante interazione con la propria rete di stakeholder, che sostengono e indirizzano l’intero comparto verso un domani più sostenibile e inclusivo. La community di REbuild gioca un ruolo chiave in questa visione del futuro, consapevole che solo attraverso la collaborazione e lo scambio di esperienze sarà possibile cogliere le opportunità offerte dalle nuove tecnologie e dalle strategie emergenti”. Condividere per innovare, il tema al centro della nuova edizione del 6 e 7 maggio 2025 di REbuild, ben specificato nel titolo ufficiale “Connect minds, enable innovation”, condividere le intelligenze per abilitare l'innovazione, sarà il momento della esplosione di tutti questi ragionamenti.
Economia
Eco-imballaggi, arriva il vademecum sul cartone ondulato
Associazione Italiana Scatolifici ha presentato oggi il suo manuale tecnico
Progettare imballaggi sempre più riciclabili e che evitino sprechi nella catena produttiva. Su questo tema si è svolta oggi, alla Camera dei Deputati, la conferenza stampa di presentazione del nuovo manuale dell’Associazione Italiana Scatolifici per gli imballaggi di cartone ondulato.
L'Associazione Italiana Scatolifici, che riunisce i principali produttori italiani di imballaggi in cartone ondulato, rappresenta un settore con un fatturato complessivo superiore a 1,2 miliardi di euro e che offre lavoro a migliaia di persone in tutto il territorio nazionale. A conferma dell'impegno nella promozione dell'economia circolare e della riduzione dell'impatto ambientale, l’associazione ha recentemente pubblicato un nuovo vademecum sul cartone ondulato, una guida in linea con le più recenti direttive europee in materia di sostenibilità dal titolo 'Imballaggi in cartone ondulato. Informazioni generali e aspetti produttivi - linee guida tecniche e commerciali'.
Il cartone ondulato - spiega l'Associazione - si configura come una risorsa chiave per promuovere un'economia che operi nel rispetto totale dell'ambiente: un materiale che in potenza potrebbe andare a sostituire la plastica o altri materiali ad alto impatto ambientale in numerosi settori. Il cartone ondulato si distingue per le sue caratteristiche: resistenza, leggerezza, riciclabilità e biodegradabilità. Questo materiale, costituito da strati di carta ondulata e liner, uniti da colle naturali a base di amido (derivato da mais o patate), è biodegradabile e, in alcuni casi, compostabile. Grazie alla sua versatilità, è adatto a diverse tipologie di imballaggio, dal primario al terziario, con resistenze variabili a seconda della tipologia di onda utilizzata (singola, doppia o tripla).
In Italia, oltre l’80% delle materie prime utilizzate per la produzione di cartone proviene da carta riciclata. Il 29° Rapporto Annuale di Comieco evidenzia un tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici nel 2023 pari al 92,3%, livello che supera ampiamente gli obiettivi fissati dall'Ue per il 2030. Inoltre, più del 90% della fibra vergine impiegata dall'industria cartaria europea proviene da foreste europee in espansione, di cui oltre il 70% è certificato Fsc o Pefc.
“Essere qui oggi a rappresentare gli scatolifici e a lanciare il primo manuale tecnico specifico per il nostro comparto segna un traguardo importantissimo per la nostra associazione e per tutte le nostre imprese. Il Manuale ci aiuterà a crescere in linea con la transizione green e ad essere più riconoscibili in una filiera complessa che ha sempre dato poco valore agli scatolifici trasformatori, piccole e medie imprese a capitale italiano che operano su tutto il territorio nazionale - ha dichiarato Andrea Mecarozzi, presidente Associazione Italiana Scatolifici - Non vogliamo però fermarci qui: il nostro obiettivo futuro ora è di coinvolgere sempre più i ministeri competenti e le istituzioni per supportare anche il nostro comparto affinché continui ad applicare l'approccio virtuoso e non subisca svantaggi rispetto ad investimenti già erogati in altri settori concorrenti. Vogliamo che le soluzioni di imballaggio sostenibili come le nostre siano sempre più competitive e accessibili, anche dal punto di vista economico”.
Economia
In viaggio con la Banca d’Italia a Bolzano
Ha preso il via oggi 14 novembre la tappa altoatesina di “In viaggio con la Banca d’Italia”, un'iniziativa itinerante nata per promuovere la cultura finanziaria, raccontare la banca centrale e aprire un dialogo diretto con persone, imprese e istituzioni in tutto il Paese.
La due giorni si è aperta con un incontro dal titolo “Occhio alle truffe! Se le conosci le eviti” presso la Filiale di Bolzano della Banca d’Italia. Con Emanuele Cesare Lucchini Guastalla, Presidente del collegio di Torino dell’Arbitro Bancario Finanziario, e Gunde Bauhofer, Direttrice del Centro Tutela Consumatori Utenti Alto Adige, si è parlato delle truffe più comuni e insidiose – dal phishing al vishing, dallo spoofing al man in the browser – spiegando le caratteristiche di ciascuna e, soprattutto, come fare per difendersi. La conversazione, cui hanno preso parte per la Banca d’Italia il Direttore della Filiale di Bolzano Michele Benvenuti, Paola Balestra del Servizio Tutela individuale dei clienti e Paola Ansuini del Dipartimento Tutela della clientela ed educazione finanziaria, ha messo in evidenza da un lato l’importanza di conoscere e adottare comportamenti prudenti e consapevoli, dall’altro l’esistenza di una efficace rete di tutela rappresentata, tra gli altri, dall’Arbitro Bancario Finanziario e dalla stessa Banca d’Italia.
Nel pomeriggio, il cortile interno di Palazzo Widmann ha ospitato un evento sul tema “Educazione finanziaria e multilinguismo”. Dopo i saluti istituzionali, affidati ad Alexander Steiner, Direttore Generale della Provincia Autonoma di Bolzano, e a Christian Di Capua, Vice Direttore della Filiale di Bolzano della Banca d’Italia, si è parlato dell’importanza dell’educazione finanziaria non solo nelle scuole, ma anche all'interno nei percorsi formativi degli stessi docenti, a partire dai corsi universitari di Scienze della formazione. Durante l’incontro, rappresentanti della Libera università di Bolzano, di Pensplan Centrum SpA e della Banca d’Italia hanno messo a fuoco alcune delle sfide più caratteristiche di una realtà multilingue come quella della Provincia di Bolzano e, proprio nell'ottica di una particolare attenzione alle specificità del territorio, la stessa Banca d’Italia ha presentato una nuova serie di pubblicazioni di educazione finanziaria in lingua tedesca.
Per tutta la giornata, inoltre, la Filiale di Bolzano della Banca d’Italia ha aperto le porte alla cittadinanza per visite guidate e laboratori.
La due giorni di “In viaggio” prosegue domani 15 novembre con un evento intitolato “Stabilità finanziaria e tutela dei clienti”, con inizio alle 10.00 presso l’Auditorium Bolzano in via Dante. Vi prenderanno parte Alessandra Perrazzelli, Vice Direttrice Generale della Banca d’Italia, Michi Ebner, Presidente CCIAA Bolzano, Heiner Oberrauch, Presidente di Confindustria Alto Adige, Robert Zampieri, Presidente della Commissione regionale ABI della Provincia di Bolzano, Magda Bianco, Capo Dipartimento Tutela clientela ed educazione finanziaria della Banca d’Italia e Ida Mercanti, Vice Capo Dipartimento Vigilanza bancaria e finanziaria della Banca d’Italia; moderatrice sarà Paola Ansuini. Interverranno con un saluto istituzionale anche il Presidente della Provincia Autonoma di Bolzano Arno Kompatcher, il Sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi, il Direttore della Filiale di Bolzano della Banca d’Italia e il Rettore della Libera Università di Bolzano.
Economia
Moda, Liverani (Doxa): “Negozio fisico continua a...
La special projects unit manager di Bva Doxa alla presentazione del primo Osservatorio Moda e Generazioni ‘Fashion & Identity – Vestirsi senza infrastrutture’
“Il negozio fisico continua a rimanere centrale, soprattutto nel momento in cui è in grado di offrire un'esperienza che va al di là dell'acquisto, un elemento che gli outlet possono offrire e che è apprezzato anche dai giovani”. Lo ha detto Cristina Liverani, special projects unit manager Bva Doxa durante la presentazione a Milano del primo Osservatorio Moda e Generazioni “Fashion & Identity – Vestirsi senza infrastrutture”, un’indagine esclusiva realizzata da McArthurGlen in collaborazione con Bva Doxa.
L’Osservatorio di McArthurGlen rappresenta una lente preziosa per interpretare le dinamiche della moda come linguaggio generazionale, aiutando a comprendere come Millennials e GenZ usino l'abbigliamento per affermare la propria identità. Lo studio rivela due generazioni sempre più libere da condizionamenti, che utilizzano la moda come mezzo di espressione autentica e personale, anticipando nuove tendenze e approcci estetici.
“Abbiamo analizzato soprattutto la generazione Z e i millennials e come i diversi fattori hanno influenzato la costruzione della loro identità personale e del loro modo di apparire. Tra i dati più interessanti - aggiunge Liverani - c’è quello che racconta il dualismo tra le vetrine dei negozi, che continuano ad essere una fonte d'ispirazione estremamente importante, e il mondo dei social, che sta giocando un ruolo determinante nelle sue varie sfaccettature. Anche i diversi social infatti stanno diventando diversamente stimolanti per le varie generazioni”.
“Vestirsi senza infrastrutture significa esprimere attraverso l’immagine quella che è la propria identità senza troppe forzature dall'esterno. Che è poi quello che è emerso dai racconti degli intervistati che hanno partecipato all’indagine. Il 40% del nostro campione - conclude - ci racconta infatti di riuscire a mantenere, seppur con una certa dose di adattamento, il suo modo di apparire prediletto nei vari contesti, per mostrare quella che è la sua identità”.