Tyson-Paul tra sold out e numeri record: tutto sul match dell’anno
Lo youtuber sfida la laggenda dei Massimi, al ritorno sul ring 19 anni dopo l’ultima volta
Mike Tyson contro Jake Paul, ci siamo. Il sold out dell’AT&T Stadium di Arlington, in Texas, delinea il contesto del match-show. La casa in cui danno di solito spettacolo i Dallas Cowboys, nel football, aspetta al varco circa 80mila appassionati di guantoni. È il contorno dell’incontro che si prepara a essere il più visto della storia della boxe. Grazie alla popolarità raggiunta negli anni dai due protagonisti, uno youtuber dal seguito clamoroso sui social, e una leggenda del ring.
I numeri di Tyson-Paul
Qualche numero per entrare nella sfida. Il match che andrà in scena ad Arlington , nella notte tra venerdì e sabato (diretta su Netflix, con collegamento dalle 2 in italia), dovrebbe mettere insieme – stando alle previsioni – circa 25 milioni di telespettatori tra gli abbonati. I biglietti vanno dai 37 ai 50mila dollari delle prime file, con suite a bordo ring che permetteranno di godersi l’evento a pochi metri di distanza dai protagonisti (messe in vendita per i vip a 2 milioni). Discorso borse: 40 milioni di dollari andranno a Paul, l’ideatore, mentre 20 andranno a Tyson.
Tyson torna sul ring
Altre curiosità? La prima, che avvolge di fascino l’evento, è il ritorno del 58enne Tyson sul ring 19 anni dopo l’ultima volta. Non solo: Paul, che ha un record di 9 vittorie e un ko, non è mai andato al tappeto e ha aumentato il suo peso di 14 chili per l’occasione. Tyson, che non combatte da un po’, aveva invece collezionato nella sua carriera 50 vittorie (44 di queste per ko) e 6 sconfitte. Numeri che hanno portato la commissione pugilistica del texas a decidere per alcune modifiche al regolamento: ci saranno intanto guanti più pesanti, da 14 once, per alleggerire i colpi. E poi 8 round da 2 minuti, per rendere il confronto meno duro dal punto di vista fisico.
Paul vs Tyson
A poche ore dal match, Paul si è mostrato sicuro: “Voglio che sia il vecchio Mike selvaggio. Pretendo che sia un killer. Voglio il match più duro possibile venerdì sera e voglio che non ci siano scuse da parte di nessuno quando lo metterò al tappeto. Sarà una guerra. Siamo entrambi pesi massimi, non durerà tutti i 16 minuti”. Tyson, tranquillo, ha parlato così: “Sono solo pronto a combattere. Non ho intenzione di perdere”.
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Marigona, chi è la tifosa dell’Olympiacos diventata...
La ragazza è originaria del Kosovo ed è stata inquadrata durante una partita di Eurolega
Di Olympiacos-Asvel, partita valida per l'Eurolega di basket, non si sta parlando per la vittoria, a fatica, dei greci. Il match è diventato in poche ore virale per la presenza sugli spalti di una spettatrice che ha catturato rapidamente l'attenzione. Il suo nome è Marigona, una ragazza che è stata inquadrata per caso dalle telecamere durante il match e che è balzata all'occhio per la sua bellezza.
Marigona è una ragazza di 24 anni, che non era mai stata sotto i riflettori prima della sfida di ieri sera. Nata in Kosovo, è emigrata in Germania nel 2004 a causa dell'instabilità politica del Paese balcanico e lì si è laureata in infermieristica.
Durante la partita Marigona è stata inquadrata al fianco di un uomo, il suo compagno, conosciuto proprio in Germania. Si tratta di un uomo d'affari greco che lavoro nella compravendita di orologi e oro. In Grecia i due hanno trascorso la loro prima vacanza insieme, ma alla fine si sono decisi a rimanere e spesso presenziano alle partite casalinghe dell'Olympiacos.
Anche in Grecia la bellezza della ragazza non è passata inosservata e Marigona ha ricevuto diverse proposte per lavorare in televisione. Riguardo l'invito di un programma di modelle, chiamato "Greece's Next Top Model (GNTM)", disse: «Penso che questo tipo di spettacoli riducano la personalità delle donne e le sacrifichino sull'altare della televisione. La bellezza esteriore ha sempre un impatto positivo sul mondo, ma non mi aspettavo che fosse un tale spreco».
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Calcio: gli angoli del cuore di mister Ranieri, dalla...
"Claudio, core de Testaccio, mettece 'na mano te". L'augurio (e l'auspicio) di buon lavoro a mister Claudio Ranieri arriva da un residente della "sua" Testaccio, il quartiere giallorosso della capitale dove la famiglia del neo allenatore della Roma è cresciuto nella macelleria di famiglia, in via Luca della Robbia, e dove la fede giallorossa si pratica con bandiere appese tra il bucato e santini di Totti da un quarto di secolo nei portafogli dei residenti. "Io sulla panchina di piazza Testaccio, lui su quella della Roma - scherza - con un unico grande sogno: che la 'magica' si salvi". "Ci riuscirà sicuro - dice convinto Fabio, della macelleria di fronte a quella della famiglia Ranieri, dove oggi invece c'é un ristorante - Al Mister Claudio bisogna solo battere le mani, ancora una volta è venuto a salvarci".
Euforia e speranza si respirano anche a San Saba, all'ombra della palazzina in viale Giotto 1 dove l'allenatore ha passato i suoi primi 18 anni di vita. Il tecnico del 'miracolo Leicester', la squadra inglese portata alla vittoria della Premier in una stagione 2015/2016 dove arrancava per il salvataggio, è stato accolto come un eroe. "Che cambi e sistemi un po' le cose - dice un ex vicino di casa - Così come ha fatto in passato, che ripeta il miracolo". A sorpresa, dalla parte di Claudio Ranieri, romano e romanista, pure un testaccino biancoceleste: "Papà mi racconta sempre di quando viveva qui, in viale Giotto - racconta all'Adnkronos Marco - Io sono tifoso della Lazio, ma gli faccio tanti auguri perché è un professionista che ho sempre stimato".
Nel suo 'nido' a Parioli, Domenico, Adam e Miguel del 'garage Parioli' avevano preceduto i Friedkin quanto a strategia salva-stagione. "Noi è da un annetto che suggeriamo a Ranieri di venire ad allenare la Roma - dicono all'Adnkronos - Lui, che qui viene a parcheggiare la macchina, ci aveva risposto che ancora non era stato chiamato, ma ci sperava. E' la persona giusta, noi ne siamo certi". "Questa notizia ci voleva, sono sicuro che con lui la stagione possa cambiare - dice Umberto, parrucchiere in via Schiaparelli, a due passi da casa Ranieri - Speriamo che resista, intanto noi tutti qui facciamo il tifo per lui". (di Silvia Mancinelli)
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MotoGp, Marquez: “Senza la Ducati mi sarei ritirato....
Il pilota spagnolo sarà compagno di squadra di Pecco nel 2025: "Voglio tornare a vincere un titolo"
Aspettando il gran finale di stagione, con il duello Bagnaia-Martin che si deciderà all'ultima curva di Barcellona, c'è chi pensa già al prossimo mondiale di MotoGp. Tra questi c'è Marc Marquez, terzo in classifica generale, che dal 2025 sarà compagno di squadra di Pecco in Ducati: "Il cambiamento è stato azzeccato, perché altrimenti quest'anno avrei annunciato il mio ritiro. Avevo molti punti interrogativi nella mia mente. Ma ora tutti i dubbi sono scomparsi”.
Con la Ducati lo spagnolo punta a tornare nella lotta per il titolo: “Sento di essere tornato a un livello competitivo. Non direi quello del 2019, ma piuttosto un livello sufficiente per continuare a lavorare, ad avere quello spirito speciale della MotoGp, e a riassaporare la vittoria, il podio, l'intensità che si prova lottando al vertice. Vincere è come una droga, dopo i centri di Aragon e Misano, ho cercato sempre di ripetermi. Ho capito però che le vittorie non sono la normalità. Quando non si primeggia, la mentalità cambia, si valutano le cose in modo diverso. Vincere dà molta fiducia ed è qualcosa che, dopo tre o quattro anni senza risultati e le operazioni al braccio, iniziavo a perdere”. Questa stagione però Marquez è tornato sui suoi livelli: “Non so se è per la moto o per la condizione fisica. Tra belle gare, podi e vittorie, il mio morale è tornato altissimo”.
La nuova vita in Ducati lo metterà fianco a fianco al campione del mondo in carica, Pecco Bagnaia: “Con la moto più competitiva in griglia è più facile lottare per le vittorie, ma non è scontato. Pecco sarà il riferimento all'interno del nostro box e il mio obiettivo è avvicinarmi al suo livello. Spero che entrambi lotteremo per il titolo, evidenzierebbe la nostra competitività. Credo molto nella Ducati, ho fiducia nello staff e penso che avremo la migliore moto per i prossimi due anni. Poi non si sa mai, perché questa è competizione. Sicuramente io e Pecco avremo un bel rapporto professionale. Aiuteremo la Ducati, proveremo a vincere il titolo. È il mio obiettivo per i prossimi anni”.