I numeri record di Tyson-Paul: il giro d’affari del match dell’anno
I due pugili hanno incassato cifre clamorose e gli introiti generati dall’incontro hanno premiato anche gli organizzatori dell’evento
Numeri record per il match show tra Mike Tyson e Jake Paul. L’incontro di boxe più atteso dell’anno ha generato un giro d’affari milionario, con incassi da primato su ogni fronte. Iron Mike, leggenda dei Massimi e oggi 58enne, è rimasto in piedi per tutti gli 8 round, ma alla fine il verdetto dei giudici ha premiato il 27enne youtuber. Che oltre alla soddisfazione di aver battuto l’idolo di sempre, ha portato a casa una somma da capogiro grazie a una fusione azzeccata tra sport e social media.
Le borse del match Tyson-Paul
Il primo discorso è relativo alle borse. Jake Paul, l’ideatore dello show, ha incassato 40 milioni di dollari. Tyson ha invece guadagnato 20 milioni dall’incontro dell’AT&T Stadium di Arlington, in Texas. Cifre da considerare al rialzo, con le solite percentuali relative alla vendita di biglietti e pay per view.
Gli incassi di Tyson-Paul
C’è poi il giro di affari mostruoso generato dall’evento, trasmesso in diretta da Netflix e visto nel mondo da oltre 25 milioni di telespettatori. Gli appassionati presenti ad Arlington sono stati invece 72mila, con un incasso da circa 18 milioni di dollari (il costo di un biglietto arrivava ai 50mila dollari delle prime file, ma l’organizzazione aveva messo a disposizione anche delle suite per Vip da 2 milioni, per vedere l'incontro a due passi dai protagonisti). Da questo punto di vista, il match dell'anno non ha deluso le aspettative e si è rivelato una mossa di marketing dall'impatto clamoroso.
Sport
Vianello: “Tyson-Paul? Nessuna farsa, ma con un...
Il peso massimo italiano, oggi numero 14 della classifica Ibf: “Jake ha avuto l’intelligenza di non alzare i ritmi, ma i grandi pugili devono ritirarsi con onore”
"Per fortuna, Jake Paul non è un pugile forte. Altrimenti Tyson sarebbe andato a terra". Guido Vianello, pugile pro dal 2018 e da pochi mesi numero 15 della classifica Wbc e 14 Ibf, commenta così il match dell’anno all’Adnkronos.
"Ho visto il loro documentario su Netflix – precisa il peso massimo italiano, lanciatissimo dopo la vittoria in estate contro Makhmudov - e ho capito che si stavano allenando in modo serio. Tyson ha avuto due preparatori atletici che conosco bene, in America mi alleno nella loro stessa palestra". Nessuna messinscena, dunque, per un incontro che ha generato un giro d’affari milionario: "Io quasi speravo che fosse una farsa. Il mio pensiero guardava alla salute di Tyson. A 58 anni, contro un 27enne, c’era il rischio di farsi male".
L'analisi
Un'opinione non condivisa da tanti appassionati: "Qualcuno diceva che a Mike sarebbe bastato un pugno, ma non è così. Jake Paul è salito sul ring per la prima volta nel 2018, si allena con coach pro americani e ha fatto sparring con atleti della nazionale Usa".
Insomma, un percorso vero con atleti veri: "Era allenato. E a 27 anni, i riflessi sono diversi da quelli di un 58enne. Mi sembra ovvio". Il pugile italiano ha comunque apprezzato l'atteggiamento dell'ideatore del match show: "Quando Paul si è inchinato a Tyson, nei secondi finali dell'incontro, mi sono commosso. Ha avuto l'intelligenza di non alzare i ritmi, altrimenti Mike avrebbe preso una valanga di colpi e avremmo visto un campione deriso. Purtroppo, Tyson è accecato dai soldi e ormai i suoi pensieri vanno lì. Mi dispiace perché non voglio vedere una leggenda dei guantoni zoppicare sul ring, ha avuto il fiatone anche dopo il verdetto dei giudici. Non è bello".
"Tyson? I grandi devono ritirarsi con onore"
Il commento successivo è sull’interesse generato dal contesto: “Al di là di un confronto di questo tipo, che spero di non rivedere più perché i grandi devono ritirarsi con onore, la serata di Arlington è stata organizzata alla grande. Abbiamo visto un Mondiale femminile da pelle d’oca, il match tra Katie Taylor e Amanda Serrano, con una borsa record a livello mondiale. E hanno combattuto tanti altri ragazzi, questo è pugilato. Spero un giorno di vedere un evento di questo tipo, con Netflix Italia, anche da noi. Magari con altri sportivi prestati al ring dopo una preparazione mirata con professionisti. È una cosa che può solo aiutare il movimento. Poi – scherza Vianello – se Jake Paul volesse sfidarmi sono qua. Al momento sono il numero 14 Ibf, vincendo potrebbe scalare le classifiche. Potremmo combattere anche tra un mese”. (di Michele Antonelli)
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MotoGp, oggi la Sprint a Barcellona: orario, dove vederla...
Il Mondiale potrebbe assegnarsi già questo pomeriggio
Il mondiale di MotoGp si decide all'ultima curva. Arrivati all'ultimo Gran Premio della stagione, Jorge Martin precede Pecco Bagnaia di 24 punti nella classifica generale e potrebbe festeggiare il titolo già oggi al termine della gara Sprint, prevista per oggi, sabato 16 novembre.
L'ultima gara sarà decisiva anche per il resto delle posizioni in classifica e in particolare per il terzo posto, con Marc Marquez, che nel 2025 affiancherà Bagnaia in Ducati, in vantaggio su Enea Bastianini, attuale compagno di scuderia di Pecco, di un solo punto.
Gp Barcellona, orario della Sprint e dove vederla in tv
La gara Sprint si correrà sul circuito di Barcellona oggi, sabato 16 novembre, alle ore 15. La corsa sarà trasmessa in diretta esclusiva sui canali SkySport e sarà visibile anche in streaming sull'app SkyGo e NOW.
Gp Barcellona, le combinazioni per il titolo
Il Mondiale potrebbe decidersi già oggi. Jorge Martin potrebbe infatti festeggiare il suo primo titolo se si verificassero uno dei seguenti casi:
Martin vince la Sprint
Martin è 2° e Bagnaia non vince
Martin è 3° e Bagnaia chiude 5° o peggio
Martin è 4° e Bagnaia chiude 6° o peggio
Martin è 5° e Bagnaia chiude 7° o peggio
Martin è 6° e Bagnaia chiude 8° o peggio
Martin è 7° e Bagnaia chiude 9° o peggio
Martin è 8° e Bagnaia chiude 10° o peggio
Se questi allineamenti non dovessero verificarsi, per Bagnaia ci sarà da tentare l’all in nella gara di domenica. Giocandosi tutto per il tris.
Sport
Allegri e il quarto Tapiro d’Oro: “Addio alla...
L'ex allenatore bianconero ha anche parlato del suo futuro
Massimiliano Allegri si gode le vacanze e non pensa al futuro. L'ex allenatore della Juventus, che ha lasciato i bianconeri lo scorso giugno, era stato anche tra i nomi accostati alla Roma per succedere a Ivan Juric, prima che i giallorossi virassero su Claudio Ranieri. Oggi Allegri ha ricevuto il quarto Tapiro d'Oro della sua carriera, consegnato dall'inviato di Striscia la Notizia Valerio Staffelli: "Sto bene anche in vacanza", ha spiegato divertito Allegri nell'intervista che andrà in onda questa sera su Canale 5 alle 20.35.
Alla domanda dell’inviato se fosse stato esonerato dalla Juventus per colpa del Managing Director, Cristiano Giuntoli, Allegri risponde: "Assolutamente no, sono molto affezionato alla mia ex squadra e gli auguro sempre il meglio"». E quando Staffelli gli chiede se la Juve di Motta stia arrancando, rispetto alla sua, Allegri glissa così: "Sono stato a vedere il tennis, mi sono divertito un sacco".
"Ha incontrato Sinner per trovare un posto al Monaco?", lo ha incalzato l'inviato, "No, Jannik è un grande giocatore e un ottimo ragazzo", ha risposto divertito il tecnico. Infine, sull’indiscrezione che vedeva Allegri a un passo dalla Premier, l’allenatore scherza: "C’era la Manica, il mare di mezzo… mi mancavano i braccioli per nuotare fino a là".