Tyson, dopo match con Paul è finita: “Mai più sul ring”
"A giugno sono quasi morto, ho avuto 8 trasfusioni. Ho perso metà del mio sangue e 13 chili in ospedale"
"E' l'ultima volta sul ring. A giugno sono quasi morto". Mike Tyson dice addio alla boxe, stavolta per sempre. Dopo il match-show perso contro Jake Paul all'AT&T Stadium di Arlington, in Texas, il 58enne ex campione dei pesi massimi appende definitivamente i guantoni al chiodo. Iron Mike, che nelle interviste dopo il match aveva abbozzato un'ipotesi di sfida a Logan Paul, fratello di Jake, a mente fredda cambia decisamente idea e affida il suo pensiero ad un post su X. Mai più sul ring, dice Tyson.
Il match con Jake Paul, che ha fruttato una borsa di 20 milioni all'ex pugile, ha offerto uno spettacolo a tratti deprimente: Tyson, dopo il primo round promettente, ha sostanzialmente vagato per il ring in un lungo balletto in cui Paul si è limitato a gestire la situazione senza affondare i colpi. Iron Mike non si cura delle critiche dei commentatori e dei post di molti ammiratori delusi. "Questa è una di quelle situazioni in cui, pur perdendo, alla fine vinci. Sono grato per ieri sera, nessuno rimpianto per essere salito sul ring un'ultima volta", dice riavvolgendo il nastro.
"A giugno sono quasi morto, ho avuto 8 trasfusioni. Ho perso metà del mio sangue e 13 chili in ospedale, ho dovuto lottare per essere sano e poter combattere: quindi ho vinto", dice ripensando ai gravi problemi che 5 mesi fa hanno provocato il rinvio del match. "I miei figli mi hanno visto competere per 8 round fino alla fine con un pugile di talento che ha la metà dei miei anni, davanti ad uno stadio pienissimo: è un'esperienza che nessun uomo ha diritto di pretendere. Grazie", conclude.
Esteri
Ucraina-Russia, Kiev trema ora ma Putin ha...
L'analisi dell'Isw: Mosca perde uomini e mezzi, in patria si fa sentire la crisi economica
La Russia avanza, l'Ucraina è in difficoltà. La guerra segue un binario definito da mesi, ma il quadro del conflitto - che si avvia a tagliare il traguardo dei 1000 giorni - è destinato ad essere delineato anche da fattori diversi rispetto alle operazioni militari. Ed è per questo che, se Kiev e Volodymyr Zelensky soffrono, Mosca e Vladimir Putin non possono guardare al futuro, in particolare oltre l'orizzonte di 12-18 mesi, con eccessiva fiducia.
E' l'Institute for the study of war (Isw), think tank statunitense che monitora quotidianamente la guerra, a fornire un panorama complessivo della situazione, al di là delle news che arrivano dal fronte. Le forze armate russe spingono costantemente nel Donetsk e si preparano a sferrare un attacco per riconquistare la regione di Kursk, invasa dall'Ucraina sin dall'inizio di agosto.
La guerra in mano ai russi, per ora
"I russi hanno costantemente l'iniziativa e stanno sfruttando vantaggi a livello tattico", dice George Barros, principale analista dell'Isw, alla Cnn. "I russi agiscono e costringono gli ucraini ad agire in risposta e questo non è positivo" per Kiev. "Se si è costretti sempre sulla difensiva, si perdono le guerre. Ci si ritrova chiusi all'angolo, con la possibilità di scegliere solo tra pessime opzioni", sintetizza.
Negli ultimi giorni, la Russia ha aumentato la pressione nell'area della città di Kupiansk, nel nordest dell'Ucraina. Conquistare la città, liberata dagli ucraini a settembre 2022, consentirebbe agli invasori di controllare due fondamentali vie di rifornimento e permetterebbe di sviluppare nuovi piani d'attacco contro Kharkiv.
La situazione, per le forze armate ucraine, si complica anche a sud, con la città di Kurakhove nel mirino del nemico. In realtà, secondo le valutazioni dell'Isw, l'eventuale perdita di Kurakhove non costituirebbe un danno eccessivo a livello strategico per Kiev. La città si trova a circa 40 km da Pokrovsk, snodo logistico fondamentale. Per mesi, la città è apparsa sul punto di capitolare. E invece, i reparti ucraini hanno resistito costringendo Mosca a modificare piani e strategie.
Il 'caso Pokrovsk' e le difficoltà della Russia
Proprio il 'caso Pokrovsk', dice Barros, è un campanello d'allarme per la Russia: "Ha cercato di conquistare la città e ha fallito, fino a cambiare piano". Dall'inizio dell'anno, dopo aver conquistato le rovine di Avdiivka, l'esercito russo ha guadagnato circa 40 km di terreno. Non pochi, ma nemmeno tanti se si considera il prezzo pagato in termine di soldati morti e di mezzi perduti. "Perdere 5 divisioni di tank in un anno per avanzare 40 km... E' davvero un risultato terribile", osserva Barros.
La Russia ha più uomini e più armi, ma non ha a disposizione tempo illimitato. Putin, evidenzia l'Isw, non può ignorare fattori che finiranno per condizionare l'impegno bellico. L'economia russa dà segnali di 'surriscaldamento': l'inflazione galoppa, le aziende faticano a reperire forza lavoro, i tassi di interesse sono schizzati al 21%.
E, last but not least, anche la Russia deve fare i conti con la perdita di migliaia di uomini. L'ultima parziale mobilitazione ha provocato la fuga di centinaia di migliaia di potenziali soldati.
Mosca rischia la crisi in 12-18 mesi
"La situazione economica, la carenza di uomini e la perdita massiccia di mezzi creeranno problemi al Cremlino se la guerra verrà condotta con questi ritmi anche il prossimo anno", dice Barros.
"Se la coalizione internazionale occidentale, compresi gli Stati Uniti, continuerà a sostenere gli ucraini per i prossimi 12-16-18 mesi, ci saranno delle opportunità per sconvolgere davvero il modo in cui i russi hanno finanziato questa guerra". Gli alleati di Kiev "possono decidere se i russi vinceranno o perderanno".
Sport
MotoGp, oggi si corre a Barcellona: orario, dove vederla e...
Il Mondiale si assegna nell'ultima gara della stagione
Il Mondiale 2024 di MotoGp si deciderà, ancora una volta, all'ultima gara con la classifica ancora in bilico. Oggi, domenica 17 novembre, andrà in scena il Gran Premio di Barcellona, che assegnerà il titolo a uno tra Jorge Martin o Pecco Bagnaia. Il ducatista ha vinto la Sprint di ieri, con lo spagnolo che ha chiuso terzo ma che mantiene 19 punti di vantaggio sul rivale.
Gp Barcellona, orario e dove vederlo in tv
Il Gran Premio di Barcellona andrà in scena oggi, domenica 17 novembre, alle ore 14. La gara sarà trasmessa in diretta sui canali SkySport e anche in chiaro su TV8. Il Gp si potrà seguire in streaming sull'app SkyGo o su NOW.
Bagnaia o Martin: tutte le combinazioni per il Mondiale
Per portare a casa il Mondiale Bagnaia dovrà sicuramente vincere la gara lunga del Gp di Barcellona ma potrebbe non bastare. Infatti dovrebbe anche sperare che Jorge Martin non vada oltre la decima posizione. Vincendo infatti Bagnaia otterrebbe 25 punti e dovrebbe quindi sperare che il rivale non ne conquisti più di 6, ovvero quanti se ne assegnano al decimo classificato, ricordando che in caso di arrivo in parità nella classifica generale trionferebbe Pecco grazie al maggior numero di vittorie ottenute in stagione (11 contro le 3 di Martin).
In caso di arrivo al secondo posto invece, Bagnaia dovrebbe sperare che lo spagnolo arrivi al massimo quindicesimo, posizione che gli garantirebbe un solo punto contro i 20 che conquisterebbe il ducatista. Dall'altra parte, anche in caso di vittoria di Pecco, a Martin basterà arrivare nono per festeggiare il suo primo titolo Mondiale.
Spettacolo
Selvaggia Lucarelli a Ballando con le stelle: “Volevo...
L'imprenditrice torna in sala delle stelle con 21 punti da parte della giuria
Sonia Bruganelli è stata la prima a esibirsi questa sera, sabato 16 novembre, a Ballando con le stelle. Tuttavia, la performance non è stata una delle migliori dell'edizione poiché il ballerino e partner Carlo Aloia è stato impegnato durante la settimana per motivi familiari: "Abbiamo provato solo due volte questa settimana", ha detto l'imprenditrice.
Il confronto tra Sonia e Selvaggia
Carlo Aloia è diventato papà della sua prima figlia. La preparazione al parto della compagna del ballerino di Ballando con le stelle, ha inevitabilmente rallentato le prove di ballo con Sonia Bruganelli durante la settimana. La coppia del dance show di Rai 1 si è esibita questa sera sulle note di una Rumba, ma al termine della performance la giuria ha espresso il giudizio, facendo notare un peggioramento.
Selvaggia Lucarelli prima di commentare l'esibizione ha sfidato nuovamente la concorrente Sonia Bruganelli, tornando sull'argomento della scorsa settimana dove tra le due c'è stato un battibecco molto accesso.
Bruganelli, infatti, aveva tirato in ballo la newsletter della blogger e questa sera la Lucarelli ha ripreso l'argomento e con tono ironico ha detto: "Intanto volevo ringraziare Sonia perché grazie alla sua pubblicità alla mia newsletter questa settimana mi sono comprata un elicottero, se la fai anche stasera mi compro il tuo jet privato".
L'imprenditrice, in tutta risposta, ha detto di non possedere più il jet privato: "Non ce l'ho più, mi sono separata quindi ho dovuto venderlo", ha detto l'imprenditrice. Sulla coreografia, la giurata invece ha commentato così: "Credo che questo ballo non sia peggiore degli altri. Ma questa sera avete un alibi, quindi è accettabile", ha detto Selvaggia Lucarelli. Voto: 4. Ma sempre meglio di Guillermo Mariotto che ha giudicato l'esibizione di Sonia Bruganelli e Carlo Aloia con un 3.