Ue, leader Vox Abascal eletto presidente dei Patrioti per l’Europa
Le congratulazioni di Salvini, Le Pen e Orban
Il leader del partito spagnolo Vox, Santiago Abascal, è stato eletto presidente dei Patrioti per l'Europa, il terzo più grande gruppo nel Parlamento europeo. Del gruppo fanno parte anche i partiti dell'ungherese Viktor Orban e della francese Marine Le Pen, oltre al vice primo ministro italiano Matteo Salvini e al leader del Partito della Libertà olandese Geert Wilders. Abascal era l'unico candidato.
Come spiegato da Vox in una nota, ''i Patrioti per l'Europa sono un attore politico fondamentale sulla scena europea''. Vox ha sottolineato che "quattro dei partiti nei Patrioti per l'Europa sono i vincitori delle elezioni europee in quattro Stati membri: Francia, Austria, Ungheria e Repubblica Ceca".
"Complimenti all’amico Santiago. La famiglia politica dei Patrioti, con la Lega, si rafforza e cresce sempre di più!”, ha scritto Salvini.
Le Pen ha espresso su X tutte le sue "congratulazioni a Santiago Abascal, eletto presidente dei Patrioti per l'Europa. E' un immenso onore per tutti noi e sono convinta che la sua esperienza, la sua combattività e la sua determinazione saranno preziose per le nostre future vittorie''.
Congratulazioni anche da Orban: ''L'élite di Bruxelles vuole farci tacere, ma noi non ci arrenderemo! Non rappresentiamo i burocrati di Bruxelles, rappresentiamo il popolo europeo. Il nostro mandato è chiaro: proteggere le famiglie europee, fermare le migrazioni e ripristinare la competitività dell'Europa''.
Esteri
Ucraina-Russia, Kiev trema ora ma Putin ha...
L'analisi dell'Isw: Mosca perde uomini e mezzi, in patria si fa sentire la crisi economica
La Russia avanza, l'Ucraina è in difficoltà. La guerra segue un binario definito da mesi, ma il quadro del conflitto - che si avvia a tagliare il traguardo dei 1000 giorni - è destinato ad essere delineato anche da fattori diversi rispetto alle operazioni militari. Ed è per questo che, se Kiev e Volodymyr Zelensky soffrono, Mosca e Vladimir Putin non possono guardare al futuro, in particolare oltre l'orizzonte di 12-18 mesi, con eccessiva fiducia.
E' l'Institute for the study of war (Isw), think tank statunitense che monitora quotidianamente la guerra, a fornire un panorama complessivo della situazione, al di là delle news che arrivano dal fronte. Le forze armate russe spingono costantemente nel Donetsk e si preparano a sferrare un attacco per riconquistare la regione di Kursk, invasa dall'Ucraina sin dall'inizio di agosto.
La guerra in mano ai russi, per ora
"I russi hanno costantemente l'iniziativa e stanno sfruttando vantaggi a livello tattico", dice George Barros, principale analista dell'Isw, alla Cnn. "I russi agiscono e costringono gli ucraini ad agire in risposta e questo non è positivo" per Kiev. "Se si è costretti sempre sulla difensiva, si perdono le guerre. Ci si ritrova chiusi all'angolo, con la possibilità di scegliere solo tra pessime opzioni", sintetizza.
Negli ultimi giorni, la Russia ha aumentato la pressione nell'area della città di Kupiansk, nel nordest dell'Ucraina. Conquistare la città, liberata dagli ucraini a settembre 2022, consentirebbe agli invasori di controllare due fondamentali vie di rifornimento e permetterebbe di sviluppare nuovi piani d'attacco contro Kharkiv.
La situazione, per le forze armate ucraine, si complica anche a sud, con la città di Kurakhove nel mirino del nemico. In realtà, secondo le valutazioni dell'Isw, l'eventuale perdita di Kurakhove non costituirebbe un danno eccessivo a livello strategico per Kiev. La città si trova a circa 40 km da Pokrovsk, snodo logistico fondamentale. Per mesi, la città è apparsa sul punto di capitolare. E invece, i reparti ucraini hanno resistito costringendo Mosca a modificare piani e strategie.
Il 'caso Pokrovsk' e le difficoltà della Russia
Proprio il 'caso Pokrovsk', dice Barros, è un campanello d'allarme per la Russia: "Ha cercato di conquistare la città e ha fallito, fino a cambiare piano". Dall'inizio dell'anno, dopo aver conquistato le rovine di Avdiivka, l'esercito russo ha guadagnato circa 40 km di terreno. Non pochi, ma nemmeno tanti se si considera il prezzo pagato in termine di soldati morti e di mezzi perduti. "Perdere 5 divisioni di tank in un anno per avanzare 40 km... E' davvero un risultato terribile", osserva Barros.
La Russia ha più uomini e più armi, ma non ha a disposizione tempo illimitato. Putin, evidenzia l'Isw, non può ignorare fattori che finiranno per condizionare l'impegno bellico. L'economia russa dà segnali di 'surriscaldamento': l'inflazione galoppa, le aziende faticano a reperire forza lavoro, i tassi di interesse sono schizzati al 21%.
E, last but not least, anche la Russia deve fare i conti con la perdita di migliaia di uomini. L'ultima parziale mobilitazione ha provocato la fuga di centinaia di migliaia di potenziali soldati.
Mosca rischia la crisi in 12-18 mesi
"La situazione economica, la carenza di uomini e la perdita massiccia di mezzi creeranno problemi al Cremlino se la guerra verrà condotta con questi ritmi anche il prossimo anno", dice Barros.
"Se la coalizione internazionale occidentale, compresi gli Stati Uniti, continuerà a sostenere gli ucraini per i prossimi 12-16-18 mesi, ci saranno delle opportunità per sconvolgere davvero il modo in cui i russi hanno finanziato questa guerra". Gli alleati di Kiev "possono decidere se i russi vinceranno o perderanno".
Esteri
Usa-Cina, Xi a Biden: “Sforzo di Pechino per...
Il presidente cinese: "Pronti a lavorare con la nuova amministrazione statunitense"
La Cina “si sforzerà di assicurare una transizione senza intoppi” nelle sue relazioni con gli Stati Uniti. Lo ha dichiarato il presidente cinese Xi Jinping nel corso dell'incontro con il presidente Usa Joe Biden a Lima.
I due Paesi dovrebbero “continuare a esplorare la strada giusta” per andare d'accordo e “raggiungere una coesistenza pacifica a lungo termine”, ha detto Xi, citato dall'agenzia statale China News Agency, aggiungendo che "la Cina è pronta a lavorare con la nuova amministrazione statunitense".
Nel corso dell'incontro il presidente cinese ha affermato che le relazioni Cina-Usa negli ultimi quattro anni hanno attraversato alti e bassi. Ma le due parti sono state anche impegnate in un dialogo e una cooperazione fruttuosi e la loro relazione è rimasta stabile nel complesso. E' quanto si legge sul profilo X della portavoce del ministero degli Esteri cinese, Hua Chunying.
La traiettoria delle relazioni tra i due Paesi ha dimostrato la validità delle esperienze degli ultimi 45 anni di relazioni diplomatiche. Quando i due Paesi -ha detto Xi- si trattano come partner e amici, cercano un terreno comune mentre accantonano le differenze e si aiutano a vicenda per avere successo, la loro relazione farebbe notevoli progressi. Ma se si considerano rivali o avversari, perseguono una competizione feroce e cercano di farsi male a vicenda, rovinerebbero la relazione o addirittura la farebbero regredire.
“L'obiettivo della Cina di una relazione Cina-Stati Uniti stabile, sana e sostenibile rimane invariato”, ha detto Xi Jimping. “La Cina è pronta a lavorare con la nuova amministrazione statunitense per mantenere la comunicazione, espandere la cooperazione e gestire le differenze, in modo da impegnarsi per una transizione costante delle relazioni Cina-Stati Uniti a beneficio dei due popoli”, ha sottolineato Xi.
Esteri
Ucraina, i robot killer per vincere la guerra: Kiev prepara...
L'Ucraina sta per avviare la produzione di droni d'attacco immuni ai disturbi elettronici russi
La diffusione dei 'robot killer' può essere la chiave di volta per l'Ucraina nella guerra con la Russia. Le aziende che fanno capo a Kiev stanno aumentando la produzione di droni guidati da computer, economici e resistenti ai disturbi elettronici. Sistemi creati per selezionare e colpire bersagli senza necessità di dispendioso controllo umano, i droni automatizzati agiscono in accordo con i dati elaborati dall'intelligenza artificiale.
Secondo il Wall Street Journal, l'Ucraina si starebbe preparando ad una vera e propria svolta, che coinciderà con l'avvio della produzione in serie di 'robot killer', attraverso l'aumento della produzione di droni d'attacco robotici su scala industriale, andando oltre i prototipi. A rendere possibile questo salto è l'integrazione di computer economici in sistemi sofisticati e compatti, che replicano capacità un tempo disponibili solo in apparecchiature molto più costose.
"Nulla di tutto questo è nuovo - ha affermato Lorenz Meier, fondatore e amministratore delegato di Auterion, azienda che produce piattaforme software per droni - La differenza è il prezzo". Kiev si prepara a ricevere decine di migliaia di computer miniaturizzati Skynode, prodotti da Auterion, che dovrebbero arrivare sul campo di battaglia all'inizio del prossimo anno. Vyriy Drone, una delle principali startup ucraine nel settore dei droni, ha dichiarato che inizierà a produrre diverse migliaia di droni autopilotati già da questo mese. Anche altre aziende stanno aumentando la produzione.
L'Ucraina, con una popolazione pari a un quarto di quella russa, dipende dal mantenimento del proprio vantaggio tecnologico per respingere le ondate di carri armati e fanteria di Mosca. L'uso di droni controllati da computer è particolarmente vantaggioso, poiché riduce significativamente il numero di persone necessarie per svolgere compiti che vanno dall'identificazione dei bersagli al loro attacco. Questi droni rappresentano anche un'alternativa economica a missili e proiettili di artiglieria più costosi, il che potrebbe aiutare l'Ucraina a mantenere stabile la sua difesa nel caso in cui una nuova amministrazione Trump riducesse i finanziamenti.
La produzione su larga scala di droni autonomi potrebbe infine contribuire a superare il vero 'limite' dei robot killer: il disturbo elettronico russo. I progressi tecnologici aprono la strada a sviluppi ulteriori e imminenti, come la possibilità per un solo pilota di controllare uno sciame di droni in grado di volare e coordinarsi in gran parte autonomamente.
L'uso versatile che l'Ucraina fa dei droni, sia per la ricognizione che per gli attacchi, le hanno conferito un vantaggio sulla Russia sin dall'inizio della guerra. L'Ucraina è generalmente più rapide della Russia ad innovare, ma il vantaggio del Cremlino risiede nella capacità di aumentare la produzione a dismisura e in poco tempi, di attrezzature ritenute particolarmente efficaci.