Automobilismo, Galloni-Wetz su Alfa Romeo campioni 1000 miglia Experience China 2024
Le 11 città attraversate dalla gara hanno accolto con entusiasmo e curiosità il passaggio delle vetture
Dopo quattro giornate e circa 1000 km, l’Alfa Romeo dell’equipaggio di San Marino e Lussemburgo, la Buick SGM7250G di Zhanhe e Hongjiang Zhang e la Mini di Chen Kangwei e Xiao Shanming sono salite sul podio assoluto della prima edizione di 1000 Miglia Experience China. Le 11 città attraversate dalla gara hanno accolto con entusiasmo e curiosità il passaggio delle vetture, suddivise in 6 diverse categorie, dalle storiche 1000 Miglia Era alle più moderne. Dopo la partenza da Guangzhou, città metropolitana con oltre 18 milioni di abitanti, il percorso si è snodato tra villaggi rurali, campagne e foreste dalla vegetazione rigogliosa, montagne e fiumi della Cina meridionale, offrendo agli equipaggi la possibilità di entrare in contatto con le molteplici sfaccettature che solo un grande paese come la Cina può regalare.
L’occasione di cimentarsi in Prove Cronometrate in territori che mai prima d’ora avevano ospitato manifestazioni di regolarità ha senza dubbio appagato i team che, principianti o più esperti, non hanno mancato di competere con grande determinazione: l’obbiettivo dichiarato è quello di partecipare in futuro alla Corsa più bella del mondo, dopo aver avuto la possibilità di apprenderne le regole (o migliorarne la conoscenza) e testarle sul campo.
"Abbiamo concluso con grande soddisfazione questa prima edizione di 1000 Miglia Experience Cina", ha commentato Fulvio D’Alvia, Amministratore Delegato di 1000 Miglia "l’organizzazione di FCCC, il supporto delle autorità e delle istituzioni locali di Guangdong, dei Musei delle auto classiche di Shangai e Chengdu, della Camera di Commercio Italia Cina e all’Istituto italo-cinese hanno facilitato e sostenuto la realizzazione di questa manifestazione che nei prossimi anni confidiamo potrà regalare molte novità e confermarsi un evento di riferimento per il territorio. Portare un’eccellenza italiana nel mondo e toccare con mano l’interesse e l’entusiasmo per il Made in Italy ci rende davvero orgogliosi e il calore con il quale siamo stati accolti in questi territori è preziosa benzina per il nostro motore". Il primo equipaggio classificato si è aggiudicato anche l’accettazione alla 1000 Miglia 2025.
Economia
Amp Secche di Tor Paterno, inaugurata a Ostia la Stanza del...
Installazione immersiva che permette ai visitatori di esplorare virtualmente la straordinaria biodiversità delle Secche di Tor Paterno
Al Borghetto dei Pescatori di Ostia è stata presentata ufficialmente la Stanza del Mare, un’installazione immersiva che permette ai visitatori di esplorare virtualmente la straordinaria biodiversità delle Secche di Tor Paterno. Il progetto si inserisce nelle rinnovate Officine del Mare, valorizzandole e potenziandole come punto di riferimento per la comunità, dove i cittadini possono essere coinvolti attivamente nella tutela e valorizzazione dell’ambiente marino.
“In un contesto in cui le sfide ambientali sono globali, le Officine del Mare dimostrano come, a partire da una comunità locale, si possa diffondere un modello di responsabilità e di rispetto per il patrimonio naturale. Ancor più importante perché questo progetto è nel quadro di una educazione ambientale da noi sempre alimentata - dichiara il sottosegretario di Stato Claudio Barbaro presente all'iniziativa - La nostra ambizione è che questa struttura diventi un centro di eccellenza che ispiri azioni concrete, trasformando la conoscenza in protezione attiva. Solo attraverso l’impegno collettivo e la collaborazione tra istituzioni, cittadini e imprese potremo garantire la tutela del nostro ambiente e promuovere una crescita sostenibile, che vada di pari passo con lo sviluppo economico e il benessere sociale”.
“Con il rinnovamento delle Officine del Mare e la creazione della Stanza del Mare, abbiamo voluto mettere a disposizione della comunità una struttura che risponda alle necessità del territorio, offrendo un centro dedicato alla sensibilizzazione e alla tutela del mare. La Stanza del Mare rappresenta il cuore di questo progetto, che concretizza l’impegno di RomaNatura nell’offrire ai cittadini e alle scuole l’opportunità di entrare in contatto con la biodiversità marina e di partecipare attivamente alla sua protezione”, afferma il Commissario Straordinario di RomaNatura, Marco Visconti.
Economia
Grande successo a Roma per il Brand Journalism Festival
Oltre 200 tra manager e giornalisti hanno partecipato all’evento promosso da Social Reporters
Un messaggio positivo, nitido e generativo è emerso dalla prima edizione del Brand Journalism Festival, tenutasi a Roma presso Talent Garden Ostiense, sotto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo. Oltre 200 partecipanti – tra editori, giornalisti, dirigenti aziendali e responsabili della comunicazione – hanno preso parte all’evento promosso da Social Reporters per discutere di etica, trasparenza e sostenibilità nel mondo della comunicazione. L’evento - si sottolinea in una nota - ha messo al centro una riflessione urgente: costruire un'informazione responsabile, che non si limiti a veicolare messaggi commerciali, ma che risponda a un’esigenza sociale e culturale di verità. Il ruolo del Brand Journalism, con il suo approccio orientato alla trasparenza, è stato ampiamente discusso dai relatori, che hanno sottolineato la necessità di formare un pubblico consapevole e in grado di sviluppare un pensiero critico.
I partecipando hanno ribadito la necessità di andare oltre la logica della mera persuasione pubblicitaria e del sensazionalismo giornalistico. È emerso con forza il concetto di reputazione aziendale come valore fondamentale, costruita giorno per giorno attraverso la trasparenza e un’informazione responsabile. E' poi stata sottolineata nettamente la necessità di una comunicazione che metta al centro le persone, viste non più come attori passivi, bensì come protagonisti attivi e consapevoli del processo comunicativo.
"È essenziale innescare un cambiamento radicale, non solo all’interno delle aziende, ma nella società nel suo complesso. Le persone devono diventare più consapevoli delle proprie azioni e del tipo di informazioni che scelgono di consumare. È fondamentale riflettere su come utilizzano i social media e sull’impatto che queste piattaforme hanno sul loro modo di pensare e agire," ha dichiarato Ilario Vallifuoco, CEO di Social Reporters e ideatore del Brand Journalism Festival. “Le aziende non sono semplici strutture gerarchiche; sono comunità vibranti, dove ogni individuo ha l’opportunità di farsi portavoce dei valori aziendali. L’obiettivo deve essere quello di creare un ambiente in cui tutti possano liberamente esprimere le proprie idee e contribuire a costruire un’organizzazione più trasparente e inclusiva. Questo approccio non solo arricchisce la cultura aziendale, ma migliora anche le relazioni tra aziende, istituzioni e giornalisti, fondando il tutto su un legame di fiducia e trasparenza che si riflette su ogni aspetto della catena del valore dell’informazione.”
Intanto BJF è già proiettato al futuro: la prossima edizione del Festival - in calendario nell’autunno del 2025 - rappresenterà un ulteriore passo verso un ecosistema comunicativo più etico e responsabile. I mesi che intercorreranno tra le due edizioni saranno dedicati alla stesura di un manifesto che delineerà principi e pratiche di comunicazione trasparente, coinvolgendo tutti gli attori del settore. Questo impegno collettivo ha l’obiettivo di trasformare le intuizioni emerse durante BJF24 in azioni concrete, promuovendo una cultura dell’informazione che metta al centro l'integrità e la responsabilità sociale.
"Il Brand Journalism Festival rappresenta una nuova e importante opportunità per riflettere sull'evoluzione dei media in Italia, un aspetto cruciale anche per la nostra istituzione, attivamente impegnata nella tutela della salute dell'informazione” afferma Carlo Corazza, direttore dell’Ufficio del Parlamento Europeo in Italia. “Per garantire una democrazia vivace è del resto essenziale avere cittadini informati. Per questo motivo, da anni ci dedichiamo a dialogare con i soggetti più innovativi nel panorama dei media e dei social media, per comunicare il più possibile con tutte le fasce d'età, a partire dai giovani".
Economia
Sostenibilità: Taboga (BoI), già emerse alternative a...
Stanno emergendo (o già esistono) una serie di alternative economiche o ampiamente disponibili per i materiali critici necessari per le tecnologie di transizione. Lo afferma Marco Taboga, Head of International Finance & Commodity Markets presso la Banca d'Italia, parlando al workshop sui materiali critici presso la sede della Fondazione Eni Enrico Mattei. L’eccezione sono le terre rare, per le quali non esistono ancora alternative pronte per la produzione.
L’intervento di Taboga verte sui rischi macroeconomici legati alla disponibilità di materie prime critiche – discorso a sua volta tornato in auge dopo le interruzioni alle forniture di gas russo per ragioni geopolitiche. Per definizione i materiali critici “sono difficilmente sostituibili”, ricorda Taboga. Tuttavia, i progressi tecnologici potrebbero cambiare lo scenario, le sostituzioni dipendono dall'applicazione, e ci si può focalizzare sulle tecnologie che guidano la domanda (batterie, cavi, motori, generatori).
Guardando allo scenario attuale, spiega l’economista, l'alluminio è spesso un buon sostituto del rame. Nel campo delle batterie, il litio può essere sostituito dal sodio nelle applicazioni a bassa densità (stoccaggio e veicoli elettrici più economici). Esistono alternative anche per grafite, cobalto e nichel con l’adozione di nuove composizioni chimiche per le batterie (come le soluzioni a litio-ferro-fosfato o sodio-ferro).
È evidente che “decenni di investimenti in ricerca e sviluppo stiano dando i loro frutti”, rileva Taboga, indicando i campioni cinesi Byd e Catl come fonti particolarmente importanti di investimenti nel campo. Guardando avanti, “è possibile che l'impatto dell'intelligenza artificiale sulle scienze dei materiali potrebbe essere trasformativo”. Taboga ricorda i risultati ottenuti dai ricercatori di Google DeepMind nel campo dei cristalli stabili, dove la ricerca è stata accelerata di dieci volte.
I potenziali moltiplicatori di rischio sono la forte crescita della domanda di materiali critici e la frammentazione geopolitica, spiega l’economista. “Il numero di restrizioni all'esportazione è aumentato costantemente in tutto il mondo, ma la maggior parte di esse ha assunto la forma di tasse sull'esportazione e requisiti di licenza. Pochi di questi sono divieti di esportazione”. Un maggior numero di divieti potrebbe danneggiare gli equilibri, spiega, ma “fortunatamente” mosse del genere “non sono in linea con gli incentivi politici” grazie alle entrate fiscali derivanti dalle tasse sulle esportazioni e i potenziali danni sulle imprese nazionali.