Ascolti tv, trionfa ‘L’Amica geniale’: Rai 1 vince il prime time
'La Talpa' al secondo posto, terzo Boss in Incognito
'L'Amica Geniale – Storia della Bambina Perduta' vince la prima serata di ieri. La seconda puntata della fiction di Rai 1, tratta dai romanzi di Elena Ferrante, ha conquistato 3.419.000 spettatori, pari al 19,7% di share. Canale 5 si posiziona al secondo posto con 'La Talpa', che ha intrattenuto 1.572.000 spettatori (10,6% di share). Rai 2 segue con la replica di 'Boss in incognito', vista da 1.126.000 spettatori (6,8% di share).
Fuori dal podio
A seguire, 'La Torre di Babele' di Corrado Augias su La7 ha registrato 1.050.000 spettatori (5,5% di share), mentre 'GialappaShow' su TV8 ha raggiunto 988.000 spettatori (5,8% di share). Seguono: Italia 1 con 'Scontro tra Titani' (965.000 spettatori, 5,6% share); Rai 3 con 'Lo Stato delle Cose' (785.000 spettatori, 4,9% share); Rete 4 con 'Quarta Repubblica' (674.000 spettatori, 4,8% share) e Nove con 'Little Big Italy' (394.000 spettatori, 2,2% share).
Access prime time
Nell'access prime time, 'Affari Tuoi' su Rai 1 si conferma leader con 5.853.000 spettatori (27,3% di share), mentre 'Striscia la Notizia' su Canale 5 ha raccolto 2.981.000 spettatori (13,9% di share). Ottimo risultato anche per '8 e 1/2' di Lilli Gruber su La7, che ha raggiunto 2.242.000 spettatori e il 10,4% di share. Oltre ai successi di Augias e Gruber, La7 celebra anche gli ascolti di Enrico Mentana: il Tg delle 20 ha ottenuto il 9,6% di share e la maratona elettorale per le elezioni in Emilia Romagna e Umbria ha raggiunto l'8% di share.
Spettacolo
Torna il Festival Felix VII Edizione che celebra la...
Milano – Grande attesa per la settima edizione del Premio Felix 2024 che si conferma come un appuntamento fisso e imperdibile dell’autunno culturale milanese.
Dal 26 al 29 novembre il Cinema indipendente e internazionale sarà protagonista assoluto di una rassegna che, negli anni, ha fidelizzato il suo pubblico. La settima edizione cresce ancora e promette di regalare grandi emozioni con sei lungometraggi, cinque corti e sei documentari provenienti da diverse nazioni come Kyrgyzstan, Kazakistan, Italia, Russia, Serbia, Georgia, Polonia, Islanda, Norvegia, Turchia, Armenia.
Il prestigioso Premio, promosso dall’Associazione culturale Felix, è patrocinato dalla Regione Lombardia, dal Comune di Milano, in collaborazione culturale con il Museo Bagatti Valsecchi, Domina Travel e Vitality Impresa Sociale.
Tra le pellicole God’s Gift opera prima diAsel Zhuraeva (Kyrgyzstan), il documentario Suoni Islandesi in Italia di Lydur Arnason e Iris Sveinsdottir, lirica originale di Kristjan Hreinsson (Islanda), Amici per caso (Italia, 2024) di Max Nardari disponibile su Paramount e Prince and Pauper (Georgia) dellamulti-premiata Nana Djordjadze, prima regista georgiana a essere candidata all’Oscar e che ha vinto la Camera d’Or al Festival di Cannes. Il film attenziona il tema della sostenibilità, che da sempre è uno degli obiettivi della rassegna, grazie a un racconto emozionale e delicato: in una piccola città di provincia della Georgia, un fotografo sordomuto riesce a sentire le voci delle creature marine che chiedono aiuto mentre soffocano e si estinguono tra i rifiuti di plastica che noi umani utilizziamo in modo così sconsiderato senza pensare alla catastrofe ecologica che attende il mondo. Ogni giorno lui e sua figlia vanno al mare, cercando di pulirlo, di liberarlo dalla plastica, nel tentativo estremo di salvarlo.
Il Festival quest’anno sceglie di partire dalla periferia, dove sarà proprio Prince and Pauper ad inaugurare la settima edizione del Festival il 26 novembre alle ore 20.30, presso L’Ideificio, Spazio di Comunità Creativo, di via Padre Luigi Monti 18° in zona Niguarda.
La rassegna proseguirà il 27 e 28 novembre nel prestigioso Palazzo Anteo, per poi concludersi venerdì 29 con la magica serata del Galà nella splendida cornice del Museo Bagatti Valsecchi.
Il Felix da sempre sceglie di promuovere un cinema che fatica a trovare spazio, riservando la dovuta attenzione a talenti emergenti e a pellicole che promuovono valori positivi del genere umano attraverso molteplici chiavi di lettura offrendo l’occasione al pubblico di interagire con registi, cast attori e personaggi del mondo dello spettacolo provenienti da tutto il mondo.
L’immagine simbolo del prestigioso Premio, anche quest’anno sarà un’Opera dell’artista Mark Briel che, per questa edizione, con Etereo, raffinato, elegante e dai colori delicati, sottolinea meravigliosamente l’assoluta connessione tra le arti.
La Giuria sarà presieduta dallo stilista di alta moda e Presidente della Calabria Film Commission Anton Giulio Grande. Inoltre, è composta da Francesco Papa, produttore cinematografico, Giuseppe Fisicaro fondatore dell’agenzia Publishing, Mattia Cavanna distributore cinematografico Adler Entertainment e infine, a fare da crossover tra Cinema e Musica, il cantautore Pier Davide Carone che dichiara: “Sono davvero molto contento di far parte della Giuria. Per me sarà la prima volta, un vero e proprio battesimo. La musica si accompagna da sempre al cinema e credo che sia meraviglioso poter “viaggiare” grazie a film che raccontano storie e paesaggi lontani, così come con la letteratura o la musica. Sono certo che sarà una bellissima esperienza!”
La serata conclusiva, il Galà sarà, come sempre, una vera festa del Cinema alla presenza di tanti ospiti, tra cui l’attrice Marina Suma e l’attore Filippo Tirabassi, curatrice d’immagine e organizzatrice dell’evento Renata Ercoli, registi Fabio Massa, Andrea Biglione, Mikhail Kvirikadze, in uno scambio di emozioni e riflessioni, tra appassionati di cinema, attori, registi, produttori e musicisti provenienti da tutto il mondo. Un’occasione per ricordare come il Cinema e le Arti possano davvero essere un “comune denominatore” nel costruire un domani migliore per tutta l’umanità.
Il Premio Felix – Festival del Cinema è un evento che va oltre la semplice proiezione di film. È un’opportunità per scoprire nuove culture, sostenere il talento emergente e promuovere un cinema che valorizza i valori positivi dell’umanità.
Spettacolo
Edoardo Leo: “‘Il clandestino 2’? Non so...
Il regista e attore ospite negli studi dell’Adnkronos in occasione dell’uscita al cinema di ‘Non sono quello che sono’
Ci sono cose che vanno oltre le logiche di mercato. Una di queste è l’amicizia. "La prima stagione de 'Il clandestino' è andata molto bene, ma la scomparsa di Hassani Shapi, socio di Luca Travaglia nella serie e amico nella vita, mi ha fortemente messo in crisi sull’ipotesi di andare avanti. Nonostante io sia il protagonista, parte del successo è arrivato grazie a lui, che ha creato un personaggio meraviglioso: il contrappunto comico della storia rispetto al mio personaggio ombroso, introverso e pure un po’ antipatico. Mi sento orfano di quell’uomo e di quel personaggio". A dirlo all’Adnkronos è Edoardo Leo, che fa luce sull’attesa seconda stagione della serie Rai 'Il clandestino', in cui interpreta l'agente Travaglia, che ha lasciato la Polizia dopo un attentato di cui si sente responsabile. A Milano trova la sua redenzione aprendo un'improbabile agenzia investigativa al servizio degli ultimi con Palitha, il personaggio interpretato da Shapi, morto lo scorso luglio.
Edoardo Leo è nelle sale con 'Non sono quello che sono'
Leo è nelle sale con 'Non sono quello che sono' (distribuito da Vision), da lui scritto, diretto e interpretato. Ci sono voluti 15 anni per portare sul grande schermo la versione moderna de 'La tragedia di Otello' di Shakespeare: "per troppi secoli c’è stata la convinzione che Otello fosse un eroe romantico" nonché "l’uomo che era stato costretto a uccidere per troppo amore a causa di un inganno", spiega Leo, che nel 2024 ritiene "criminale" dare questa lettura dell’opera. "Avrei dovuto intitolarlo 'La tragedia di Desdemona', qui sbatto in faccia al pubblico un femminicidio nella sua crudezza, non è una ricostruzione romantica. E mi sono accorto che la gente esce dalla sala ferita, sconvolta". Questo è il potere del cinema. Ma anche del regista, che si è sempre speso - con i fatti - per i diritti. Lo fa con il sindacato Unita, per tutelare i lavoratori dello spettacolo, e con la Fondazione Una Nessuna Centomila dedicata alla prevenzione ed al contrasto della violenza sulle donne, che viene celebrata il 25 novembre: "non me la posso cavare con un post sui social, io con il mio mestiere devo fare lo sforzo di farci un film", sottolinea.
E in quest’ultimo progetto interpreta Iago, un ruolo che ha rappresentato non solo una sfida fisica - ha preso circa 20 chili e ha fatto un lavoro di invecchiamento con il trucco - ma anche emotiva. "Quando fai film del genere dentro di te si innesca un processo di introspezione. Nella mia vita non sono mai stato violento con una donna, neanche lontanamente", però, "mi sono chiesto se qualche volta avessi avuto inconsapevolmente un atteggiamento maschilista o patriarcale". Questo film per il regista è stata un'occasione anche per confrontarsi con una realtà diversa da quella "in cui sono stato istruito ed educato", dice Leo, cresciuto "in una famiglia dove gli uomini non avevano bisogno di affermare la propria virilità". Per questo “non ho mai avuto un rapporto conflittuale con la fragilità, che non ho mai considerato come qualcosa di negativo. È un aspetto che ho sempre accettato, fa parte del mio carattere e della mia sensibilità. Forse è uno dei temi su cui ho scritto più film”, spiega Leo. In giro e sui social "c’è un maschilismo disperato". Il problema è che "noi non riusciamo a parlare ai maschi", in particolare "ai giovani ragazzi".
Durante il tour nelle università, in cui ha presentato 'Non sono quello che sono', "ho visto pochissimi maschi. Anche in questi giorni nelle sale sono molto di più le donne che vengono a vedere il film". L’attore sottolinea la difficoltà "di entrare nella testa di questi ragazzi su certi temi. Io non ho la soluzione, quello che so è che dobbiamo interrogarci tutti come società". E il regista e attore lo fa attraverso ‘Non sono quello che sono’ ma lo ha fatto anche in ‘Mia’ di Ivano De Matteo, uscito nel 2023. Film che si aggiungono a quelli scritti, diretti o solo interpretati da Edoardo Leo nei 30 anni di carriera, che festeggia quest’anno.
Edoardo Leo festeggia 30 anni carriera
"Quando ho iniziato ero un ragazzotto non particolarmente formato e impreparato a scoprire questo mondo. Ma avevo una grande curiosità, che è non solo la mia miglior qualità ma anche l’unica cosa che mi porto dietro di quel tempo. Credo che mi abbia salvato la vita", ricorda.
Il regista e attore non ha mai pensato "di mollare tutto" perché "questi trent’anni sono stati anche faticosi e difficili, quando mi è capitato di lavorare poco, ma bellissimi. Ho accettato anche cose brutte perché c’avevo un affitto da pagare, come tutti". Ma adesso "posso finalmente scegliere cosa fare, quindi non è il momento di dire basta". Da 'Noi e la Giulia' a 'Smetto quando voglio' fino a 'Lasciarsi un giorno a Roma': Leo, da attore o da regista, si è ritrovato a raccontare uomini sconfitti. "Forse è l’unico filo conduttore di questi 30 anni perché io mi sono sentito uno sconfitto". Davanti al fallimento "puoi sentirti mortificato e con l’autostima distrutta oppure cerchi di galleggiare e di fingere di non aver fallito. Io - ricorda Leo - a un certo punto mi sono detto 'questa cosa è stato un fallimento. Punto'. Dopo averlo accettato, sono ripartito. Forse è per questo che mi viene spesso la voglia di raccontare storie di fallimenti".
Edoardo Leo, i prossimi progetti
Tra i prossimi progetti ci sono "un film con Paolo Genovese che ho finito di girare e uno di Massimiliano Bruno che inizio a breve. Ma non posso dire nulla". A Capodanno "torno in teatro con il mio spettacolo 'Ti racconto una storia', che porto in scena da tanto tempo. Ma questa volta con una novità: con me ci sarà l’Orchestra sinfonica Giovanile di Roma, composta da 60 elementi tra violini e archi. Sarà una serata emozionante", promette Leo.
Edoardo Leo e la passione per la Roma
"Non amo fare l’attore romanista, io sono attratto dall’epica dello sport. Una cosa che direi anche se non fossi romanista è che Claudio Ranieri è rispettato in ogni stadio e da tutte le tifoserie: nel film io non sono quello che sono, Ranieri è quello che è...", dice sorridendo. Un allenatore "rispettato e amato come se avesse vinto qualsiasi cosa". Quindi, "non c’è solo l’epica dei vincenti ma anche quella degli onesti, delle persone integre e per bene, dei lavoratori e dei grintosi ma anche di coloro che non cercano i sotterfugi", spiega Leo, che si è detto dispiaciuto per "il mio amico Daniele (De Rossi, ndr)”, ma “aspettiamo e vediamo cosa succederà". Da regista non ha dubbi su Ranieri: "è una figura cinematografica meravigliosa". Un film sulla Roma? "No, non potrei mai. Quando ami troppo una cosa c’è il rischio di non essere lucido e il risultato è un ‘santino’. Ho fatto il documentario su Gigi Proietti perché non ero un amico profondo, ci ho lavorato tanto e da parte mia c’è sempre stato rispetto e adorazione massima. Quel distacco mi ha consentito di raccontarlo con lucidità".
Edoardo Leo e la felicità
Alla domanda 'sei felice?', Leo cita Totò: "lui diceva che la felicità è fatta di attimi di dimenticanza. Ecco, in questo momento mi sto dimenticando di essere triste", conclude. (di Lucrezia Leombruni)
Spettacolo
Grande Fratello, stasera 19 novembre nuovo appuntamento: le...
Questa sera nuovo appuntamento con il reality show di Alfonso Signorini
Nuovo appuntamento con il Grande Fratello, questa sera martedì 19 novembre, in prima serata su Canale 5. Nuovi colpi di scena e nuovi confronti tra i protagonisti di questa edizione del reality show condotto da Alfonso Signorini. Ecco tutte le anticipazioni.
Le anticipazioni di questa sera
È stata una settimana intensa, non mancheranno i colpi di scena durante la diretta di questa sera. Lorenzo Spolverato sarà al centro dell'attenzione per diversi motivi: prima per la sua relazione con Shaila Gatta che al momento non sembra stia andando nel verso giusto. I due hanno avuto scontri piuttosto accesi durante la settimana e ai telespettatori non sono passati inosservati alcuni termini che ha utilizzato il modello milanese.
Lorenzo, infatti, potrebbe essere messo alle strette questa sera: potrebbero essere presi dei provvedimenti disciplinari a causa del suo comportamento, a detta dei telespettatori, "discutibile". Alcune sue dichiarazioni o frasi infelici avrebbero scatenato diverse polemiche sui social, in molti chiedono che vengano presi dei seri provvedimenti per il concorrente. Non resta che attendere la diretta per scoprire cosa sia accaduto questa settimana e quale sarà il destino del concorrente.
Lorenzo: " io ho chiamato Tommy te, te ne puoi andare a dormire"
MA CHE MODI SONO VERSO UNA DONNA,UNA VEEMENZA COSI FORTE E AGGRESSIVA CON UN TONO DI VOCE ALTISSIMO.
NON SI PUÒ STARE ZITTI DOVETE SQUALIFICARLO.#grandefratello #mavier #javier7 #fuorilorenzo pic.twitter.com/VAfzxDwHmS— Danix_9.2🔥👸 (@BealuxRegna) November 19, 2024
Altro capitolo sarà riservato al triangolo amoroso tra Federica Petagna, Alfonso D'Apice e Stefano Tediosi. Alfonso ha confessato questa settimana l'ex fidanzata Federica lo avrebbe baciato sotto le coperte la notte prima dell'ingresso di Stefano nella Casa. La scena non è stata ripresa dalle telecamere e Alfonso non vorrebbe parlarne chiaramente in puntata perché non vuole mettere in cattiva luce la 20enne. L'amica e gieffina Jessica Morlacchi gli ha consigliato di pensare più a se stesso e a preservare i suoi sentimenti, non più quelli della ragazza. Come andrà a finire?