Kings League Italia: cos’è, quando inizia, le regole, i presidenti e dove vederla
Presentato ieri il torneo delle star nella sua versione italiana. Ecco tutte le cose da sapere
La Kings League arriva in Italia. Dopo le prime edizioni del torneo in Spagna e Sudamerica, il format creato dall'ex calciatore del Barcellona Gerard Piqué approda nel nostro Paese. Ieri, lunedì 18 novembre, la competizione è stata presentata a Milano in mezzo a tanti campioni. Da Buffon a Totti e Del Piero. Ecco tutte le cose da sapere.
Le date
C'è ancora mistero sul calendario della Kings League, ma nella giornata di ieri è stata presentata una parte del palinsesto, che vedrà impegnate dodici squadre. Le date del campionato in Italia non sono ancora note ma è stato invece ufficializzato lo stadio che ospiterà la finale della Kings World Cup Nations League il 12 gennaio 2025: sarà l'Allianz Stadium di Torino, casa della Juventus. La Kings World Cup Nations vedrà sfidarsi le migliori nazioni delle varie Kings League in 12 giorni: sono 16 i Paesi che si giocheranno il titolo di campioni del mondo.
Le regole
Qualche altra coordinata? Quelle della Kings League sono partite di calcio a 7 suddivise in due tempi regolamentari da 20 minuti l’uno. Durante i 40 minuti di gioco, ci sono però eventi particolari che possono cambiare il risultato. Il bello è che si parte con una palla che cade da una gabbia fissata in alto e con le due squadre che schierano un solo giocatore: può essere un portiere, un difensore, un centrocampista o un attaccante. Dopo ogni minuto trascorso, entra un altro elemento, fino ad arrivare al completamento delle due formazioni entro i primi 5 minuti di gioco. La sfida 7 contro 7 cambia al minuto 18: è lì che viene messa in pausa la sfida e viene lanciato in campo un grande dado per stabilire il numero dei calciatori che si affronteranno negli ultimi due minuti prima del'intervallo. Gli ultimi due minuti di primo e secondo tempo sono di solito fondamentali per il risultato, perché i gol segnati valgono doppio. L'altra particolarità è che non si può finire in parità: in quel caso, ci saranno gli saranno gli shootout a sancire il vincitore. Non solo: ogni squadra ha modo di far entrare il proprio presidente per tirare un rigore, una volta per partita. E ci sono poi le carte segrete: ogni team ne potrà pescare una e poi usarla durante la sfida.
I presidenti
I presidenti delle squadre sono 12 top streamer e content creator. Tra questi spicca Fedez , che ieri ha anche nominato Luciano Moggi come vicepresidente del suo team. Tra gli altri ci sono: Blur (streamer), Grenbaud (streamer), Damiano “Er Faina” e ManuXO.
Dove vedere la Kings League
Altro capitolo sui canali che trasmetteranno gli incontri. La Kings League Italia sarà visibile in streaming sui canali della competizione, tra cui Twitch, TikTok, YouTube e X. Le partite verranno trasmesse anche dai canali dei presidenti delle varie squadre, che si sostituiranno ai classici telecronisti che invece animeranno le dirette ufficiali del torneo.
Sport
Vezzali-Di Francisca, botta e risposta sul palco per i 70...
Le due, ex campionesse di scherma, sono state protagoniste sul palco del Palazzo dei Congressi, a Roma
Botta e risposta tra Valentina Vezzali ed Elisa Di Francisca alla festa per i 70 anni delle Fiamme Oro. Le campionesse, miti della scherma azzurra, non hanno risparmiato frecciate sul palco del Palazzo dei Congressi, a Roma in zona Eur. Un episodio che è solo l'ultimo della serie per le due, che non si sono mai particolarmente amate.
Il botta e risposta Vezzali-Di Francisca
Come visibile da vari video online, l'episodio è nato da una frase del presentatore Stefano Pantano, ex schermidore, che ha chiesto a Di Francisca se si sentisse oggi più opinionista o scrittrice. "Nessuna delle due. Come parlo faccio danni, quindi è meglio che sto zitta. Siete d’accordo? Ma oggi vorrei cogliere l’occasione per dire una cosa al settantesimo delle Fiamme Oro, vorrei mandare un messaggio di pace alla mia collega Valentina Vezzali e chiederle una pace ecco, facciamo pace".
Sul palco
La risposta di Valentina non si è fatta attendere: "Guarda Elisa, dal punto di vista sportivo io ti stimo perché sei stata una grandissima campionessa e un grandissimo talento, però per quanto riguarda il livello umano diciamo che non sei proprio il massimo. Quando imparerai a rispettare le persone…". Qui, l'azzurra è stata interrotta dall'altro presentatore dell'evento, il giornalista Marco Lollobrigida. Tutto nel disagio generale dei vari ospiti. Insomma, una pagina non proprio bellissima per due grandi sportive italiane.
Sport
Da De Rossi e Pirlo fino a Gilardino: la maledizione in...
L'ex attaccante è soltanto l'ultimo a non aver avuto fortuna nella nuova vita da allenatore
Eroi da giocatori, flop (almeno finora) da allenatori. Quella che stanno vivendo i campioni del Mondo del 2006 sta assumendo i contorni di una vera e propria maledizione. Il trionfo di Berlino, che valse agli Azzurri il quarto titolo iridato, è lontano ormai 18 anni e molti dei calciatori che erano in campo quel 9 luglio oggi si sono reinventati allenatori, ma con scarsi risultati.
È di oggi la notizia dell'esonero di Alberto Gilardino dalla panchina del Genoa. L'ex attaccante, che aveva esordito in panchina proprio con il Grifone ottenendo una promozione in Serie A e una salvezza tranquilla nella scorsa stagione, sarà sostuito da Patrick Vieira, in campo proprio nella finale dell'Olympiastadion con la maglia della Francia. Gilardino però è soltanto l'ultimo dei campioni del Mondo del 2006 a essere esonerato o ad aver vissuto un'esperienza deludente in panchina. Resiste, per ora, Alessandro Nesta, ancora alla guida del Monza nonostante il penultimo posto in classifica a quota 8 punti.
Da De Rossi e Cannavaro fino a Pirlo e Inzaghi
L'esperienza di Daniele De Rossi alla Roma ha vissuto due vite. Subentrato a Mourinho lo scorso gennaio, l'ex centrocampista giallorosso ha chiuso il campionato al sesto posto e sfiorando la finale di Europa League. I risultati gli sono valsi il rinnovo triennale, ma a settembre, dopo sole quattro giornate, è arrivata la rottura con la dirigenza e il conseguente esonero, che ha creato tensioni e polemiche nell'ambiente, poi sfociate in aperta contestazione.
Altro addio discusso è stato quello di Fabio Cannavaro, che dopo le esotiche esperienze in Arabia e Cina e la deludente parentisi alla guida del Benevento nella scorsa stagione è riuscito a salvare l'Udinese, vincendo all'ultima giornata a Frosinone e condannando così i ciociari alla B. Cannavaro però non è stato confermato: "Mi dispiace non poter continuare questo breve ma intenso viaggio", ha scritto amareggiato l'ex Pallone d'Oro, "da parte mia c'era la volontà di rimanere".
Diverso percorso, ma stesso finale per Andrea Pirlo. L'ex centrocampista ha iniziato la sua carriera da allenatore con la Juventus vincendo, nella stagione 2020-21, Coppa Italia e Supercoppa, ma venendo poi sostituito a fine anno da Massimiliano Allegri. Il 'Maestro' è quindi volato prima in Turchia, dove ha guidato il Karagumruk, e poi a Genova, mail suo anno e mezzo alla Sampdoria si è concluso con un altro esonero.
L'esperienza in Serie A è stata breve ma intensa anche per Filippo Inzaghi. L'ex attaccante del Milan ha iniziato nel 2014 ad allenare proprio in rossonero, senza molta fortuna, per poi tornare nella massima serie per quache mese con la Salernitana. La carriera di SuperPippo si è sviluppata soprattutto in Serie B, dove oggi guida il Pisa, attualmente al primo posto in classifica. Nel campionato cadetto allena anche Fabio Grosso, che dopo la promozione conquistata con il Frosinone e l'esperienza negativa a Marsiglia è approdato al Sassuolo.
Nel Milan ha iniziato ad allenare anche Gennaro Gattuso, che dopo un lungo girovagare ha trovato casa in Croazia. Rino oggi è tecnico dell'Hajduk Spalato, dopo aver seduto sulle panchine di Napoli, Valencia e Marsiglia. È senza squadra invece Massimo Oddo, nel 2006 barbiere d'eccezione per il celebre taglio di capelli a Camoranesi, esonerato lo scorso anno dal Padova dopo le esperienze, disastrose, in A con Udinese e Pescara. La carriera da allenatore di Gianluca Zambrotta è durata soltanto tre anni: dopo aver guidato Chiasso e Delhi Dynamos in India, l'ex terzino è stato brevemente assistente di Fabio Capello in Cina prima di dire basta nel 2018.
Sport
Serie A, da Vlahovic a Calhanoglu e Lukaku: quanti...
In dubbio per la tredicesima giornata ci sono anche McTominay e Nuno Tavares
Troppe partite, troppi infortuni, eppure il calcio non si ferma. Mentre sale l'allarme di esperti e associazioni per tutelare la salute dei giocatori, chiamati a un numero di match sempre maggiore con i nuovi format varati da Uefa e Fifa, le squadre di Serie A ritrovano molti dei propri talenti infortunati o non al meglio della condizione. La sosta per le Nazionali è infatti per alcuni l'occasione di tirare un po' il fiato, ma per altri un impegno in più in un calendario sempre più compresso, che spesso si traduce in problemi fisici.
Anche questa volta, alla vigilia della tredicesima giornata, sono tanti i calciatori di Serie A che hanno subito infortuni e acciacchi con la maglia delle proprie Nazionali, con la loro presenza che è da considerarsi in dubbio alla ripresa del campionato.
Vlahovic, McTominay, Lukaku e non solo
Ieri sera in casa Juventus è suonato forte l'allarme Vlahovic. Il centravanti della Juventus è uscito infatti zoppicando all'88' di Serbia-Danimarca, terminata 0-0, e ora si teme un problema muscolare. L'ex Fiorentina ha svolto gli esami strumentali, che hanno escluso lesioni muscolari, ma il serbo potrebbe saltare la sfida di San Siro con il Milan e quella di Champions contro l'Aston Villa. I bianconeri inoltre hanno già dovuto rinunciare a Juan Cabal , che ha terminato di fatto la sua stagione rompendosi il legamento crociato con la maglia della sua Colombia.
In ansia è anche un ex Juventus, Antonio Conte. L'allenatore del Napoli aspetta infatti di capire le condizioni di Romelu Lukaku e Scott McTominay, usciti malconci dagli impegni con le proprie Nazionali, in vista del big match contro la Roma. L'attaccante belga ha subito un'infiammazione al ginocchio e ha saltato la gara contro Israele, ma dovrebbe riuscire a recuperare per la partita con i giallorossi. Discorso diverso per il centrocampista scozzese. McTominay è infatti uscito sofferente al 76' di Polonia-Scozia a causa di un problema alla caviglia, ko a causa di un movimento innaturale che lo mette in serio dubbio per il match del Maradona.
Ieri Hakan Calhanoglu ha provato a rassicurare i tifosi dell'Inter, scongiurando l'ipotesi lesione, ma il problema muscolare patito con la Turchia probabilmente lo terrà fuori dalla sfida con l'Hellas Verona. In dubbio per la ripresa del campionato c'è anche Nuno Tavares, recordman di assist con la Lazio, che alla prima convocazione con il Portogallo ha subito un problema al ginocchio in allenamento e non ha preso parte al match tra i lusitani e la Croazia, rientrando in anticipo a Formello. Allarme rientrato invece per Boulaye Dia, erroneamente diagnosticato con la malaria in Senegal, che sarà invece a disposizione di Baroni per il Bologna.