Mar Baltico, danneggiati due cavi dati sottomarini. L’allarme: “E’ guerra ibrida”
Uno collega Germania e Finlandia, l'altro Svezia e Lituania
Due cavi sottomarini per le telecomunicazioni sono stati danneggiati nel Mar Baltico, con atti che appaiono riconducibili alla guerra ibrida che si sviluppa parallelamente al conflitto in corso da oltre 1000 giorni tra Ucraina e Russia.
Il primo cavo, lungo 1.173 chilometri e attivo dal 2006, collega Helsinki (Finlandia) e Rostock (Germania), il secondo invece collega l'isola svedese di Gotland alla Lituania. "E' essenziale - ha affermato in un messaggio all'Afp il ministro della Difesa civile della Svezia Carl-Oskar Bohlin - chiarire i motivi per i quali due cavi non funzionano nel Mar Baltico".
Il cavo Svezia-Lituania: "Danno materiale alla fibra ottica"
Il cavo sottomarino 'Arelion' che collega l'isola svedese di Gotland alla Lituania risulta danneggiato da domenica mattina e il traffico Internet è stato reindirizzato su altri collegamenti internazionali, ha annunciato oggi Audrius Stasiulaitis, portavoce della filiale lituana dell'operatore svedese Telia. "Possiamo confermare che la sospensione del traffico Internet non è stata causata da un difetto delle componenti ma da un danno materiale al cavo di fibra ottica", ha aggiunto.
Germania e Finlandia: "Guerra ibrida condotta da attori maligni"
Germania e Finlandia si sono dette "profondamente preoccupate" per la rottura del cavo per le telecomunicazioni che collega Helsinki e Rostock, evocando "la guerra ibrida" e la minaccia russa dopo che i funzionari della compagnia finlandese di proprietà statale Cinia hanno fatto sapere che il cavo è stato reciso sul fondo del Baltico da una forza esterna. "Un'inchiesta approfondita è in corso, la nostra sicurezza europea non è solo minacciata dalla guerra di aggressione russa contro l'Ucraina, ma anche dalle guerre ibride condotte da attori maligni", si legge in una nota congiunta dei ministeri degli Esteri di Berlino ed Helsinki.
Il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius ha affermato che la rottura è visibilmente frutto di un sabotaggio. "Nessuno crede che questi cavi siano stati rotti per errore", ha affermato a Bruxelles, a margine di una riunione con i suoi omologhi. "Pertanto, - ha concluso - dobbiamo concludere, senza sapere esattamente chi sia il responsabile, che si tratta di un'azione ibrida".
Esteri
Ucraina e missili a lungo raggio, Meloni: “Scelta Usa...
La premier: "L'Italia ha fatto un'altra scelta. Supporto a Kiev finché ci sarà la guerra"
La scelta degli Usa di inviare missili a lungo raggio all’Ucraina è una "risposta all'aggressività senza precedenti da parte della Russia, peraltro alla vigilia di un G20 a cui la Russia partecipa... L'Italia ha fatto un'altra scelta, siamo concentrati da sempre sul tema della difesa antiaerea, ovviamente comprendo il punto di vista di altre nazioni". Così la premier Giorgia Meloni, in un punto stampa a Rio de Janeiro, a margine dei lavori del G20. La presidente del Consiglio, incalzata dai cronisti, assicura che l’Italia “sarà al fianco” di Kiev “finché ci sarà una guerra”.
Musk
Tornando sulla vicenda di Elon Musk contro i giudici italiani, la premier osserva: "Mi fa sorridere la sinistra che si straccia le vesti dopo aver chiesto a Olaf Scholz di dire come votare o aver chiesto alla Commissione europea di sanzionare l'Italia...". "Tra le tante imprese portate a casa da Elon Musk c'è pure quella di far rivendicare la sovranità nazionale alla sinistra: credo sia più difficile che andare su Marte", ironizza.
E a una domanda sul botta e risposta tra Musk e il capo dello Stato, Sergio Mattarella, Meloni risponde: “Penso che le parole del Presidente della Repubblica siano state importanti, sono sempre contenta quando sento difendere la sovranità nazionale".
Valditara
Le parole di Valditara nel videomessaggio per la nascita della fondazione dedicata a Giulia Cecchettin? “Il tema della violenza sulle donne è un tema che siamo purtroppo di là da risolvere - afferma Meloni - Le cause di questa violenza che continua vanno affrontate tutte quante. Ci sono sicuramente dei dati che parlano anche di un'incidenza significativa dell'immigrazione illegale di massa su questa materia”.
“E' una delle ragioni - prosegue - per le quali l'Italia lavora per fermare l'immigrazione illegale di massa e continuerà a lavorare per fermare l'immigrazione illegale di massa. Credo che ci siano anche delle ragioni culturali che noi dobbiamo continuare a combattere, che per paradosso aumenta la violenza sulle donne mentre le donne acquisiscono più spazio. Questo è qualcosa che deve sicuramente farci riflettere, però sicuramente il governo è impegnato a 360 gradi per combattere una piaga rispetto alla quale non possiamo indietreggiare minimamente o girarci dall'altra parte”.
Delmastro
Quanto ad altre parole che hanno destato scalpore, quelle del sottosegretario Andrea Delmastro, “lui ha detto che gode nel vedere non respirare la mafia” e non i detenuti, “se questo vi scandalizza… ne prendo atto”, risponde la presidente del Consiglio.
Esteri
Bimbi contesi, individuato negli Usa il piccolo Ethan: sarà...
Il bambino di 7 mesi ritrovato in California a casa del padre: è stato preso in custodia dalle autorità. La mamma diretta a Los Angeles: "Ringrazio il ministero degli Esteri e tutte le altre autorità italiane per l'impegno profuso"
Ritrovato in California il piccolo Ethan, il bambino di appena 7 mesi, che sarebbe stato portato via alla madre italiana Claudia Ciampa di Piano di Sorrento dal padre. Il piccolo è stato individuato dalla polizia Usa. I poliziotti sono arrivati nella dimora del padre del bambino e il piccolo è stato sottoposto subito alla custodia delle autorità. In via d'urgenza, il giudice già ha emesso il primo provvedimento.
Il piccolo Ethan sarà affidato alla madre, che sta per prendere il primo volo per Los Angeles. Nei giorni successivi ci sarà poi un'altra udienza per discutere del rimpatrio del minore in Italia, ai sensi della convenzione dell'Aja. A darne notizia l'avvocato Gian Ettore Gassani, difensore della signora Ciampa nella procedura internazionale.
La madre: "Grazie a Tajani"
La signora Claudia Ciampa, appresa la notizia del ritrovamento di suo figlio di appena sette mesi, ha espresso queste parole: “Ringrazio il ministero degli Esteri e tutte le altre autorità italiane per la solidarietà e per l'impegno profuso per il bene di mio figlio e ringrazio le autorità degli Stati Uniti per la prontezza dell’intervento”.
Il legale: "Inasprire le pene come deterrente"
“Questa vicenda ha tenuto con il fiato sospeso un'intera nazione. Tuttavia - afferma il legale - ho sempre coltivato la certezza che prima o poi ci sarebbe stato un lieto fine in questa storia che ha portato nuovamente all'attenzione un fenomeno terribile che riguarda padri e madri. Il peso specifico delle nostre autorità politiche e diplomatiche è stato ancora una volta decisivo".
"Ringrazio anche io, come la signora Ciampa, il ministro Antonio Tajani e il ministero degli Esteri, degli Interni e della Giustizia, oltre alle autorità diplomatiche negli Stati Uniti, per essere riusciti in un'impresa che sembrava disperata. Le sottrazioni internazionali di minori sono in vertiginoso aumento. A mio parere, data la gravità di questo reato, ne andrebbero inasprite le pene per creare un deterrente. Ogni anno in Italia vengono sottratti 250 bambini e portati all'estero. Attualmente sono circa 527 i casi ancora da risolvere. Adesso non ci resta che aspettare la signora Ciampa torni nella sua bellissima Piano di Sorrento con il bambino in braccio. Fra pochi giorni partirò anche io alla volta di Los Angeles per risolvere tutte le altre questioni”.
Esteri
Ucraina, Zelensky: “Dobbiamo spingere Russia verso...
Il presidente ucraino: "Putin apprezza solo il denaro e il potere. Queste sono le cose che dobbiamo togliergli, per ripristinare la pace"
E' "chiaro" che, senza alcuni "fattori fondamentali", alla Russia "mancheranno motivazioni reali per impegnarsi in negoziati significativi: senza incendi nei suoi depositi di munizioni sul territorio russo, senza distruggere la logistica militare, senza basi aeree distrutte, senza capacità per produrre missili e droni" danneggiate, "senza che i suoi beni vengano confiscati". Lo sottolinea il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervenendo in collegamento con la plenaria del Parlamento Europeo a Bruxelles dedicata alla guerra in Ucraina. Il presidente russo Vladimir Putin "è concentrato sul vincere la guerra, non si fermerà", ma "oggi è il momento migliore per fare pressione più duramente sulla Russia. Sapete molto bene che Putin non dà valore alle persone o alle regole, apprezza solo il denaro e il potere. Queste sono le cose che dobbiamo togliergli, per ripristinare la pace", dice Zelensky.
Il presidente ucraino sottolinea che la Russia deve essere "spinta" verso "una pace giusta" in Ucraina e Putin è "l'unico" che si oppone alla formula proposta da Kiev
"Anche con Kim Jong-Un della Corea del Nord al suo fianco - afferma Zelensky - Vladimir Putin rimane più piccolo degli Stati Uniti d'Europa. Vi esorto a non dimenticarlo e a non dimenticare quanto l'Europa è in grado di realizzare".
Bisogna "spingere la Russia verso la pace, che è quello che desideriamo di più. Due anni fa abbiamo proposto la formula di pace: sono grato a tutta l'Europa e a tutti i partner che l'hanno sostenuta. Voi al Parlamento Europeo siete stati tra i primi a sostenerla. L’unico che si oppone è colui che ha iniziato questa guerra, la Russia e noi dobbiamo spingerla verso una pace giusta", scandisce.
Zelensky preme perché l'Ue adotti "sanzioni" contro la cosiddetta "flotta ombra" di petroliere, grazie alla quale la Russia riesce ad aggirare le misure restrittive adottate dall'Unione per ridurre gli introiti che Mosca ricava dall'esportazione di greggio. Le sanzioni, evidenzia il leader ucraino, sono state "cruciali" per "ridurre radicalmente la capacità" della Russia di "finanziare la guerra attraverso la vendita di petrolio. Il greggio è la linfa vitale del regime di Vladimir Putin e la flotta ombra di petroliere è ciò che lo tiene in vita. Finché queste petroliere opereranno, Putin continuerà ad uccidere. Robuste sanzioni sono essenziali", conclude.