Ivan Orrico e Arcangelo Badolati: al via i casting per la nuova serie TV ambientata in Calabria
Nella suggestiva cornice dell’antica città di Medma, fondata dai greci di Locri nel IV secolo a.C., oggi Rosarno, prenderanno il via il 23 e 24 novembre i casting della nuova serie TV del regista e attore calabrese Ivan Orrico, ideata e sceneggiata con il principe dei cronisti di nera, il giornalista e scrittore anch’egli calabrese Arcangelo Badolati.
Dopo il successo del lungometraggio “I Kustodi di Napoli Est”, attualmente su Amazon Prime tra i film più visti, Orrico si prepara per le riprese di un nuovo progetto, prodotto dalla Togo Film e distribuito da Mediterranea Production.
Il regista, dal sapore neorealista, i cui film prendono sempre spunto da fatti realmente accaduti, racconterà una storia ambientata in Calabria, ma che potrebbe replicarsi in ogni angolo del pianeta. Un racconto trasversale che, toccando tasti delicati, mette a fuoco senza filtri una triste e cruda realtà, con lo scopo di coinvolgere e scuotere lo spettatore. L’amore verso questa terra, continuamente martoriata, lo esprime nel far vedere tutta la sua bellezza, con i suoi suggestivi paesaggi e la sua inconfondibile tradizione.
Il risultato del suo metodo neorealista vanta un cast d’eccellenza, perfettamente omogeneo, composto da attori professionisti e da nuovi talenti che, come sottolinea Orrico, ricercherà nei vari casting in giro per la Calabria.
Un progetto che Orrico e Badolati hanno voluto completamente in dialetto calabrese, perché sostengono che, se i personaggi parlassero italiano, sarebbero evidentemente falsi e farebbero cadere il film dentro quella mimesi televisiva che tanto spesso ammorba il cinema italiano. Il dialetto parlato aiuta a descrivere i caratteri degli umani che animano la storia e offre allo spettatore una sorta di orientamento tutto interno al punto di vista dei protagonisti.
Inoltre, chiosano: “È doveroso tramandare e far conoscere l’identità culturale che conserva storia, usi e valori della nostra amata comunità”.
Spettacolo
Massimo Ranieri voce di ‘Spellbound’: “Sono tornato...
Il cantante doppia Bolinar e Flink nel film d’animazione Netflix e Skydance, dal 22 novembre in streaming
“Con ‘Spellbound – L’incantesimo’ ma anche con ‘Il gobbo di Notre Dame’ sono tornato bambino. Quando ero piccolo lavoravo, non avevo tempo per guardare i cartoni. Le esigenze a casa erano altre, servivano i soldi”. A dirlo all’Adnkronos è Massimo Ranieri che, a 28 anni dall’uscita del classico Disney in cui ha prestato la voce a Quasimodo, torna al doppiaggio con ‘Spellbound – L’incantesimo’. Nel film Netflix e Skydance Animation, dal 22 novembre in streaming, doppia Bolinar e Flink. In sala doppiaggio “mi sono divertito, ma non è stato facile perché presto la voce a due personaggi completamente diversi tra loro. Spero di poter entrare nei cuori dei bambini, è affascinante il loro mondo”, racconta Ranieri, che ha un sogno nel cassetto. Anzi “uno non basta, ho bisogno di un armadio a sei ante per contenere tutti i miei sogni. La mia scrivania trabocca di progetti e purtroppo non tutti andranno in porto, ma io continuo a sognare”, dice l’interprete di ‘Perdere l’amore’ o ‘Rose rosse’ ed ‘Erba di casa mia’, solo per citare alcuni brani. “Quando torno a casa – racconta Ranieri – io non dormo perché penso a cosa vorrei domani quando sarò giovane. Penso a quello che vorrei fare perché ho ancora il desiderio di dare e di scoprire cose nuove”, conclude.
‘Spellbound - L’incantesimo’, diretto da Vicky Jenson (già alla regia di ‘Shrek’), narra le avventure di Ellian, la tenace figlia dei sovrani di Lumbria, che deve intraprendere una pericolosa missione per salvare la famiglia e il regno dopo che un misterioso incantesimo trasforma i suoi genitori in mostri. “Questo film parla ai giovani e anche ai grandi perché tutti ci siamo sentiti un po’ incompresi nella vita o abbiamo sentito la mancanza d’affetto in un momento particolare della vita in cui ci serviva”, racconta Luigi Esposito del duo comico Gigi e Ross, che doppia Luno. “Io e Gigi ci sentiamo sempre fuori contesto e incompresi nel lavoro, spesso capita di non accettare quello che ci propongono. Ma tra di noi mai un’incomprensione e questo ci rende fieri di noi stessi”, dice il collega e amico Rosario Morra, che doppia Sunny.
Al centro del film anche “la perdita dell’infanzia e i cambiamenti, che affrontano non solo i ragazzi ma anche gli adulti, questo mi ha commossa”, ammette Arianna Craviotto, voce della principessa Ellian, che aggiunge: “oggi il tempo scorre velocemente e crescere è difficile. Ci attanaglia la ‘Fomo’, che è la paura di essere tagliati fuori da qualcosa”. Gli fa eco Sissi, tra i protagonisti del talent ‘Amici di Maria De Filippi’ nel 2021, che nel film interpreta i brani della principessa Ellian: “io ho capito che non ci si può paragonare agli altri. Ho imparato a pensare al mio percorso e a gestire il mio tempo. Quello che ho capito grazie a ‘Spellbound’ è che si possono attraversare tantissimi ostacoli e possono capitarti cose assurde ma si può superare tutto con l’amore, l’affetto e la comprensione”. “Viviamo in un’epoca - aggiunge Gigi - in cui c’è bisogno di restare un po’ più uniti e di ritornare al valore della famiglia ma anche dell’amicizia. Restare uniti ma dal vivo”, non sui social. (di Lucrezia Leombruni)
Spettacolo
Rosalinda Cannavò, lo sfogo: “In ospedale con la mia...
L'attrice si è sfogata sui social in seguito a un episodio spiacevole in ospedale
Rosalinda Cannavò è stata protagonista di uno spiacevole episodio accaduto in ospedale. L'attrice si è sfogata sui social dopo essersi recata in ospedale con la figlia neonata per sostenere una visita medica, ma è stata rimandata a casa per uno sciopero del personale sanitario dopo aver atteso più di mezz'ora.
Lo sfogo sui social
Rosalinda Cannavò e Andrea Zenga sono diventati genitori lo scorso 7 settembre, quando è nata la loro prima figlia Camilla. Proprio nei giorni scorsi, la neomamma aveva raccontato sul suo profilo social le difficoltà che aveva riscontrato nel post partum ottenendo tanti messaggi di sostegno da parte delle mamme follower. Nelle ultime ore, l'attrice è tornata su Instagram per raccontare cosa è accaduto in ospedale dove si è recata insieme alla sua bimba Camilla.
"Andare in ospedale all'alba con una bambina di due mesi per poi, dopo avere atteso mezz'ora e fatta anche l'accettazione, sentirsi dire: 'Signora c'è sciopero del personale sanitario può tornare a casa'...Bravi!", ha scritto Rosalinda dispiaciuta per quanto le è accaduto. Dopo aver pubblicato lo sfogo, l'attrice ha rassicurato i follower: "Vi siete preoccupati, tranquilli era solo un controllo", ha scritto la neomamma. Non ha precisato i motivi legati alla visita, ma il suo sfogo era diretto a chi non l'ha informata di uno sciopero del personale sanitario programmato proprio il giorno della sua visita, il 20 novembre, e questo ha scatenato la sua reazione polemica che ha voluto condividere sui social.
Spettacolo
‘Chissà chi è’ chiude, Amadeus è al lavoro su...
Il programma, conosciuto in Rai come 'I soliti ignoti', non ha ottenuto i risultati d'ascolto sperati
L'access prime time di Amadeus sul Nove cambierà format. Secondo quanto anticipato da FqMagazine, 'Chissà chi è', che non ha ottenuto i risultati d'ascolto sperati, andrà in onda fino al 21 dicembre, poi chiuderà. E probabilmente dopo la pausa natalizia, come evidenzia il sito specializzato di Davide Maggio, nella fascia di access prime time il nuovo anno del Nove si aprirà con il ritorno di 'Cash or Trash' di Paolo Conticini.
Nel frattempo, Amadeus, impegnato con 'La Corrida' e con la promozione del suo libro 'Ama Amadeus' uscito ieri (per l'occasione in queste ore ha fatto di nuovo capolino sui social, ma solo quelli dell'amico, Fiorello, con un video ironico sull'assenza del volume in edicola), avrà tempo per testare nuovi format e cucirseli addosso. Forse non solo di access prime time ma anche di prime time.
A quanto apprende l'Adnkronos, a portare alla decisione di concludere l'esperienza di 'Chissà chi è' è stata la valutazione di compatibilità tra ascolti e costi del programma, nato su Rai1 e accompagnato sull'ammiraglia Rai da un pubblico vastissimo. 'I Soliti Ignoti' così come 'Chissà chi è' sono programmi con costi non indifferenti, visto il numero di persone coinvolte nella produzione. Per il nuovo format di access prime time è probabile quindi che si guarderà a una formula che da un lato abbia costi di produzione più adeguati agli ascolti del Nove in quella fascia e dall'altro che permetta ad Amadeus di adattarla alle sue corde. Quasi certamente la scelta cadrà su un nuovo format di Endemol e quindi del gruppo Banijay (la stessa produzione de 'I Soliti Ignoti' e 'Chissà chi è') perché questo permetterà di preservare gli accordi economici in atto con più facilità.