Putin: “Guerra mondiale, Russia può colpire chi ha fornito missili a Ucraina”
Il messaggio del presidente dopo il lancio di Atacms e Storm Shadow contro obiettivi in territorio russo
La guerra in Ucraina è diventata di carattere "globale" dopo il lancio di missili occidentali contro la Russia. E' il messaggio che il presidente russo Vladimir Putin invia in un discorso alla nazione. La Russia "ha il diritto" di colpire i Paesi che hanno fornito le armi usate dall'Ucraina per colpire obiettivi in territorio russo, dice Putin rompendo il silenzio dopo le news e gli eventi degli ultimi giorni.
L'Ucraina ha lanciato missili americani Atacms e missili anglofrancese Storm Shadow contro obiettivi in territorio russo dopo aver ricevuto l'autorizzazione di Washington e Londra. Stati Uniti e Regno Unito, quindi, ora diventano obiettivi legittimi di Mosca.
La Russia è "pronta a qualsiasi scenario" nel conflitto con l'Ucraina e i suoi alleati occidentali. "Siamo sempre stati pronti, e lo siamo ancora, a risolvere tutti i problemi con mezzi pacifici, ma siamo anche pronti ad affrontare qualsiasi sviluppo - ha affermato nel discorso trasmesso dalla televisione russa - Se qualcuno ancora dubita di questo, è inutile. Ci sarà sempre una risposta".
In risposta ai raid dell'Ucraina, oggi la Russia ha effettuato un attacco contro la regione di Dnipropetrovsk. Secondo Kiev, sarebbe stato utilizzato un missile balistico intercontinentale. Putin, invece, sostiene che sia stato lanciato un nuovo missile balistico di medio raggio con testata convenzionale, "un nuovo missile che i nostri ingegneri hanno chiamato Orechnik". L'obiettivo era "un sito del complesso militare- industriale" ucraino. Il lancio è stato "un test" ma "in condizioni di combattimento".
Esteri
Londra, la rete ‘Overground’ si rifà il look:...
Una stazione sarà dedicata alla nazionale di calcio femminile
Inizia il nuovo corso annunciato da Transport for London (Tfl), che prevede un restyling della rete arancione 'Overground', che cambierà nome e verrà divisa in sei linee, ognuna con il proprio nome e colore. Lo riporta l'Evening Standard. TfL mantiene il riserbo sui nomi delle stazioni, ma ha fatto sapere che la prima a essere svelata sarà la linea Lioness di colore giallo, chiamata così in onore della vittoriosa nazionale di calcio femminile. La maggior parte delle 113 stazioni della Overground saranno convertite a partire dal 25 novembre, e saranno rappresentate sulla mappa come una linea bianca con bordi colorati.
Annunciando il restyling lo scorso febbraio, il sindaco Sadiq Khan aveva dichiarato che l'operazione, costata 6,3 milioni di sterline, era finalizzata a facilitare l'orientamento dei passeggeri sulla Overground e per 'celebrare' la cultura e la storia recente di Londra. I nomi delle altre linee dovrebbero essere 'Liberty' (grigia), 'Mildmay' (azzurra), 'Suffragette' (verde), 'Weaver' (rosa carico) e 'Windrush' (rossa). L'obiettivo iniziale prevedeva di completare il rinnovamento entro l'autunno, ma ci sono stati ritardi causati da attacchi informatici subiti da Tfl.
Per l'inaugurazione dovranno essere modificati circa 6.000 cartelli delle stazioni, le mappe della metropolitana, gli schermi digitali delle stazioni, le informazioni a bordo dei treni, il Journey Planner e le mappe di TfL Go. Andy Lord, commissario della TfL, ha dichiarato: "Si tratta di un passo entusiasmante: milioni di viaggi dei clienti sulla London Overground saranno trasformati grazie a una navigazione più semplice". "I colori e i nomi delle singole linee hanno aiutato i clienti a orientarsi nella metropolitana per più di cento anni, quindi abbiamo voluto adottare un approccio simile per la London Overground - ha detto Lord - Questi cambiamenti contribuiranno a migliorare la fiducia dei clienti quando viaggiano e a incoraggiare un maggior numero di persone a utilizzare i nostri servizi".
Esteri
Trump e il caso Gaetz, nelle mani dell’Fbi le prove...
Il Nyt rivela un documento dell'inchiesta sull'attorney general nominato dal Tycoon
Gli investigatori federali hanno ricostruito una rete di pagamenti tra Matt Gaetz e decine di suoi amici e conoscenti che hanno preso parte insieme a lui ai festini a luci rosse e droga. E' quanto rivela il New York Times che ha ottenuto un documento relativo all'inchiesta dell'Fbi sul repubblicano di estrema destra che Donald Trump ha nominato alla guida del dipartimento di Giustizia.
Il documento conferma che tra le persone pagate vi sono due donne che hanno testimoniato di essere state pagate circa 10mila dollari da Gaetz per le loro prestazioni sessuali, come ha riferito nei giorni scorsi il loro avvocato. Ma anche descrive una rete più ampia dei pagamenti, mostrando come l'ex deputato della Florida ed un suo amico versarono migliaia di dollari, via Venmo, a decine di persone coinvolte nei festini tra il 2017, l'anno in cui Gaetz arrivò alla Camera, e il 2020. E tra questi pagamenti c'è anche quello fatto ad una donna che avrebbe testimoniato di aver avuto rapporti con Gaetz quando aveva 17 anni.
Il 42enne repubblicano, che si è dimesso dalla Camera subito dopo la nomina da parte di Trump, anche per bloccare l'inchiesta da parte della commissione Etica, nega ogni accusa, sottolineando che il dipartimento di Giustizia non lo ha mai incriminato.
Le rivelazioni del Times arrivano dopo che il presidente della commissione Etica, il repubblicano Michael Guest, ha annunciato che non è stato raggiunto un accordo durante la riunione a porte chiuse di ieri per la pubblicazione del rapporto sull'inchiesta che viene chiesto a gran voce dai senatori democratici, e non solo, in vista delle audizioni di conferma di Gaetz. La commissione si riunirà comunque di nuovo il 5 dicembre per discutere ancora della cosa. Se non verrà raggiunto un consenso in seno alla commissione, potrà essere l'intera Camera a votare riguardo alla pubblicazione.
Steven Cheung, il direttore della comunicazione di Trump, si è scagliato contro il dipartimento di Giustizia per la diffusione del documento dell'inchiesta da lui definito classificato, anche se non reca nessuna indicazione di questo tipo non avendo del resto nessuna implicazione di sicurezza nazionale. "La diffusione di questo materiale investigativo classificato è il tipo di uso politicizzato del dipartimento a cui Matt Gaetz metterà fine", ha dichiarato.
Esteri
Ucraina, attacco Russia con missile balistico...
Sarebbe il primo raid con un Icbm. Zelensky: "Siamo il terreno di prova di un pazzo"
Per la prima volta dall'inizio della guerra, la Russia avrebbe lanciato un attacco contro l'Ucraina con un missile balistico intercontinentale (Icbm). Lo ha denunciato l'Aeronautica di Kiev, secondo cui il lancio è avvenuto dalla regione di Astrakhan. Nel raid, sarebbero stati lanciati sei missili RS-26 Rubezh. Il Cremlino non ha commentato la notizia. "Non ho nulla da dire, questa è una domanda per la Difesa", ha risposto ai giornalisti il portavoce della presidenza russa, Dmitry Peskov. Il missile RS-26 Rubezh ha una gittata di migliaia di chilometri e può portare sia testate convenzionali che nucleari.
L'attacco russo, secondo Kiev, si è concentrato sulla regione di Dnipro. "Massiccio attacco" russo contro la regione Dnipropetrovsk, ha denunciato via Telegram è il governatore, Serhiy Lysak. "Dalle prime ore di questa mattina l'aggressore ha attaccato in modo massiccio la regione", afferma, riferendo di "danni a industrie" nel capoluogo Dnipro, dove sono scoppiati due incendi. Danneggiati anche, riferisce, un centro per la riabilitazione di disabili e due case dove altrettante persone sono rimaste ferite.
Presa di mira anche Kryvyi Rih, città natale del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Le ultime notizie confermate via Telegram dal governatore Serhiy Lysak parlano di 26 feriti, con almeno dieci persone trasportate in ospedale e due donne che versano in gravi condizioni. L'attacco, denuncia, ha danneggiato la sede di uffici governativi, cinque palazzi e tre mezzi. L'aggiornamento arriva dopo le accuse alla Russia per un "massiccio" attacco contro Dnipropetrovsk e l'uso di un missile balistico intercontinentale.
Zelensky: siamo terreno di prova per pazzo vicino russo
Dopo il lancio del missile, che ha "tutte le caratteristiche - velocità, altitudine - che corrispondono a un missile balistico intercontinentale", il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato il "pazzo vicino" Vladimir Putin di usare l'Ucraina come terreno di prova per le armi. Lo ha scritto su Telegram, aggiungendo che sono in corso le analisi sul missile da parte degli esperti. “Oggi il nostro folle vicino ha mostrato ancora una volta ciò che è veramente e come disprezza la dignità, la libertà e la vita delle persone in generale. E quanto ha paura - ha detto Zelensky - Ha talmente paura che sta già usando nuovi missili”.
Ue: uso Icbm ennesimo segnale di volontà escalation
L’attacco russo all’Ucraina con un missile balistico intercontinentale, se confermato, “segnerebbe un’altra chiara escalation da parte di Putin”. Lo afferma Peter Stano, portavoce della Commissione Ue per gli affari esteri. Queste mosse inviano “segnali su cosa pensa della de-escalation e della pace”, continua, sottolineando che il vero significato “probabilmente è chiaro solo all'autore. Noi riceviamo un segnale sulla sua disponibilità a raggiungere la pace, che è: nessuna”.
Negli ultimi anni “non sono mancati i segnali di escalation”, denuncia ancora Stano. Il presidente russo “ha iniziato con la creazione di crisi alimentari ed energetiche e ora cerca di giocare con l'inverno, facendo planare bombe e missili contro infrastrutture civili” per mettere in difficoltà la popolazione ucraina”.
Di recente Putin “si è rimesso a giocare d’azzardo col nucleare con l’aggiornamento della dottrina” – ma lo ha fatto “per tutto il tempo, a partire dalla centrale nucleare di Zaporizhzhia, ancora occupata dalle forze russe” – e “ha arruolato soldati nordcoreani, facendoli venire a combattere sul suolo europeo: tutti chiari segnali della volontà di escalation”, rileva il portavoce. Per quanto riguarda la minaccia di utilizzo dell’arma atomica, è “difficile prevedere” se il Cremlino “lo intenda davvero. Quello che pensiamo è che sia irresponsabile e costituisca una chiara minaccia a livello mondiale”, conclude.
Londra: lancio missile intercontinentale sarebbe 'escalation'
Un lancio di un missile balistico intercontinentale da parte della Russia contro l'Ucraina sarebbe "irresponsabile" e significherebbe un' "escalation" da parte di Mosca, afferma un portavoce del premier britannico Keir Starmer. "Le notizie che arrivano dall'Ucraina sono molto preoccupanti - ha detto - Se è avvenuto sarebbe un nuovo esempio di comportamento immorale, irresponsabile, che segnerebbe un'escalation da parte della Russia".
Mosca, abbattuti due missili Gb Storm Shadow
Nel frattempo le difese aeree russe hanno abbattuto due missili britannici a lungo raggio Storm Shadow. Lo ha reso noto il ministero della Difesa di Mosca, citato da Interfax, all'indomani della notizia secondo cui Londra avrebbe dato a Kiev l'autorizzazione al lancio di missili a lungo raggio contro il territorio russo.
Missili protagonisti assoluti
I missili, negli ultimi 2 giorni, sono protagonisti assoluti del conflitto. Kiev, dopo l'ok degli Stati Uniti e della Gran Bretagna, ha iniziato a lanciare missili a lungo raggio Atamcs e Storm Shadow contro obiettivi militari in Russia, in particolare nella regione di Kursk. Ieri, missili Storm Shadow sono stati lanciati nell'area del villaggio di Maryno per colpire un centro di comando. Oggi, il ministero della Difesa russo rende noto che i sistemi di difesa aerea hanno abbattuto due missili britannici.
Alla luce degli ultimi sviluppi, la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, accusa Washington: l'amministrazione Biden starebbe lavorando affinché "le operazioni militari continuino non solo quest'anno, ma anche il prossimo". Per Zakharova, il Pentagono è 'colpevole' di "essersi affrettato a cercare di trasferire ciò che rimane degli aiuti militari al regime di Kiev prima dell'insediamento del presidente" Donald Trump.
Il volume di questi aiuti aumenta ogni giorno, prosegue sostenendo poi che "questi fatti confermano ancora una volta la rilevanza dell'operazione militare speciale - il nome ufficiale dato da Mosca all'invasione dell'Ucraina - per denazificare e smilitarizzare l'Ucraina ed eliminare le minacce che provengono dal suo territorio".