Agroalimentare, Martina (Iuss): “Un dottorato per formazione multidisciplinare”
Il coordinatore dottorato nazionale in Sviluppo sostenibile e cambiamento climatico Scuola Iuss al convegno ‘Agricoltura, sostenibilità ed innovazione: le sfide per coltivare il nostro futuro’, promosso da Bper.
"Nel 2020 abbiamo concepito un dottorato di ricerca innovativo coinvolgendo e convincendo il Ministero dell'università e della ricerca, non solo a finanziarlo, ma anche a istituire un nuovo modello di dottorato nazionale che coinvolge tutte le università italiane e le competenze presenti sul nostro territorio attorno a un tema di interesse nazionale, quindi strategico. Un’offerta formativa multidisciplinare in cui, a fianco alle competenze settoriali, sono accompagnate anche le conoscenze, le discipline e le aree coinvolte in un determinato problema”. Lo ha detto Mario Martina, coordinatore dottorato nazionale in Sviluppo sostenibile e cambiamento climatico Scuola Iuss, al convegno ‘Agricoltura, sostenibilità ed innovazione: le sfide per coltivare il nostro futuro’, promosso da Bper in collaborazione con il settimanale “il Ticino” e organizzato a Pavia, nella sede della scuola Iuss.
L’incontro è la terza tappa del roadshow di Bper dedicato all’agroalimentare: “È un grande onore poter ospitare questa importante iniziativa e avere la possibilità di informare i partecipanti su quanto sia affine la nostra missione di ricerca anche nel settore dell'agricoltura, un settore strategico per l’economia”, le parole del professor Martina. La sostenibilità nel settore agroalimentare è stato uno dei temi cardine dell’incontro: “Nell'evoluzione della normativa il concetto di sostenibilità è passato da quello strettamente attinente l'ambito ambientale all’ambito economico e finanziario”, illustra il docente.
Questi ambiti si intersecano e innescano la necessità di offrire una formazione multidisciplinare. Su questa premessa la scuola Iuss ha “concepito il dottorato nazionale in Sviluppo sostenibile e cambiamento climatico”, ha spiegato Martina.
Spettacolo
Chiara Ferragni, l’inno alla sua nuova vita:...
Con un lungo post condiviso su Instagram, l'imprenditrice digitale commenta l'ultimo anno della sua vita
Il 2024 è stato per Chiara Ferragni un anno molto complesso, pieno di cambiamenti. È passato esattamente un anno da quando l'influencer è entrata nella nuova casa a CityLife, dove inizialmente era pensata per viverci con l'ex marito Fedez e i figli Leone e Vittoria. Chiara Ferragni si è lasciata andare a un lungo post che ha condiviso su Instagram in cui, a cuore aperto, parla della sua nuova realtà, fatta di nuove possibilità e nuove certezze.
La lettera di Chiara Ferragni
"Un anno nella mia 'nuova' casa. Un anno che è stato senza dubbio il più difficile della mia vita, ma che, incredibilmente, mi ha anche regalato la libertà", così comincia il post fiume di Chiara Ferragni a corredo di un selfie che la ritrae nel soggiorno di casa, addobbato già per il periodo natalizio.
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"Un anno in cui ho imparato che chi ti ama davvero rimane accanto a te, e che il benessere emotivo vale più di ogni successo professionale. Un anno in cui questa casa è diventata il rifugio della mia “nuova” famiglia, e dove ho capito che, a volte, è necessario lasciare andare certe persone per ricominciare a prendersi cura di se stessi e imparare a fare spazio all’amore vero", continua l'influencer che ricorda il matrimonio finito con Fedez e il presunto flirt con Giovanni Tronchetti Provera.
"Questo anno mi ha insegnato che ogni perdita porta con sé una nuova possibilità. E oggi sento che la mia libertà non è solo un punto di arrivo, ma un inizio: quello di una nuova vita, più autentica, più forte e, finalmente, più mia", conclude così Chiara Ferragni la lettera scritta e pensata per se stessa.
Tra i commenti, spunta quello della sorella minore, Valentina Ferragni: "Non più la 'Chiara che vorrei', ma la Chiara che ora sei", scrive l'influencer, ricordando alla sorella di aver lavorato tanto su se stessa e di essere orgogliosa della donna che è oggi.
Cronaca
Ail, con ‘Segui la stella’ ritorna nelle piazze la storica...
Dal 6 all’8 dicembre con l’acquisto della pianta si sostengono progetti dell’associazione
Si rinnova, dopo 18 anni, la storica campagna dedicata alle Stelle di Natale di Ail, Associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma, con l’obiettivo di unire ciò che è divenuto il simbolo dell’Associazione, il racconto delle storie dei pazienti e l’impegno sociale di Ail. L’iniziativa sostenuta dalla campagna di comunicazione ‘Segui la stella’ è in programma il 6, 7 e 8 dicembre in 4800 piazze italiane. Lo storico appuntamento con la solidarietà, promosso dall’Associazione che da 55 anni è al fianco dei pazienti ematologici e delle loro famiglie, è reso possibile da 36 anni - si legge in una nota - grazie al contributo di migliaia di volontari e all’opera delle 83 sezioni Ail sul territorio nazionale. La manifestazione ha permesso in tanti anni di sostenere e mettere in campo importanti progetti di ricerca e assistenza e ha contribuito a far conoscere i rilevanti progressi e i risultati ottenuti nel trattamento dei tumori del sangue.
In contemporanea all’iniziativa sul territorio, Ail lancia la nuova campagna di comunicazione integrata dedicata ‘Segui la Stella’, affidata a Lateral, Studio di Comunicazione & Branding guidato da Francesco Fallisi e Federica Bello, con la direzione creativa di Francesco Fallisi e Simona Angioni. Per la campagna è stato prediletto un approccio intimo e delicato, affinché fosse un’esperienza personale a trasmettere il significato profondo che rappresenta la scelta della Stella di Natale Ail. Protagonista dello spot è una bambina con un obiettivo molto preciso: regalare speranza al paziente incorniciato dalla finestra di fronte alla sua. Da sola, con passo svelto e deciso, attraversa le stradine della sua città come se fosse una grande avventura. Ha le sue monetine e il suo sogno da realizzare. E lo porta a termine, scegliendo la Stella di Natale più grande che può e permettendo a quel ragazzo di guardare lontano. Una bambina da seguire e, soprattutto, come recita la voce fuori campo, ‘Una Stella da seguire’ per arrivare finalmente ad un futuro libero dai tumori del sangue. Il claim dello spot è semplice e potente allo stesso tempo: Una Stella di Natale Ail aiuta migliaia di persone a guardare lontano.
“Questo concetto riflette il nostro impegno nell’offrire una prospettiva di fiducia e speranza a chi affronta un percorso di cura difficile - affermano Rita Smoljko e Daniele Scarpaleggia, rispettivamente responsabile Comunicazione Ail e Coordinatore del progetto - aiutando i pazienti e le loro famiglie a guardare oltre le sfide e la sofferenza del presente”.
Da oltre mezzo secolo, Ail mette al primo posto il paziente con tumore del sangue e il sostegno alla ricerca scientifica. I risultati negli studi scientifici e le terapie innovative sempre più efficaci e mirate, hanno determinato grandi miglioramenti nella diagnosi e nella cura dei pazienti ematologici, adulti e bambini. È necessario proseguire intensamente su questa strada e investire con continuità sempre più risorse nella ricerca per raggiungere ulteriori traguardi e rendere queste malattie sempre più guaribili. L’ematologia italiana attraverso i Centri di terapia e grazie all’opera quotidiana delle 83 sezioni provinciali Ail e delle sue migliaia di volontari, garantisce la continuità assistenziale e terapeutica.
La campagna video - on air dal 22 novembre sulle principali emittenti televisive, canali digitali, stampa, radio e affissione - è stata prodotta da Sedici:9 e porta la firma dal regista William9. La musica, scritta e prodotta da Matteo Buzzanca, e interpretata da Beatrice Giliberti coautrice del testo. La declinazione stampa è stata realizzata dal fotografo Carlo Furgeri Gilbert.
Sport
Sinner, Abodi: “Vorrei pagasse le tasse in Italia,...
Il ministro dello Sport ha parlato del tennista azzurro, protagonista in Coppa Davis
“Ieri ho visto Sinner sulla Rai, mi piace ascoltare Panatta. È andata bene, abbiamo una squadra equilibrata al di là di Sinner, l’entusiasmo ci rende vincenti, lo stesso vale per le donne, che sono diventate campionesse del mondo”. A parlare, ospite del programma di Rai Radio1 Un Giorno da Pecora, è il ministro dello Sport Andrea Abodi. “Sicuramente Jannik può diventare uno dei più grandi sportivi italiani di sempre, visto che è molto giovane”.
Il tennista altoatesino paga le tasse a Montecarlo invece che in Italia: “Devo dire che mi piacerebbe se le pagasse qui", ha detto Abodi, "sia chiaro però che lui sta facendo una cosa perfettamente legale. Se voi foste nella stessa condizione che fareste? La cosa corretta è quella che è prevista dalla norma. Il tema è capire se noi creeremo le condizioni per farlo tornare, sempre con una norma, che preveda paghi qui quanto paga lì, visto che vive all’estero undici mesi all’anno”.
Abodi ha parlato anche dell'attesa sentenza sul caso doping che ha coinvolto il tennista azzurro: "La preoccupazione non porta a nulla, era quasi normale si arrivasse a questo, ma sono certo che gli atti possono portare necessariamente ad un’assoluzione. Su Sinner io metto entrambe le mani sul fuoco”.