Piper, risse e aggressioni: questore Roma chiude locale per 10 giorni
Lo storico locale di via Tagliamento, nel cuore del quartiere Coppedè, resterà chiuso
Sigilli al Piper di Roma. Lo storico locale di via Tagliamento, nel cuore del quartiere Coppedè, resterà chiuso per dieci giorni. A disporre il provvedimento il questore di Roma, dopo i ripetuti controlli che hanno fatto emergere evidenti criticità connesse all’ordine e alla sicurezza pubblica, tra cui anche risse e aggressioni che si sono verificate da gennaio a oggi. La sospensione dell’autorizzazione alla somministrazione di alimenti e bevande e di esecuzioni musicali e trattenimento danzanti è stato notificato questa mattina alla titolare del locale dagli agenti del II Distretto Salario Parioli e della Divisione Polizia Amministrativa della questura.
Diversi i motivi della chiusura, come la presenza nel locale di più di mille persone a fronte delle 390 consentite e l'omessa vigilanza sull’osservanza del divieto di fumo. Inoltre alcuni dipendenti identificati dal gestore del locale con la qualifica di steward erano privi del titolo necessario. Infine era stato rilevato assembramento all’entrata tale da costituire non solo un disturbo per la quiete pubblica, ma anche un problema per la circolazione stradale.
Nel provvedimento emesso dal questore di Roma in base all’articolo 100 del Tulps sono anche elencati e illustrati, da gennaio a oggi, i numerosi episodi di risse e aggressioni verificatisi all’interno del locale o nelle sue immediate vicinanze e nei quali sono rimasti coinvolti i frequentatori. La sospensione per 10 giorni dell’attività dell’esercizio, si sottolinea nel provvedimento, ''si giustifica in considerazione dell’esigenza di garantire l’ordine e l’incolumità dei cittadini nella misura in cui, alla luce di quanto emerso, l’attività svolta dallo stesso, oltre che costituire un pericolo per la sicurezza, favorisce la perpetrazione di condotte illecite e costituisce ricettacolo di persone violente e, pertanto, socialmente pericolose''.
Cronaca
Vaccini, Forum Italia Longeva: modelli per aiutare a...
Strumento efficace sicuro e gratuito riduce incidenza infezioni e aiuta in lotta antimicrobico-resistenza
Per garantire la salute dei cittadini e la tenuta del sistema sanitario, la piramide demografica e il crescente impatto delle cronicità sulla popolazione anziana impongono un’inversione di marcia. Come?Interrompendo la rincorsa per la ‘cura della fragilità’ in favore di un modello assistenziale fondato sulla prevenzione, a partire da quella vaccinale. Influenza, polmonite pneumococcica, herpes zoster, virus respiratorio sinciziale - e ancora il Covid-19 - hanno un impatto altissimo sulle persone in condizioni di fragilità legate alla vecchiaia e alla presenza di comorbilità, che si traduce in ospedalizzazioni e decessi, ma anche in disabilità gravi che precludono un invecchiamento in salute, oltre ad aggravare i costi per il Servizio sanitario nazionale. Tutte evoluzioni - spiega una nota - prevenibili attraverso la vaccinazione: uno strumento efficace, sicuro e gratuito per i fragili, che, riducendo l’incidenza delle infezioni, potrebbe contribuire anche a combattere una delle principali minacce per la salute pubblica, quella dell’antimicrobico-resistenza.
È il messaggio univoco emerso dalla seconda edizione del ‘Forum sulla prevenzione vaccinale dell’anziano e del fragile’ organizzato da Italia Longeva, l’Associazione nazionale per l’invecchiamento e la longevità attiva, che ieri ha riunito al ministero della Salute tutti i principali Stakeholder che si occupano di prevenzione tra Istituzioni, esperti sanitari, professionisti e operatori del settore.
“Negli ultimi decenni, l’aspettativa di vita ha raggiunto livelli altissimi, soprattutto per le donne - ha commentato Roberto Bernabei, presidente di Italia Longeva - ma se l’invecchiamento non si accompagna a una buona qualità della vita, oltre a trascorrere l’ultima parte della nostra esistenza in condizioni di disabilità, rischiamo di costare troppo alle Casse dello Stato. In Italia abbiamo quasi 1 milione di ultranovantenni: è evidente che per rendere sostenibile questo traguardo, dobbiamo fare in modo che gli anziani ci arrivino nella miglior buona salute possibile. Ciò significa adottare sani stili di vita e ricorrere alle strategie di prevenzione disponibili, a partire dalla vaccinazione che è l'unica fonte gratuita di longevità che ci offre la scienza per evitare la mortalità e la morbilità associate alle malattie infettive più temibili nell’anziano: influenza, polmonite pneumococcica, virus respiratorio sinciziale, herpes zoster”.
Grande attenzione è stata posta al tema dell’esitazione vaccinale, rispetto al quale è stata ribadita la necessità di rafforzare la ‘buona’ comunicazione, cioè che sia chiara, diretta, capillare e soprattutto univoca nei messaggi veicolati all’opinione pubblica. Ancora, gli esperti hanno condiviso l’urgenza di rimuovere alcuni ostacoli di tipo organizzativo che riguardano, per esempio, l’anagrafe vaccinale e l’impossibilità per gli operatori sanitari di accedere agli elenchi dei soggetti fragili verso i quali la vaccinazione è raccomandata. Aspetto, quest’ultimo, fondamentale nell’ottica di potenziare la chiamata vaccinale attiva e realizzare quella medicina d’iniziativa che rappresenta il pilastro di un servizio sanitario che punta sulla prevenzione e la promozione della salute.
Durante i lavori del Forum di Italia Longeva è emerso anche l’importante ruolo dei vaccini per combattere l’antimicrobico-resistenza, un problema prioritario di sanità pubblica che riguarda da vicino gli anziani, più esposti all’aggressione di agenti patogeni in virtù della loro condizione di fragilità. “L’unica strada percorribile è quella che mette la prevenzione al centro delle strategie di presa in carico della cronicità e della fragilità - conclude Bernabei - ciò significa superare le barriere organizzative e infrastrutturali che pesano su un’efficace implementazione delle campagne vaccinali, ma soprattutto sostenere un cambiamento culturale a supporto della corretta informazione sui vaccini e sul loro ruolo di generatori di salute”.
Cronaca
Santoloce (Municipio I): “Una mappa al via per...
'Su questi temi la politica deve essere unita e nel nostro caso lo è stata'
“Uno dei bisogni usciti dalla redazione del piano sociale è la necessità di informazione. Questa mappa semplice, concreta e dettagliata di tutti i luoghi delle donne del Municipio I diventa il primo pezzo fondamentale da cui partire per la costruzione di qualsiasi progetto d'aiuto per le donne". Lo ha dichiarato Claudia Santoloce, assessore ai Servizi Sociali e Pari Opportunità del Municipio I Roma, in occasione della presentazione della “Mappatura dei luoghi che offrono servizi per le donne e le ragazze” che si è tenuta oggi a Roma. Un progetto che vuole consentire una rapida consultazione ed individuazione di tutti i servizi a disposizione per le donne.
La mappatura offre un servizio efficace ed efficiente per chi ha bisogno di aiuto, ma anche di sostegno nella ricerca di lavoro nell’ambito dell’occupazione femminile o di soluzioni relative a problematiche medico-sanitarie.
"Questo atto nasce da un prezioso lavoro di Commissione fatto di più sedute dove si è prima capito se questo lavoro aveva una sua necessità e un suo applicativo. Successivamente c'è stata la costruzione dell'atto con una risoluzione approvata dal Consiglio municipale e poi recepita dalla Giunta. È stato un lavoro di totale collaborazione tra Giunta e Consiglio, ma anche tra maggioranza e opposizione perché l'atto è stato votato all'unanimità. Su questi temi penso che la politica debba essere unita e nel nostro caso lo è stata".
Cronaca
Roma, I Municipio presenta Mappa dei luoghi con servizi per...
La mappatura offre un servizio efficace ed efficiente per chi ha bisogno di aiuto, ma anche di sostegno nella ricerca di lavoro nell’ambito dell’occupazione femminile o di soluzioni relative a problematiche medico-sanitarie
È stata presentata oggi la 'Mappatura dei luoghi che offrono servizi per le donne e le ragazze' al fine di consentire una rapida consultazione ed individuazione di tutti i servizi a disposizione per le donne. Alla conferenza stampa, tenutasi oggi nella Sala del Consiglio del Municipio I Roma Centro di Circonvallazione Trionfale 19, hanno preso parte la presidente Lorenza Bonaccorsi, l’assessore ai Servizi Sociali e Pari Opportunità Claudia Santoloce, la presidente della Commissione Pari Opportunità Daniela Spinaci e le consigliere membri della Commissione.
La mappatura offre un servizio efficace ed efficiente per chi ha bisogno di aiuto, ma anche di sostegno nella ricerca di lavoro nell’ambito dell’occupazione femminile o di soluzioni relative a problematiche medico-sanitarie. “Era indispensabile -spiega la presidente del Municipio I Lorenza Bonaccorsi- fornire una mappatura di facile consultazione di tutti i contatti e luoghi dove donne, ragazze ed in generale persone che necessitano di un supporto possano reperire in modo veloce ed immediato l’intervento di cui necessitano, ed è per questo che abbiamo accolto l’impegno giunto in questo senso dalla commissione Pari Opportunità proponente di un atto di consiglio votato all’unanimità”.
Daniela Spinaci, presidente della Commissione Pari Opportunità, ringrazia "a nome mio e della Commissione che presiedo, la Presidente Bonaccorsi e l’assessora Santoloce per aver realizzato la richiesta della creazione e diffusione della mappatura dei luoghi e servizi, presenti nel nostro territorio, cui possono rivolgersi celermente le donne per ogni loro esigenza. Con la risoluzione n.11/2024, infatti, abbiamo elaborato sia la richiesta che l’individuazione dei luoghi presenti sul territorio in grado di offrire tale tipo di servizio pubblico. L’esigenza maggiore che ha spinto ad elaborare l’atto a mia prima firma è quella di divulgare in modo rapido il reperimento di servizi pubblici essenziali, soprattutto a fini preventivi”.
“Un lavoro di grande sinergia tra giunta e consiglio del I Municipio che ci porta oggi ad avere un primo risultato tangibile e utile per essere sempre più vicino alle donne e alle ragazze che hanno bisogno di supporto. Con l’approvazione del Piano Sociale ci siamo resi conto che tra le prime necessità c’è l’informazione e con questa mappatura vogliamo mettere a disposizione quante più informazioni abbiamo di servizi offerti sul territorio da noi, dalla Asl e dal terzo settore”, dichira l’assessore ai Servizi Sociali e Pari Opportunità Claudia Santoloce.
I Centri Anti Violenza (Cav) forniscono informazioni e supporto alle donne che vogliono superare qualsiasi tipo di violenza di genere: psicologica, fisica, economica, domestica, intra ed extrafamiliare. Attivi 24 ore su 24. Offrono gratuitamente alle donne servizi di ascolto, accoglienza, assistenza psicologica, consulenza legale, supporto ad eventuali figli/e minori, orientamento al lavoro, orientamento all’autonomia abitativa. Per ciascuna donna viene costruito un percorso personalizzato di sostegno e aiuto. Sono gestiti da organismi del terzo settore con competenza specifica nel contrasto alla violenza di genere e sostegno alle donne e i figli che ne restano vittime.
I consultori ed i presidi sanitari svolgono servizi altrettanto articolati in sinergia con i centri antiviolenza e le forze dell’ordine. Molto importante anche l’orientamento all’impiego femminile, fondamentale sia per uscire dal tunnel della violenza economica sia per prevenirla. Altro servizio fondamentale è quello di consulenza genitoriale offerto nei dovuti centri. È fondamentale mantenere alta l’attenzione sugli adolescenti e sui giovani che sempre più spesso manifestano l’esigenza di essere ascoltati e aiutati. La stessa attenzione viene data ai temi e alle problematiche legate alla omolesbobitransfobia. Per questo la creazione di una rete di contatti diventa essenziale al contrasto di ogni tipo di violenza. Mappa: https://www.comune.roma.it/web/it/informazione-di-servizio/nasce-la-mappa-il-primo-municipio-per-le-donne.page