Monopattini, Biserni (Asaps): “Quest’anno 18 morti, accelerare su assicurazione”
"Auspichiamo l'applicazione al più presto della normativa del nuovo codice della strada e il casco obbligatorio per i maggiorenni"
"Per i monopattini noi auspichiamo l'applicazione al più presto della normativa del nuovo codice della strada e il casco obbligatorio per i maggiorenni: è uno strumento importante, di sicurezza. Certo, su questo per i monopattini a noleggio ci saranno delle difficoltà da superare, come per esempio il fornire i caschetti, dove riporli e come assegnarli a coloro che lo devono utilizzare. La nostra preoccupazione deriva dal fatto che, ancora oggi, siano pochissimi quelli ad utilizzare il casco, perfino fra i minorenni". Così Giordano Biserni, presidente dell'Asaps, l'associazione amici della polizia di Stato, sul tema dei monopattini nel nostro Paese. "Solo nel 2024 - ricorda Biserni - sono morte 18 persone negli incidenti con i monopattini, 62 se allarghiamo lo sguardo dal 2020 ad oggi".
Altro capitolo, riguarda invece la parte relativa all'obbligo di assicurazione per tutti i monopattini, e non solo per quelli presi tramite le piattaforme di sharing e la copertura per questa tipologia di mezzi: "Quelli in sharing sono tutti assicurati - spiega Biserni - perché fra le richieste dei comuni, affinché i mezzi degli operatori sharing possano circolare nelle loro città, c'è quella che tutti i mezzi abbiano una protezione assicurativa. Come Asaps noi auspichiamo che tutti i monopattini, a noleggio e privati, siano sottoposti all'assicurazione obbligatoria il prima possibile".
Cronaca
Violenza sulle donne. “La mia Paola uccisa mentre...
Vito Calabrese, marito della psichiatra Labriola: "Se fosse stata uomo forse sarebbe ancora con noi. Recuperiamo i valori della bellezza e della gentilezza"
"Ho un pensiero fortissimo, anche se non potrei sostenerlo in nessun modo: che se al posto di Paola ci fosse stato un uomo, quel giorno, sarebbe andata diversamente". Chissà quante volte avrà sognato di riportare indietro le lancette del tempo, Vito Calabrese, marito di Paola Labriola, la psichiatra uccisa a coltellate da un paziente nel settembre del 2013 nel Centro di salute mentale in cui prestava servizio. "A mio parere - ragiona mentre si celebra la Giornata contro la violenza sulle donne - la sua morte si potrebbe definire un femminicidio. E' stato certo un episodio di violenza verso un operatore sanitario, violenza che è molto aumentata", ma colpiscono i numeri: in 2 casi su 3 anche qui ad essere colpite sono le donne. "E' chiaro che è un discorso anche culturale e c'è sempre tantissimo da fare, in tutti i momenti della vita, in tutte le situazioni, a partire dal linguaggio. E' un lavoro culturale che, secondo me, dobbiamo fare tutti", per opporre "cultura, bellezza, gentilezza", alla violenza sulle donne, ma anche in sanità, dice Calabrese, psicologo in pensione, amante del bello e della letteratura.
Sul fronte sanitario "non è cambiato niente. Penso che la risposta non sia quella 'securitaria'. Certo, l'inasprimento delle pene ci sta, anche il rafforzamento della sicurezza con vigilantes e tutto il resto, è chiaro che ci vogliono centri attrezzati anche contro questo tipo di problematica. Ma c'è anche altro: la sanità pubblica è diventata sempre più calpestata. Le risorse sono sempre diminuite. Dalla situazione di Paola in poi, se ci penso, le cose sono peggiorate, è aumentata la violenza ed è diminuito il personale. Sono cresciute le liste d'attesa. E se si lavora male, diminuisce la gentilezza, le persone sono esasperate dal grandissimo disagio sociale ed economico. Questo non giustifica la violenza - precisa - Ma sono dei presupposti. Noi viviamo in un mondo violento, le cose belle vengono poco rappresentate. Penso a una mia cara amica, che faceva rappresentare i sogni dei bambini, e ha scritto un libro bellissimo. Sarebbe bello che si parlasse di questo, anche del fatto che in un piccolo paesino è stata fatta un'esperienza così bella in una scuola. Ma non importa a nessuno. Sembra una banalità, o facile buonismo, ma si tratta di opporre la gentilezza, le cose belle alla violenza".
Il film di quello che è accaduto in quel terribile giorno del 2013 lo ha scorso tante volte nella sua mente, Vito. "Ma questo fa parte dei tormenti di una persona che vive una vicenda del genere, è normale, fa parte di un percorso personale - racconta - E' stata una prova notevole per la nostra famiglia. Però, devo essere anche sincero, ho sentito una grande partecipazione da parte delle persone. Paola è stata molto rappresentata. Anche gli aspetti simbolici sono importanti. C'era chi mi diceva: che cosa ti interessa di una medaglia se ti hanno ammazzato la moglie? Lo pensavo anch'io, però poi ho capito il senso. Noi non dobbiamo soltanto abitare lo spazio, dobbiamo anche abitare il tempo, la ritualità".
Insomma, "anche l'aspetto simbolico è importante, per i miei figli lo è stato - assicura - Paola ha avuto un riconoscimento, una medaglia d'oro, siamo stati dal presidente della Repubblica, che ha parlato con noi. Non è che questo me la può restituire, ma quel discorso sarà stato prezioso per i miei figli, sono state anche esperienze di partecipazione. Io poi ho scritto un libro, sto continuando anche una mia riflessione. Ho fondato un'associazione, come fanno un po' tutte le vittime. E' una risposta che uno può dare per dare un senso a quel che è successo. Potevo chiudermi nel mio silenzio, non l'ho fatto. E oggi mi sento un uomo più forte di prima, anche se è chiaro che Paola mi manca da morire, e mi mancherà per sempre".
Cronaca
Palermo, al Tribunale ‘stanza accoglienza’ per...
E' stato firmato questo pomeriggio al Tribunale di Palermo, il 'Protocollo per l’individuazione e l’utilizzo della “stanza di accoglienza' presso il Palazzo di Giustizia per le persone da escutere nel corso del giudizio che versino in condizioni di vulnerabilità”. “Il Tribunale di Palermo sarà uno dei primi Tribunali d’Italia ad allestire aree riservate per l’accoglienza e il sostegno psicologico di vittime di violenze di genere o in ambito domestico, chiamate a testimoniare nei relativi processi", dice il Presidente del Tribunale Piergiorgio Morosini. E’ il risultato fortemente voluto da Presidente del Tribunale di Palermo, Procuratore della Repubblica, Presidente dell’Ordine degli avvocati di Palermo, Presidente della Camera Penale di Palermo e dal Direttore del Dipartimento di Scienze Psicologiche e Pedagogiche dell’Università di Palermo, con la firma di un protocollo che si ispira alle raccomandazioni della convenzione di Istanbul per il contrasto a forme di vittimizzazione secondaria.
"L’intesa adotta specifici accorgimenti per evitare che, per le donne chiamate a testimoniare, l’arrivo al palazzo di giustizia e l’attesa del processo siano momenti di forte stress emotivo e di pericolosi contatti con l’imputato o con persone a lui vicine- spiega-D’ora in poi, quelle in condizioni di particolare vulnerabilità, verranno citate con modalità tali da essere ricevute riservatamente al palazzo di giustizia da funzionari, adeguatamente formati per assisterle prima della deposizione, e potranno attendere il momento di essere ascoltate in un ambiente del Tribunale isolato e protetto, raggiungendo poi l’aula in cui si svolgerà l’esame con modalità idonee ad evitare contatti impropri".
"Su base volontaristica, le persone offese potranno anche avvalersi del sostegno di psicologi del Dipartimento di Scienze Psicologiche e Pedagogiche dell’Università di Palermo. Si partirà con l’allestimento di due stanze di accoglienza. Una ubicata nell’edificio centrale di piazza V.E.Orlando e l’altra in quello di via Pagano. E’ una misura di “civiltà” a tutela della dignità della donna, frutto di una collaborazione ad ampio spettro tra diverse istituzioni e di una sensibilità diffusa verso soggetti deboli”, conclude Morosini.
Cronaca
Premio ‘Alleati con te’ 2024, in segno di...
Si svolgerà il 26 novembre alle ore 20, all’interno della Casina di Macchia Madama
Si svolgerà il 26 novembre alle ore 20, all’interno della Casina di Macchia Madama. La Presidente di “Alleati con Te” Catia Acquesta, giornalista e scrittrice, da oltre 20 anni impegnata nel sociale su tutto il territorio Nazionale, ha voluto fortemente questo premio come segno di riconoscenza verso chi si impegna attivamente sul territorio contrastando violenze e discriminazioni. La serata verrà condotta da Elisabetta Migliorelli, vice direttore del Tg2.
Tra i premiati: Il Prefetto di Brindisi Luigi Carnevale, l’attrice Maria Grazia Cucinotta, la conduttrice Paola Perego, S.E. Antonio Stagliano’, la dottoressa Mariastella Giorlandino, il presidente Canfapi Italia Cristian Camisa, il fotografo Claudio Porcarelli, la Presidente della Assemblea Capitolina Svetlana Celli, l’Assessore Regionale Massimiliano Maselli, i produttori Nando Moscariello e Maurizio Momi, il Generale Pietro Salsano e ancora l’Ad Nuccio Caffo, Daniela Poggi e Mariella Nava, Tiziana Foschi, Simona Izzo e Richy Tognazzi, l’imitatore Antonio Mezzancella, il direttore di “Giornalisti Italia” Carlo Maria Parisi, l’inviato speciale Rai Emilio Mancuso, il regista Valter d’Errico, la presidente del Brutium Gemma Gesualdi e tanti altri.
Selezionate sul territorio a ritirare il premio, due realtà fortemente attive nella battaglia contro la violenza: l’associazione Manden con la presidente Grazia Biondi e le case di accoglienza La Crisalide di Roberta Bolettieri. “La regina della serata -sottolinea la presidente Catia Acquesta - sarà la vittima sopravvissuta Antonietta Proietti, 74 anni di Primavalle. Due anni fa e’ stata accoltellata brutalmente alla gola dal suo compagno dopo 20 anni di convivenza".
I preziosi premi, sono stati realizzati e donati a sostegno dell’Associazione “Alleati con Te” dal grande Maestro Orafo della Santa Sede, Michele Affidato che da 15 anni realizza i premi speciali per il Festival di Sanremo. Sarà una serata con tanti ospiti che sono vicini ad “Alleati con Te” come: Maurizio Battista, Marco Petriaggi, Federico Palmaroli (Osho), Francesca Alotta, Erminio Sinni, Alessandra Canale, Roberta Fontana, i Carboidrati, il trio Italico e altre personalità del mondo dello spettacolo e delle istituzioni. La cena sarà preparata dagli chef Nicolai.
Durante la serata ci saranno dei colpi di scena a livello mondiale e in esclusiva per “Alleati con Te”. Verranno presentati per la prima volta 3 modelli di abiti dello stilista Claudio Greco con tessuti realizzati dall’intelligenza artificiale in collaborazione con l’Università della Calabria. A mezzanotte verrà lanciata una canzone contro la violenza sulle donne “Libertà tossica”, del Maestro Giancarlo Prandelli e cantata da tantissime artisti quali Matilde Brandi, Anna Pettinelli, Pamela Prati, Miriana Trevisan, Kelly Joyce, Nathaly Caldonazzo e anche dalla Presidente di “Alleati con Te” Catia Acquesta.
Durante la serata verrà illustrato il “manifesto di Alleati con Te” con la proiezione in un minuto di video di un anno di lavoro svolto e le sedi aperte in tutta Italia con i suoi circoli estesi anche a Bruxelles e negli USA. E da Los Angeles, ci sarà un collegamento speciale con la grande e unica Romina Arena cresciuta nella famiglia di Sal Pacino, papà di Al Pacino e nominata dalla Presidente Catia Acquesta referente di “Alleati con Te” per l’America e anche se a distanza, premiata d’eccezione della serata.